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Autore: TheStrangeCaseOfCass    17/09/2016    3 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14

 
Aire fissava il pavimento senza mai alzare lo sguardo verso le ragazze. Non perché fossero fate, semplicemente voleva evitare che i suoi poteri prendessero il sopravvento. Era per questo che non aveva voluto partecipare alla scaramuccia nel cortile, non era una vigliacca e riusciva già a trasformarsi, ma non sempre riusciva a controllare quelli che lei chiamava spacchi: frammenti di ricordi delle persone che vedeva. A nessuno piaceva quell’invasione della privacy, a lei meno che agli altri. Quindi se ne stava lì in silenzio e con gli occhi bassi, seduta sulle scale dell’atrio di Alfea mentre le altre discutevano su chi fosse il ragazzo più bello di Fonterossa. Dato che l’argomento era interessante cercava di seguire, ma le ragazze parlavano praticamente in codice ed era molto difficile star loro dietro. Sembrava avessero dato un soprannome a ogni ragazzo della scuola.
- Secondo me Tancredi non è da escludere. - stava dicendo Ioanna, ma venne interrotta da Francesca:
- Ma che Tancredi e Tancredi, tu devi pensare a Strudel! -
Ioanna alzò gli occhi al cielo.
- Ancora con questa storia? Non-mi-piace, smettila di shipparci. -
- Sì sì, tutte scuse. Ammettilo piuttosto. - replicò la bionda.
- Tornando al discorso di prima, secondo me il migliore è Carino. Poi che è occupato è un altro discorso, però è il migliore. - intervenne Rebecca prima che Ioanna strangolasse l’amica.
- Nah, secondo me il migliore è Ciambella. - replicò Adelaide, guadagnando uno sguardo di approvazione da parte di Giunia.
- Per me il top è Barboncino. - disse Desirè.
Cassandra ridacchiò e si strinse nelle spalle, divertita dalla gara delle amiche.
- Eddai Cass, esprimi il tuo parere. - la esortò Giunia.
- Non ho pareri da esprimere, non mi metto a guardare ragazzi che non mi guarderanno mai. - rispose ridendo.
- Dovresti, è un ottimo sport. -
A parlare era stata Aire.
- Sei viva cucciola? Pensavo fossi diventata una statua. - ribattè Cassandra, riprendendosi subito - Scusa, io chiamo tutti “cucciolo”. -
- Fa niente. E comunque non ho parlato prima perché non capivo un accidenti con tutti quei nomi in codice. -
- Eheh, servono a difendersi dai pettegolezzi e dalle soffia-ragazzi. - disse Ioanna, gesticolando come suo solito. A quelle parole risero tutte.
- Potete stare tranquille con me, - disse Aire - dubito che i ragazzi che vi interessano possano notare una matricola quale sono. -
- Quanto odio quando dicono “matricola” come se fosse sinonimo di “nullità”. - esclamò Maria.
- Non intendevo in quel senso. - disse Aire.
- Meglio così, ma ci sono tantissime persone che lo fanno, soprattutto a Torrenuvola. Tu non farti scoraggiare perché anche loro sono state al primo anno e magari ne sapevano anche meno di te. -
Desirè annuì, d’accordo con la compagna, e disse:
- Aire ha un talento naturale, ha già raggiunto il primo livello. -
- Col tuo aiuto, e non so ancora controllare gli spacchi. - precisò lei, scostando un ciuffo di capelli dagli occhi blu.
- Un po’ di pazienza, hai tempo per farlo. - la consolò Desirè.
Aire sogghignò e Giunia chiese:
- Cosa intendi con “spacchi?” -
Aire si attorcigliò una ciocca di capelli intorno al dito mentre rispondeva:
- Io sono la strega del tempo e a volte mi capita di avere delle visioni. Succede soprattutto con le persone, ma anche con gli animali, i luoghi, gli oggetti. Guardo qualcosa e vedo degli avvenimenti che l’hanno riguardata, non scelgo io di farlo e non posso smettere di guardare, anche se magari vorrei farlo. Al massimo posso chiudere gli occhi e tapparmi le orecchie e aspettare che il ricordo finisca. Chiamo questi ricordi “spacchi” perché sono degli spacchi nel tempo. -
Le ragazze ammutolirono. Quella ragazzina era davvero potente e la sua riservatezza era certamente dovuta a quel dono bellissimo e terribile al tempo stesso. Finchè non avesse imparato a prevenirli, Aire sarebbe stata costretta a guardare gli spacchi passivamente, senza poter intervenire.
