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Autore: Lo Otta    11/09/2016    9 recensioni
Il nostro unico, fantastico presentatore più sadico del Nord America si ripresenta in TV con un nuovo reality.
Tra boschi canadesi, Grandi Laghi, creature leggendarie e classici campeggi, una nuova generazione di adolescenti proverà a vincere UN. MILIONE. DI DOLLARI.
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[Storia ad OC|Iscrizioni chiuse]
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nuovi capitoli di domenica, cadenza settimanale/bisettimanale
Sospesa
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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2. Le squadre ai remi. Pronti, via

 

Il sole oramai alto rifletteva i suoi raggi sull’acqua increspata dal continuo agitarsi di 24 adolescenti. Tutti cercavano di muovere i piedi velocemente per mantenersi a galla in quell’acqua gelida di inizio autunno in uno dei più grandi laghi del Nord America, mentre tenevano la bocca chiusa, non per lanciare invettive al conduttore, ma per non bere più acqua di quella che già avevano bevuto.

Poche pedate e tutti riuscirono a mantenersi perlomeno a galla, in quell’acqua limpida e fredda.

-Per tutti i vitelli sotto il Mississippi, sono tutta bagnata. Nel ranch in Texas non c’era tutta quest’acqua.- appena la mandriana Mary finì di parlare, sul volto di tutti i concorrenti di fronte a lei si dipinse un’espressione d’orrore. Mary si girò, e si trovò a distanza ravvicinata dall’enorme dentatura su più file di uno di quelli squali sguinzagliati da Chris.

-Oddio, è spacciata.- disse Charlotte ansiosa, coprendosi gli occhi con le mani.

Ma fortunatamente per la sanità mentale della cheerleader inzuppata, (e con un sonoro disappunto di altri) non ci furono spargimenti di sangue. Velocemente Mary riuscì a legare il suo lazo come delle redini attorno alla bocca dello squalo, e dando un forte strattone gli saltò in groppa.

-Cavalcavo tori più feroci di te a otto anni, bello. Loro almeno avevano le corna per farci male.- urlò da sopra Mary allo squalo, e sorpassando tutti gli altri, con violenti strattoni -Ci vediamo più avanti ragazzi, iihaaa!

I restanti tirarono un sospiro di sollievo appena si allontanò lo squalo, ma ben presto arrivò il secondo, e tutti iniziarono a battere i piedi e muovere le mani per allontanarsi da quella bestia.

 

**

 

Dopo un esaustiva nuotata fino a circa la metà del lago, i concorrenti trovarono ristoro su un isoletta apparentemente preparata per una pausa, poiché vi risiedeva un grosso schermo che mostrava un Chris scontento.

-Ci avete messo una vita, e siete solo a metà del percorso. Bene bene, chi è arrivato qui per primo?- chiese con un finto sorriso l’anziano conduttore. Mai domanda peggiore fu posta.

Si scatenò un violento dibattito tra Sophie e Rebecca “Sono arrivata prima io” “Eri dietro di me, ragazza” “me ne sarei accorta se avessi avuto davanti un gigante come te, e credimi non c’era”.

-Decido io, veloci, altrimenti mi fate perdere anche il massaggio orientale. Vediamo… Pam, Sophie e Mary.- le tre nominate fecero un passo avanti, Sophie non risparmiando un ghigno a Rebecca, che rispose con uno sguardo assassino.

-Voi tre sarete le capitane delle tre squadre che concorreranno in questo reality. Cominciamo da te, Pam. Visto la tua passione per il fuoco, vi chiamerete “Tendisti Focosi” e sarete…- ma Pam non stava già più ascoltando, intenta com’era ad appiccare il fuoco anche su quell’isolotto, partendo da un cespuglietto -Almeno ascoltami, piromane in fasce. Bene. Giocherai con Annabeth, Darcy, Elinn, Jimmy, Lionel e Wren.- i nominati fecero un passo avanti e andarono a collocarsi vicino al loro nuovo leader, anche se tenendosi alle dovute distanze per evitare di bruciarsi.

-Sophie, la tua squadra sarà i “Camperisti Inchiodati”. Aiden J., Asher, Damerae, Felix, Rebecca, Stella e Stephan.- anche loro si radunarono, mentre scintille di competitività sprizzavano dagli occhi del neo-capitano e di Rebecca.

