Era una mattina soleggiata, e i caldi raggi della nostra grande Stella filtravano dai vetri delle finestre della casa dove abitavano, ormai da 2 anni, due ricci di nostra conoscenza. -Hey!..Hey Shadow guardami! Tutto bene?- Accorse allarmato Sonic, appena scorse dalla porta socchiusa del bagno, il riccio più scuro chino sulla tazza del water. Si inginocchiò accanto a lui, mettendogli una mano sulla spalla e baciandogli amorevolmente la fronte. Gli occhi rubino del riccio nero e rosso, stanchi e stremati, incontrarono per un secondo quelli del suo compagno, che lo guardava con un leggero sorriso, dolce e comprensivo. Era ormai una settimana che andava avanti così: la nausea assaliva il più grande ogni 3 per 2, che ogni volta correva in bagno e rigettava tutto il contenuto del suo stomaco nel water. Shadow non ne poteva più. E Sonic era sempre al suo fianco, sempre. L'eroe stava accarezzando la schiena dell'altro dolcemente, mentre quest'ultimo si sforzava di non vomitare, e tossiva violentemente. Sonic aspettò che il suo compagno gli facesse un cenno per indicare che era finita, continuando ad accarezzargli la schiena, leggermente preoccupato, anche se consapevole che era una cosa sia momentanea, che del tutto normale. Quando Shadow fece il famoso cenno, allontanandosi dalla tazza, Sonic gli pulì la bocca con un fazzoletto. L'altro lo lasciò fare, esausto. Respirava affannosamente, e aveva alle spalle molte notti insonni. Il riccio blu lo tirò indietro, facendolo appoggiare al suo petto, cingendogli la vita con le braccia, e massaggiandogli delicatamente il ventre. Shadow si rilassò, appoggiandosi a lui e godendo di quel massaggio, decisamente di suo gradimento, chiudendo gli occhi. - Mi dispiace Shad... - Incominciò Sonic, sentendo il senso di colpa opprimerlo.-É tutta colpa m-Sonic...non incominciare...-Lo interruppe l'altro, con voce rauca.-Se siamo arrivati a questo punto è perché lo abbiamo voluto entrambi.-Concluse, stanco. Sonic annuì, stringendolo di più a se, facendo per togliere la mano dal ventre del compagno. -N-No ti prego... è -è piacevole...fa un po' meno male se-se lo fai...- Lo fermó Shadow, parlando con voce tremante, e arrossendo vistosamente. -Qui qualcuno vuole un po' di attenzioni, o sbaglio?- Sorrise Sonic divertito. Shadow sbuffó roteando gli occhi. Il velocista cominciò allora a lasciare una scia di soffici baci sul collo del riccio più scuro, per donagli un po' di relax. Quest'ultimo spostò la testa di lato per facilitargli l'accesso, gemendo di piacere, godendo di tutte le coccole che il blu non esitava a regalargli quando ne aveva bisogno. L'eroe aiutò l'ex-rivale ad alzarsi, non sciogliendo tutta via, quel dolce abbraccio. Fu il proprio il primo a rompere il silenzio.- Tutta colpa di questo piccolo dominatore del Chaos che c'è qui...-mormoró all'orecchio del compagno, continuando a massaggiargli la pancia. -Secondo me sarà un velocista, come te... è tutto veloce qui...anche troppo...-Rispose Shadow, sorridendo stancamente. -Hey che ti aspettavi dall'Essere Vivente più Veloce al Mondo?-Rise l'altro, regalando al riccio più scuro quella risata cristallina che amava tanto. Poi aggiunse, guardandolo negli occhi.-Qui sei tu quello che mi ha regalato un miracolo.-Shadow ghignó. -Hey, che ti aspettavi dalla Forma di Vita Definitiva?-L'eroe sorrise, mentre una lacrima gli rigò il muso, scivolando lentamente lungo la sua guancia. Si inginocchiò davanti al compagno, posando la fronte sul suo ventre, che presentava già un leggero rigonfiamento. -Niente-Niente di tutto questo Shad...- Il riccio color della notte sorrise, uno dei suoi sorrisi più belli. -Nemmeno io...-Sussurró, accarezzando con una mano gli aculei del suo amato. -Nemmeno io Sonic...-Ripeté, sorridendo.