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Autore: Medeafire    15/09/2016    8 recensioni
Sakura vive ad Argo con i suoi genitori, il padre è richiamato per prendere parte ad una lotta ma la figliola decide di stravolgere un po' la situazione.. cosa c'entra Sasuke in questa storia? scopritelo!
sarà una storia avventurosa, frenetica, piccante ma anche sentimentale, giusto per equilibrare il tutto!
mi chiamo medeachan29 e questa è la mia prima storia, la mia prima long con rating arancio, in pratica la mia prima volta! alzerò il rating durante il corso della storia se lo riterrete opportuno
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Suigetsu | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Devo essermi addormentata ad un certo punto, ne sono certa: da un paio di notti a questa parte i miei ricordi sono poco nitidi..

 

'Mi sento cullare dal movimento ondulatorio dovuto alla mia posizione: probabilmente sarò in spalla ad uno di quei tre che mi ha rapita, sono troppo poco lucida anche soltanto per spaventarmi di quello che potrebbe succedermi, in preda alla nenia creata dai grilli e dai passi dei miei rapitori ricado nelle “braccia” di Morfeo.'

 

Mi sveglio di soprassalto, sull'attenti come non mai comincio a far vagare lo sguardo nell'ambiente circostante; la prima cosa che investe le mie narici è il forte odore di incenso di cui è impregnata la stanza, non appena capisco di essere in un ambiente circoscritto i miei occhi saettano verso una qualsiasi via di fuga, scrutando nel frattempo ogni minimo particolare: l'intera area è resa ovattata da tappeti persiani -il che mi fa riflettere sui possibili contatti che i miei rapitori potrebbero avere con la Persia- e arazzi, alcune anfore e candele -adesso capisco da dove proveniva l'odore d'incenso- sono sparse a terra e rendono l'atmosfera più austera; sono seduta al momento quindi, -per quello che la mia visuale mi permette di captare-, c'è un letto ornato di coperte di seta e lino, tutte ricamate a mano, -anche questo dettaglio mi permette di capire che i miei rapitori sono tipi che amano il lusso- un po' più avanti a sinistra c'è invece una tinozza color oro -non saprei dire se sia davvero di oro, non sono una grande estimatrice- è posta proprio vicino l'entrat-.. aspetta un attimo! C'è un'entrata?! È quella l'entrata?!

Non appena il mio cervello identifica quella fessura come l'ingresso aka via di fuga per me, mi ergo energicamente pronta per fuggire e correre a più non posso, sì.. peccato che appena provo ad alzarmi cado a terra come un sacco di patate, sono sempre stata goffa ma non fino a questo punto! In un nano secondo però prendo coscienza del fatto che la mia goffaggine è dovuta ad una forza esterna: una corda di vite; sono legata con le mani dietro la schiena ad uno dei pilastri portanti. Provo ancora a rialzarmi sperando di poter spezzare la corda ma proprio in quel momento la tenda dell'entrata viene scostata e fa' il suo ingresso qualcuno..

Resto pietrificata nella mia posizione – che sarà di certo molto buffa visto che sono a quarantacinque gradi, con un'espressione in volto a metà tra il contrito e il concentrato e un piede che fa leva sul pilastro per darmi slancio-

 

Lui mi guarda tra il perplesso e il guardingo, di certo non è uno dei miei rapitori o almeno io non ricordo il suo viso

-posso spiegare-

Mi affretto a dire con la voce più impassibile che abbia

-non credo ce ne sia bisogno

Mi dice ma non sembra arrabbiato, anzi.

Mi rimetto seduta e scruto il mio interlocutore.

È molto alto, spalle larghe, muscoli definiti, assomiglia a qualcuno di mia conoscenza, ha i capelli castano chiaro e gli occhi sono del medesimo colore, sono piccoli e marcati, il viso è leggermente ovale, il naso è dritto benchè sia un po' allungato, le labbra sono sottili ma definite, nel complesso è un bel ragazzo, di bella presenza; mentre contemplo chi ho davanti non mi accorgo che si è chinato e adesso è molto vicino alla mia faccia

-come ti chiami?

