Rain
Pioveva.
E lei, oh sì, lei odiava
la pioggia.
Perché le metteva addosso
tutta quella tristezza.. perché tutto quel grigio, la abbatteva e le faceva
venire in mente ricordi e pensieri dolorosi.
E non riusciva più a
toglierseli dalla mente. Per distrarsi apriva un libro e studiava, ma i
pensieri rimanevano sempre lì. Fissi in quell’angolo della sua mente, coperti
soltanto da un lenzuolo leggero, pronto a svolazzare via in ogni momento,
appena avesse abbassato la guardia.
Sbuffò. Dalla poltroncina
della Sala Comune, su cui studiava silenziosa, aveva una perfetta visuale del
parco bagnato dalla pioggia, che non sembrava finire mai. Temeva che il lago
tra non molto sarebbe straripato, e avrebbe allagato la foresta e poi il parco.
E chissà, magari tutta quell’acqua grigia, fredda e triste sarebbe arrivata
anche a scuola.
Ebbe un brivido.
Razionalmente, ciò non poteva di certo avvenire, ma quando era in quello stato,
stile mezzo depressa, poteva anche convincersi che il mondo sarebbe caduto da
lì a qualche minuto.
Volse lo sguardo al caminetto
acceso. Ecco, il fuoco le piaceva molto di più. Le dava l’idea di conforto e
calore che solo i suoi amici e la sua famiglia le potevano dare. Un’idea di
sicurezza e protezione dove nessuno poteva scalfirla o farle del male.
Si alzò, un po’ più
sollevata, dirigendosi verso la sua camera, decisa a fare una doccia calda e
rilassante.
Ecco, quel tipo di acqua le
piaceva molto di più: le portava via i pensieri, le preoccupazioni, la rabbia e
qualsiasi altro sentimento negativo potesse provare. E alla fine rimaneva solo
lei con la sua razionalità.
Uscì dalla doccia rilassata e
con il sorriso: sicura in se stessa, pronta ad affrontare qualsiasi cosa. Non
aveva paura, c’erano i suoi amici, con lei.
- Ehi, Hermione, solita
doccia, eh? – chiese. Lei sorrise: lui infatti sapeva di quanto odiasse la
pioggia, e di come solo una doccia riuscisse a rilassarle del tutto i nervi e a
farle dimenticare i problemi.
- Certo, Ronald. Ora sto
decisamente meglio. Aspettiamo Harry e poi scendiamo a cena? – disse
avvicinandosi a lui con passo svelto, affiancandolo.
- Harry è già sceso. Però
prima.. voglio farti vedere una cosa, se me lo permetti. –
- Ma certo, Ron, dimmi pure.
Basta che ci sbrighiamo, ho una fame da lupi. –
Ron si mise dietro di lei,
appoggiando le sue mani sui suoi occhi.
- Oh! – esclamò sorpresa, non
aspettandosi di certo una cosa simile – Ron, cosa.. –
- Fidati di me, Hermione. –
disse semplicemente lui. Lentamente, le fece muovere qualche passo, portandola
di fronte alla grande vetrata che dava sul parco – Esprimi un desiderio. –
suggerì sorridendo, incitandola con un cenno del capo che lei non poté vedere,
eterno bambino giocoso.
- Eh? Ron, non è il mio
compleanno! – rispose lei, sbuffando. Cominciava ad irritarsi.
- E tu esprimilo lo stesso!
Cosa ti costa? Non ti ho mica chiesto di farmi copiare il compito di
Trasfigurazione di domani.. –
- Già, ma quello di sicuro è
il tuo, di sogno, vero? – ridacchiò ironica – E poi non ho visto nemmeno una
stella cadente! – cercò di convincerlo lei, ma a un suo sbuffo si zittì,
tacendo per un momento – Ok, fatto. E ora posso guardare? – riprese curiosa
come sempre.
- Certo che a volte sei così
impaziente! E io che volevo farti un regalo.. – finì in un borbottio la sua
frase, ma era un tono ironico e gioioso. Dopo un breve momento di attesa, che a
Hermione parve un’eternità, le tolse le mani dal viso – Et Voilà! – esclamò,
felice, osservando l’orizzonte.
Hermione all’inizio fu
accecata dalla luce che la colpiva, dopo quel tempo passato al buio, ma dopo un
momento riuscì a mettere a fuoco e lo
vide.
Sorrise, commossa, felice e
impressionata dalla gentilezza del rosso.
- Oh, Ron.. E da quando tu
saresti in grado di fare ciò? – chiese con la voce un po’ rotta dalla
commozione.
- E chi ti ha detto che l’ho
fatto io? E poi, ho pensato ti potesse far piacere.. – sussurrò, imbarazzato,
mentre le orecchie gli si arrossavano. Aveva pensato che potesse essere un modo
dolce per farle tornare il sorriso, dopo quel brutto temporale.
Lei si girò ad osservarlo, un
sorriso radioso che le riempiva il viso e le illuminava gli occhi.
- Grazie, Ronald. Sei stato
davvero molto gentile a farmi questa sorpresa. – e, avvicinandosi, gli diede un
dolce bacio sulla guancia, per poi prenderlo per mano – Allora, scendiamo a
cena? – e cominciò ad avviarsi, con lui ancora tutto rosso che le stringeva
delicatamente la mano.
Spazio Autrice
Diciamo
che non sono una grande fan delle Ron/Hermione, ma avevo voglia di scrivere
qualcosa su di loro, una specie di tributo che dimostrasse il forte legame che
li univa. E poi, stasera è scoppiato un temporale di dimensioni enormi, così
improvviso e turbolento, tutta quell’acqua, i tuoni e i lampi a tutto andare.. e
io che mi ero illusa del bel tempo.. uff.
Perciò
è uscita questa cosa.. spero che vi piaccia, anche se a me non convince del
tutto, ma, ripeto, volevo far vedere quel profondo legame di amicizia che c’è
tra i due.. che forse preannuncia qualcosa in più, forse no. Diciamo che
riguardo questa scelta della Rowling sono rimasta un po’ delusa, e Hermione
fosse stato per me non sarebbe mai finita con Ron. Però, nonostante tutto, sono
grandi amici e si vogliono davvero un gran bene, e la loro amicizia è unica e
rarissima.
Correzioni,
critiche e quant’altro sono ben accette.