-Tutti i restanti sono nella squadra di Mary, i “Piloti Esplosivi”. Charlotte, Cleo, Dylan, l’altro Dylan, Maël, Nevil e cosa, quella lì, la stagista.- fu Mary a raggiungere i suoi nuovi compagni di squadra, non subendo sguardi d’astio, anzi, non subendo quasi niente. Era una squadra molto taciturna.

-Perfetto, ora che abbiamo fatto le squadre, posso spiegarvi la sfida di oggi.

-Sfida, ma siamo appena arrivati. Non abbiamo ancora raggiunto il campo.

-E proprio questa la sfida, caro Wren che non sa stare zitto quando gli altri spiegano. Come avevo già detto ci sarà un premio per la squadra che arriverà prima, e sarà un premio molto importante, essenziale direi.- e si lascio andare in una piccola risata.

-Quello che dovete fare è costruirvi un’imbarcazione di fortuna con i materiali di prima categoria che troverete qui dietro. Siatemi grati, non vi faccio neanche fare l’ultimo pezzo a nuoto. Sono bravo, vero?- e così interruppe la conversazione, spegnendosi il televisore.

-Camperisti, muovetevi. Non sia mai detto che io ho perso per colpa di uno di voi. Avanti, march.- grintosa Sophie guidò il suo gruppo verso i mucchi di oggetti lasciati sulla spiaggia.

-Credo che dovremmo dirigerci, Piloti, se non vogliamo arrivare ultimi.- fu la volta di Mary, che si avviò con la squadra.

Su quella spiaggetta restarono solo più i Tendisti. -Non dovremmo andare anche noi, capitano?- si rivolse a Pam Annabeth, ricevendo una ben poco soddisfacente risposta.

-Sì, andate. Vi raggiungo subito.- fu l’unica risposta di Pam, ancora inginocchiata intenta a bruciacchiare il suo cespuglio.

-No, tu ora vieni con noi.- arrivò Elinn vicino ad Annabeth a darle manforte, e le due presero la loro neo-guida per le ascelle e la trascinarono fino all’altra spiaggia, dove si erano già radunati tutti.

 

**

La prima squadra a cominciare i lavori fu la seconda, quella dei Camperisti Inchiodati.

-Diamoci una mossa gente. Non perderemo contro quel mucchio di gentaglia, anche se i membri della squadra non sono neanche lontanamente al mio livello. Non ho mai perso, qualsiasi squadra abbia avuto.- fu il discorso motivazionale del loro capo Sophie, che si diresse verso i mucchi di materiali, seguita da alcuni dei più valenti membri della sua squadra, Damerae, Stephan e Rebecca.

Raggiunti gli scarti, prima di iniziare a cercare materiali utili per la loro imbarcazione, Rebecca prese Sophie, che per guardarla mentre iniziò a parlare dovette alzare il collo verso l'alto -Tu qui puoi definirti capitano, capo supremo o quello che vuoi, ma non provare a toccare la squadra. Senza una squadra anche il miglior capitano è perduto. Perciò se ti metti contro la squadra affonderai miserabilmente, e se riuscirai a risalire io non ti perdonerò ciò che hai fatto a noi. Hai capito?

La castana, prima così grintosa e spaventosa, ora era paralizzata tra le forti braccia di Rebecca, che durante il discorso l'avevano alzata fino a far allineare sullo stesso piano le due paia di occhi. Sophie deglutì rumorosamente, e, lentamente annuì.

A quella risposta Rebecca si calmò, e il suo viso si distese, formando un piccolo ma simpatico sorriso, la lasciò scendere -Vedo che hai capito. Dovremmo collaborare, siamo i due più valenti membri della squadra, e se cooperassimo, invece di competere, porteremmo la squadra alla vittoria. Ci stai?- e le tese la mano.

Stavolta la risposta di Sophie fu meno incerta, e tese anch'essa la mano. Le due si avviarono per tornare dai compagni, e mentre camminavano la castana ribadì -Comunque il capo sono io.

 

Intanto tutti gli altri membri dei Camperisti aveva raggiunto le cataste, e quando le due atlete arrivarono videro che Stephan e Damerae avevano già iniziato a selezionare i pezzi a loro parere migliori.

-Quello che dobbiamo costruire è una zattera che ci porti fino alla riva dove si trova il campeggio.- ricapitolò Stephan -Fin qui va bene, ma servirebbero dati più precisi, per indirizzarci con i lavori.

-Dovrebbe essere abbastanza grande da riuscire a trasportarci tutti e otto, e magari potrebbe avere una vela per aumentare la nostra velocità, in caso dovessimo correre contro un'altra squadra.- fu l'utile osservazione di Damerae, che era riuscito a trovare tra un gabinetto gettato via e una vecchia poltrona un grosso telo bianco, senza troppi graffi o lacerazioni -Potremmo usare questo.