-Sakura

Mi ha preso alla sprovvista quindi di getto gli dico il mio reale nome, se penso quanto tempo ho impiegato per dire questo stesso nome a lui

-so che hai paura, non sai dove ti trovi vero?

Scuoto la testa

-sei a Corinto.

Corinto?! Corinto??!! ma sono i nostri nemici!!

-Tu da dove vieni? Non mi sembri una barbara

Per un attimo il mio cervello si riattiva

-vengo da..

Se avevo pensato di dirgli una bugia per fargli credere di appartenere ad un popolo alleato, dopo mi ricordo di essere stata rapita ad Argo quindi sarebbe inutile mentire, lo scoprirebbe comunque

-da Argo

-Argo eh? Brutta storia..

-Perchè sono qui?

-Hai paura?

-Dovrei averne?

-No, non con me, prima che tu mi possa odiare o temere sappi che non sono stato io a rapirti o dare un qualsiasi ordine affinchè ciò avvenisse, sono stati quei tre balordi dei miei sottoposti;

Poi prosegue dicendo

-Tranquilla a parte procurarti un bernoccolo..

E nel dirlo mi tocca la testa quasi accarezzandomi

-..non ti hanno fatto niente, quando gli ho chiesto chi tu fossi e perchè ti avessero portata qui mi hanno risposto che ti avevano vista ferma ad un ruscello e avevano pensato di “dovermi portare un trofeo di guerra”.

-Ah beh certo un'ottima ragione

-Idate! Oh scusami, il comandante deve parlarti.

Gli grida qualcuno

-Arrivo subito!

Risponde quello che ora so essere Idate ad un soldato penso

-Adesso devo proprio andare, non sai quanto pesanti e noiosi possano essere i comandanti!

E dicendolo mi fa.. l'occhiolino? La sua ultima affermazione non mi piace però, il mio comandante non è così -beh magari questo pensiero lo tengo per me-

Poi distraendomi dai miei pensieri mi libera dalla corda che mi teneva imprigionata e mi dice:

-Ecco fatto, se vuoi sei libera di scappare, non lo dirò a nessuno, stai attenta però perchè le guardie sono difficili da raggirare, se nel caso contrario decidessi di rimanere, lì c'è un cesto di frutta e altro cibo, devi rimetterti in forze.

E così com'è apparso, svanisce.

La prima cosa che faccio è alzarmi e prepararmi per andarmene, poi rifletto: quel tipo non mi sembra uno poco sveglio e per darmi l'avvertimento dalle guardie qualcosa significherà, tra l'altro sa anche da dove vengo quindi ogni tentativo di fuga in realtà è vano; con molta più saggezza di quanta pensavo di averne mi volto verso il cesto di cibo posto vicino il letto e mi appropinquo, il languore comincia a farsi sentire e si sa.. 'alla pancia non si comanda' o forse era al cuor? Non importa, in questo momento tutto ciò che voglio fare è mangiare così mi siedo sul letto e comincio a gustare tutto.

 

**

 

Finalmente sazia decido di dare un'occhiata fuori così esco dalla tenda -sì sono proprio in un accampamento- penso tra me e me, di certo però questo non è il tipo di accampamento a cui ero abituata io, il clima che si respira qui è molto pesante e tetro, ci sono guardie dappertutto, decido di rientrare, spengo quelle stramaledettissime candele e rientro dentro, qui si sta bene, dalla tenda riesco a scorgere le stelle e, come influenzata da quell'atmosfera, mi addormento.

A svegliarmi è una strana sensazione, come quella di essere osservata, così stiracchiandomi alzo lentamente le palpebre scoprendo degli occhi intenti a fissarmi con interesse; mi alzo un po' inquieta e mi accorgo che chi mi stava fissando ora si è dato un certo tono

-Controllavo che fossi ancora viva, sembrava che respirassi a malapena

è Idate a parlare

-Scusa devo essermi addormentata involontariamente

-Non ti preoccupare, comunque sono felice che tu abbia deciso di restare

E mentre pronuncia queste parole mi regala uno sguardo che non so decifrare, che non voglio decifrare

-Ho pensato che fosse la scelta più saggia

-Hai pensato bene, le guardie ti avrebbero sicuramente catturata e poi sarebbero stati dolori

Cala poi il silenzio tra di noi, non so che dire, che fare, come comportarmi; sembra a disagio anche lui

-Vedo che avevi fame

Interrompe lui per primo il silenzio, ride e io divento rossa per l'imbarazzo: mi ha beccata nel mio punto debole, non riesco a parlare troppo presa dall'imbarazzo

-Tranquilla era solo per dire, mi fa piacere tanto a me non piaceva

-Quanto dovrò restare qui?

