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Autore: Synchro    20/09/2016    1 recensioni
Un gruppo di giovani allenatori si avventura nella regione di Kalos, conquistata dal Team Flare, per riportare la speranza.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Elisio, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Videogioco
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Dopo la catastrofe

 

C’è stato un tempo in cui la regione di Kalos era florida e pacifica, ma a tramare nell’ombra per portare distruzione e caos vi era il Team Flare, capeggiato da Elisio.

Tra gli uomini ai suoi comandi vi era uno scienziato, tanto geniale quanto malvagio e spietato: Xante.

Quest’ultimo perfezionò una macchina capace di controllare la mente di umani e Pokémon, riuscendo ad utilizzarla sul Pokémon leggendario Hoopa.

Messe poi le mani sul Vaso del Vincolo, Elisio ed il team Flare utilizzarono il potere di Hoopa per richiamare i leggendari Xerneas e Yveltal, soggiogandoli grazie all’invenzione di Xante.

I Superquattro, gli unici allenatori oltre alla Campionessa che potevano contrastare la forza dei Pokémon leggendari, vennero trasportati in un luogo sconosciuto insieme all’intera Lega Pokémon dagli anelli di Hoopa.

Diantha, rimasta allora da sola, venne sconfitta e imprigionata.

A quel punto, il team Flare estese l’attacco con i propri uomini e i due leggendari Xerneas e Yveltal sull’intera regione di Kalos.

Le principali città vennero rase al suolo, i capipalestra sconfitti e catturati, così come gli abitanti.

Entro breve tempo, di quella florida regione rimase solo il ricordo.

Tuttavia, è proprio nei periodi di caos, che nasce la speranza.

Gli abitanti di Borgo Bozzetto insieme al professor Platan, prima di venir imprigionati, riuscirono a far scappare un piccolo gruppo di giovani e inesperti allenatori, speranzosi che quei ragazzi e ragazze riuscissero un giorno a sconfiggere il Team Flare e a riportare la pace.

La speranza di Kalos è riposta in Mark, il più coraggioso del gruppo; Anna, dolce e gentile, contraria alle lotte di pokémon; Jack, il più esperto nella cura dei pokémon; Roxy, tra tutti la più avventurosa; ed infine la piccola Julia, non ha ancora l’età per divenire allenatrice, tuttavia s’impegna in egual modo degli altri.

Questi cinque giovani allenatori si troveranno ad affrontare sfide e imprevisti lungo la loro missione, per riportare la speranza nella regione di Kalos!

 

 

Da qualche parte nel Percorso 1

 

- Dannazione! Dannazione!- gridai, infuriato come non mai.

- Calmati Mark, la situazione è già abbastanza critica senza che tu seppellisca quel minimo di spirito che ci rimane.- mi rimproverò Anna, mentre Roxy cercava di consolare la sua sorellina Julia.

Certo, la faceva facile lei, ma era avvenuto tutto così all’improvviso.

Quando quegli strani tipi vestiti di rosso, che nell’ultimo mese si vedevano sempre più frequentemente alla TV, erano piombati nella nostra città insieme ai due Pokémon leggendari; la situazione era già diventata catastrofica.

Mia madre, insieme ai genitori di Anna, Jack, Roxy e Julia, ci aveva portati fino ai confini della nostra piccola cittadina, Borgo Bozzetto, insieme ad un uomo.

Questi si era presentato come il Professor Platan, ma non serviva che si presentasse, io l’avevo incontrato un paio di settimane prima, quando era venuto di persona per farmi scegliere il primo Pokémon.

In un punto quasi nascosto, vi era una sorta di grande tenda, montata su una base con quattro ruote, il tutto legato ad un Rhyhorn.

Gli adulti ci fecero salire su quello strano veicolo e nel mentre mia madre mi diede la Pokéball nella quale era contenuto il suo fidato Manectric.

- Ascoltate, io e gli abitanti di Borgo Bozzetto tenteremo di trattenere qui il team Flare, voi allontanatevi da qui e restate nascosti.

Attendete un paio di giorni e se non dovesse arrivare nessuno, proseguite e cercate di ritrovare i Superquattro.- ci aveva spiegato il professor Platan.

- Perché dobbiamo scappare?! Posso combattere contro di loro! Sconfiggerò tutti loro e i due Pokémon leggendari!- gridai.

- Non è possibile, Mark! Non sei abbastanza forte.. nessuno di noi lo è per tenere testa a quei Pokémon.

Adesso vai, prenditi cura degli altri e restate nascosti.- mi aveva risposto mia madre, con le lacrime agli occhi.

