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Autore: therub    16/09/2016    0 recensioni
"...Non conosco cani o gatti che siano stati aperti e richiusi come cerniere tanto quanto questa povera bestiola."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Difficilmente chi non ha mai avuto un animale domestico in casa sa cosa si prova a crescerci assieme, curarlo e accompagnarlo durante la vecchiaia. Non voglio risultare banale con la classica frase “È proprio vero che il cane è il miglior amico dell’uomo…”, ma è una verità talmente assodata che alla fine l’ho scritta anche io.

Il mio cane è un Fox Terrier che è parte della famiglia da 13 anni. Ricordo ancora quella mattina di 13 anni fa, l’eccitazione di noi due bambini, io e mio fratello, nel momento in cui decidiamo di andare assieme a mamma e papà a vedere questa cucciolata di Fox Terrier.

Da piccoli i Fox Terrier sono una forza della natura, di una tenerezza e bellezza difficilmente eguagliabili, tutti arruffati nel loro pelo “ruvido”, fierissimi giocherelloni sanguinari. Quello che scegliamo noi però, è più riservato rispetto al resto della cucciolata, più quieto, fatto che ci convince a prendere lui e non un altro cucciolo.
Pilade (l’abbiamo chiamato così in onore di un personaggio de “La spada nella roccia” che gli somiglia molto per via dei baffoni) dimostra fin dai primissimi giorni in casa di essere atipico rispetto alla canonica immagine del Fox Terrier. Infatti è spesso molto quieto, non abbaia quasi mai (tranne quando suonano alla porta) e gioca poco. Pensiamo la situazione sia dovuta ad una banale questione di ambientamento, salvo poi ricrederci quando la sua staticità muta e si manifestano anche problemi di salute, che per un cucciolo non sono il massimo.
Scopriamo che ha una malformazione congenita all’intestino, e dopo un lungo calvario, preoccupazioni e una lunga operazione, è fuori pericolo e si rimette completamente tirando fuori tutto il carattere tipico del Fox, che nei primi mesi era sopito a causa della patologia.

Pilade è sempre stato parecchio sfortunato per quanto riguarda la sua salute, ma ne è sempre uscito anche grazie al suo caratteraccio da sbruffone apatico maschio alpha. Ne ha passate di ogni,oltre alla malformazione con la quale è nato s’è fatto: tumore ai testicoli, diverse slogature alle zampe, operazioni alle orecchie, coda, calcoli renali, e più recentemente gli è stato diagnosticato un tumore alle sacche nasali, che però da anni non sembra dar alcun sintomo o problema.
Non conosco cani o gatti che siano stati aperti e richiusi come cerniere tanto quanto questa povera bestiola. Come dicevo, nonostante le sfighe ne è sempre uscito bene, anzi direi quasi rafforzato dall’esperienza, sempre più testardo e determinato a non mollare un centimetro del divano, perchè si sa, il divano è sua esclusiva proprietà.

Nonostante tutto, si è vissuto bene i suoi 13 anni da cane viziato e principino di casa e ha accompagnato tutti noi attraverso diversi momenti (alcuni anche importanti) della nostra vita.
Se scrivo tutto questo non è per raccontare al mondo la sua storia, a nessuno interessa. Lo faccio per me stesso e per esorcizzare la paura e la tristezza che sappiamo essere incombente: il tumore diagnosticatogli potrebbe essere migrato in altre sedi. Ce ne siamo accorti perchè l’abbiamo trovato ingrassato nonostante mangiasse poco. I veterinari ci hanno spiegato che potrebbe essere dovuto ad un rigonfiamento causato dalla merda di tumore che comprime il fegato.

Lui sta benino, mangia poco, beve non meno del solito e ogni tanto gioca volentieri. Sembra svolga una vecchiaia canina come da prassi, ma da poco sappiamo che il male è interno e non si vede, ne lui ce lo comunica in alcun modo.
Il clima in famiglia ovviamente è di tristezza preventiva e preoccupazione per la sua situazione, ci sono timidi tentativi di aggrapparsi al fatto che “I Fox hanno la pellaccia dura”, il che è vero, ma lo diciamo per illudere noi stessi, sappiamo che stavolta sarà più dura delle altre, forse definitiva e non siamo pronti, come non lo saremmo in ogni caso, nemmeno tra 20 anni.

Sappi che ti ho considerato e trattato come un fratello, mi hai dato tanto affetto, alla tua maniera, ma tanto affetto in questi 13 anni. Di fatto siamo diventati adulti insieme, ma non ti aspettare che ti saluti, dovrei salutarti forse, perchè un testo del genere di solito si conclude con un saluto. Invece no, io ancora non ti saluto, ci vediamo a casa.

   
 
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