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Autore: Crateide    20/09/2016    2 recensioni
| Andy/Prue |
"Con lo sguardo abbraccio tutta la mia vita, tutto ciò che ho vissuto. I ricordi esplodono davanti ai miei occhi in un arabesco di colori e sensazioni, di calore e luce. È come trovarsi nella stanza degli specchi al Luna Park: infinite me mi circondano. Le vedo sorridere, piangere, arrabbiarsi, addirittura urlare."
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Patricia Halliwell/Mamma Patty, Prue Halliwell
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prompt: "Finalmente ci rivediamo in quest'altro mondo".

Da: Napee.

Gruppo facebook: we are out for prompt.

Numero parole: 1105.

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

Dov’è il medico? Dov’è Piper?

Sono riuscita a proteggerli, a salvarli?

I ricordi stanno svanendo, inesorabilmente.

Presente e passato si mescolano, svaniscono come nebbia all’orizzonte. I volti delle mie sorelle si confondono, le loro voci divengono un suono indistinto.

E questi?

Memorie.

Con lo sguardo abbraccio tutta la mia vita, tutto ciò che ho vissuto. I ricordi esplodono davanti ai miei occhi in un arabesco di colori e sensazioni, di calore e luce. È come trovarsi nella stanza degli specchi al Luna Park: infinite me mi circondano. Le vedo sorridere, piangere, arrabbiarsi, addirittura urlare.

Ci sono anche tutti gli innocenti che ho salvato finora, ne riconosco i volti e ne ricordo i nomi. Non so come sia possibile, ma li vedo vivere le loro vite – quelle stesse vite che io e le mie sorelle abbiamo strenuamente difeso – e sento la pace scendermi nel cuore.

Chiudo gli occhi e lascio che questo calore mi avvolga e mi elevi. Il mio corpo diventa leggero come i baci che mi dava la mamma la sera per farmi addormentare e di cui ne serbo ancora il dolce ricordo.

“Prue...”.

Questa voce...

Risollevo le palpebre e non posso fare a meno di chiedermi se questo non sia altro che un sogno.
“Mamma!”.

Sono certa di non aver mosso le labbra, eppure ho sentito la mia voce riecheggiare fra le pareti di luce che mi circondano.

Lei mi sorride con dolcezza. Ha gli occhi lucidi e sembra che stia piangendo, ma nonostante questo è ancora più bella di quanto ricordassi.
“Prue, bambina mia...”. La sua voce è un coro di angeli, la melodia più bella che abbia mai udito. “Non avere paura, Prue. Ci sono io”.

Aggrotto le sopracciglia, mentre la luce aumenta. Perché dovrei avere paura? Dove mi trovo? Cosa sta succedendo?

“Mamma!” grido e il mio corpo si protende verso di lei. Mi aggrappo alla mano che mi sta tendendo, lasciando che mi tragga a sé. L’abbraccio con tutte le mie forze, mi stringo contro il suo petto e ne aspiro avidamente il profumo famigliare.

Non posso credere di essere qui, fra le sue braccia, e di essere cullata come quando ero bambina!
“Prue, non avrei mai voluto che accadesse”.

Mi scosto dalla mamma, guardandola nuovamente in viso. I suoi occhi nocciola si confondono con quelli di Piper e di Phoebe, facendomi fremere nel profondo.

Il ricordo di ciò che è accaduto torna vivido nella mia mente, mi colpisce con forza, mi annienta.

“Shax ha colpito me e Piper e...”.

Il respiro mi si spezza nel petto, o è questo ciò che sarebbe dovuto succedere. Non ho percezioni fisiche di alcun tipo!

Vorrei abbassare lo sguardo sul mio corpo, ma non ne ho il coraggio.
“Bambina mia, non avere paura. Ci sono io, ti aiuterò e ti starò accanto” la mamma mi prende il viso fra le mani, con il dolore riflesso negli occhi limpidi.

“Sono morta?”.

È il silenzio a rispondermi, a lacerarmi l’anima.

In un istante, tutti i sogni che avevo nel cuore si sgretolano fra le mie mani e scivolano via, come granelli di sabbia.

