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Autore: 18Ginny18    18/09/2016    2 recensioni
[Missing moment della serie "The Black Chronicles"]
Come si saranno conosciuti Regulus e Ginevra? Se siete un po' curiosi cliccate su questa breve storia.
Piccolo spoiler:
- Sir, non possiamo fidarci di lui - disse James che ora puntava la sua bacchetta contro il giovane Black.
- No! Lui è mio amico! - urlò la bambina tra le braccia di una donna dai capelli rossi.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie '~The Black Chronicles~'
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What's your name?

Quello era il primo incarico per il giovane Regulus Black. 
Si sentiva un po' ridicolo a camminare in mezzo a tutti quei Babbani, che lo salutavano cordialmente e lo guardavano con curiosità. Era oltremodo assurdo ma, tutta la quiete di quel paesino, cominciava a piacergli. Lui non aveva mai frequentato luoghi Babbani, anche se avrebbe voluto. I suoi genitori non glielo avrebbero mai permesso se non fosse stato un ordine dell'Oscuro Signore.
Si sistemò il giubbotto nero che aveva addosso, come se potesse nascondersi nella sua tenuta da Babbano. 
Lui e gli altri Mangiamorte si erano divisi per facilitare la ricerca. "Voglio che la portiate a me a qualunque costo. Ho bisogno della fonte di quel potere. Deve essere mia", aveva detto quel viscido mostro che Regulus era costretto a servire e a chiamare "Mio Signore". 
Era condannato a una vita da dannati solo per compiacere i suoi genitori, ma avrebbe dato qualsiasi cosa in cambio della libertà. 
Stava camminando per quelle stradine guardando a destra e sinistra in cerca, ma nemmeno lui sapeva di cosa. Non era a conoscenza della forma di quella fonte, dopotutto poteva essere qualsiasi cosa! Anche quello strano aggeggio Babbano che bagnava il prato lì vicino con degli spruzzi. 
Poi, la sua attenzione venne attratta da una strana energia alle sue spalle. Era forte. 
Si volse ma vide solo una stradina che conduceva ad altre villette. La percorse e seguì il flusso d'energia, come se fosse stato incantato, fino a ritrovarsi davanti a una villetta molto curiosa per i suoi sgargianti colori rosso e oro. 
Regulus inarcò un sopracciglio, non sapendo se ridere o piangere di quell'insolito spettacolo che si trovava davanti, ma venne subito distratto da una vocetta che canticchiava una melodia che non riconobbe. 
Abbassò lo sguardo incrociando la figura di una bambina dai lunghi capelli scuri coperti da un cappellino, che giocava nel giardino di casa. 
Rimase un po' perplesso quando la vide. 
'Ma quale genitore sconsiderato lascerebbe una bambina così piccola da sola? E se ingoiasse qualcosa di strano?'. 
Un attimo dopo si diede dello stupido, dopotutto non erano affari suoi come i Babbani educavano i propri figli.
Scrutò la piccola che giocava tranquilla, notando che sembrava divertirsi un mondo con tutta quella terra.
A quel punto avvertì di nuovo quello strano flusso d'energia. Era diventato più forte... e proveniva proprio dalla bambina.
Regulus le si avvicinò piano, cercando di non spaventarla... Più che altro era lui quello preoccupato, temeva di aver trovato quello che il Signore Oscuro stava cercando, ma Regulus non voleva fare del male a una bambina! 
Come se chiamata, la piccola alzò lo sguardo e il ragazzo si pietrificò sul posto quando vide i suoi occhi attenti che lo scrutavano. 
'Ha gli stessi occhi di mio padre', pensò in un attimo di confusione.
- Tao - disse la bimba con la sua vocetta acuta. - Vuoi giocale con me? 
Il ragazzo sgranò gli occhi e si guardò intorno, cercando una via di fuga. - Ahm... - Ma venne afferrato dalle manine paffute della piccina e fu costretto a sedersi accanto a lei, in mezzo a tutto quel fango. 
- Come ti chiami? 
- Senti, piccolina, ma mamma e papà non ti hanno mai detto che non si da confidenza agli sconosciuti? - chiese Regulus, trovando assurda quella situazione. 
La bambina arricciò il nasino e annuì. - Ma io vollio sapele il tuo nome... E sei calino. - Regulus arrossì e la bimba sorrise divertita. - Sai il mio papà ha una foto con un bimbo che ti assomillia tanto.
- Il tuo papà? 
- Aha - affermò la piccina. 
- E do... dov'è il tuo papà, adesso? - Regulus iniziava a sospettare di conoscere l'identità della bambina. 
Aveva sentito dire dalla sua folle cugina Bellatrix che suo fratello Sirius aveva avuto un figlio. La notizia, in realtà, aveva reso i componenti della famiglia Black molto felici e sembrava volessero dimenticare il disonore che Sirius aveva procurato loro quando era scappato di casa, per accoglierlo nuovamente in famiglia insieme alla moglie e al figlio. Ma quando si venne a sapere che il bambino non era altro che una "sudicia macchia del loro sangue purissimo" e che la madre del piccolo non fosse nemmeno la sposa di Sirius, ne erano rimasti oltremodo disgustati.
Regulus, invece, incurante del loro disprezzo, era stato più volte tentato di vedere il suo nipotino e riallacciare il legame che aveva con il fratello, ma non ne aveva mai avuto il coraggio. Sapeva che Sirius lo avrebbe disprezzato e cacciato via a suon di pedate se solo si fosse avvicinato. 
- Papà è in casa - la bambina lo distolse dai suoi pensieri. - Ola vuoi giocale con me? 
Lui annuì e la piccola sorrise raggiante. 
- Mi chiamo Regulus. 
- Io Ginela - gli tese la manina paffuta tutta sporca di terra e lui rise, stringendola. 