Probabilmente il silenzio era diventato pesante anche per qualcuno che, più in alto sulle scale, aveva fatto scivolare un tacco su un gradino. Il rumore riecheggiò nell’atrio e le ragazze sobbalzarono, voltandosi. In cima alla rampa che portava ai dormitori c’era Darcy, che si era teletrasportata appena in tempo per dare l’impressione di essere appena arrivata quando invece aveva origliato fino a quel momento. Finse di averle appena viste e fece per tornare sui suoi passi, ma si fermò di nuovo, stupita, quando Francesca la salutò.
- Ehi ciao. -
“Ehi ciao???” pensò Darcy, girandosi di nuovo e rispondendo incerta:
- Ehm… Ciao. -
Icy e Stella, che la stavano cercando per vedere insieme a lei come si stava sviluppando la situazione nel cortile, si stupirono nel vederla ferma sulle scale Icy la chiamò.
- Darcy, che fai qui? Non sta… - si interruppe quando si accorse delle nove ragazze che ora fissavano lei. - Oh. Salve. - disse.
La ragazza dai capelli neri e lisci che sedeva sull’ultimo gradino urlò, serrando gli occhi e portandosi le mani alle orecchie:
- No, non con lei cavolo! -
Aire avrebbe voluto sprofondare. I suoi poteri dovevano dare di matto proprio con la strega più potente della Dimensione Magica? nonstante si fosse tappata le orecchie, l’unica frase che aveva sentito prima di reagire continuava a girarle nella testa: “prova a fare il primo passo sis”. Non aveva idea di cosa significasse né di chi fosse la voce femminile che la pronunciava, aveva chiuso gli occhi prima che la figura si delineasse. Si sentì afferrare per un braccio e istintivamente aprì gli occhi, ma li richiuse subito. Lo spacco non era ancora finito. Ignorando la mano che la scuoteva, contò lentamente fino a trenta, poi socchiuse un occhio: vedeva di nuovo il pavimento di Alfea, quindi era finito. Con cautela aprì anche l’altro occhio e si tolse le mani dalle orecchie. Desirè e le sue amiche le si erano strette intorno, come anche Stella, mentre le due Trix stavano un po’ in disparte.
- E’ tutto a posto Aire? - le chiese Adelaide con aria preoccupata.
Lei annuì in risposta, arrossendo per la vergogna quando intravide Icy.
- Mi-mi dispiace, i-io non vo-vo-volevo, scusa. Comunque non ho v-visto niente, ho chiu-chiuso gli occhi. - balbettò imbarazzatissima.
- Di cosa stai parlando? - le chiese Stella, confusa.
Fu Desirè a rispondere, risparmiandole un altro penoso balbettio.
- Aire a volte vede i ricordi delle persone, è un potere che deve imparare ad usare. -
Icy deglutì. Le venivano in mente un paio di cosette che non voleva far sapere in giro e altrettante che una ragazza così piccola non avrebbe voluto vedere.
Ritrovò la voce e disse:
- Non devi preoccuparti… - impiegò un momento per ricordare il nome della ragazza - …Aire. Può succedere. - Esitò prima di chiedere: - Davvero non hai visto nulla? -
- Sì, le immagini non sono subito nitide e ho a malapena intravisto delle sagome. -
Icy tirò un sospiro di sollievo, poi disse, con tono più rilassato:
- Allora non vedo il problema. -
Le ragazze sconosciute la fissarono con gli occhi spalancati. Le venne da ridere davanti alle loro espressioni attonite, ma si trattenne. Era felice di averle spiazzate in positivo, anche se non aveva idea di chi fosser… “Grande prima impressione Icy, sono le nostre compagne di corso” la informò telepaticamente Darcy, neanche l’avesse sentita. In tal caso, pensò Icy, forse era ora di presentarsi.
- A giudicare dalle vostre espressioni sapete esattamente chi sono, anche se avete un’idea sbagliata di me. - vide la ragazza dai capelli mezzi castani e mezzi rossi storcere leggermente la bocca, ma come darle torto? - Ma, voi chi siete? - continuò.
Rebecca prese il coraggio a due mani e rispose per prima.
- Io sono Rebecca, la fata della notte. -
Icy la fissò e disse:
- Sei terrestre per caso? -
- Sì, lo siamo tutte tranne Aire, ma come… ? - rispose l’altra, stupita.