Prima che possa riflettere le parole mi escono spontanee, sembra colpito dalle mie parole, quasi ferito ma fino a prova contraria sono io quella ad essere stata rapita e io quella a trovarmi in un accampamento nemico.

I miei pensieri ritornano lucidi e comincio a pensare che tutti gli altri in questo momento mi staranno cercando, Naruto, Sui, Juugo, Sasuke..oddio Sasuke! Avevo appena chiarito con lui, doveva ancora riprendersi, e se si era aggravato? E se pensava che ero fuggita perchè aveva scoperto che sono una donna?! Devo assolutamente andarmene da qui e al più presto possibile!

-Allora?

Incalzo piuttosto spazientita a dire il vero

-Allora.. non lo so, come ti ho detto non sono stato io a volerti qui ma ora che ci sei..

è in difficoltà, lo percepisco

-..ora che ci sei non mi dispiace ecco

Non so cosa dire per la seconda volta oggi, il che è strano, molto strano

-Senti facciamo così: intanto permettimi di poterti affidare alle ancelle, ti faranno lavare e ti daranno dei vestiti nuovi, così coprono anche quel segno

-Quale segno?!

Solo in quel momento mi accorgo che sul braccio sinistro ho marchiato una sorta di pesce grezzo

-Ma chi me l'ha fatto?!

-I miei sottoposti, dovevano identificarti, mi dispiace

-Sai? penso proprio che accetterò la tua offerta

Gli dico, ho bisogno di pulire la ferita

-Perfetto! Allora ti accompagno.

 

Dieci minuti più tardi sono già in un grande tempio dove le ancelle mi aspettano, comincio a pensare che a prescindere dalla mia risposta l'esito sarebbe stato uguale, senza ulteriori indugi vengo affidata a loro che cominciano a portarmi in una grande vasca, emanante un buon odore devo dire; mi vergogno un po' a farmi vedere nuda da sconosciute ma poco dopo, anche grazie ai loro modi di fare gentili, mi ambiento e mi lascio lavare.

Pensavo che il “trattamento” consistesse soltanto nel fare un bagno ma a quanto pare non è così perchè dopo avermi fatta asciugare mi portano in una sorta di atrio e cominciano a trafficare con i miei capelli e il mio viso, mi truccano e mi tingono nuovamente i capelli con un unguento nero lucente -durante il bagno erano rispuntati rosa ma avevo subito chiesto di riaverli neri, erano l'unico elemento che poteva farmi camuffare-

alla fine mi ritrovo con un abito color avorio rotto sotto il seno, è mono spalla e ricade fino ai piedi fasciati da un paio di sandali i cui lacci si inerpicano su per tutta la gamba; i capelli sono legati in un tupè morbido, solo alcune ciocche davanti sono lasciate libere; i miei occhi e le mie ciglia sono risaltati dal nero e la mia bocca è tinta di un rosa intenso; mi guardo e stento a credere che quella riflessa nello specchio sia io, sono irriconoscibile.

 

Mi ridirigo con il cuore in gola all'accampamento, non mi sento a mio agio agghindata così, sembro una bambola pronta all'uso; una volta arrivata a destinazione entro e mi ritrovo Idate a torso nudo intento a lavare via le fatiche dell'allenamento presumo, non appena posa il suo sguardo sulla mia figura noto una fiamma accendersi

-sei una visione.

