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Autore: cuoredidemone    12/09/2016    1 recensioni
[Iwaoi]
Iwaizumi e Oikawa sono iscritti a due università diverse, ma il loro legame non smette di essere sempre più forte che mai.
Nonostante ciò, Hajime continua ad erigere davanti a sè un muro che Tooru non riesce ad oltrepassare.....
Dal testo:
"Tooru lo aveva capito già al Liceo. Aveva capito quanto considerasse il suo Iwa-chan molto più di un semplice migliore amico.
Insomma, quello che lui provava era ben diverso da ciò che normalmente si prova verso un migliore amico. E diciamocelo, Tooru le aveva provate tutte."
In una sera d'agosto, Oikawa escogita un piano per dichiarare i suoi sentimenti al suo Iwa-chan in uno scenario....molto speciale.
(Ispirata liberamente dall'omonima canzone dei coldplay.)
Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction nel fandom di Haikyuu, una one-shot dedicata alla mia otp, gli Iwaoi!
Mi scuso in anticipo nel caso non sia venuto fuori niente di decente e accetto le critiche.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A Sky Full of stars (and aliens)

 

Iwaizumi lanciò uno sguardo allo specchio, sospirando. Si sentiva ancora pungere le guance dopo essersi fatto la barba, com'era ormai diventata sua abitudine dalla fine del liceo.

In realtà si stava ancora chiedendo come avesse fatto Oikawa a convincerlo a partecipare ad un evento del genere.

Dannato Trashykawa. Pensò tra sè e sè mentre si accingeva a sciacquare il rasoio che gli aveva regalato la sorella maggiore di Tooru. Per colpa tua finisco sempre per avere qualcosa di incombente e fastidioso in mezzo ai piedi.

La verità era però, e Hajime lo sapeva, che il vero guaio nella sua vita era proprio Tooru Oikawa. 
La prima volta che Hajime lo aveva capito, era solo un bambino.....ma si era ritrovato a pensare quelle fatidiche parole che in quel momento, se avesse potuto tornare indietro nel tempo, avrebbe volentieri cancellato.

Tsk. Questo idiota non sopravviverebbe tre giorni senza di me.

Se già anni prima il piccolo Oikawa gli procurava dei grattacapi, Iwaizumi non poteva non rimpiangere il fatto di non essersi allontanato da lui allora, quando lo considerava solo un moscerino fastidioso.

Ormai era troppo tardi, pensò. Tooru faceva parte della sua vita così espressamente che Hajime ci aveva decisamente fatto l'abitudine.

Venne riscosso dai quei pensieri nel sentire il suo telefono suonare nell'altra stanza, con la colonna sonora di Godzilla che rimbombava tra le pareti della sua camera.

Borbottando qualche imprecazione agli alieni che Oikawa amava così tanto, Iwaizumi si sciacquò la poca schiuma da barba che ancora gli abbelliva le guance e uscì dal bagno con il solo asciugamano avvolto intorno alla vita.

Hanamaki Takahiro e Matsukawa Issei, i suoi compagni del terzo anno quando ancora lui e Tooru frequentavano l'Aoba Johsai, lo accolsero con qualche risatina. Da quando divideva con loro l'appartamento in quell'università, Iwaizumi ormai non badava più a quelle loro frecciatine.

- Lo senti, Iwa-chan~? - rise Hanamaki, beccandosi una gomitata scherzosa da parte di Matsukawa. - Il richiamo del cuculo. -
- Il richiamo del bidone, volevi dire. - rimbeccò ridendo l'ex centrale della Seijo.
- Mattsun, la spazzatura non chiama, la spazzatura si butta. - lo corresse Makki.

Iwaizumi gli buttò in faccia il pacchetto di sigarette che teneva appoggiato al suo cellulare e se lo portò all'orecchio imprecando qualcosa di risposta alle risatine dei due amici.

- Pronto. - sibilò.
Iwa-chan~! - esclamò allegra la voce che Hajime aveva imparato a distinguere in mezzo a qualunque massa. - Ricordati che....-
- Sì, il fottuto party inizia alle fottute 21. Grazie Trashykawa. -
- Prego Iwa-chan~! Muovi le tue splendide chiappette o arriverai in ritardo! E Ushibaka non ama i ritardi. -

Hajime sentì una fitta di gelosia. Da quando Tooru si era iscritto alla Sendai University e aveva incontrato lì Ushijima Wakatoshi della Shiratorizawa, aveva iniziato a chiamarlo in quel modo. Non era una cosa affettuosa, ma stranamente lo infastidiva comunque. Era vero.... Oikawa faceva molto, molto spesso cose che lo infastidivano (cercando sul dizionario dei sinonimi alla parola fastidioso trovavi "Tooru Oikawa"), ma quando si trattava di Ushijima...Iwaizumi perdeva davvero le staffe.