La strega del ghiaccio indicò col mento la sua maglietta e rispose:
- La scritta sulla tua maglietta. E’ una band terrestre, no? - Stavolta non riuscì a trattenere un sorriso di fronte allo stupore di Rebecca, che certo non si aspettava che una Trix conoscesse gli AC/DC. - Bloom è cresciuta sulla Terra e durante l’estate ha avuto il tempo di farci sentire qualcosa, tra cui gli AC/DC. -
Non poteva certo dire che era stato Joe a farle sentire Highway To Hell.
Gli occhi di Rebecca si illuminarono.
- Grande, avevo bisogno di qualcuno con cui fangirlare su Angus! - disse, con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Icy non aveva capito bene.
- Fare che? - domandò infatti.
Rispose Giunia.
- Fangirlare, ovvero l’arte puramente terrestre di idolatrare dei personaggi famosi, in genere musicisti o attori. Io sono Giunia, la fata del clima. -
- Io sono Cassandra, la fata degli astri. -
Icy cercò di memorizzare nomi e poteri delle sue nuove conoscenze: Francesca, la bionda, era la fata dei fulmini; Maria la strega delle gemme; Desirè la strega dell’arte; felpa verde alias Adelaide era la fata dell’aria; Ioanna la fata dell’acqua.
Erano abbastanza intimidite, come Icy del resto, mentre Stella era completamente a suo agio e Darcy aveva iniziato a parlare con Aire degli spacchi e le stava dando dei consigli per evitarli. La ragazzina lentigginosa era molto interessata e allo stesso tempo il fatto che una delle Trix le stesse insegnando dei trucchetti per chiudere la mente la lusingava.
Giunia invece chiese timidamente ad Icy:
- Come fata del clima controllo gli elementi atmosferici, ma con il ghiaccio e la neve ho alcuni problemi, cioè, non riesco a controllarli bene come ad esempio il vento o la pioggia, e mi chiedevo se… -
-  Sì, posso provare a darti una mano. Non garantisco che il mio metodo funzioni anche per te, sono pur sempre una strega, ma si può provare. -
- Fate e streghe hanno davvero modi così diversi di evocare incantesimi? - chiese Cassandra alla strega del ghiaccio.
Icy riflettè un attimo prima di rispondere.
- Sì e no: facciamo affidamento su fonti diverse, magia negativa e positiva, ma spesso gli incantesimi di una strega possono essere emulati da una fata e viceversa. In fondo non c’è tutta questa differenza a livello pratico, la differenza sta nel modo di pensare. -
Le ragazze la guardavano interessate, Stella compresa. Non aveva mai sentito l’opinione di Icy in proposito ma quello che aveva detto le piaceva, anche se era una critica velata al comportamento di molte fate che si ritenevano superiori alle streghe. Sapeva di aver fatto parte di quel gruppo negli anni passati, ma da quando era iniziata la convivenza con le Trix la sua opinione era mutata radicalmente e fate come Amaryl la facevano innervosire. Beh, Amaryl l’aveva sempre fatta innervosire a dire il vero.
- Magari domani nell’ora di pratica mi farai vedere, Faragonda permettendo. - disse Giunia.
- Qualcuno mi spiega perché è la preside a fare lezione di pratica da voi? E’ la più vecchia dopo Wizgiz! - disse Maria.
Francesca, Ioanna e Stella scoppiarono a ridere mentre Adelaide commentava, per poi ridere assieme alle altre:
- Mi raccomando urlalo al mondo Maria. Tanto siamo nella sua scuola, sai com’è. -
Altre due ragazze entrarono nell’atrio. Una aveva i capelli lunghi e verde scuro, era magrissima e aveva un viso spigoloso, l’altra era molto più pallida e le lentiggini circondavano il nasino alla francese, i capelli rossi erano tagliati a caschetto. Darcy riconobbe Mirta e Lucy e anche loro riconobbero lei e Icy. Mirta non sembrò preoccuparsene più di tanto mentre Lucy cambiò espressione, guardando diffidente le due.
Vide Aire vicino a Darcy e disse:
- Lo sai con chi stai parlando, matricola? -
Maria sbuffò e la ragazzina rispose che sì, lo sapeva.
- E allora? - chiese di rimando con quanta più indifferenza riuscì a radunare.
La risposta spiazzò la strega dai capelli verdi. Chi credeva di essere quella nanerottola dagli occhi color oceano? Archiviò la questione, avrebbe avuto tempo per insegnarle a stare al suo posto. Fece una smorfia e si rivolse alle altre.