Le sue parole sono di una sincerità disarmante, le pensa davvero

-non è che mi senta molto a mio agio conciata così

smonto subito il suo complimento, non mi piace riceverne e non voglio che si faccia strane idee, non sono un giocattolino. Mi dirigo verso la parte opposta della stanza e mi siedo, sento il bisogno fisico di allontanarmi da lui ma la fortuna non è dalla mia parte perchè lui come attratto si avvicina a me

-senti riguardo il discorso di prima, quando potr-..

mi poggia l'indice sulle labbra

-shh non pensiamoci adesso

e senza darmi il tempo di poter dire qualcosa mi bacia, sento subito la sua lingua premere per approfondire e un po' a malincuore acconsento, lui posa una mano sulla mia guancia e l'altra accarezza la coscia, i miei timori erano fondati, temendo il peggio lo scosto da me e riprendo fiato, comprende il mio rifiuto e un po' ferito un po' arrabbiato se ne va via lasciandomi sola con i miei pensieri.

 

 

**

 

Non so da quante ore sono sola, fatto sta che ho cercato in tutti i modi di capire come posso fuggire senza essere notata, saranno due giorni che sono qui già, voglio andarmene, devo tornare da lui, ne sento il bisogno, non mi sento al sicuro qui; forse ora comincio a capire perchè si sia infuriato tanto quando ha scoperto la verità su di me, nel mondo militare la donna ha un solo posto: quello della concubina.

Mi decido ad alzarmi ma mi risiedo nuovamente perchè la tenda si muove e da lì entra Idate, non mi guarda

-senti per oggi io-..

-non mi devi alcuna spiegazione, adesso devo andare, a quanto pare è scoppiata una rivolta, spero che tu sia un bravo medico perchè se mi feriranno avrò bisogno di cure, ti proibisco di lasciare questo accampamento.

Prende tutto il necessario e va via, il suo tono non è più quello di prima, è duro, tagliente; ho paura che presto si prenderà ciò che vuole anche senza il mio consenso.. devo andarmene di qui e alla svelta!

 

È mezz'ora che cerco di capire da dove potrei scappare senza uscire dalla tenda, sono rassegnata e mi butto a peso morto sul letto, la testa rivolta verso l'alto e le braccia spalancate; proprio in quel momento penso che un modo per scappare c'è quindi mi alzo e corro vicino il bordo della stanza dove c'è una cassapanca, comincio a spostarla ma improvvisamente sento la tenda che viene scostata: mi pietrifico sul posto, non muovo un muscolo, non pensavo che sarebbe ritornato così presto, anche lui è fermo, come se mi stesse studiando, decido di girarmi piano piano e di affrontarlo ma quello che vedo mi lascia senza fiato.

-..Sakura?!

-ma tu che ci fai qui?!

Il suo stupore iniziale si ridesta e torna ad essere composto come sempre

-tsk vengo e riprenderti no?

Per l'incredulità mi siedo sul letto come ipnotizzata, tutto mi sarei aspettata ma non di trovarmi davanti Sasuke, tra l'altro dentro la tenda di un accampamento nemico!

-sei pazzo? Lo sai dove siamo?!

-no, dimmelo tu

e ride sornione, lui

-ma ci sono le guardie, io.. tu.. come hai fatto a-..

-shh sono o non sono un comandante, avrò anche la mia strategia no?

Di nuovo nello stesso giorno un dito mi viene posato sulle labbra, solo che a differenza del tocco di Idate, quello di Sasuke mi rapisce, mi fa accelerare i battiti, mi fa sentire turbata e tranquilla al tempo stesso.

Poi mi guarda, mi scruta -anche un po' preoccupato a dire il vero-, non deve essere facile per lui vedermi come una donna

-perchè sei conciata così?

-me l'ha detto lui di andare dalle ancelle

Sasuke gira la parte sinistra del capo verso di me e assume un'espressione di curiosità

-lui chi scusa?

-si chiama Idate, è un importante soldato di Atene per quello che ho capito

lui sgrana un momento gli occhi, ma forse è una mia impressione perchè subito dopo riassume la sua maschera d'impassibilità.

-Si lo conosco, ho avuto a che fare con lui, sai perchè ti ha conciata così vero?

-..si

-dimmi che non è successo ciò che penso.