- Crepate entrambi. Tu e Ushiwaka. - borbottò, riattaccando subito dopo il telefono e tornando in bagno con i nervi a pezzi.

Hanamaki, divertito, lo seguì con lo sguardo finchè non lo vide sparire oltre la porta del bagno e rivolse un'occhiata eloquente a Matsukawa.
-....Ushijima? - ghignò questi, sfoderando un sorriso beffardo in direzione del compagno.
- .....Ushijima. - confermò Makki, sorridendo.

*******

Dalla finestra della sua camera, Oikawa lanciò un'occhiata pensierosa al cancello della Sendai, a quell'ora di sera ormai deserto. 
Era appena stato aiutato da quel bastardo di Ushiwaka a sfuggire da un gruppetto di kohai che strepitavano per lui.
Quando era alla Seijo, Tooru amava quel tipo di attenzioni. Lo lusingavano e lo facevano sentire importante. Inoltre non era forse divertente il doppio quando c'era il suo caro Iwa-chan che si incazzava ad ogni suo ritardo ad un allenamento o ad un match? 
Forse era proprio quella presenza a mancargli, la stessa mancanza che lo aveva spinto a convincere Hajime a venire a trovarlo, con la scusa di un party che si era assolutamente inventato sul momento.

Tooru lo aveva capito già al Liceo. Aveva capito quanto considerasse  il suo Iwa-chan molto più di un semplice migliore amico. 
Insomma, quello che lui provava era ben diverso da ciò che normalmente si prova verso un migliore amico. E diciamocelo, Tooru le aveva provate tutte.
All'ultimo ritiro con la Seijo, si era infilato nel futon di Iwaizumi fingendo di essersi rotolato nel sonno e nonostante tutte le sue fantasie erotiche tutto ciò che aveva ricevuto era stato un violento pugno in testa. Alla festa di fine anno aveva urlato al tavolo del club di pallavolo di essere gay, se non fosse che in quel momento Iwaizumi era troppo occupato a non vomitare il  sakè che aveva bevuto per una scommessa persa con Makki e Mattsun (mortacci loro). 
Gli aveva scritto una lettera d'amore e gliel'aveva nascosta nella borsa il giorno della terza prova d'esame, ma Iwaizumi l'aveva buttata senza nemmeno aprirla credendo che fosse destinata a Tooru stesso da una delle sue numerose fans e che fosse stata recapitata nello zaino sbagliato. 
Una notte, dopo un sogno alquanto imbarazzante sull'ex asso della Seijo, Tooru lo aveva chiamato per godere del suono della voce dell'amato. Eppure, la risposta di uno scocciato e assonnato Iwaizumi era stata la solita.

-CREPA, OIKAWA! Sono le tre di notte! -

Insomma, l'ottusità di Iwaizumi giungeva al pari con quella del piccoletto numero 10 della Karasuno, anzi.....era addirittura peggio.

- Che c'è? Il tuo ragazzo non arriva? - sibilò Ushijima dal secondo letto della stanza, riscuotendo Tooru da quei pensieri depressi. Sorrise tra sè e sè.

- Non è ancora il mio ragazzo. - brontolò serenamente. - Ma stasera è la volta buona, Ushibaka-chan. -

- Smettila con quello stupido nome, Oikawa. - lo ammonì l'ex asso della Shiratorizawa. - E lascia che ti chieda una cosa. Che cosa farai se Iwaizumi non...-

- Niente "se", Wakatoshi-san - lo interruppe lui, lanciandogli uno sguardo severo e arricciando il naso, imitando Goshiki, l'attuale asso dell'accademia Shiratorizawa con il quale Ushijima aveva da tempo una tormentata relazione.

-.....Okay. e allora cosa farai quando Iwaizumi si sposerà? - chiese l'altro.

Tooru rimase per qualche istante in silenzio, senza sapere cosa rispondere a quella domanda improvvisa. Come per cercare di sfuggire a quella risposta, lanciò uno sguardo oltre la finestra e finalmente vide Iwaizumi poco oltre il cancello della Sendai.

