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Autore: SkyFullOfStars_    17/09/2016    0 recensioni
Dal primo capitolo: "Avete mai provato la sensazione di sentirvi morire?
Se la vostra risposta è si allora sapete benissimo come ci si sente.
Ma se la vostra risposta è no, temo non potrete mai capire cosa significhi sentire il cuore che si frantuma in mille pezzi.
A me è capitato quando ho capito che non avrei mai più avuto indietro la persona che amavo.
Ma lasciate che vi spieghi tutto dall'inizio...o dalla fine."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Non ero mai arrivato al settimo piano. Era inaccessibile a tutti gli studenti, ma anche una volta graduato non avrei mai osato avventurarmi lì.

Ora però la mia necessità era più forte della mia volontà. Era qualcosa che mi spingeva ad agire e che partiva direttamente dal cuore.

Avevo gli occhi gonfi, le gambe stanche come se avessi fatto una corsa infinita nel passato ed il cuore distrutto dalla tristezza e dalla solitudine. Stavo riprovando quel senso di vuoto con il quale avevo sempre vissuto la mai vita prima di incontrare Harry.

Il pensiero di farla finita era grande, ma il mio amore per Harry ancora di più.

Alla fine avevo portato il coltello con me: in caso avessi fallito, l'avrei veramente fatta finita.

Trovai l'arazzo. Me ne aveva parlato spesso Harry, di quante volte ci era passato davanti per poi entrare nella stanza dove lui e gli altri per nascondersi da Piton.

Mi ricordai di quando usai quel passaggio per condurre i Mangiamorte nella Stanza delle Cose Nascoste.

Mi sentivo in colpa solo ripensandoci.

Passai davanti all'arazzo per tre volte e pensai fortemente ad Harry. Era lui la mia necessità.

Non desideravo altro che rivederlo un'ultima volta e magari chiedergli scusa per non essere riuscito a salvarlo. Scusarmi per tutto quello che ero.

Chiusi gli occhi e feci passare nella mia mente tutti i momenti più belli che avevo condiviso con l'amore della mia vita per tutto quel tempo; sorrisi mentre ricordavo il nostro primo incontro, il primo sorriso che mi rivolse, la prima volta che posò le labbra su di me, la sera che facemmo l'amore ed anche la prima volta che danzammo insieme.

Le sentivo vivide quelle immagini, come se in quell'istante stessero fiorendo dentro di me un'altra volta, come se tutta la mia vita con Harry si stesse svolgendo una seconda volta.

Aprii gli occhi. Ero dentro la Stanza delle Necessità.

 



 

L'aria era fredda, silenziosa.

 Alcune mezze colonne pendevano dall'alto soffitto.

La stanza era completamente vuota.

Cominciai a pensare che il mio bisogno non meritava di essere esaudito visto tutto il male che avevo fatto anni fa, ma una figura che iniziava a comparire in fondo alla stanza mi fece cambiare idea.

Respiravo a fatica. Avevo paura che fosse qualcosa di oscuro, magari era tutta una trappola, magari le lettere che avevo letto erano una farsa da parte di qualcuno che si spacciava per me ed io...ed io ci ero cascato in pieno.

Strinsi il coltello tra le mani e poi mi voltai, se proprio dovevo morire non volevo scoprire chi fosse il mio assassino.

Chiusi gli occhi rimanendo in piedi in mezzo alla stanza.

All'improvviso qualcosa di caldo mi cinse la vita, sembravano due braccia che tentavano di abbracciarmi.

-Ciao Draco.-

Sussultai non appena appresi che conoscevo benissimo quella voce.

Mi voltai con una mano sulla bocca per non urlare dall'istantaneo dolore che sentivo al petto, fin dentro al cuore.

Era Harry. Camminava verso di me vestito di bianco.

Glielo avevo sempre detto che quel colore gli stava bene, ma non mi aveva mai creduto.

Non riuscivo a parlare, né a muovermi, singhiozzavo e basta.

Per l'emozione le gambe non mi ressero, così caddi in ginocchio da quel misto di sofferenza e gratitudine che mi era piombato addosso tutto insieme, lasciandomi senza respiro per qualche secondo.

La figura mi raccolse tra le sue braccia.

Mi sentii di nuovo al sicuro; strinsi gli occhi ancora più forte e pregai che quello non fosse un sogno o soltanto la mia stupida immaginazione.

Alla fine fu l'abbraccio di Harry a farmi lasciare il coltello. La lama andò a ticchettare per terra e rimbombò nel silenzio della stanza. Anche questa volta mi aveva salvato.

-M-mi dispiace, Harry. Mi dispiace così t-tanto.- singhiozzai.

-Shh, sono qui con te, non piangere. Non è stata colpa tua.- lo sentivo rassicurarmi nell'orecchio, quasi avesse preso le sembianze di una vocina interiore al mio corpo.

Con una mano mi accarezzò i capelli e li strinse tra le sue dita. Inspirai a fondo il suo profumo, potevo sentirlo penetrare nei miei polmoni e regalarmi una dolce sensazione di sicurezza.

Ci staccammo dall'abbraccio e ci guardammo negli occhi. Mi sorrise.

Eccola lì, eccola lì quella deliziosa scintilla che ritrovavo ogni volta nel suo sorriso.

-Scusa per l'incantesimo. Volevo soltanto proteggerti.- mi disse, preoccupandosi di asciugarmi una lacrima con il dorso della mano.

Gliela baciai. Lo sapevo che l'aveva fatto per me. Ma a questo punto avrei preferito non aver mai trovato le mie lettere...Solo per smetterla di soffrire come stavo soffrendo in quel momento.

-Non puoi lasciarmi, Harry...Ho bisogno di te.-

Mi mise una mano sulla guancia.

-Io sarò sempre con te. Qui.- mi toccò il petto con l'altra mano.

-Quindi questo è...un addio?-

-Un arrivederci. Lo sai che non ti lascerei mai veramente, Draco.-

Mi asciugò un'altra lacrima che scorreva sul mio viso.

-Mi sono innamorato del ragazzo delle scelte sbagliate alla fine.-

Lo vidi avvicinarsi a me e baciarmi.

Da secoli mi pareva di non assaporare le sue labbra ed averle lì tutte per me, anche se per poco tempo, fungeva da benedizione. Mi sentii ristorato, quasi rinato.

Ricambiai il bacio facendogli capire quanto mi dispiaceva e quanto mi sentivo in colpa per non essere riuscito a salvarlo in qualche modo.

Non so se vi sia mai capitata una cosa del genere, ma è una forza che ti lacera l'anima e poi ne getta il resto a terra, calpestandola. Persino la persona più cattiva del mondo non si meriterebbe un rimorso del genere.

Mi lasciai accarezzare ancora le labbra da Harry, poi lui mi sorrise e mi mise una mano tra i capelli, avvicinando la sua fronte alla mia.

Sparì tra le mie braccia, proprio come se ne andò la prima volta.

La stanza divenne vuota di nuovo.

Il silenzio riprese il suo posto.

Guardai il soffitto.

-Arrivederci.-

 

  
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