Le sue parole mi colpiscono a tal punto da farmi alzare il viso di scatto e puntare i miei occhi sui suoi, ma non tanto per ciò che ha detto, ma per come l'ha detto, come.. come se gli importasse veramente, mi schiarisco la voce prima di parlare.

-no no certo che no, mi ha trattata con riguardo

poi lui si avvicina e si siede sul letto per metà e mi fissa un po' divertito

-che c'è?

Mi chiede

-niente, sono irrequieta, dobbiamo andarcene di qui, se tornasse qualcuno..

-ti rivelerò un segreto.

Lo guardo interessata ed interrogativa

-Gli dei ci invidiano perchè siamo mortali, ogni cosa è più bella per i condannati a morte, questo momento non ritornerà quindi assaporalo..

è poesia quella che ho appena sentito.. i condannati a morte, i momenti..

-..e tu non sarai mai più bella di come sei ora.

Aggiunge poi inaspettatamente e a questo punto il mio stupore è evidente, le mie guance si imporporano e i miei occhi diventano liquidi, bella, sono bella, non posso fare a meno di mettere a confronto il complimento di Idate con quello di Sasuke, le sue parole hanno davvero avuto l'effetto di farmi sentire tale, seppur con parole semplici questo è il più bel complimento che abbia mai ricevuto.

Lui accenna mezzo sorriso, mi sfiora la guancia con due dita e poi dandosi un tono mi dice

-allora vogliamo andare?

-si subito, prima però devo fare una cosa

estraggo un coltello che avevo individuato in un angolo della stanza e taglio la veste facendola arrivare a metà coscia

-per camminare meglio

mi giustifico, senza aggiungere altro scappiamo dall'ingresso opposto che Sasuke si era creato per non essere visto.

In un primo momento corriamo, poi una volta lontani dall'accampamento rallentiamo il passo e io crollo sfinita vicino un albero, mi accorgo che è notte fonda, mentre riprendo fiato nella mia mente affiora una domanda che per lo sbigottimento non gli avevo posto

-ma.. come facevi a sapere che ero lì?

Lui non risponde subito, sembra pensarci..

 

 

'Mi sveglio intontito, credo sia dovuto al dolore post operatorio, certo che quella ne ha di fegato, nonostante le aveSSI detto che l'avrei cacciata, nonostante la respingessi, lei imperterrita è riuscita ad operarmi e a salvarmi, “è proprio cocciuta”, penso con mezzo sorriso; questa persona dal primo momento mi è sembrata strana, Satsushi.. la prima cosa che ho pensato era che non c'era speranza per lui di sopravvivere, troppo ingenuo, troppo timoroso, costantemente in allerta, ora capisco perchè.

Sono stato uno sciocco, come ho fatto a non capire che era una donna?! Ci ho passato giornate intere, a combattere, ad aprirmi, a preoccuparmi che si sentisse a suo agio e che non restasse traumatizzato dalla vita militare e poi? E poi quella benedetta fascia che mi stravolge il mondo, quella fascia che fa crollare le mie certezze; ero infuriato, mi aveva preso in giro, cosa poteva mai farci una donna in un posto come questo? Cosa voleva? Da dove veniva? Aspettavo trepidamente che si svegliasse per poterle parlare, per avere delle risposte.. cazzo non sapevo nemmeno quale fosse il suo vero nome.

Volevo delle risposte ma il mio orgoglio mi aveva impedito di permetterle di darmene, la volevo fuori dalla mia vita al più presto, costasse quel costasse, poi mi aveva costretto ad ascoltarla, mi aveva raccontato la sua storia e avevo sentito che era sincera, non stava mentendo, era come se stesse rivivendo il giorno in cui era scappata di casa e aveva abbandonato tutto per amore del padre.

Mentre mi curava, mentre mi parlava io ero ipnotizzato da lei, dai suoi movimenti, dalle sue espressioni e dalla sua dedizione; per un attimo fui arrabbiato con me stesso perchè in quel momento l'avere scoperto che fosse donna non mi aveva turbato, anzi ero quasi felice di quella scoperta perchè.. perchè era una bella persona, con una bella anima -come poi le avevo anche detto ad alta voce- avevo soltanto una mezza idea di come fosse esteticamente ma in quel momento poco importava, mi sentivo attratto da lei come mai mi era capitato, io era la falena e lei la fiamma, tutte le emozioni erano diverse; con Tarpea era solo contatto fisico ma finiva lì, con lei andava oltre, l'aver preso coscienza di essermi confidato, aver dato consigli e aver avuto al mio fianco durante la missione una donna come lei, mi rendeva felice come non mai.

