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Autore: eringad    02/05/2009    1 recensioni
[…] “Era una bambina che sognava il principe azzurro… Poi arrivasti tu… E le strappasti la cosa più bella…” [...]
Quando tutto il tuo mondo va a rotoli, e la tua fobia ti paralizza gambe e braccia, cosa puoi fare?
Se la tua fiducia venisse tradita più volte, ti lasceresti ancora cullare dal calore degli amici, della tua famiglia?
{Partecipante al contest "Riflesso di virtù tradita" indetto da Storyteller lover e vincitrice del premio per l'attinenza alla frase scelta}
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Butterfly's Phobia

Butterfly’s Phobia

 

“Era una bambina che sognava il principe azzurro… Poi arrivasti tu… E le strappasti la cosa più bella…”

 

“Cosa vuoi che faccia eh? Che ora mi pianga addosso?!”

 

“Sì, io voglio che piangi! Che ti disperi! Lei adesso sta male! Sta veramente male! Ed è colpa tua!”

 

“Non è colpa mia, Sakura. Io non le ho fatto nulla, è colpa sua che è una malata mentale.”

 

“Lei non è una malata mentale! Smettila Sasuke!”

 

Alcuni passi sordi risuonarono lungo il corridoio dell’ospedale.

Una ragazza bionda, i capelli lunghi scomposti e sciolti per la prima volta. Gli occhi semichiusi e due segni neri sotto le palpebre.

Camminava tenendosi con una mano al muro e zoppicava con fatica.

 

“Ino! Cosa fai? Torna a letto!”

 

Sakura si alzò e le corse incontro aiutandola a tenersi a lei.

Ino non rispose, continuò a mettere un piede davanti all’altro incerta sui suoi passi.

Era testarda, era forte quando voleva.

Si fermò davanti allo shinobi che la guardava con aria di sufficienza.

Si, per lui, lei era stata sempre e solo sufficiente.

 

“Sasuke, ora vattene, non voglio vederti mai più.”

 

Parlò con voce roca e secca. Il ragazzo si alzò a braccia conserte e la guardò per un attimo prima di oltrepassarla e sparire nell’ombra del corridoio.

Ino era testarda, era forte quando voleva.

Ino era anche frivola. Ma lo faceva solo per non pensare, distrarsi con sciocchezze a volte può essere solo la voglia di non pensare alle cose gravi della sua vita.

 

Solo per non pensare di essere ancora una stupida bambina che sognava il suo principe azzurro.

 

~~~~~~~~~~~~~

 

“Mamma guarda! Una farfalla!”

 

Una piccola bambina con i capelli corti biondi muoveva le mani aperte incrociandole tra loro per formare le ali di una farfalla.

La donna sorrise prendendola in braccio e accarezzandole i morbidi capelli. La bambina posò le mani sulle ginocchia facendo dondolare i piccoli piedini avanti e indietro guardandoli, poi si voltò verso la madre e la guardò con curiosità.

 

“Mamma, ma esiste il principe azzurro?”

 

La madre rise cristallina davanti a tanta ingenuità, l’abbracciò e rispose.

 

“Sì piccola mia, esiste, ma perché mi fai questa domanda?”

 

“Penso di averlo trovato!”

 

La bambina sorrise sdentata e felice.

La donna sorrise, era solo una cotta di una bambina, non poteva nuocerle. Le accarezzò la schiena e la fece scendere.

La guardava correre attraverso la cucina imitando un ninja e lanciando shurinken fatti di carta.

Sospirò, come solo una madre affettuosa poteva fare.

Non esiste il principe azzurro per noi, piccola mia. Nessun uomo è capace di capire le donne come noi.

Proprio come una farfalla, se viene stretta tra le mani finirà per soffocare al suo destino, e se non viene trattenuta a sufficienza volerà via.

 

~~~~~~~~~~~~~

 

Due bambine sedevano su una panchina sotto l’ombra di un albero, entrambe avevano i capelli corti. Una li aveva rosa, stretti in cima da un nastro rosso, l’altra biondi con una semplice forcina blu che le teneva indietro un ciuffo.

Sakura, era seria, più di quanto lo dovesse essere una bambina di quell’età.

 

“Ho sentito che anche a te piace Sasuke-kun.”

 

Ino la guardò sorpresa e spaventata.