-Ottima idea. Altri suggerimenti?- continuò Stephan, ma fu succeduto da un colpo di tosse un po' troppo forte di Sophie, che lo squadrò male.

-Come caposquadra, accetto l'idea del grosso giamaicano qui. Qualcuno ha altre proposte?

-Potremmo mettere dei fiocchi sulle vele e della polvere luccicante.- alzò la mano Stella, e squittì ciò.

-Qualcuno ha altre proposte intelligenti?

Nessuno disse niente, neanche Asher, Felix e Rebecca che erano rimasti in silenzio durante il brainstorming per il battello della squadra.

-Bene, allora direi di prendere tutti i materiali che ci servono e andare in qualche posto vicino alla riva, per costruire questa zattera e vincere la prima sfida.

Tutti i Camperisti si caricarono di legno, stoffa e corde, e Stella prese anche un barattolo di vernice rosa e polvere scintillante ritrovato chissà dove.

Intanto anche la squadra dei Piloti Esplosivi si stava avvicinando ai materiali, non intenzionati a perdere quella sfida.

 

**

 

Quando tutti e otto i concorrenti dell’ultima squadra arrivarono sul posto, nessuno parlò aspettando tutti che il loro capitano parlasse, e lei per niente intenzionata a farlo, anzi più interessata a provare il suo lazo su vari scarti delle cataste.

Fu il Dylan dagli occhi diversi a rompere per primo quel fastidioso silenzio -Dovremmo cercare i materiali per costruire qualcosa, giusto? Qualcosa come una zattera, per esempio?

I membri della squadra annuirono, tranne Mary che era già partita per andare a testare le sue abilità nell’utilizzo di corde.

-Quindi cosa ci può servire? Del legno?- propose ancora Dylan, continuando a guardare con i suoi occhi eterocromatici tutti i compagni, sperando nell’intervento di qualcuno.

In suo soccorso arrivò l’altro Dylan, che parlò rapido, netto -Sì. E corde, e chiodi.

Ma al primo Dylan ciò bastò, e lo ricompensò con un sorriso, e gli parve che Dylan “2” per un attimo contraccambiò quel gesto, ma forse era stata solo un allucinazione provocata dal riflesso del Sole sul lago.

-Perfetto. Allora prendiamo tutto ciò che vi può sembrare utile per la nostra imbarcazione, e qualcuno vada a riprendere Mary.

Intanto la loro capitana aveva trovato, tra il vario pattume, anche un vecchio toro meccanico e gli era saltato in groppa. Il movimento di quel vecchio catorcio sembrava più dato dalle spinte di bacino che l’amante dei rodei metteva, che dal suo meccanismo, anche visto che non era collegato a nessuna presa elettrica.

I vari membri frugarono a lungo tra le macerie, ma alla fine quando si riunirono, ebbero uno scarso bottino. Solo i due Dylan sembravano avere procurato legno e altri materiali, Charlotte aveva invece recuperato alcune vecchie tele bianche, mentre Nevil aveva scovato chissà come una grossa edizione riguardante i più importanti Primi Ministri del Canada, e ora era intento a discuterne con chiunque avesse a tiro, cosa che fece allontanare tutti da lui, tranne la Stagista che non riuscì a sfuggire in tempo, e perciò dovette sorbirsi tutto il discorso in silenzio, senza possibilità di contestare, perché quando Nevil cominciava a parlare, era irrefrenabile. Per fortuna era una stagista di Chris, quindi era abituata alle torture.

Maël non riuscì a procurarsi nulla perché era stato costretto a portare quel vecchio toro elettrico in disuso per Mary. Sembrava che sotto a quell’aspetto da misantropo avesse un animo gentile, e Mary per quel suo gioco si era imposta a tal punto da non riuscire a dirle di no. Inoltre lei non aiutava, perché era rimasta in groppa al toro e continuava a dimenarsi, così che Maël doveva stare attento, altrimenti rischiava di schiacciarsi le mani sotto quel bestione, cosa non molto bella, che non si consiglierebbe a nessuno a cui si vuole bene.

Visto il poco rifornimento, il primo Dylan affermò, mesto -Ci faremo bastare quello che abbiamo. Al massimo torneremo a fare rifornimento in seguito.

Tutta la terza squadra si avviò, chi camminando normalmente, chi trascinando tori e chi cavalcando i suddetti. Andarono verso un luogo un po’ distante della spiaggia, dalla parte opposta della squadra precedente.

