Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: Zenya Shiroyume    10/09/2016    14 recensioni
Storia partecipante alla sfida "A box full of prompts" indetto dal gruppo Facebook EFP famiglia: recensioni, consigli e discussioni.
La sirena si mosse dolcemente in avanti con un leggero colpo di pinna, le onde le lasciarono sul viso delicate perle di sale, che parevano gioielli preziosi. Il Mare la spinse di nuovo indietro e lei ne approfittò per spiccare un balzo sopra l'azzurro, portando dietro di sé spettacolari schizzi d'acqua. Nella sua mente annebbiata da desiderio, si faceva spazio ogni volta un'idea pericolosa, eppure tanto eccitante: desiderava mostrarsi e farsi vedere dall'uomo, farsi vedere e incantare i suoi occhi con le sue splendide squame e i lunghissimi capelli. Avrebbe fatto di tutto pur di attirare la sua attenzione, di poter godere per un istante del suo stupore e sorridergli, per ricevere in cambio un gesto di risposta.
E di nuovo, lei balzò. Un altro tuffo e un altro grazioso colpo di pinna.
Genere: Angst, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

N.d.A Storia partecipante alla sfida "A box full of prompt" indetto dal gruppo Facebook EFP famiglia: recensioni, consigli e discussioni.
Il prompt è stato lasciato da Crateide. Originale: sovrannaturale - sirene; coppia: het; Avvertimenti: drammatico, angst; Prompt: A è innamorata di B, ma B è un essere umano. A lo desidera a tal punto che un giorno lo annega: adesso staranno insieme per sempre. 

Deep Obsession


La sirena osservava quella piccola figura sulla scogliera con una particolare scintilla negli occhi. Su quella rupe se ne stava seduto un umano, sempre lo stesso, che guardava l'orizzonte con l'espressione di un bambino.
La figlia del Mare aveva riconosciuto quello sguardo ed era lo stesso che lei riservava a quel giovane; ne osservava i tratti con meraviglia e amava guardare quella chioma corvina carezzata dalla brezza che soffiava dal mare. Lei era estasiata dalla bellezza di quegli occhi marroni, che le ricordavano la Terra a lei preclusa, che guardavano ogni giorno la sottile linea che divideva Cielo e Mare.
Quel giovane era diventato quasi una costante nella sua vita, che osservava al di sotto sospinta dai flutti: lui veniva ogni giorno, allo stesso rintoccare del mezzogiorno, a fissare il mare, come se potesse assaporarne l'immensità e la libertà che questo gli ricordava. E la stessa cosa faceva lei, immaginando cosa lui potesse pensare e potesse volere, voleva poter far parte dei suoi pensieri e dei suoi sogni.
Ogni giorno, lei veniva sotto a quella scogliera e si lasciava cullare dalle onde, che le accarezzavano ogni volta il corpo perlaceo e i capelli come fili d'argento, mentre i suoi occhi erano puntati sulla semplice bellezza di quell'essere umano. Ed era proprio il suo essere un umano che non le permetteva di avvicinarsi, che non le permetteva di esprimere quel sentimento che sapeva di provare in fondo al cuore.


«Se solo non ci fosse la Terra a impedirmi di venire da te» mormorò quel giorno, lasciando che le onde coprissero la sua voce cristallina. Quel giorno il Mare sembrava non volerle dare spazio, sembrava che i flutti cercassero di allontanarla da quella scogliera acuminata su cui sempre sedeva il giovane uomo.
La sirena si mosse dolcemente in avanti con un leggero colpo di pinna, le onde le lasciarono sul viso delicate perle di sale, che parevano gioielli preziosi. Il Mare la spinse di nuovo indietro e lei ne approfittò per spiccare un balzo sopra l'azzurro, portando dietro di sé spettacolari schizzi d'acqua. Nella sua mente annebbiata da desiderio, si faceva spazio ogni volta un'idea pericolosa, eppure tanto eccitante: desiderava mostrarsi e farsi vedere dall'uomo, farsi vedere e incantare i suoi occhi con le sue splendide squame e i lunghissimi capelli. Avrebbe fatto di tutto pur di attirare la sua attenzione, di poter godere per un istante del suo stupore e sorridergli, per ricevere in cambio un gesto di risposta.
E di nuovo, lei balzò. Un altro tuffo e un altro grazioso colpo di pinna.
Ogni singola azione che potesse portare quell'uomo a notarla, quella meravigliosa creatura figlia di Poseidone metà donna e metà pesce.
«Sei arrivata, finalmente!»
La sua voce interruppe l'ennesimo salto della giovane sirena, che rimase in ascolto di quella voce che aveva tanto agognato di sentire. Dal punto in cui si trovava, lei non era in grado di vederlo, le rocce occultavano la sua vista, mentre di nuovo il Mare si levava contro di lei e la allontanava; sentiva la voce del suo elemento spingerla via da lui, da quello che avrebbe sentito se fosse rimasta. Un'onda la travolse con violenza e i suoi occhi si chiusero a causa della paura, ma quando li riaprì riemergendo, vide qualcosa che mai si sarebbe aspettata.
Per quanti anni fossero passati dalla prima volta che lo aveva visto, lui era sempre stato solo su quella scogliera. Per la sirena, quel luogo apparteneva a loro due: lei al Mare e lui alla Terra, in quell'unico punto dove i due elementi si incontravano. Eppure non era più così, perché accanto a lui (l'uomo che lei amava) c'era qualcuno.
Un'altra donna.
Di nuovo il Mare cercò di proteggerla, ma la sua pinna si muoveva da sola, spostandola tra i flutti in modo che i suoi occhi potessero vedere.
Stretta al suo uomo, la sirena vide una donna. Bella, alta, con la pelle rosea, per la sirena sembrò un angelo che le stava portando via il suo amore. La sua mente corse ai ripari, chiedendosi come quell'Angelo della Terra potesse aver rapito il cuore di quell'uomo, la cui anima apparteneva solo e soltanto al Cielo.
Non aveva mai visto un essere tanto bello, così simile al suo amato che la stringeva con un calore appartenente alla Terra; la sirena sentì la pelle congelare a quella vista, sentì come se la sua pinna non fosse più in grado di muoversi poiché paralizzata dalla rabbia. La sua mente era annebbiata dall'odio verso quella donna, le lacrime che avevano iniziato a scorrerle sulle guance venivano asciugate dalle dolci e confortanti mani del Mare.
La sirena si immerse per svanire tra i flutti, per tornare quella sera stessa.