Una folata di vento si alzò fischiando tra le fronde di quello e facendo volare qualche foglia nell’aria candida.

Era una delle sue più care amiche, la sua migliore amica.

La rosa si alzò e la guardò seria.

 

“Allora, d’ora in poi saremo rivali.”

 

La guardò mentre le voltava le spalle e se ne andava.

Si alzò a sua volta, ma non riusciva a muovere un passo.

Non poteva muoversi, sentiva il fiato mancarle, il cuore battere come un tamburo nelle orecchie.

Tradita.

Tradita da colei che aveva detto di ammirarla, di volerle assomigliare, di volerle bene.

Non aveva senso, però, lei era debole, debole e stupida.

Non era nemmeno in grado di gridarle di fermarsi.

E lei rimase lì, stringendo i pugni mentre le lacrime scendevano senza ragione, senza che riuscisse a fermarle.

Singhiozzando, ferita al cuore.

 

~~~~~~~~~~~~~

 

Finalmente ce l’aveva fatta.

Questo pensava mentre il ragazzo si sistemava sopra di lei.

Aveva sconfitto Sakura, e aveva conquistato il suo principe azzurro.

Non si era mai sentita più felice di così.

Contorse il viso in una smorfia di dolore quando entrò in lei.

Strinse le mani attorno alle sue spalle sentendolo gemere di piacere.

Guardami mamma, ho trovato il principe azzurro.

Sentiva un dolore immenso, non riusciva a muoversi, ma sorrideva tra le sue lacrime.

Sapeva di essere un bruco.

Chiusa nel suo bozzolo stava per trasformarsi in una splendida farfalla grazie a Sasuke, il suo principe azzurro.

Chiuse gli occhi mentre il ragazzo si levava da quella posizione scomoda. Ino tirò un sospiro ansimando, era felice. Sorrideva contenta, la sua prima volta l’aveva avuta con l’uomo che amava da quando era bambina.

Si alzò per vedere cosa faceva il moro. Il suo sorriso si spense sulle labbra quando vide il ragazzo rivestirsi in fretta e furia.

Con la bocca impastata dalla delusione parlò a voce rotta.

 

“Sas’ke-kun? Cosa stai facendo?”

 

Lui si voltò a guardarla come se si fosse accorto solo in quel momento di non essere solo.

Ino sentì un vuoto nello stomaco. Come se l’avessero colpita con un pugno.

 

“Me ne vado.”

 

Il suo cuore si spezzò quando senza dire una parola Sasuke prese la porta e uscì.

Era stata tradita, ancora una volta.

Dal suo principe azzurro. Da quello che credeva fosse il suo principe azzurro.

Si inarcò sulla schiena piangendo a dirotto, urlando, dimenandosi.

Non poteva fare niente, era bloccata ancora una volta dal suo corpo pesante e immobile.

Urlava senza voce, piangendo, rannicchiandosi in posizione fetale.

Ino non era più una bambina, ma ci credeva sul serio al principe azzurro.

Ne aveva passate tante, il tradimento della sua migliore amica, una vita mediocre basata sui suoi compagni, i continui litigi con il padre. Il tradimento di Sasuke era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso già pieno.

Incominciò a pensare, a pensare a tutte le cose brutte, sentendosi morire dentro.

Non aveva più speranze, lei aveva vissuto come un bruco aspettando di diventare farfalla. E quando aveva acquistato le sue ali, gliele avevano spezzate.

 

Ma dopotutto, Ino, lo sai che una farfalla vive solo poche ore.

 

~~~~~~~~~~~~~

 

La madre l’aveva trovata così, nuda, singhiozzante. In preda a una crisi di panico.

La ragazza non riusciva a muoversi, ad alzarsi o semplicemente a girare gli occhi.

Per quanto la chiamasse rimaneva ferma, singhiozzando silenziosamente, gli occhi semichiusi come in uno stato di trance.

L’aveva portata all’ospedale. Ma tanto non era servito a nulla.

Ino guardava fuori dalla finestra il mondo chiaro e autunnale che si stagliava fuori da quella fredda stanza bianca. Aveva smesso di piangere, ma non voleva più vivere. Non vedeva più luce nella sua vita buia.

Ino era solo una bambina, sotto le sue spoglie da ragazza adulta e matura.