 

**

 

Anche la prima squadra riuscì a trovarsi dai rottami, anzi tutta la squadra era già lì, quando Elinn e Annabeth trascinarono una Pam riottosa.

-Uffa, io stavo bene là. Cosa volete squadra?- dichiarò stizzita la piromane.

-Deve darci delle indicazioni, capitano. Cosa dobbiamo fare, che materiali prendere. Cose così.- fu Jimmy a parlare. Stavolta non sembrava più impacciato a parlare, benché lo facesse con una ragazza. Forse semplicemente non considerava quella pazza come una ragazza.

-Bho, fate un po’ voi. Sentite, non ho chiesto io di fare il capo, ma mi hanno dato questo titolo, quindi eseguite i miei ordini e non scocciate.- e si diresse verso i materiali, gli occhi luccicanti alla vista di tutto quel materiale infiammabile.

-Qualcuno la fermi, presto, prima che bruci quello che ci serve per vincere.- urlò non senza un filo di panico ancora Jimmy, e le due ragazze di prima, Annabeth e Elinn, si diressero a dirne quattro all’altra sul suo comportamento che certo non aiutava la loro squadra.

-Va bene, allora, ci serviranno legno, corde, chiodi e teli, se ne troviamo, per fare una zattera degna di tale nome.

A tali ordini di Jimmy, che sembrava trovarsi a suo agio in quel campo, tutti i membri corsero a recuperare ciò che aveva chiesto.

Chi gli era vicino, sentì anche dire, mentre rovistavano -Altro che materiale di prima qualità, Chris, questa roba non andrebbe bene neanche per fare della segatura.

 

Quando ebbero recuperato tutto il necessario, si ritrovarono tutti e otto, Annabeth e Elinn anche loro con vari pezzi di legno e alcuni teli, ancora tenendo sott’occhio Pam.

-Non abbiamo più molto tempo, quindi resteremo qui a costruire la zattera. Tutti pronti?- Jimmy era riuscito a coprire il buco causato dal non comportarsi da capo di Pam, e la squadra sembrava pronta a impegnarsi, spinta da una nuova fiamma.

Si posizionarono più vicini alla riva, di fronte all’immondizia. Jimmy inizio a scegliere i materiali giusti, e tutti gli altri gli stessero attorno, senza chiedergli niente per non volerlo disturbare.

Lionel aveva ora tempo per occuparsi della sua amata macchina fotografica, e dopo averla tirata fuori dalla sua custodia a tracolla, si mise a pulire i vetri e parlottare tra sé -Meno male che la borsa è impermeabile, accidenti a Chris e quel suo bagno del cavolo.

Finita la manutenzione della sua adorata canon reflex, si mise a girovagare per la spiaggia, facendo degli scatti a ciò che lo attirava.

Dopo poco si fermò davanti a Darcy, che non lo notò finché non venne sentì il suono dell’otturatore.

-Cosa ci fai qui, non dovresti aiutare a costruire quella barca che ci farà vincere?- disse Darcy acida, non cercando di celare il suo malcontento e distacco.

-Provo un po’ la fotocamera, per vedere se l’acqua l’ha danneggiata. E comunque non sarei molto d’aiuto, Jimmy è così concentrato in quello che fa che se gli dessimo una mano probabilmente lo distrarremmo soltanto.- e si voltarono entrambi un attimo a guardare quel ragazzo, che era chino su alcuni tronchi, e gli stava lavorando per dargli la forma giusta, e per poterli poi legare con la corda.

-E perché non vai a provare la tua macchina fotografando le ragazze carine, mi sembra che non manchino, nella nostra squadra.- continuò Darcy con la sua via di parole velenose.

-Forse anche qui ci sono delle belle ragazze.- controbattè Lionel -Cioè, non volevo dire niente di male, cioè- e se ne andò, temendo di aver fatto una gaffe assurda. Ma se fosse rimasto, si sarebbe accorto che la pelle lattea di Darcy aveva cambiato la sua gradazione verso una più rosea.

Quel fotografo se ne andò verso gli altri maschi suoi compagni, e se la risposta di Wren quando lo inquadrò con l’obbiettivo fu strana “cos’è quella roba, una macchina per il lavaggio del cervello? Puntala da un’altra parte.”, Santos, nonostante non disse niente, fu felice di quelle attenzioni dedicategli.

Intanto anche le due carceriere, Annabeth e Elinn, avevano iniziato a socializzare.