Non potrò più innamorarmi.

Non potrò più avere una famiglia.

Non potrò più proteggere le mie sorelle né condividere con loro la mia vita, la mia quotidianità.

Sono morta.

Morta.

Questa parola continua a rimbombarmi nella mente, macabra come un canto funebre.

“Prue...”.

Mia madre mi stringe nuovamente a sé, ma questa volta le mie braccia non vanno a cingerle la vita. Restano abbandonate lungo i fianchi, inermi come il mio corpo a terra fra polvere e sangue.

Una lacrima mi cade dalle ciglia, silenziosa.

“Sono morta...”.

Avevo pensato spesso a quest’eventualità, lo ammetto, ma non l’avevo mai davvero presa in considerazione. In fondo, me la sono cavata innumerevoli volte: ho sempre avuto fiducia in me, nel mio Dono e, soprattutto, nel Potere del Trio.

Ma, allora, perché è successo? Chi l’ha voluto? Era davvero questo il mio Destino?

Per un folle istante, mi ritrovo a pensare che sarebbe stato meglio non aver mai accettato di essere una Strega. Se non l’avessi fatto, ci sarei stata anch’io fra gli innocenti che vivono la propria vita!

Se non l’avessi fatto, vivrei insieme a Andy...

“Andy...!”. Il mio non è altro che un doloroso singulto.

L’unico uomo che abbia mai amato in tutta la mia vita ha sacrificato la sua per me, affinché potessi vivere. Ma adesso...

“Prue, non è così”.

Sobbalzo, continuando a fissare l’orizzonte bianco davanti a me. Sbatto le palpebre, liberando le ciglia dalle lacrime, che mi scivolano sulle guance senza consistenza.

Non è più mia madre la persona che mi stringe a sé. Queste spalle, questo calore, questo profumo... negli ultimi tre anni hanno popolato solo i miei sogni.

Le mani mi tremano, mentre risalgono il profilo di questa schiena muscolosa, carezzando delicatamente la stoffa leggera che la copre.

“Sei tu” sussurro.

“Sì, Prue. Sono io” dice, “finalmente ci rivediamo in quest’altro mondo”.

“Oh Andy, io...”.

“No”. Si scosta da me con la leggerezza di un respiro, guardandomi come se non fosse passato un giorno dall’ultima volta che i nostri occhi si sono incontrati.

Il suo sguardo screziato riflette la limpidezza del cielo, custodendo ancora la purezza della sua anima. Non lo ricordavo così bello...

Le nostre labbra s’incontrano a metà strada, i nostri sospiri si annullano l’uno nell’altro. Sento il mio spirito accendersi, come se andasse a fuoco. È una sensazione talmente forte e viva, che ne ho quasi paura.
“Prue, non rimpiangere ciò che non è stato”.

Mio malgrado, piego le labbra in un sorriso nostalgico. Quanto ho desiderato poter riudire la voce di Andy!

“Ho perduto la vita” dico, “nulla ha più senso”.

“Ne sei sicura?”. Conosco questo tono di voce da saputello...

Sollevo lo sguardo e per alcuni attimi mi perdo nel suo.

“C’è, forse?” gli chiedo di rimando.

Andy mi bacia sulla fronte, a lungo. Sento il suo respiro caldo fra i capelli e vorrei che non si staccasse mai più.

“Tutto ha senso, Prue, anche questo” mi risponde. “Avrà senso per le tue sorelle, così come lo avrà per te... così come lo ha avuto per me”.

“Hai davvero capito perché ti è accaduto tutto questo, perché la tua vita sia stata stroncata così precocemente?”.

Andy mi stringe le mani e una lacrima gli riga il viso.

“Adesso che tu sei qui, sì”.

Mi stringo a lui, soffocando i singhiozzi contro il suo petto.

Sono morta. Prue Halliwell ha lasciato il mondo dei vivi, insieme a tutti i suoi sogni.

Sono morta giovane, combattendo contro il Male.

Eppure, adesso ho la sensazione di non aver perduto qualcosa, ma di averla appena ritrovata.

 

 

   
 
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