Sentì la porta scorrevole aprirsi e chiudersi con uno schiocco. Sentì i passi cotonati di un paio di sandali ninja.

Non le importava chi fosse. Rimase fissa a guardare fuori dalla finestra, con le palpebre semichiuse sugli occhi.

La persona che era venuta a trovarla prese una sedia accompagnandola accanto al letto, si sedette e incerta, non parlò.

Era un bene, Ino non avrebbe avuto la forza di parlare con uno dei suoi compagni, o con il suo sensei, o con sua madre o con suo padre, con nessuno.

 

“Ino… Cosa ti è successo? Cosa ti hanno fatto?”

 

La ragazza sentì un brivido lungo tutto il corpo.

Quella voce, la riconosceva, dopo tanti anni, ancora la riconosceva.

Girò piano la testa guardando la chioma rosea scuotersi mentre la ragazza asciugava le lacrime amare che scendevano dai suoi occhi.

 

“Sakura…”

 

Ino si stupì a sentire la sua voce, non era la sua. Era inespressiva, roca, rotta.

La ragazza alzò lo sguardo sorpresa guardando la paziente, i loro occhi si incontravano nuovamente, come quando erano bambine, con lo stesso sguardo.

 

“Ino, cosa è successo?”

 

“Sakura… Hai mai avuto una paura irrazionale? Di quelle che ti paralizza gambe e braccia? Di quelle che ti fa piangere e urlare?”

 

La ragazza parlò atona, descrivendo la sua fobia. Sakura scosse la testa, non capendo.

No, lei non capiva, non poteva capire.

 

“Sakura… Ormai ho perso tutto, il mio principe azzurro era un lupo travestito, la mia migliore amica era un Giuda, la mia vita non dà soddisfazioni. Non ho più la forza di continuare così…”

 

“Smettila Ino! Io ora sono qui! E sono qui perché sono preoccupata per te! Perché… Perché ti voglio bene Ino, non ho mai smesso di volertene…”

 

La ragazza urlò, senza volerlo, per dare forza alle sue fragili parole.

Ino voltò il capo verso la finestra, mentre le lacrime scendevano di nuovo.

Un pezzo della sua vita era tornato, strinse con tutta la poca forza che aveva la mano che si avvinghiava attorno alla sua.

 

Sakura era tornata.

 

~~~~~~~~~~~~~

 

Ino era seduta su una panchina, finalmente serena.

La sua crisi era passata, ma gradualmente.

Ino, soffriva di crisi di panico. Questo le avevano detto i medici quando l’avevano dimessa.

E lei era stata per giorni, mesi, rinchiusa nella sua stanza.

Non parlava, mangiava a stento e solo quando la imboccavano.

E odiava ricevere le visite dei suoi amici, dei suoi parenti.

Rimaneva sul suo letto, i capelli sciolti, scomposti, il contorno degli occhi perennemente scurito e gonfiato a causa delle lacrime.

Poi aveva ripreso le missioni, dimenticando nelle azioni di battaglia i suoi problemi.

Poi aveva riscoperto i sorrisi sinceri intorno a lei. Ma lei non sorrideva più, da tanto, troppo tempo.

Fino a quando non aveva conosciuto lui. Burbero, con il suo senso ironico delle cose.

Senza prestare particolare attenzione al problema di Ino, lui non la vedeva come gli altri.

Lui non le chiedeva come stava, tentava semplicemente di attaccare bottone, per non restare solo.

Come infondo, faceva lei.

 

“Ma il tuo amico Shikamaru è sempre così… Così idiota?”

 

Guardò i suoi occhi che rispecchiavano la gelosia per la sorella.

Ino cercò di rimanere indifferente, ma sentì le sue labbra assumere una strana posizione.

 

“Wow… Non pensavo sorridessi. In effetti deve essere una cosa molto difficile.”

 

“Non è difficile, è una cosa piuttosto naturale. Prova, Kankuro.”

 

Con due dita tirò su gli angoli della bocca del ragazzo, era buffo.

Represse una risata che le saliva dalla gola con una mano e poi guardò il ragazzo che manteneva il sorriso sulle labbra.

 

Sei buffa, Ino.

 

Ino sorrise, finalmente.

Guardando quegli occhi taglienti e emozionati da quel nuovo contatto umano.

Non notata, una farfalla volava sopra le loro teste, leggera, e ancora in vita dopo la sua giornata passata.

Forse, le farfalle sono più resistenti di quanto si creda.

 

Era una bambina che sognava il principe azzurro… Poi arrivasti tu… E le strappasti la cosa più bella…

Però… Poi arrivò lui… Sistemando le cose che tu avevi rotto in quella piccola bambolina di cristallo…

 

 

 

 

 

 

~~~~~~~~~~~~~

 

Questa storia si è classificata nona al contest “Riflesso di virtù tradita” indetto da Storyteller lover.