-Io ho paura di rimanere chiusa in luoghi ristretti.

-Sei claustrofobica? Pensa che io ho paura dell’altezza, e addirittura dei cani.

-Dei cani, ma sono così teneri. Non sono cattivi, sono i nostri migliori amici.

-Lo so, ma non riesco ad avvicinarmi ad uno di quelli. Amo però disegnare e viaggiare.

-Anche a me piace viaggiare, e salire sugli alberi. Salgo lassù quando discutevo con qualcuno, a casa, e li mi rilassavo, e capivo che il motivo della lite spesso era futile. Cambiando punto di vista si notano molte cose che altrimenti tralasceremmo.

-Perfetto, ora sapremo dove trovarti, se ti arrabbierai mai con noi.- e con questa ultima di Elinn, le due ragazze si misero a ridere, come se avessero in quella chiacchierata creato un ponte tra le due.

-Finito.- l’urlo di esultanza di Jimmy richiamò i compagni da lui, che era fermo a riva, sudato con vicino una splendida zattera. Oltre alla semplice base, era munita di un timone per direzionarla, e di una bella tela trasformata per l’occasione in una vela, su cui erano riusciti anche a disegnare velocemente il logo della squadra, un cerchio rosso con all’interno una tenda che prendeva fuoco.

Tutti invece andarono a fare i complimenti al carpentiere della squadra, che da solo era riuscito a recuperare e superare le due squadre concorrenti, e sembrava anzi che la squadra dei Camperisti li guardasse, e arrivassero da loro grida d’ira.

Purtroppo la loro felicità fu la loro rovina. Mentre erano tutti intenti ad esultare per Jimmy, Pam era stata lasciata libera dalla sua prigionia, e con un forte desiderio di veder ardere qualcosa. L’unica cosa infiammabile li vicino era la zattera della squadra, e soprassedendo ad ogni spirito di giustizia e bontà che aveva, iniziò a dargli fuoco in vari punti.

Wren fu il primo ad accorgersene, sentendo un penetrante odore di bruciato che ricondusse a motori di astronavi marziane, ma si scoprì essere la loro imbarcazione, o quel che restava.

Per quanto provarono a placare le fiamme, ciò che rimase fu solo nere cenere, e davanti a tale scempio, rivolto al cielo, Jimmy lanciò un urlo che provocò fughe di massa di animali, onde e temporali.

 

**

 

Sophie era malignamente felice ora. Se prima le era salita la rabbia alla vista della zattera dei rivali, dopo il tocco finale dell’altro capitano la sua squadra era risalita in testa.

Oramai la loro imbarcazione era pronta per più della metà, e con gli sforzi congiunti di tutti i membri, non ci sarebbe voluto ancora molto.

-Muoviamoci. Siamo di nuovo in gara, e non voglio perdere anche quest’occasione.

Tutti gli otto cercarono di impegnarsi a completare la zattera, ma solo gli sforzi di Damerae, Stephan, Sophie e Rebecca sembravano portare a qualcosa di concreto.

Felix sembrava più intento a creare un piccolo pupazzetto con foglie e rametti, e impiccarlo con un cappio improvvisato, ma lanciò tutto in aria quando zampettò su quella bambolina un piccolo ragnetto, gridando con una forza tale l’hawaiano da rischiare di farsi cadere gli occhiali dal naso.

La bionda Stella si era messa a dipingere con la vernice rosa dei pezzi di legno, che poi passava a Sophie. Lei, con un “Grrr...azie” li prendeva, ed appena la bionda si girava li buttava via.

Asher aveva provato a fare qualcosa, ma con le sue mani delicate abituate a lavori meno fisici, non combinò niente di buono, colpendo anzi due o tre dita di Aiden con il martello, mettendolo fuori gioco nel lavoro. L’unica cosa che poteva fare era passare i materiali che gli chiedevano.

 

-Finito. La nostra vittoria e assicurata.- ammise per la prima volta raggiante Sophie, mentre Stephan e Rebecca varavano la loro zattera.

Quando furono saliti tutti e otto, Damerae spiega la vela, e si iniziarono a muovere verso la sponda dove si poteva scorgere il campeggio, la loro meta.

 

**

 

Intanto, per la squadra dei Piloti le cose non andavano altrettanto bene.

Il capitano Mary aveva ripreso il suo rodeo selvaggio con il toro meccanico, e Maël era stravaccato alla base di esso, sfiancato dal trasporto di quel bestione.