*****

La luce della Luna brillava in mille scintille su un mare piatto, calmo e senza onde. Le stelle stesse illuminavano il cielo e splendevano come i loro riflessi sull'acqua. Mai ci fu una sera così bella come quella, in cui la splendida sirena attendeva seduta su uno scoglio.
Il delicato viso perlaceo era chinato leggermente in avanti, a scrutare il proprio riflesso sullo specchio d'acqua da cui si ergeva; lei sorrideva, la sua bocca socchiusa ad aspettare che lui arrivasse, attirato dalla sua voce.
Il sorriso che le illuminava il volto era tetro, inquieto, ad esprimere la rabbia e la tristezza che l'attanagliavano.
«Non posso vederti con lei... Sei mio...» mormorò, udendo in lontananza il suono dei suoi passi sulla sabbia. Quel suono diventava via via più veloce, più vicino, e la sirena alzò lo sguardo, incontrando quegli occhi che tanto agognava.
Nello sguardo dell'uomo c'era quello stupore tanto desiderato, accompagnato da una scintilla di curiosità che la sirena apprezzò. Fu allora che lei alzò la mano, invitandolo ad avvicinarsi, ad ammirarla meglio.
L'uomo si fermò, intimidito dalla misteriosa ragazza, così la sirena si tuffò e si esibì in un bellissimo balzo in cui la luna piena faceva da sfondo. Quando riemerse, lui aveva percorso parecchi metri, fino a che l'acqua non gli fu arrivata alla vita. Lei, allora, si mosse ancora con grazia come aveva fatto quel giorno, questa volta consapevole della meraviglia che stava suscitando in quel cuore umano.
«Avvicinati!» fece con la malizia nella voce e una scintilla misteriosa negli occhi. L'uomo obbedì e si lasciò trascinare dai flutti, verso di lei.
Quando le fu al cospetto, i suoi occhi marroni si posarono sulle sue spalle nude, su cui giacevano ciocche di capelli argentei che afferrò poi delicatamente con due dita. L'uomo non ebbe la forza di dire nulla e sorrise, fissando quel volto di perla dalla bellezza ultraterrena. La sirena si sentì compiaciuta nel vedere quella reazione, ma sapeva che una volta giunta l'alba, lui sarebbe tornato dall'altra donna e l'avrebbe dimenticata.
«Sei reale?» chiese in un soffio.
Di nuovo la figlia del Mare sorrise e afferrò delicatamente il polso dell'uomo, estasiata dal calore della sua pelle.
«Se non posso averti io, allora non ti avrà nessun'altra...»
La presa della sua mano si fece più salda, fino a farla sembrare la morsa di una piovra. Sullo sguardo dell'uomo apparve la paura e la sirena replicò con una leggera risata coperta appena dal suono delle onde su bagnasciuga.
La sua pinna si mosse e la sirena si immerse, tenendo stretta la mano del suo amore. L'acqua lambiva ogni parte del suo corpo e le bolle accompagnavano la loro discesa verso il nero del Mare. Nella mano, non sentiva che l'uomo si stesse ribellando, sentiva solo l'aria abbandonare i suoi polmoni umani in un turbinio di bolle. Più scendeva più si sentiva felice, poiché sentiva che quell'essere apparteneva ogni istante di più al suo Mare, lo stesso Mare che aveva donato a lei la vita e a lui la morte.
«Ora rimarremo insieme per sempre, vero?» chiese poi girandosi verso di lui, quando la luce della Luna non fu più in grado di raggiungerli. Ciò che vide la lasciò di stucco, estasiata e innamorata di quello che ormai era diventato un fantasma. Il volto umano che tanto aveva amato era diventato ancora più bello, modellato dal Mare e dalla penombra in cui erano immersi; quegli splendidi capelli corvini ondeggiavano attorno al suo volto e questo sembrava fatto di ghiaccio, freddo come la pelle della stessa sirena.
«Ti amo e ora resteremo insieme per sempre...»

Angolo di Zenya ^^

Allora, che dire? Approdo in questa nuova sezione grazie a questa sfida e spero che abbiate gradito la storia fin qui! Ringrazio ancora Crateide per il prompt e grazie a tutti voi che avete letto fino alla fine questo mio piccolo lavoro :3

   
 
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Zenya Shiroyume