Oh bhe, non c’è molto da dire. In questa storia ho messo tutta me stessa, e tutta la mia anima.

Sono situazioni e gesti che realmente ho vissuto e/o ho fatto.

Spero non vi abbia depresso come ha depresso me!

Chiunque voglia lasciare un commentino lasci pure ^^

Bye Bye

 

Giudizio:

Correttezza grammaticale e sintattica: 15 punti
Stile e forma: 15 punti
Originalità: 15 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 15 punti
Attinenza alla traccia e alla frase scelta: 15 punti
Scansione del tempo: 15 punti
Lettura scorrevole e giudizio personale: 10 punti


Per un totale di 100 punti.


Correttezza grammaticale e sintattica: 6.85/7.5+6.55/7.5=13.4/15

Correttezza grammaticale: Pochi gli errori di grammatica e di ortografia che ho riscontrato. Non ho trovato casi di errori gravi, dimenticanze o errori di distrazione. Solo in una o due frasi mancava il verbo o l’uso, in alcuni casi necessario, della congiunzione e. Qualche virgola posta qua è là non molto correttamente ma nulla di preoccupante. Il resto era pressoché perfetto.

Correttezza sintattica: Nemmeno in questo caso c’erano gravi errori. L’unica cosa che devo sottolineare, in casi rari ma comunque evidenti è il fatto che tendi a spezzare il legame tra subordinata e principale tramite l’uso del punto. A volte invece poni proposizioni incidentali a sé stanti, completamente fuori da un contesto logico-sintattico. A parte questo non ho riscontrato altro. Cerca di stare più attenta.

Stile e forma: 6.5/7.5+5.25/7.5=11.75/15

Stile: Senza alcun dubbio il tuo stile è particolare, ben studiato e in certi casi ricercato. Forse in alcuni casi è un po’ troppo omogeneo, in contrasto con l’atmosfera delle scene ma comunque adatto alla storia. Mi complimento sinceramente per alcune descrizioni particolarmente riuscite che ho ammirato profondamente, insieme all’attenzione per i particolari e il linguaggio delicato. La cosa che ti ha penalizzato è stata la frammentarietà del testo. Troppo spezzati i periodi, e lo stile purtroppo ne ha risentito.

Forma: devo dire di essere rimasta un po’ scossa. Alle volte vi è l’uso di termini un po’ troppo forzati, scelti forse, con l’intenzione di arricchire il lessico, ma che o sono poco adatti alla situazione o altresì non molto eleganti. In più, ci sono dei concetti espressi un po’ male, con l’uso di aggettivi non molto consoni per l’impiego che ne è stato fatto. Non ci sono altre imprecisioni, queste in realtà sono in numero effimero, ma che sottolineo in modo che ti siano d’aiuto.

Originalità: 14/15

Originalità: Molto originale l’idea per la tua storia. In effetti, immaginare Ino come una farfalla, ancor chiusa all’interno del suo bozzolo per via di incomprensioni, tradimenti e sentimenti mal corrisposti è stata un’idea be azzeccata. Infatti, anche se la situazione da te descritta è, mi duole dirlo, particolarmente comune al giorno d’oggi, tu sei stata in grado di conferirle un punto di vista nuovo e particolareggiato, che denota una buona elasticità mentale. Complimenti.

Caratterizzazione dei personaggi: 13/15

Caratterizzazione dei personaggi: La protagonista della storia, Ino, è ben caratterizzata, con tutti i suoi sentimenti, le passioni e i desideri di una ragazza come tante, che nella vita sogna di poter incontrare il suo principe azzurro. Ho apprezzato molto il personaggio ella madre di Ino, quasi un OC. Allo stesso modo, seppur rivestono una parte minore all’interno della storia e appaiono in poche scene, ho trovato piuttosto convincenti le figure di Sakura e Sasuke. Al contrario, posso dire sicuramente che avrei preferito vedere un po’ i più in scena Kankuro, che appare solo nelle ultime righe della storia. Meritava di avere un po’ di spazio in più. Visto che riveste un ruolo sicuramente più importante di Sasuke e forse anche di Sakura all’interno della storia. Mi rendo conto che questo errore è il frutto di un’impostazione errata dei criteri della traccia.