Charlotte era oramai contagiata dalla foga creativa, e stava marchiando le tele che aveva recuperato con le tempere nello zaino, con dipinti “impressionanti”.

Nevil era assorto nel suo trattato di politica, da cui ogni tanto metteva fuori il naso per fare qualche osservazione, o parlare di qualcosa. Parole che si perdevano nel vuoto, perché nessuno lo stava più ad ascoltare.

Cleo non sembrava fare niente, ma quando le si chiedeva di fare qualcosa, era come se non ascoltasse.

La stagista era intenta a far nulla, se non a cercare di sfuggire dalle telecamere come le era stato insegnato, e visto quanta concentrazione richiedeva quella fuga continua, non poteva mettersi a martellare, legare e tagliare.

I due Dylan, d’altro canto, stavano a fissare sconcertati le scenette che si presentavano ai loro occhi. Il primo, con gli occhi bicolore spalancati, aprì e chiuse la bocca un paio di volte, indeciso. Poi, grugnì e gridò -Ora basta! Vogliamo o no vincere questa dannatissima sfida?
Nessuno sembrò accorgersi di lui.
L’altro Dylan arricciò il naso e strinse gli occhi a due fessure. Il suo colorito ceruleo si tinse di un rosso pomodoro maturo. Sembrava una teiera pronta ad esplodere.
-Basta! Basta! Brutto branco di idioti, smettetela di fare i bambini e costruiamo questa fottutissima zattera o giuro che vi soffocherò uno ad uno con le mie stesse mani!- ruggì.
D’improvviso, fu il silenzio a regnare. Gli sguardi disorientati e confusi della squadra blu erano tutti a fissare il volto fumante di rabbia del ragazzo col pizzetto scuro.

Il volto si corrugò, come se avesse capito solo ora l’azione che aveva appena compiuto, e gli occhi rossi ritornarono grigi, tremanti di panico -Cioè, sì… dovremmo metterci al lavoro… sì.

Ma appena ebbe finito di parlare, la stramboide Cleo mise mano nel suo enorme borsone, e con un “Bilùbidù!” tirò fuori una pistola e la puntò contro il Dylan dello scatto d’ira -Se Dylan vuole uccidere Cleo, Dylan seguirà Cleo!- e fece un sorriso a trentadue denti.

La tensione era palpabile. Mentre gli altri sei seguivano la scena atterriti, Cleo continuava a puntare tranquilla la pistola su Dylan, e il bersaglio sudava freddo di paura.

-Io non voglio farti niente. Stai, stai tranquilla.- disse Dylan mettendo le mani avanti, sempre con la pistola puntata addosso, sentendosi il terrore nelle sue parole.

-Dylan non vuole uccidere Cleo? Bene, ma ora Cleo deve finire la sua opera.- e rinsaldò la sua presa sull’arma, facendo tremare tutti i concorrenti.

Uno schermo provvidenziale sbucò da sotto un masso, e il faccione di Chris disse -Cara Cleo, temo che se uccidi un concorrente dovrò squalificarti. Mi dispiace.

-Cleo squalificata? Ma se Cleo viene squalificata non vince i soldi, e a Cleo servono i soldi. Va bene, Cleo ora non ucciderà Dylan.- e abbassò l’arma, rimettendola nel borsone.

Il primo Dylan chiese -Chris, non le requisisci la pistola?

-Scherzi, sai che ascolti se un concorrente muore in diretta? E non ci andrei di mezzo neanche io, perché il colpevole sarebbe Cleo. Fantastico.- e così euforico Chris sparì di nuovo sotto il masso.

Tutti gli otto concorrenti si misero al lavoro lasciando le loro attività, temendo la rabbia del pazzo Dylan e di Cleo.

Ma anche dopo un ora di lavori, tutto ciò che riuscirono a fare fu una misera piattaforma di legno, che al primo contatto si disgregò nei pezzi iniziali.

-Non abbiamo più tempo di costruire una zattera. Prendete tutti un pezzo e iniziate a nuotare tenendovi a quello.- decise il primo Dylan, e nessuno ebbe da obbiettare, neanche Nevil che nel primo pezzo di lago si era dovuto aggrappare al grosso Damerae per non affogare.

Tutti i Piloti si gettarono in acqua ed iniziarono a pedalare, capendo che le loro possibilità di vittoria erano calate drasticamente.

 

**

Intanto la squadra dei Camperisti era quasi giunta a riva. Sophie guardava la spiaggia emozionata, agitandosi per l’imminente vittoria, e solo il contrappeso degli altri non fece cadere tutti in acqua.