Jack allora afferrò le briglie e ordinò a Rhyhorn di partire.

Mentre ci allontanavamo dalle nostre case, vedevo la devastazione che piano piano stava avvolgendo Borgo Bozzetto.

Questo accadde almeno quattro giorni fa.

Da allora, nessuno si era fatto vedere.

Secondo le istruzioni del professor Platan, ci saremo dovuti muovere già due giorni fa, ma francamente nessuno di noi aveva avuto la forza per allontanarsi.

- Cosa facciamo adesso?- domandò Jack

- E lo chiedi anche? Staniamo quelli del team Flare e li costringiamo a liberare i nostri genitori!- esclamai.

- Non è così semplice, Mark…- intervenne Roxy, - loro sono in tanti, hanno anche i due Pokémon leggendari dalla loro parte; dobbiamo seguire il suggerimento del professore e cercare i Superquattro.-

- E dove li andiamo a cercare?! Nessuno sa dove sia finita la Lega Pokémon.-

- Da qualche parte dovremo pur iniziare, Mark! Non possiamo restare a lungo fermi qui, prima o poi il team Flare ci troverà.- concluse Anna.

Mentre io, Anna e Roxy discutevamo, Jack aveva preparato un giaciglio in un angolo della tenda e ci aveva sistemato Julia, sfinita dall’ennesima giornata passata a piangere e preoccuparsi per i suoi genitori.

- Io avrei un suggerimento...- si fece avanti Jack, - dirigiamoci verso Rio Acquarello per procurarci pozioni e medicine per i Pokémon e altre provviste, dubito che con tutto quello che sta succedendo, il Centro Pokémon sia ancora attivo.-

- Io continuo a dire che dobbiamo affrontare quegli esaltati invece di scappare!- ribattei.

- Ha ragione Jack, dobbiamo pensare ai nostri approvvigionamenti invece di buttarci in lotte impossibili da vincere.- concluse il discorso Roxy.

Jack si mise alla guida del nostro “carro” e ordinò a Rhyhorn di proseguire, mentre io mi sistemai nella tenda, scuro in volto.

- Mark, siamo tutti preoccupati per quello che è accaduto ai nostri genitori, ma non possiamo affrontare il team Flare adesso, i nostri Pokémon rischiano solo di rimanere feriti nel tentativo.- mi disse Anna, adagiatasi accanto a me, mentre Roxy si sistemò accanto alla sorella.

Io sbuffai e non risposi.

Non sono abbastanza forte… queste erano state le parole di mia madre, prima che fossimo costretti a scappare.

Io SONO forte!

Perché gli altri non lo capiscono?

Dopo alcune ore, arrivammo a Rio Acquarello, ma lo spettacolo che vi trovammo era sconfortante: case ridotte in macerie e segni di distruzione ovunque.

- Sembra che non ci sia più nessuno…- mormorò Jack, facendo fermare Rhyhorn per farlo riposare qualche minuto.

- Vado in avanscoperta, voi aspettatemi qui.- dichiarò Roxy, scendendo dal carro e muovendosi con circospezione in mezzo ai ruderi.

Dopo alcuni minuti, la vedemmo ritornare e farci segno di via libera.

Lasciammo Julia che dormiva nella tenda, con Rhyhorn ed il carro ben nascosti, e ci addentrammo a Rio Acquarello.

La nostra prima tappa fu di controllare il Centro Pokémon, ma lo trovammo completamente distrutto.

Successivamente ci spostammo al Pokémon Market, che fortunatamente era ancora in piedi, nonostante i segni di devastazione.

Io e Jack provammo a forzare la porta, ma era incastrata.

- Vieni fuori, Blitzle!- esclamò Jack, lanciando la Pokéball.

Una volta fuori, ordinò: - Blitzle, usa Nitrocarica e sfonda la porta.-

Blitzle colpì la porta, ma che tuttavia non cedette.

Ritentò diverse volte e alla fine riuscì e sfondare la porta del Pokémon Market.

-Grazie, Blitzle, sei stato bravissimo, adesso riposati.- lo lodò Jack, facendo rientrare il suo Pokémon nella Pokéball.

All’interno mancava la corrente, ma fuori c’era il sole quindi l’interno non era completamente buio.

Seguendo le indicazioni di Jack, prendemmo diverse pozioni, antidoti, antiscottatura, antigelo, antiparalisi, e alcuni revitalizzanti.

Fu quasi per caso che trovai anche diverse Pokéball vuote.