- Mi comprerò un abito da sposo. - sussurrò, mentre le sue labbra si incurvavano in un grosso sorriso.

*********

La prima cosa che Iwaizumi fece, una volta incontrato Oikawa, fu tirargli un pugno in testa.

- Qui non c'è nessun party, idioikawa che non sei altro! - lo redarguì. 
Oikawa si portò una mano sulla testa, ridacchiando nervosamente.

- Scusa Iwa-chan! - non riuscì a trattenere un ghigno. Amava far incazzare in questo modo il suo amico/soggetto di fantasie erotiche/futuro fidanzato. - Ma sapevo che se avessi saputo di un party in cui c'era anche Ushiwaka saresti venuto. - congiunse le mani davanti al petto e lo guardò malizioso. - Mi perdoni, Iwa-chan? - 
Le guance di Iwaizumi si colorarono di rosso, come faceva ogni qualvolta era incazzato con lui. Tooru dovette trattenere una risatina.

- No, idiota! Non mi sono certo fatto venti chilometri solo per toglierti dalle grinfie di Ushiwaka! -
- Uuuuh, sei geloso Iwa-chan~? -
- Faresti meglio a crepare. - sibilò di risposta Hajime, più imbarazzato che mai. Iniziò mentalmente ad affibbiare i peggiori nomi all'ex alzatore finchè questi non lo vide fissargli gli occhi con l'espressione più seria di cui era capace.

- Iwa-chan. - lo sentì dire. - Ti ricordi che giorno è oggi? -

Iwaizumi alzò un sopracciglio e rovistò nella sua memoria.

- 19 Agosto. - borbottò.

Lo sguardo di Oikawa si illuminò in maniera così sincera che Iwaizumi sentì un nodo stringergli il petto.

- Esatto. Oggi è la giornata migliore per osservare la pioggia di stelle cadenti! - 
- E io che credevo di averla scampata per quest'anno. - borbottò.

Ma non riuscì ad esprimere nessun tipo di scocciatura. Gli occhi di Tooru brillavano finalmente di una luce vera, quel sorriso solitamente falso e calcolatore era decisamente sincero.

Iwaizumi sapeva di essere uno dei pochi a conoscere quella parte di Oikawa e ne era stranamente geloso. Il pensiero che un giorno quel sorriso si sarebbe potuto rivolgere a qualcuno che non era lui gli faceva rivoltare lo stomaco.

- Volevi eh, Iwa-chan~? -

********

Fin da quando Iwaizumi ricordava, Oikawa aveva sempre avuto la fissa degli alieni. 
Anche quando erano solo dei marmocchi, Tooru soleva distoglierlo dalla sua collezione di farfalle, coccinelle, coleotteri e scarafaggi per portarlo a fissare il firmamento nel prato di casa sua. 
Gli aveva indicato e insegnato i nomi delle costellazioni, gli aveva parlato dei pianeti, delle comete....e degli alieni. Tooru li adorava, aveva la camera piena di poster di film di fantascienza e di ritagli di giornali scientifici sull'argomento. Aveva la parete del soffitto decorata a motivo di stelle e conservava il costume da astronauta di quando era un marmocchio.

Anche in quel momento, sdraiati sulla collina dietro la Sendai, Tooru si divertì a ripetere tutte quelle cose al suo Iwa-chan. Se c'era una cosa che amava più degli alieni era la pallavolo, ma se c'era qualcosa di compatibile al suo amore per quello sport.....potevano solo essere i suoi sentimenti per Hajime.

Sentì più che mai che quella era la serata giusta, che quella volta avrebbe dichiarato all'altro ciò che provava. Non gli importava altro.

Sorrise come un bambino e si sedette di scatto, facendo sussultare l'altro.

- .....l'hai vista, Hajime? -

Iwaizumi si sedette, ma non riuscì a fissarsi sul firmamento che lo sovrastava. Era più preso dallo sguardo che Oikawa gli stava rivolgendo.
Quando Tooru lo chiamava con il suo nome...era più serio che mai.

- Uhm....sì. Era velocissima. - borbottò.

Questa volta fu inevitabile. Oikawa notò il rossore sulle guance dell'altro e si sentì particolarmente eccitato.

Fischio dell'arbitro. Ultimo set.

- Esprimi un desiderio, Hajime! -
- Tsk. Okay. - sibilò nervosamente l'altro.

Tooru sorrise, poi iniziò a schematizzare mentalmente il suo piano.