Appena toccarono la terra, Sophie scese esultante -Sì, abbiamo vinto. Siamo arrivati primi. Evviva.

-Sei così sicura, Sophie?- a parlare era stata una Darcy ghignante, vicina alla sua squadra e ai resti carbonizzati della zattera, poco distanti dall’approdo.

-No, non è possibile. Come hai fatto ad arrivare prima?

-Eh… come abbiamo fatto Jimmy?- il ghigno iniziale le si tramutò in un’espressione interrogativa.

-Bella domanda.- e Jimmy tirò fuori da chissà dove un foglio su cui c’erano disegnate le due squadre e il loro percorso, e quello della squadra dei Tendisti finiva con la zattera carbonizzata -Se lo stanno chiedendo tutti dietro lo schermo.

Ma a Sophie quella risposta non bastò, inizio a urlare e dimenarsi, e solo gli sforzi congiunti di Damerae e Rebecca riuscirono a impedirle di buttarsi contro tutta la prima squadra.

 

**

 

Ci volle ancora un po’ di tempo prima che giunsero anche tutti i concorrenti della terza squadra. Le altre due erano disposte sulla spiaggia in attesa, con in metà Chris, e Sophie sembrava aver sbollito la sua rabbia, per quanto guardasse ancora male tutti i Tendisti.

-Ce ne avete messo di tempo. Devo ancora mostrarvi il campo, e tutto il resto.- detto ciò Chris si incamminò seguito dalle prime due squadre, ed in fondo la terza ancora zuppa.

Il campo non era molto esteso. La riva del lago si apriva su una radura racchiusa in una fitta boscaglia, come tutto il campo, a parte per un unica via sterrata, oltre gli edifici. Questi erano tre casette prefabbricate malridotte, poste in cerchio attorno a un area centrale, in cui si trovava un ampia zona adibita ai falò. Infine, vicino alla strada, c’erano tre lunghi tavoli, ed una grossa tenda collegata ad un altro fatiscente immobile, che probabilmente era la cucina.

-Bene, per questa stagione avremo un nuovo mezzo per eliminarvi, che sarà anche l’unico mezzo per andarsene, a meno che non vogliate prendere la via dell’ultimo saluto.- e cominciò con una risata lugubre.

-Queste tre casette saranno la vostra residenza finché rimarrete qui. Una per ogni squadra, all’interno sono divise fra maschi e femmine (quest’ultima fu presa con molta delusione da alcuni ragazzi con gli ormoni un po’ troppo alti, ma qualcuno in particolare apprezzo questa divisione, finché non si ricordò delle squadre separate).

-Il confessionale è nella foresta, a cinque-dieci minuti da qui. Se volete dire qualcosa, o espletare le vostre funzioni fisiologiche, sapete cosa fare. Altrimenti gli alberi sono vostri amici.

-Ma veniamo al premio per la squadra vincitrice. La squadra dei Tendisti vince, rullo di tamburi, dei letti.

La ricompensa incurvò i volti dei concorrenti, e Sophie iniziò a ridere ad alta voce -Dei letti? Era questo il premio? Bel premio sciocchi, ahahaahh.

Ma Chris rimase incurante a questo sfottò. Solo quando Wren domandò, riprese a parlare -Ma se noi avremo dei letti, vuol dire che gli altri non ne avranno?

-Giusta osservazione, pazzo ufologo, e dico anche esatta. I Camperisti, arrivati secondi, avranno delle amache, mentre i Piloti, giunti per ultimi, dovranno accontentarsi di dei comuni sacchi a pelo.

Le risate di Sophie cessarono, e i le ultime due squadre iniziarono a preoccuparsi.

 

CFZZZ

Asher fissava la telecamera, arrabbiato -Dovrei dormire su delle stupidissime amache? Non lo farò mai. Io ho sempre vissuto in uno dei migliori hotel del mondo, non mi adeguerò a queste condizioni a dir poco disumane.

CFZZZ
 

-Bene, ora che vi ho spiegato tutto, andate a sistemare le vostre cose. La prima giornata è finita, e vi aspetta la cena di Chef.- molti risultarono più terrorizzati che felici di mettere qualcosa sotto i denti dopo quella faticosa giornata, ma tutti in silenzio si diressero alle rispettive casette.

 

Oramai era sera, le cose erano state sistemate e il desinare di Chef era sceso negli stomaci dei 24 ragazzi, anche se aveva tentato di risalire piuttosto che scivolare liscio. Il cielo era tinto di rosso, e gli stagisti addetti stavano iniziando a ravvivare il falò centrale, mentre i giovani si rilassavano nelle casette e alle entrate delle suddette.