- Queste ci torneranno utili, nel caso ci capitasse di incontrare Pokémon forti.- dissi, mettendole insieme agli altri oggetti.

- Mi sento una ladra ad agire così.- mormorò Anna.

- Anche volendo, non c’è nessuno a cui pagare questa roba, quindi tecnicamente non è un furto, è sopravvivenza.- le rispose Roxy, aiutando Jack a trasportare gli oggetti.

Tuttavia, prima che uscissimo, sentimmo in lontananza il suono di motori.

- Qualcuno si sta avvicinando.- bisbigliò Roxy, facendoci segno di restare bassi e di non fare rumore.

Dopo alcuni minuti, arrivò rombando un gruppo di motociclisti.

- Cosa vogliono questi, adesso?- mormorai.

- Niente di buono, probabilmente vorranno approfittare della devastazione per saccheggiare le case nei dintorni.- ipotizzò Jack.

- Speriamo che non riescano a trovare il nostro carro, dobbiamo sbrigarci a ritornarci e ad allontanarci da qui.- ci suggerì Anna.

Tuttavia, il gruppo di motociclisti si fermò proprio nella piazza di Rio Acquarello, di fronte al Pokémon Market.

Insomma, eravamo bloccati.

- Anche questo posto è ridotto ad un cumulo di macerie capo; non si è salvato quasi nulla.- disse uno di quei motociclisti, rivolgendosi al tipo più grosso del gruppo.

- Già, questo lo vedo, direi che sarebbe una buona idea allearci con il team Flare, potremo procurargli nuova manodopera in cambio di privilegi.- disse quest’ultimo, sghignazzando.

Un altro motociclista constatò: - Ma capo, qui non c’è anima viva. Probabilmente quelli del team Flare avranno già catturato tutti.-

Il capo si mise a ridere: - HAHAHAHA, sul serio credi che nessuno sia riuscito a scappare? Lo sento, qui in torno ci devono essere delle persone che sono sfuggite al team Flare, ci basterà prenderle e portarle ad una delle loro basi per ingraziarci i generali.-

Questa non ci voleva, quei folli erano venuti fin qui per catturare eventuali fuggiaschi.

- Dobbiamo scappare il prima possibile, prima o poi entreranno qui.- ci bisbigliò Anna.

- Li scaccerò via!- dichiarai, ma mentre mi alzavo in piedi, Roxy mi trascinò nuovamente a terra.

- Niente mosse azzardate, Mark! Ricordati che mia sorella è da sola sul carro, non voglio che non ci trovi al suo risveglio.- mi sussurrò Roxy con decisione.

Io strinsi i pugni per la frustrazione, ma Roxy aveva ragione.

- In ogni caso, uscire da qui senza farci vedere non sarà semplice; però potremo depistarli.- mormorò dopo alcuni istanti Roxy.

- Hai in mente un piano?- le chiese Jack.

Roxy annui: - Loro sono venuti qui in cerca di fuggiaschi, se riusciamo a provocare del rumore nell’edificio dall’altra parte della strada, i motociclisti si fionderanno a controllare e a noi basterà sgattaiolare via.-

- D’accordo, cerchiamo qui intorno qualcosa da lanciare, ma restiamo bassi.- ci disse Jack.

Dopo alcuni istanti, passati a strisciare su gomiti e ginocchia, trovammo una Pokébambola.

Questa vibra e fa rumore, l’ideale per distrarre i Pokémon o, come in questo caso, una banda di scocciatori a due ruote.

Aspettai che i motociclisti non guardassero da questa parte e poi lanciai la Pokébambola dritta dentro un altro edificio.

Quest’ultima fece un gran fracasso, che attirò l’attenzione dei motociclisti, che infatti si fiondarono a controllare.

Noi ne approfittammo per uscire e muoverci bassi tra i ruderi, quando udimmo un urlo.

- Ehi, capo, guarda cosa ho trovato!- gridò un motociclista che si era allontanato dal gruppo.

Sbarrai gli occhi, quello stava trascinando Julia dritta verso il gruppo di motociclisti.

- L’ho trovata che camminava tra i ruderi e l’ho sorpresa alle spalle.- spiegò il motociclista, tirando Julia per la maglia.