Attinenza alla traccia e alla frase scelta: 3.75/7.5+7.5/7.5=11.25

Attinenza alla traccia e alla frase scelta: La frase è stata ben centrata, estremamente bene e nei minimi particolari. Bella la delicatezza per i sentimenti espressi. Mi duole molto, ma il tema non è stato molto rispettato, anzi oserei dire arbitrariamente tralasciato. La virtù tradita c’era sì, ma il riflesso si riferiva a quanto e come l’esperienza dolorosa potesse condizionare il personaggio, in questo Ino, nei suoi rapporti del presente e del suo ipotetico futuro. Peccato, perché le tue scelte narrative si prestavano molto al tema.

Scansione del tempo: 11.35/15

Scansione del tempo: oltre al fatto che, essendo andata fuori tema, il tutto era incentrato troppo sul passato, ho notato una grande difficoltà tra un cambio di scena e l’altro. Il lettore percepisce un cambio di ambientazione solo grazie alle linee di sospensione tra un segmento e l’altro della storia. In più non ci sono riferimenti temporali precisi o per così dire certi. Tra un frase e l’altra si può cambiare ambientazione senza che il lettore ne abbia alcun nozione. Ti esorto a lavorare su questo punto perché è un peccato che una storia così ben strutturata cada proprio su queste cose.

Lettura scorrevole e giudizio personale: 4.2/5+4/5= 8.2

Lettura scorrevole e giudizio personale: Nell’elaborato vi è un fluidità a volte interrotta a causa elle imprecisioni sopra citate, ma nel complesso buona. Posso dire, poi, molto tranquillamente di aver apprezzato il lavoro, particolarmente intenso e pieno di significato.

Punteggio totale: 82.95/100

Giudizio finale: Una storia, questa, emotivamente coinvolgente e particolarmente adatta alla trattazione di temi inerenti problemi attuali come la fobia, la delusione adolescenziale del primo amore e la scomparsa della purezza insieme alla speranza, i cui frammenti possono tuttavia essere inaspettatamente ricomposti. Molto originale e colma di significato. Il lettore sembra immergersi profondamente nella mente ella protagonista, sperimentando egli stesso i suoi sentimenti.

Giudizio:

Correttezza grammaticale e sintattica: 15 punti
Stile e forma: 15 punti
Originalità: 15 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 15 punti
Attinenza alla traccia e alla frase scelta: 15 punti
Scansione del tempo: 15 punti
Lettura scorrevole e giudizio personale: 10 punti


Per un totale di 100 punti.


Correttezza grammaticale e sintattica: 6.85/7.5+6.55/7.5=13.4/15

Correttezza grammaticale: Pochi gli errori di grammatica e di ortografia che ho riscontrato. Non ho trovato casi di errori gravi, dimenticanze o errori di distrazione. Solo in una o due frasi mancava il verbo o l’uso, in alcuni casi necessario, della congiunzione e. Qualche virgola posta qua è là non molto correttamente ma nulla di preoccupante. Il resto era pressoché perfetto.

Correttezza sintattica: Nemmeno in questo caso c’erano gravi errori. L’unica cosa che devo sottolineare, in casi rari ma comunque evidenti è il fatto che tendi a spezzare il legame tra subordinata e principale tramite l’uso del punto. A volte invece poni proposizioni incidentali a sé stanti, completamente fuori da un contesto logico-sintattico. A parte questo non ho riscontrato altro. Cerca di stare più attenta.

Stile e forma: 6.5/7.5+5.25/7.5=11.75/15

Stile: Senza alcun dubbio il tuo stile è particolare, ben studiato e in certi casi ricercato. Forse in alcuni casi è un po’ troppo omogeneo, in contrasto con l’atmosfera delle scene ma comunque adatto alla storia. Mi complimento sinceramente per alcune descrizioni particolarmente riuscite che ho ammirato profondamente, insieme all’attenzione per i particolari e il linguaggio delicato. La cosa che ti ha penalizzato è stata la frammentarietà del testo. Troppo spezzati i periodi, e lo stile purtroppo ne ha risentito.