 

**

-Sasuke?

-Sak-.. Tarpea?

-si, disturbo?

-no entra

-come ti senti?

Mi dice avvicinandosi e toccandomi la fronte, manco avessi la febbre

-già meglio Sa..tsushi è stato bravo

-si ma ieri è stato anche un po' presuntuoso, ci ha obbligati tutti quanti a lasciare la stanza, io volevo sapere come stavi ma in pratica mi ha cacciata

Non so per quale motivo ma la cosa mi fa piacere, sta diventando troppo appiccicosa, che abbia frainteso il nostro rapporto?

-come vedi sto bene, adesso se non ti dispiace voglio riposare

dovrei essere più garbato ma non riesco in questo momento, non è lei che volevo vedere anzi non capisco come mai dopo la visita di stanotte non sia più tornata e non so perchè diavolo mi importi così tanto

-..si certo.. ah Sasuke, so che non è il momento più adatto ma ho pensato che dovessi sapere

la guardo incitandola a continuare

-stanotte volevo venire da te per vedere come stavi ma lungo il tragitto ho visto una donna vicino il ruscello, penso volesse farsi un bagno però ad un certo punto sonno arrivati dei brutti ceffi e l'hanno aggredita portandosela via, lei ha cercato di fare resistenza ma l'hanno tramortita, ecco io volevo sapere cosa ci facesse una don-..

scatto come una molla dal letto e mi metto seduto infischiandomene del dolore

-chi erano quelli che l'hanno portata via?!

-Non so come faccio a ricordare?

-ricordi almeno se avessero indosso una divisa?

-si, si mi pare fossero dei soldati

-sul braccio avevano impresso qualche segno

-uno aveva impressa una X forse, anzi no era qualcosa di forma ovale ma di più non so dirti; perchè?

-mi serve per capire chi sono ed essere preparato se volessero attaccare anche te

le si illuminano gli occhi e penso quanto poco le basti per credere di essere fondamentale per me

-ma la donna chi era?

-sarà una di passaggio, non farci caso

 

**

'Devo assolutamente andare a cercarla, so per certo che la donna di cui parlava Tarpea era Sakura, spero solo non le sia successo niente..'

 

'Sono riuscito a convincere tutti che sto bene e facendogli credere di essermi andato a fare una passeggiata sono andato verso Corinto, quello che Tarpea ha descritto è il pesce, simbolo di Corinto, deve per forza trovarsi lì'

 

'Ma dove sarà? Ho cercato dappertutto, questa è l'ultima tenda che ho da controllare, dopo di che la cerco nel tempio, questa tenda non è vuota: c'è una giovane donna di spalle, deve avermi sentito perchè si è immobilizzata, non girarti non girarti non girarti ma lei si gira e quando si gira il mio cuore perde un battito nel vederla

-Sakura?!

 

'-..e tu non sarai mai più bella di come sei ora.

Non ci ho pensato due volte a dirglielo, è la verità e poi vederla in imbarazzo è stata la più bella ricompensa che potessi desiderare; ma che vado a pensare?! Devo riprendere il controllo.

-allora vogliamo andare? '

 

 

 

 

 

-Sasuke??

-..ho le mie fonti, andiamo, cerchiamo di arrivare all'accampamento prima che gli altri si sveglino

mi tende la mano e io l'afferro, il contatto mi inebria ma non do a vederlo

 

arriviamo un po' più avanti, vicino un ruscello, questo posto è pieno di ruscelli! Abbiamo rallentato il passo, non vorrei che gli si riaprisse la ferita

-fermiamoci

-come scusa?

-fermiamoci, sono troppo stanca, tra un po' ripartiamo

-se gli altri scopron-..

