Abbandonato
Un libro abbandonato,
nelle mani della notte,
sulle scalinate di una chiesa,
con quella copertina dorata
mai da nessuno apprezzata.
Prende vita e si agita,
freme di brividi scosso dal vento...
Lo guardo
e mi sento quel libro;
divento quel libro, abbandonato
sui gradini di una chiesa
in una notte vuota.
Sopra i tetti delle vecchie case
le folgori dipingono disegni
di rabbia e misticismo.
E lo sento chiedere aiuto,
le pagine si sbracciano disperate
incontrando polvere e foglie.
"Ti aspetterò qui
anche dopo la pioggia,
anche dopo che mi avrà dissolta."
nelle mani della notte,
sulle scalinate di una chiesa,
con quella copertina dorata
mai da nessuno apprezzata.
Prende vita e si agita,
freme di brividi scosso dal vento...
Lo guardo
e mi sento quel libro;
divento quel libro, abbandonato
sui gradini di una chiesa
in una notte vuota.
Sopra i tetti delle vecchie case
le folgori dipingono disegni
di rabbia e misticismo.
E lo sento chiedere aiuto,
le pagine si sbracciano disperate
incontrando polvere e foglie.
"Ti aspetterò qui
anche dopo la pioggia,
anche dopo che mi avrà dissolta."
Note autore:
Questa è una poesia scritta la sera tardi. L'ispirazione è maturata lentamente.
È
La licenza poetica giustifica il fatto che io mescoli le mie percezioni con quelle del libro fino a fondermi e creare un bel minestrone. Spero che gli ingredieti siano stati saporiti. Se vi va di farmi sapere le vostre sensazioni con un commento ne sarei contenta. ;)
"Un libro" di Monique Namie
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