1. Avvicinarsi a Iwa-chan.
2. Far esprimere un desiderio a Iwa-chan. 
3. Sorridere a Iwa-chan. 
4. Sedurlo o saltargli addosso.
5. Sposare Iwa-chan e adottare tanti bambini.

Okay. Pensò. Forse è troppo presto per il punto 5. Ma per il resto....

Allora? Hai fatto? - gli chiese, avvicinandosi leggermente.
-....sì. -

Muro-fuori, Iwa-chan. Ti sei messo nel sacco da solo.

Oikawa iniziò a sentirsi sempre più euforico. Forse non poteva abbattere in un colpo solo il muro chiamato "Iwa-chan" ma....poteva smontarlo pezzo per pezzo.

- Che cos'hai desiderato, Hajime? Eh? Eh? -
- Zitto, Bakaikawa! Non si dice, giusto? -
- Solo se non si vuole. - sorrise. - Ora tocca a me. E te lo dirò. -

Fu quella la mina che fece esplodere il muro. Lo sguardo che Iwaizumi vide essergli rivolto gli fece esplodere il cuore in gola.

- Brutto idiota....- sibilò, indietreggiando senza riuscire a smettere di diventare rosso.

Era furioso, incazzato nero con Tooru perchè non spariva dalla sua vita senza farlo sentire incompleto. Come il carro minore che, per quanto lineare e perfetto, non era altrettanto splendente senza la sua stella polare.

....Oikawa era sua stella.

- ...Vorrei che tu restassi sempre al mio fianco, Hajime. - mormorò Tooru, con un timido sorriso che l'altro non gli aveva mai visto addosso. - Vorrei che mi permettessi di amarti non come un migliore amico, ma come Oikawa Tooru ama davvero Iwa-chan. -

Palla a terra. È Match point per Oikawa.

Iwaizumi non riusciva a distogliere gli occhi da quelli ormai vicinissimi di Oikawa, con le gote imporporate e il cuore gli batteva più forte di quello che immaginava potesse avere un avversario di fronte alla battuta assassina di Tooru.

- .....crepa, Trashykawa. - rispose.

Ma prima che Oikawa potesse recepire quelle parole e il loro significato, Iwaizumi cercò le sue labbra e le trovò con successo.

Fischio dell'arbitro.

Finalmente, Tooru si beò del contatto delle labbra del suo amato Hajime contro le sue. Dopo un breve istante, sfiorò le labbra dell'altro con la lingua, come per chiedere il permesso di insinuarsi.

Hajime non aveva bisogno di dargli il permesso. Tooru si era sempre insinuato nella sua vita senza chiedere il permesso e gliel'aveva scombussolata fino a quel punto. Ma quella volta lo stava facendo, e con una tale dolcezza.... Forse perchè erano in un punto di non ritorno.

Da qui non si torna indietro, Iwa-chan.
......
E chi vuole tornare indietro?

Iwaizumi dischiuse le labbra e finalmente le loro lingue si sfiorarono, sfociando nella passione che entrambi avevano soppresso fino a quel momento.

Tooru sentì la mano di Hajime dietro la sua nuca che, affondando le mani nei suoi capelli, lo attirava a sè e si lasciò trasportare oltre quel muro che aveva sempre ammirato da lontano e che fino ad allora aveva sempre bloccato ogni sua alzata.

Iwaizumi lo trascinò con sè verso il prato, finchè non rotolarono giù e Oikawa sentì il suo bacino premere su quello dell'altro, accendendo in lui il desiderio di amare il suo Iwa-chan in modo completo.

Si staccarono l'uno dall'altro solo una volta rimasti senza fiato.
Il sorriso che Iwaizumi vide apparire sul volto di Tooru era lo stesso sorriso che solo lui conosceva, un sorriso sincero e spensierato che non rivolgeva a nessun altro.

-......Ti amo, Hajime. -

Lo sguardo di Iwaizumi si insinuò nelle iridi dell'altro.....e capì di aver perso nel momento in cui scorse un cielo nero stellato di bianco in un paio di occhi color nocciola.

-....anche io, Tooru. -

È stata una poderosa azione di seconda per Oikawa. L'avversario non ne poteva niente. Palla a terra. 
Vince Oikawa.

~

Ed eccomi, sperando che questa umile oneshot vi sia piaciuta! 
Se sì, sentitevi liberi di commentare, altrimenti di criticare!

Alla prossima :)

   
 
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