- Le presidi hanno fermato la rissa e la Griffin sta radunando le streghe per tornare a Torrenuvola. Dovete venire. -
A malincuore Maria e Desirè salutarono le amiche e si allontanarono insieme a Lucy e Aire. Mirta rimase un attimo indietro, mimò con le labbra qualcosa come “non badate a Lucy” rivolto probabilmente ad Icy e Darcy, salutò con la mano e uscì anche lei.
- Meglio andare anche noi, fra poco le fate entreranno e non credo vi piacerebbe essere qui. - disse Stella.
- No, non mi piacerebbe affatto. - convenne Icy. - Voi capite cosa intendo, vero? Non è per voi. - aggiunse rivolta alle altre fate.
- Sì sì, tranquilla. Probabilmente si fermerebbero tutte a fissarvi come dei pandicorni ed è una delle cose più brutte al mondo quindi vi capisco. - disse Francesca.
Icy non aveva la minima idea di cosa fosse un pandicorno, ma Francesca le stava simpatica. Aveva un bel sorriso e a pelle le sembrava una persona gentile e comprensiva.
- Purtroppo di gente fuori di testa come noi ce n’è troppa poca anche a Magix quindi nessuno si pone il problema di guardare oltre la facciata… - disse Rebecca.
- Non bisogna essere pazzi per farsi due domande. - osservò Darcy.
- Ma alla gente normale fa fatica muovere il cervello. - ribattè Adelaide, facendo sorridere la strega.
- Vero. Beh, ci vediamo domani. -
Quando nell’atrio non si sentì più il rumore dei tacchi delle tre ragazze, Ioanna chiese:
- Voi che ne pensate? Io sono un po’ insicura, cioè… oddio, non lo so. Ci voglio andare coi piedi di piombo, ecco. -
- Vabbè, è ovvio che non ci fidiamo proprio ciecamente eh. Ci vuole tempo. - commentò Rebecca.
Adelaide annuì e disse:
- Avete visto però com’è stata comprensiva con Aire? Io mi aspettavo uno sclero assurdo da quel che si dice in giro, invece Icy tutta tranquilla… -
- Lo ha detto anche lei, no? Abbiamo un’idea sbagliata e a quanto pare è vero. - disse Cassandra.
- Però sembrava preoccupata che Aire avesse visto qualcosa. - commentò Giunia.
- Ma è naturale dai, ognuna di noi ha fatto cose che non vuole dire in giro, lei a maggior ragione. Inoltre mi sembrava anche preoccupata per Aire, dalla reazione che ha avuto sembrava aver visto qualcosa di brutto. -
- Che ne sai se ci sono cose brutte da vedere? - chiese Adelaide.
- Ci saranno di sicuro, non scegli di diventare la strega più temuta della Dimensione Magica se hai una vita perfetta. - rispose Cassandra.
Seguirono alcuni attimi di silenzio, poi le alte porte dell’ingresso si aprirono completamente e il chiacchiericcio delle allieve riempì l’atrio. 

Spazio dell'autrice
Sono sopravvissuta alla prima settimana di scuola, quindi posso ottimisticamente dire che almeno fino a Natale resisto (ironia).
Questo chappy è un pò il mio modo di festeggiare ^w^
Ve lo giuro, io e le ragazze siamo così. E' il ritratto più realistico possibile, soprannomi compresi.
Si sa qualcosa in più su Aire (saluti chica ;) )  e incontriamo Mirta e Lucy, personaggi che erano anche abbastanza importanti nella prima serie e finiscono a fare le comparse come tutti gli altri. 
Ringrazio tutti coloro che leggono e/o recensiscono, so quanta pazienza ci vuole per sopportarmi XD
Vi lascio a Ioanna... http://i68.tinypic.com/33ky71t.jpg 
...Rebecca... http://i64.tinypic.com/x3hnnm.jpg
...Desirè...  http://i66.tinypic.com/2v150ts.jpg
... e Maria ;)  http://i66.tinypic.com/2vijs03.jpg
Sono stata abbastanza fortunata, dal momento che hanno tutte inconsapevolmente scelto la stessa trasformazione XD Se avessero scelto, che so, il Sirenix sarei morta. Sarebbe stato troppo superare tutte le prove necessarie per ottenerlo... va bene, va bene, smetto di congetturare.
Alla prossima :))
Cass

 
   
 
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