Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: _Akimi    16/09/2016    2 recensioni
[Accenni Jean x Eren]
"Eren Jaeger una madre non ce l'ha più, ma visitare la casa della famiglia Kirschtein gli fa ricordare i giorni in cui il pane lo cucinava anche lui, con Mikasa e i suoi genitori; gli fa ricordare che cosa significhi ritrovarsi tra le braccia di qualcuno perché la signora Kirschtein non si preoccupa di mantenere le distanze e un amico di suo figlio diventa un ospite da accogliere e coccolare."
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Eren Jaeger, Jean Kirshtein
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NO PLACE LIKE HOME
 
{510 parole - Dedicato a tutte le brave mamme là fuori}

Dicono che nessun posto è come casa propria e Eren Jaeger ricorda ogni stanza di casa sua nonostante siano passati molti anni da quando era solamente un bambino.
Ricorda dei pranzi preparati da sua madre, i suoi sorrisi, i brevi richiami per farlo rientrare per salutare il padre di ritorno dal lavoro e di tutti quei baci e abbracci con cui la donna era solita tempestarlo per curare le sue piccole ferite.

Eren Jaeger di ferite ne ha ancora molte: questa settimana di allenamento si è dimostrata una delle più difficili e il piccolo taglio che Bertholdt gli ha gentilmente regalato sul braccio destro rimarrà lì per un po'.
Eppure, il dolore non è lo stesso di quando era un semplice bambino; tutto fa più male e Eren non ha neppure più motivo di rifiutare qualche sciocca carezza perché nessuno si preoccupa di lui come faceva sua madre.

Eren Jaeger una madre non ce l'ha più, ma visitare la casa della famiglia Kirschtein gli fa ricordare i giorni in cui il pane lo cucinava anche lui, con Mikasa e i suoi genitori; gli fa ricordare che cosa significhi ritrovarsi tra le braccia di qualcuno perché la signora Kirschtein non si preoccupa di mantenere le distanze e un amico di suo figlio diventa un ospite da accogliere e coccolare.
Jean Kirschtein non è esattamente solo un amico – questo non lo rivela ai genitori, però negli occhi di sua madre trova tutte le soluzioni ai problemi che lo assalgono e non crede di aver bisogno di rivelare la loro relazione.

Già lo immaginava.
Le mamme spesso sanno più di quanto i figli possano aspettarsi; alle volte sanno imbarazzarli nei momenti meno opportuni e lo scopre anche a casa Kirschtein quando, istintivamente, Jeanbo è il soprannome con cui i due genitori chiamano il loro bambino ormai cresciuto.

Le mamme sanno quando i loro figli hanno bisogno di essere amati perché Eren assiste all'abbraccio tra Jean e sua madre, la sente bisbigliare di essere orgogliosa di lui – nonostante tutto – e quelle parole lo emozionano più del diretto interessato.

Le mamme hanno un'abilità che neppure un qualche istruttore ha: aiutano a credere i loro figli, mostrano loro il mondo per quello che è, alle volte vengono odiate in quanto essere un genitore non è facile e Eren ritrova i suoi comportamenti in quelli di Jean quando, per orgoglio, si rifiuta di abbracciarla un momento di più.

E Eren è contento di conoscere i genitori di Jean, di scoprire un lato di lui che nessuno conosce, di sentirsi coinvolto in quel progetto chiamato famiglia e non può che trattenere l'emozione perché, se avesse potuto, avrebbe volentieri presentato Jean alla sua, di madre.
Immagina con malinconia che cosa avrebbe detto Carla di lui, è certo che avrebbe apprezzato il suo carisma e che li avrebbe supportati come una qualsiasi buona madre farebbe nel loro caso.

E Eren condivide ciò che gli altri pensano, nessun posto è mai come la casa propria, ma ciò che gliela fa ricordare basta per riscaldargli il cuore ed è così che il passato non muore mai.
Vive, ancora più forte di prima, insieme al presente.
















 
  
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