 

CFZZZ

La stagista vestita di rosso stava seduta sulla tazza del putrido confessionale, non intenta a dire niente. Solo dopo vari movimenti di qualcosa o qualcuno dietro la telecamera, la ragazza si mise a parlare, con fatica, come se non lo facesse da un’eternità -Io, penso, potrei provare, a vincere, potrei. La squadra a, sì, perso, ma non è detto. Ora, sono in gioco, ora. Dovrei provare, mica mi manderanno via, cioè.

CFZZZ
 

Dalla sterrata via giunse in un polverone una bionda ragazza, dagli occhi blu e notevoli bruciature sulle ciocche dorate, forse dovute ad un incompetenza ad usare la piastra. Correva scuotendo i lunghi arti, ma sembrava che fosse molto affaticata da quella camminata. Trascinava con se i suoi bagagli

-Sono arrivata Chris. Sono l’ultima concorrente, Selene Rochira.

-Perfetto. Selene, tu d’ora in poi sarai nella squadra dei Piloti Esplosivi. Vai pure a sistemare le cose. Cosa, mi dispiace per te ma sei stata eliminata.

 

CFZZZ

Il volto della stagista era paralizzato in un’espressione sbigottita.

CFZZZ
 

-Non pensavo avremmo mandato qualcuno già via questa settimana. Bene, cosa, ora sali su questa macchina.- e Chris indicò una vecchia jeep scassata, posta all’inizio della strada sterrata.

Appena salita sul mezzo, per la prima volta la ragazza in camicia aprì bocca davanti ad altre persone -Chi è che guid…

Ma Chris non la lasciò finire, che con un gesto rapido lanciò un fiammifero acceso all’inizio di una miccia che finiva sul fondo del macchinone -Nessuno. Ahaah.

E la macchina partì, spinta da centinaia di razzi pirotecnici posti sul fondo del macchinone. Si diresse lungo la diritta via sterrata, e quando fu fuori dalla vista, si levò in alto una composizione di luci e immagini pirotecniche.

-Vi è piaciuta la Boom-Boom Jeep della Vergogna? Sento che questa stagione sarà elettrizzante.

I 24 concorrenti, superato il primo momento d’incredulità, tornarono alle loro faccende.

-Cosa succederà ancora in questa stagione? Ci saranno amori, passioni, odi e rancori? O tutto filerà liscio e si arriverà ad una finale tutta fiori ed amicizia? Scopritelo qui, su A Tutto Reality: CampEFP.

 

Angolo dell’Autore:

Anche questo secondo capitolo è finito. La vera storia inizia da qui, ho già buttato giù alcune amicizie, odi e passioni, ma ditemi voi se sono fuori strada.

 

Dal prossimo capitolo inizieranno le votazioni, che gestirò in un modo particolare. Ve ne parlerò meglio la prossima volta.

 

Vi lascio la lista delle tre squadre, per permettervi di chiarirvi le idee.

TENDISTI FOCOSI   |   CAMPERISTI INCHIODATI   |   PILOTI ESPLOSIVI

Pam Walsh CAP      |   Sophie Clarson CAP           |   Mary Brystol CAP

Annabeth White     |   Aiden Joseph McCartney    |   Charlotte Welch

Darcy Morgan        |   Asher Bellamy                    |   Cleo Martin

Elinn Eselas           |   Damerae Kajuskin              |   Dylan Milkins

Jimmy Carrot         |   Felix Wood                          |   Dylan Stroganoff

Lionel Conrad        |   Rebecca Dean                    |   Maël Levrac

Santos Mels | Stella Dean | Nevil Ramsey

Wren Kostin | Stephan Roth | Selene Rochira

 

Devo chiedervi se posso inventarmi fatti imbarazzanti sul loro passato, oppure voi potete dirmene qualcuno.

 

Inoltre nel testo ho nascosto una semi-citazione, un dialogo che ho adattato alla scena in cui si trova.

 

In più, la sfida di questo capitolo e una scena in particolare sono prese dall’interattiva cancellata che ho già citato nello scorso capitolo. Ma lo giuro, solo più una cosa che forse aggiungerò nel prossimo capitolo, e poi sarà tutta farina del mio sacco (Sì, farina. Nessun’altra polvere bianca di dubbia provenienza).

 

Ho detto tutto.

Sciau.

  
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