Iniziarono a creare delle piccole montagne di fango, sporcandosi a vicenda. 
- AH - strillò poi la bimba. - Ci volliono i fioli e i luscelli!
Regulus ridacchiò trovando adorabile il suo modo di parlare ancora infantile. - Allora dobbiamo sbrigarci! 
Sfoderò la bacchetta, stando ben attento che nessuno lo stesse guardando e, sotto lo sguardo strabiliato della bambina, fece apparire dei piccoli fiorellini in cima alle montagnette e, tutt'intorno, dei piccoli rivoli d'acqua. 
La bimba batté le mani paffute, divertita. - Anche io so fale magie! 
- Davvero? 
- Pelò è un segleto - aggiunse la piccola portando un ditino sulla punta del naso. 
- Oh, ok - annuì Regulus, ridacchiando. 
Amava già quella bambina. 
La vide portare la mano alle labbra, che formavano una piccola O, e soffiare piano. Sulla sua manina era apparso un piccolo turbine d'acqua e intorno ad esso apparvero tante piccole goccioline che danzavano. Poi la bimba chiuse la manina in un pugno e quando la riaprì apparve una palla di neve che dopo qualche istante si sciolse, lasciando il posto a una fiammella e si dissipò quando lei soffiò di nuovo. 
Regulus era strabiliato dalla sua bravura, così tanto che rimase quasi senza parole. - Wow, sei... molto più brava di me. 
Un ampio sorriso albergò sul viso della bambina ma, ad un tratto, venne afferrata da qualcuno alle sue spalle e le scappò un piccolo urlo spaventato. 
- Sta.Lontano.Da.Lei - ringhiò James Potter all'ex Serpeverde. 
- Tio James! - protestò la piccola in un grido acuto. - Legulus è mio amico! 
- CHE COSA LE HAI FATTO? - urlò James tenendola lontana dal ragazzo. 
- Non le ho fatto nulla, lo giuro. 
- COME HAI FATTO A ENTRARE? COME HAI FATTO A SUPERARE GLI INCANTESIMI DI PROTEZIONE?
- Non lo so!
Le urla di James furono un campanello d'allarme per gli abitanti della casa che uscirono in giardino a bacchette sguainate. Quando Sirius vide il fratello minore rimase sbigottito, ma poco dopo non riuscì a trattenersi dal corrergli incontro. 
- Come si chiama l'orsacchiotto che ti ho regalato al tuo sesto compleanno? - domandò puntando la bacchetta contro Regulus, sperando di non essere costretto ad usarla. 
Il ragazzo arrossì ma rispose in un borbottio imbarazzato. - Mr Cuddles.*
Sirius abbassò la bacchetta e abbracciò il fratello. - Sei tornato. 
Regulus, anche se piacevolmente sorpreso dal gesto del fratello, lo respinse. - Sirius... 
I sensi di colpa lo stavano divorando. Avrebbe voluto dirgli tante cose ma, in quel momento, non era in grado di mettere ordine in quella confusione che aveva in testa. 
- Sir, non possiamo fidarci di lui - disse James che ora puntava la sua bacchetta contro il giovane Black. 
- No! Lui è mio amico! - urlò la bambina tra le braccia di una donna dai capelli rossi. 
Regulus rimase ad ammirare la donna per pochi secondi riconoscendola come la bella e intelligente Lily Evans, la Nata Babbana più dotata che Hogwarts avesse mai visto e che, in quel momento, era in dolce attesa. 
- James, ti prego - disse Lily, abbracciando la bambina. - Non fare sciocchezze. 
- Cosa ci fai qui, Regulus? - chiese Remus Lupin tenendo stretta la bacchetta, senza puntargliela contro. 
Regulus squadrò ognuno di loro fino a soffermarsi sul fratello. - È tua figlia. 
Non era una domanda ma Sirius rispose comunque. 
- Sì. 
- Ti somiglia molto - ammise Regulus con un sorriso amaro. 
- Reg, lo sai che noi possiamo aiutarti - disse Sirius con fervore. - Noi possiamo aiutarti. Possiamo proteggerti! Lascia che ti aiuti, ti prego. 
Regulus trattenne il respiro, non era preparato a quella reazione del fratello. Si sarebbe aspettato di tutto, -disprezzo e soprattutto tanto odio- ma non che Sirius gli offrisse l'ultima ancora di salvezza.
- Non credo che gli altri siano del tuo stesso avviso. 
- Ti sbagli - ribatté Lily facendo un passo avanti. - Chiunque può fare degli errori. 
Il giovane Black non riuscì a trattenere un sorriso di scherno e parlò con un filo di cattiveria: - Oh, certo. Quindi è questo il trattamento che riservate a chi viene a chiedervi aiuto? Se venivo accolto così calorosamente, sarei venuto prima. 
James era pronto a scagliargli una fattura ma, sotto lo sguardo penetrante della moglie, abbassò lentamente la bacchetta. 
- Che cosa ci fai qui, mio caro Mangiamorte? - chiese mostrando un sorriso falso. 
Per niente colpito da come era stato appellato, Regulus rispose con un pizzico di sarcasmo. - Be', passavo di qua e mi sono trovato davanti questa casa... colori originali, devo dire. 
- Ti ringrazio, li ho scelti io - James assottigliò lo sguardo. 
- Non lo metto in dubbio, Potter - annuì Regulus, poi sospirò. Quella era la sua ultima possibilità di redimersi, era stanco di scherzare. - Sentite - iniziò, - so che probabilmente Potterino qui mi farà pentire di tutto, ma... se siete disposti ad ascoltarmi, io voglio darvi una mano. 
 