- Ben fatto, chissà che ci fa una bambina tutta sola da queste parti...- disse il capo dei motociclisti, avvicinandosi poi a Julia e chiedendole, con un ghigno: - Dimmi, bambina, dove sono i tuoi genitori? Sono qui attorno?-

Julia era molto spaventata, infatti gridò: - MAMMA! PAPÀ! ROXY! AIUTO!-

Roxy stava già per saltare fuori dal nascondiglio, ma io fui più svelto di lei: -Ehi tu! Lasciala andare!-

Il capo dei motociclisti mi guardò e rise: - HAHAHA! Avevo ragione, una bambina così piccola non poteva essere qui da sola. Bene bene, abbiamo un paio di giovani fuggiaschi da portare al team Flare.-

- Voi non ci porterete da quei folli! Io vi sconfiggerò qui e subito!- esclamai, tirando fuori una Pokéball.

- Mi stai sfidando, ragazzino?!?- replicò il capo dei motociclisti, tirando fuori a sua volta una Pokéball.

Dopo alcuni secondi, lui la lanciò, dicendo: - Fatti avanti, Cacturne.-

- Pronto a combattere, Manectric!-

- HAHA! Vorresti affrontare il mio Cacturne con un Pokémon di tipo Elettro? Non sai che le mosse Elettro non sono molto efficaci sui Pokémon d’Erba?- mi schernì lui.

- Manectric usa Scintilla.- ordinai.

Manectric colpì con l’attacco Cacturne, tuttavia lui non sembrava aver subito molti danni.

- Sei solo un principiante, ragazzino; Cacturne usa Pugnospine!- esclamò il capo dei motociclisti.

Le spine di Cacturne si allungarono e corse contro Manectric, così ordinai: - Manectric, schivalo.-

Con un balzo, Manectric riuscì ad evitare l’attacco di Cacturne, così continuai: - Adesso usa Ondashock!-

- Illuso, Cacturne vai con Sbigoattacco!- ribatté il capo dei motociclisti.

Prima che Manectric potesse attaccare, Cacturne riuscì a colpirlo.

- Non arrenderti, continua con Ondashock!- dissi.

Manectric lanciò il colpo che colpì in pieno Cacturne, ma anche stavolta sembrò che non avesse subito gravi danni.

- Cacturne, finisci il Pokémon di quel moccioso con Pugnospine!- gridò il capo dei motociclisti.

Cacturne partì all’attacco; dovevo pensare ad una mossa risolutiva, dovevo far presto per liberare Julia.

Poco prima che Cacturne riuscisse a colpire Manectric, gli ordinai: - Evitalo e usa Rogodenti!-

Manectric annuii e balzò di lato, evitando il Pugnospine di Cacturne e colpendolo in pieno con Rogodenti.

Questa volta Cacturne subì un colpo critico, tanto che cadde a terra, esausto.

- Non è possibile… Cacturne ritorna.- farfugliò il capo dei motociclisti.

Manectric mi si avvicinò e ringhiò contro la banda, mentre io esclamai: - Hai perso! Adesso libera Julia!-

- Non ci penso nemmeno! Ragazzi, distruggete quel ragazzino!!- sibilò con rabbia il capo dei motociclisti.

Ma prima che i suoi sgherri potessero fare alcun ché, Roxy balzò fuori e lanciò una Pokéball, ordinando: - Charmander, usa Muro di Fumo!-

Il Charmander di Roxy creò una grande nube di fumo, che avvolse completamente i motociclisti, disorientandoli.

- Torniamo al carro, presto!- gridò Anna, mentre Jack s’affrettava con le provviste verso il carro.

Io corsi, richiamando Manectric nella Pokéball, in cerca di Julia per liberarla, quando la vidi uscire a tentoni dal fumo.

- Qui Julia, fai presto!- le dissi.

Lei mi vide e corse verso di me, ma il motociclista che prima l’aveva presa, le corse dietro, pronto a riacciuffarla.

Stavo per far uscire il mio Froakie, quando da una Pokéball sistemata nella tasca di Julia, uscì un Oshawott, che colpì in pieno il motociclista con Pistolacqua.

- Grazie, Oshawott.- lo ringraziò Julia, mentre Oshawott era palesemente in imbarazzo per quel complimento.

Io e Julia arrivammo al carro mentre Jack, Anna e Roxy erano già a bordo, così ci allontanammo il più in fretta possibile.

- Non sapevo che tu avessi un Pokémon, Julia, sei ancora piccola per essere un’allenatrice.- le dissi, sorpreso.

- Lo so, ma Oshawott è mio amico; è stato papà a darmelo.- mi rispose lei, abbracciando il suo Pokémon.

Annuii e non le chiesi altro, mentre ci allontanavamo sempre di più da Rio Acquarello.

Kalos era cambiata.

Tutto per colpa del team Flare.

Ma noi eravamo ancora liberi.

Liberi, per sconfiggerli!

   
 
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