-saremo all'accampamento prima dell'alba tranquillo, dai siediti

ma non vuole sedersi così mi alzo io

-sei tu quella stanca non io

-senti non è che posso vedere la ferita?

Non ce la faccio, devo sapere come sta

-attenta Sakura adesso non sei più un uomo

e nel dirlo si avvicina a me con un sorriso.. malizioso? e io mi sento svenire, il suo odore mi entra nelle narici e mi stordisce ma rispondo prontamente

-che c'entra, voglio vedere soltanto come stai!

-ti sei fermata per questo?!

-n-no no

-e allora perchè? Non mi sembri stanca

mi sta mettendo alla prova lo so, pensa Sakura pensa, mi guardo intorno in cerca di qualche indizio.. bingo!

-perchè volevo farmi un bagno! Non ne ho avuto l'occasione e volevo farlo adesso, l'acqua sembra bellissima

non è convinto della mia risposta, guarda l'acqua e poi guarda me

-d'accordo allora.. prima le donne

ormai spalle a muro decido di entrare in acqua, il vestito me lo tengo, non si sa mai, e con un tuffo mi porto al centro del ruscello, vicino una cascata

-tu non fai un bagno?

Mi giro verso di lui e noto che mi guarda con gli occhi spalancati ma non ne comprendo il motivo, poi vedo una scia nera disperdersi e dissolversi nell'acqua.. l'unguento!

-pare che adesso io non abbia più nulla da nasconderti, rosa eh?

-rosa..

ripete lui incantato poi con un balzo si tuffa anche lui, -non prima di togliersi la maglietta ovviamente-

Prima che me ne accorga è ad un soffio da me, il modo in cui mi guarda mi confonde, devo rompere questa elettricità

-lo so sono un po' ridicoli, ma è il mio col-..

-sei un fiore di ciliegio.

-com-..?

-rosa.. come i fiori di ciliegio

-ah si.. ti piacciono?

-si, mi piaci.

E prima che me il mio cervello elabori la sua ultima frase mi bacia, mi bacia veramente, lo posso sentire: sento le sue braccia cingermi la vita, la sua mano è premuta sulla mia schiena, mi attira a sé ancora di più, le sue labbra sono morbide e piene, mi bacia, mi mordicchia il labbro inferiore e con la lingua lo accarezza, questa poi si sposta sulla mia bocca come a chiedere il permesso di entrare, permesso che gli concedo volentieri;

il ritmo del bacio a cui mi costringe è lento ma incalzante e fa vibrare tutte le corde del mio essere; come spinta da una forza superiore porto le mie mani sulle sue guance come per sentirlo più mio, mi stringo a lui e lui si stringe a me. È come se fossimo yin e yang, come se una parte di me sia in lui e una parte di lui sia in me.

Continuiamo a baciarci, come se non ci importasse di riprendere fiato, come se non ci importasse che l'alba più bella incornici questo momento, per me può anche finire tutto adesso.

 

Rosa è un colore bellissimo, così delicato, mi fa pensare proprio a te..

 

 

 

Angolo Autrice

non ve l'aspettavate eh?! Neanche io a dire il vero, il capitolo si è scritto da sé!

(si fa per dire ho le dita tutte indolenzite)

comunque ho voluto introdurre Idate (ho cambiato nome trecentomila volte) per dare un po' di brio alla storia, vi posso dire che è di passaggio, nulla di serio;

quello che mi preme dire è la parte in corsivo, la più impegnativa del capitolo per me perchè è il punto di vista di Sasuke

(spero di essere riuscita a renderlo almeno un pochino)

ho fatto un regalo a voi e a me facendo capire a Sasuke che Tarpea è più stupida di un pesce rosso e che da le non potrà avere nulla.

Ci sono molte altre cose di cui vorrei dibattere ma lascio a voi la parola, fatemi sapere che ne pensate con una recensione! Bacioni <3

Medeafire

*pardon avevo scordato di introdurre la nota, penso che tutti conosciamo questa frase (quella pronunciata da Brad Pitt in Troy) personalmente la amo, significa così tanto e poi la trovavo azzeccatissima per l'incontro dei nostri soliti due

P.S. Grazie meryl per la dritta <3

   
 
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