Forma: devo dire di essere rimasta un po’ scossa. Alle volte vi è l’uso di termini un po’ troppo forzati, scelti forse, con l’intenzione di arricchire il lessico, ma che o sono poco adatti alla situazione o altresì non molto eleganti. In più, ci sono dei concetti espressi un po’ male, con l’uso di aggettivi non molto consoni per l’impiego che ne è stato fatto. Non ci sono altre imprecisioni, queste in realtà sono in numero effimero, ma che sottolineo in modo che ti siano d’aiuto.

Originalità: 14/15

Originalità: Molto originale l’idea per la tua storia. In effetti, immaginare Ino come una farfalla, ancor chiusa all’interno del suo bozzolo per via di incomprensioni, tradimenti e sentimenti mal corrisposti è stata un’idea be azzeccata. Infatti, anche se la situazione da te descritta è, mi duole dirlo, particolarmente comune al giorno d’oggi, tu sei stata in grado di conferirle un punto di vista nuovo e particolareggiato, che denota una buona elasticità mentale. Complimenti.

Caratterizzazione dei personaggi: 13/15

Caratterizzazione dei personaggi: La protagonista della storia, Ino, è ben caratterizzata, con tutti i suoi sentimenti, le passioni e i desideri di una ragazza come tante, che nella vita sogna di poter incontrare il suo principe azzurro. Ho apprezzato molto il personaggio ella madre di Ino, quasi un OC. Allo stesso modo, seppur rivestono una parte minine all’interno della storia e appaiono in poche scene, ho trovato piuttosto convincenti le figure di Sakura e Sasuke. Al contrario, posso dire sicuramente che avrei preferito vedere un po’ i più in scena Kankuro, che appare solo nelle ultime righe della storia. Meritava di avere un po’ di spazio in più. Visto che riveste un ruolo sicuramente più importante di Sasuke e forse anche di Sakura all’interno della storia. Mi rendo conto che questo errore è il frutto di un’impostazione errata dei criteri della traccia.

Attinenza alla traccia e alla frase scelta: 3.75/7.5+7.5/7.5=11.25

Attinenza alla traccia e alla frase scelta: La frase è stata ben centrata, estremamente bene e nei minimi particolari. Bella la delicatezza per i sentimenti espressi. Mi duole molto, ma il tema non è stato molto rispettato, anzi oserei dire arbitrariamente tralasciato. La virtù tradita c’era sì, ma il riflesso si riferiva a quanto e come l’esperienza dolorosa potesse condizionare il personaggio, in questo Ino, nei suoi rapporti del presente e del suo ipotetico futuro. Peccato, perché le tue scelte narrative si prestavano molto al tema.

Scansione del tempo: 11.35/15

Scansione del tempo: oltre al fatto che, essendo andata fuori tema, il tutto era incentrato troppo sul passato, ho notato una grande difficoltà tra un cambio di scena e l’altro. Il lettore percepisce un cambio di ambientazione solo grazie alle linee di sospensione tra un segmento e l’altro della storia. In più non ci sono riferimenti temporali precisi o per così dire certi. Tra un frase e l’altra si può cambiare ambientazione senza che il lettore ne abbia alcun nozione. Ti esorto a lavorare su questo punto perché è un peccato che una storia così ben strutturata cada proprio su queste cose.

Lettura scorrevole e giudizio personale: 4.2/5+4/5= 8.2

Lettura scorrevole e giudizio personale: Nell’elaborato vi è un fluidità a volte interrotta a causa elle imprecisioni sopra citate, ma nel complesso buona. Posso dire, poi, molto tranquillamente di aver apprezzato il lavoro, particolarmente intenso e pieno di significato.

Punteggio totale: 82.95/100

Giudizio finale: Una storia, questa, emotivamente coinvolgente e particolarmente adatta alla trattazione di temi inerenti problemi attuali come la fobia, la delusione adolescenziale del primo amore e la scomparsa della purezza insieme alla speranza, i cui frammenti possono tuttavia essere inaspettatamente ricomposti. Molto originale e colma di significato. Il lettore sembra immergersi profondamente nella mente ella protagonista, sperimentando egli stesso i suoi sentimenti.

 

  
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