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Autore: micchan91    12/09/2016    3 recensioni
TakuRan - AU
temi delicati/violenza
...< E' sempre così, verso le tre di notte lei compare, canta, si fa desiderare e poi sparisce. Nessuno sa il suo nome, nessuno l'ha mai vista fuori di qui. In molti hanno provato a cercarla, ma non sono mai arrivati oltre quella porta >...
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Non riusciva a smettere di fissarlo. Sapeva di stare esagerando, ma non riusciva davvero a smettere di guardarlo. Ran con i capelli corti era semplicemente meraviglioso. Da quando era uscito dalla stanza dopo che Ryoma gli aveva tagliato i capelli Shindou aveva perso la testa.

Ran si mise il capello con aria assorta, guardando gli occhi del compagno attraverso lo specchio e sorridendogli.

< Lo consumerai così > ridacchiò Kyosuke, costringendolo a distogliere lo sguardo, borbottando qualcosa a mezza voce. Si sentiva tornato alle prime volte che aveva visto la ragazza delle tre di notte, quando non riusciva a smettere di guardarla e i suoi amici lo deridevano, adesso però Ran era suo. Sorrise a quella consapevolezza e si abbottonò la giacca fino al collo per poi infilarsi a sua volta un cappello. Il piano era deciso ed erano tutti pronti quando sentirono bussare alla porta. Shindou e Ran si guardarono un momento con aria preoccupata prima di andare a nascondersi in stanza mentre Ryoma andava ad aprire. Si presero per mano e tesero l'orecchio, sbiancando quando sentirono l'ormai familiare voce del buttafuori del Moulin Rouge, li stavano cercando. Pochi istanti dopo erano già alla finestra insieme a Kyosuke e a Kariya, guardando di sotto e cercando una soluzione per andarsene, l'unica era arrivare fino alle scale antincendio pochi metri più in la, inutilizzate da anni ormai e per questo totalmente arrugginite.

< Avanti, sempre meglio che farsi ammazzare da quella montagna di muscoli > sussurrò Kariya, sporgendosi sul cornicione per poi iniziare a percorrerlo per qualche metro, arrivando illeso alla scala antincendio, facendo poi cenno agli altri di seguirlo. Ran strinse un momento la mano di Shindou, poi salì sul cornicione e il castano sentì distintamente il suo curore fermarsi. Si ricordò quando lo aveva salvato lì sulla torre dell'elefante e per un istante si chiese se non si volesse buttare di sotto, se fosse morto forse avrebbero lasciato in pace tutti. Per fortuna invece Ran si tenne saldamente premuto al muro scrostato e cercando di andare più rapidamente possibile raggiunse il compagno che si sporgeva per tirarlo sulla piattaforma. Subito dopo si issò Shindou con Tsurugi subito dietro e i due pecorsero il cornicione quasi di corsa siccome avevano sentito dei passi nel corridoio, senza pensare di poter fare un volo di parecchi metri e morire, in quel momento scappare era la loro priorità. Si gettarono sulla piattaforma e Shindou abbracciò Ran per un istante prima di correre giù dalle scale, inciampando di tanto in tanto e trovando spesso gradini mancanti. Rischiarono l'osso del collo più e più volte, ma alla fine riuscirono ad arrivare a terra e subito si confusero con la folla, nascondensodi agli occhi del'uomo che osservava fuori dalla finestra della stanza con aria furiosa mentre Ryoma ghignava soddisfatto. I quattro si imposero di non correre per non dare dell'occhio, camminavano come se stessero passeggiando. Kariya e Tsurugi chiaccheravano tra di loro del più e del meno per scacciare la tensione mentre Ran era totalmente addosso a Shindou, non era mai stato in mezzo alla folla e la cosa lo spevantava. Il castano lo sentiva ansimare per via della corsa e della paura e per tutto il tempo lo tenne stretto a se, sperando di riuscire ad infondergli quanta più sicurezza possibile. Nonostante la paura però notava i suoi bellissimi occhi azzurri divorare qualunque cosa si parasse sul loro cammino, cercando di immagazzinare quante più cose possibili, quelle per Ran erano tutte novità, la gente che camminava, i negozi stracolmi di merce colorata, i profumi e i suoni, erano tutte cose estranee al ballerino che nonostante la confusione trovava tutto così meraviglioso.

Camminarono seguendo le vie principali, tenendo gli occhi ben aperti per assicurarsi di non incontrare nessuno che potesse riconoscerli e per fortuna dovettero deviare solo due volte nel corso delle due ore di cammino. Quando finalmente arrivarono alla stazione si lasciarono sfuggire un sospiro di sollievo, la parte più difficile era terminata. Trovarono il loro binario e camminarono lungo i vagoni per trovare quello che aveva i posti prenotati per loro.

< Prima classe...wow > ridacchiò Kyosuke quando si fermarono ai primi vagoni, leggendo i numeri assegnati ai due ragazzi.

< Mio padre è ricco ricordi? > ridacchiò piano il castano, osservando i due amici con aria un po' malinconica. Ne avevano passate tante insieme e l'ultimo periodo era stato così caotico che non aveva avuto il tempo di ringraziarli a dovere o comunque di apprezzarli come meritavano. Non riuscì a dire niente, si limitò a staccarsi un momento da Ran e li attirò entrambi in un abbraccio.

< Si si, niente pianti per favore > borbottò Kariya picchiettandogli una mano sulla schiena.

< Grazie > soffiò semplicemente in risposta Shindou, stringendoli ancora più forte e i due sorrisero.

< Mandaci una bella ricompensa in denaro e stiamo apposto > rise l'azzurro, facendo ridacchiare Shindou.

< Stai tranquillo che lo farò > disse sincero, li avrebbe aiutati per quanto poteva, in fondo gli doveva la propria vita e soprattutto quella di Ran.

Pochi istanti dopo il treno fischiò e Kyosuke li aiutò a caricare i bagagli sulla carrozza.

< Allora, stateci bene...e mi raccomando scriveteci > disse osservandoli e i due gli sorrisero dolcemente.

< Grazie > disse anche Ran, chinandosi per dargli un bacio sulla guancia, poi si spostò per fare lo stesso con Kariya, che però gli mise la mano dietro la nuca e lo attirò in un bacio...sulla bocca...con la lingua. Shindou dovette ripetersi più e più volte che quello era un suo amico mentre Ran mugolava sorpreso e si staccava dal ragazzo pochi istanti dopo con le guance in fiamme, guardandolo sorridere contento.

< Ora mi ritengo soddisfatto > disse compiaciuto e Ran ridacchiò piano, lanciandogli un altro bacio da lontano mentre le porte del treno si chiudevano.

< Ciao > sussurrò Shindou senza che i due potessero sentirlo, prendendo la mano di Ran e stringendola forte mentre la stazione si allontanava, portandoli lontano dalla città degli artisti, lontano dal Moulin Rouge e lontano dalla vecchia sofferenza.

Ora ad attenderli c'era una nuova vita, una nuova vita che aspettava soltanto di essere vissuta e Shindou aveva intenzione di viverla appieno, sapeva che con Ran al suo fianco avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, anche ribaltare il mondo.

 

 

Angolino dell'autrice

Ci ho messo anche un pizzichino di RanMasa così sono tutti happy <3

Comunque gente, mi sono finalmente sposata ** Ero una bomboniera! Un'enorme meringa che camminava XD E' stato il secondo giorno più bello della mia vita <3 (visto che mi avete chiesto le foto in molti richiedetemele tramite messaggio privato e ve le mando ;) )

Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto, baci baci <3

  
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