- Quindi Voldemort sta cercando Ginevra? - sbottò James. - Perché? 
- Non avete sentito l'energia che emana? - domandò Regulus mentre la piccola disegnava canticchiando contenta, seduta sulle sue ginocchia. - Lui ha inviato alcuni Mangiamorte, ordinando di portargliela a qualunque costo. 
- E tu che intenzioni hai? - chiese James, che sembrava il più scettico di tutti nel dargli ascolto. 
- Credi che potrei mai far del male a una bambina? Io non ho mai chiesto di essere un mostro! 
Nella stanza cadde il silenzio che aveva come sottofondo la canzoncina di Ginevra. Poco dopo, Sirius ruppe ogni forma di silenzio imbarazzato e  appoggiò la mano sulla spalla del fratello. - Grazie - disse. - E... ti chiedo scusa per averti lasciato da solo con quei mostri dei nostri genitori, non avrei dovuto.
Regulus guardò quegli occhi color ghiaccio uguali ai suoi e annuì. - Non preoccuparti.  
- Guadda, papà! Ti piace? - domandò la piccola mostrando il suo disegno. 
- È bellissimo, principessa - disse Sirius prendendola in braccio e facendola ruotare. Dopodiché diede il disegno al fratello minore. - Sei spacciato, fratellino. Ora ti tocca accontentarla. 
Regulus aggrottò la fronte prima di guardare il disegno, nel quale vi erano tanti omini colorati e sopra di essi erano scritti i loro nomi, ed alcuni necessitavano di una traduzione accurata dato che gli sembravano dei geroglifici. Ma non impiegò molto a capire che la piccola Ginevra aveva disegnato la sua famiglia con un personaggio in più che la teneva per mano: Lui. 
Si voltò verso di lei, che rideva quando suo padre le solleticava la pancia e sorrise, commosso. 
Guardò di nuovo il disegno, promettendo a sé stesso di proteggere quella dolce bambina, che da quel giorno era entrata nella sua vita oltre che nel suo cuore, a qualunque costo. 





ANGOLO AUTRICE: 
Salve a tutti, come state? 
Ho pubblicato questa breve storia, sperando che in futuro possa servire a semplificare alcuni argomenti nella seconda parte della mia storia: "Light and Darkness".
Ditemi cosa ne pensate e se avete incontrato degli errori, scusatemi. 
Spero di non aver creato un obbrobrio. 
Alla prossima
18Ginny18

* In realtà l'orsacchiotto si chiama Miss Cuddles, perché (per chi non lo sa) viene da The Vampire Diaries. 
  
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