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Autore: Aoboshi    20/09/2016    2 recensioni
Cassandra è ormai prigioniera nella reggia del deserto. Il suo tentativo di fuga viene però interrotto dall'affascinante richiamo della biblioteca della magione, la ragazza si ritrova a vagare tra gli antichi volumi del suo misterioso ospite, il quale la sorprende in quel luogo. Dopo il breve scambio di battute, Cassandra capisce che il breve equilibrio, conquistato dopo anni di tormenti, è stato incrinato e sarà proprio Kuja a condurla verso quel destino a cui lei è sfuggita per troppo tempo. Gli spiriti nella sua mente si sono risvegliati e la reclamano, il loro canto popola imbattuto i suoi incubi e, dopo anni, Cassandra non sa se sarà ancora capace di resistergli.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kuja, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti perduti di Gaya'
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E forse un giorno tornerò, forse un giorno riaprirò ancora gli occhi e mi specchierò nei tuoi. Non so quando, ma spero succeda prima o poi. Mi dispiace, mi dispiace tanto, per tutto.

Ho capito solo adesso quanto ero arrabbiata, quanto non avessi perdonato ai miei genitori di avermi lasciata sola. Ero una bambina egoista, incolpavo loro della mia maledizione. Ho cercato di dimenticare chi ero, i giorni e i mesi si susseguivano a Daguerrero sempre uguali mentre il ricordo del mio passato si frantumava in tanti piccoli pezzi.

Poi arrivasti tu, il ruggito del tuo drago fece riemergere tutti i ricordi del mio passato, risvegliò gli spiriti dentro di me, riportandomi al mondo cui appartenevo. Non ho esitato un solo istante, volevo combattere, volevo tornare me stessa. Sentivo la tua magia richiamare la mia, ma quali speranze avevo di vincere contro di te? Il mago di Tera, la disfatta di Gaya...

Quando mi sono risveglata nella tua reggia, credevo di essere nel mio peggiore incubo, invece avevo appena cominciato a svegliarmi. Ho imparato a conoscerti, a capirti e a seguirti nella tua personalità frammentata e instabile, placandola, sfidandola, come tu ogni giorno facevi con me.

So che non mi perdonerai, io non l'ho fatto con i miei genitori, tu non lo farai con me... C'è qualcosa di estremamente crudele nel sacrificarsi per gli altri, per le persone che ami, una perte di loro ti odierà sempre per averli lasciati. Ma non posso fare altrimenti, non posso lasciarti incatenato ad un destino che non ti appartiene, voglio restituirti la libertà di capire chi sei, come tu hai fatto con me.

E' buffo, ho avuto una vita di libertà per capire chi fossi, eppure l'ho imparato nel poco tempo assieme a te, imprigionata nella tua reggia, come ero imprigionata nelle mie paure.

Ma adesso no, ora sono libera, volo, l'aria mi scorre sulla pelle, è fresca e viva, come io credo di non essere più. Ho fallito, Garland è stato più forte, ma non vincerà per sempre e un giorno lo fermerai, forse anche un po' grazie a me, o a Ultima, o a entrambe.

Per ora mi accontento di averti visto, di essermi immersa ancora in quel gioco di verdi e azzurri. Mi accontento della sofferenza che hai provato nel vedermi, ho capito quanto ti ho ferito con il mio sacrificio. Sono crudele, lo so, ma una parte di me ha riconosciuto quella stessa disperzione che provai con mia madre e poi con mio padre; la provai perchè li amavo, come tu amavi me e io te...

Ricordo quando mi portasti via dalle rovine di Oeilvert, ricordo quando mi leggesti quel racconto, aspettando il mio risveglio. Il tuo tocco sulla mia pelle è vivido come una fiamma. Ricordo tutto e porterò questa memoria con me, lì dove questi ricordi si raccolgono.

Vedo il vento scorrermi accanto, così la luce, l'acqua. Ci sono altri come me, piccole luci, l'essenza di altre vite, sono i miei silenziosi compagni di viaggio, anche loro con il proprio passato, i propri ricordi. Andiamo tutti nello stesso luogo, siamo rapidi bagliori nel vento. A te piacerebbe volare così veloce, neppure il tuo drago potrebbe raggiungermi. Spero che tu non riesca a raggiungermi, mai. Non voglio che tu sia solo un ricordo, una mera memoria.

Oh, ecco la meta, è un castello avvolto nella nebbia, sembra un po' triste, ma non importa. L'aria è così ovattata, anche i miei compagni stanno rallentando. Mi accorgo solo ora di essere immensamente stanca, i miei ricordi sono pesanti, intensi, troppo. Credo di avere sonno, credo che chiuderò gli occhi, proprio qui, in questo mondo di cristallo, proprio adesso, qualche istante soltanto. Ripenso ancora ai tuoi occhi, Kuja, ai tuoi capelli serici tra le mie dita, penso di star sorridendo, anche se non ho più né un viso né nulla, sono solo un ricordo. Chiudo gli occhi che non ho più...

Forse un giorno mi sveglierò, forse un giorno potrò rivederti e dirti che sarai sempre il mio ricordo.

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Cassandra 



NdA: Signori, questo è l'ultimo capitolo, la caduta finesce qui, spero che la lettura non sia stata tediosa o fastidiosa o pesate. Lascio questo capitolo bonus, non adatto a chi ha già il diabete alto :3 un bacio
 

   
 
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