Una giornata calma e tranquilla, una di quelle giornate da dedicare a se stessi, e per loro era motivo di gioia, visto che le giornate monotone non erano affatto rare. C’era chi si allenava, chi preferiva pescare in compagnia, chi progettava nuove armi o pensava a nuove tecniche di combattimento, chi gradiva leggere un bel libro e addirittura chi preferiva prendere il sole, tutti erano in completo relax, tranne per una persona, che invece di rilassarsi continuava a fare avanti e indietro dalla cucina per servire le creature più belle al mondo, cioè la sua adorata Nami-san e la sua adorata Robin-chan. Era uscito per l’ennesima volta dalla cucina dirigendosi canticchiando alla due sedia a sdraio prensenti sul ponte, dove in quel momento vi erano le sue dee, si apprestò a servir loro i due cocktail che aveva preparato con tanto amore "Mie dee ho pensato che vi avrebbe fatto piacere rinfrescarvi un pò, cosi ho preparato questi per voi, l’ho fatto con tutto il mio amore" "Grazie mille Sanji" disse la navigatrice prendendo le due bevande, porgendone uno alla sua sorellona appassionata nella lettura di un nuovo libro acquistato su un’ isola, che ormai si erano lasciati alle spalle da un bel po’. Sanji si era messo completamente a disposizione della due donne, e questo non era nuovo a nessuno, ma due tra quei ragazzi non erano molto entusiasti del comportamento cosi assillante del cuoco, ma neanche avevano intenzione di rimanere a digiuno quella sera, ma quando è troppo è troppo, Sanji ormai incantato, quasi stregato, dalle sue due compagne non smetteva di guardarle neanche per un secondo, quando ad un tratto ci fu qualcosa che ostacolava la sua visione e una voce lo riportò con i piedi per terra "Sanji anche noi abbiamo sete e poi io sto morendo di fame… quando è pronto il pranzo?" "Rufy sei perfettamente in grado di andare in cucina e prendere cio che vuoi da bere, non c’è bisogno che te lo debba portare io! E poi smettila di chiederlo, il pranzo sarà pronto quando sarà ora… non è nemmeno mezzogiorno!!" "Uffa però non è giusto… perché ha loro gli porti tutto, anche le cose che non chiedono, mentre noi dobbiamo servirci da soli" il povero cuoco stava già esaurendo la pazienza, glielo aveva ripetuto un milione di volte il perché, eppure lui si ostinava a non capire, e poi il suo broncio… non era possibile che un uomo di quasi vent’anni avesse lo stesso comportamento di un nanerottolo, e questo era proprio quello che lo faceva andare in bestia "Te lo avrò detto un centinaio di volte, le mie preziose dee non possono sforzarsi per una cosa così banale!!" "Ma questo non è giusto Sanji! Non sei onesto" ancora quel broncio, la goccia che fa traboccare il vaso, oramai aveva perso le staffe, stava per colpire il povero capitano, che ignaro si era distratto su altri pensieri, quando una voce portò entrambi alla realtà "Andiamo Sanji, lo sai come è fatto Rufy, non ne vale la pena arrabbiarsi, tanto non cambierà mai" disse calma e tranquilla la bella navigatrice dai lunghi capelli color mandarino. Il biondino si incantò a guardarla per qualche secondo, e si ritrovò a dargli ragione, se ne andò, con la sigaretta tra le mani in tento ad accenderla, e mentre percorreva la piccola distanza tra il ponte e la sua cucina, si ritrovò a pensare a quanto fosse fortunato il suo capitano ad aver trovato una donna così fantastica pronta a donargli tutto, lo invidiò di tanta fortuna, non riusciva ad accettare il fatto di aver perso la sua Nami e poi la sua Robin, quando lei e Franky si fidanzarono ufficialmente… in quel momento un lampo di genio, la sua Nami e quel tontolone del suo capitano non erano fidanzati ufficialmente, non avevo nulla a testimoniare che loro due stessero insieme, nessun anello, avrebbe potuto far cambiare idea alla sua dea…. Ma quel pensiero gli morì sul nascere, consapevole del fatto che nessuno dei due avrebbe rinunciato all’altro, apri la porta e varcò la soglia del suo regno quando un suono fastidioso gli giunse all’orecchio facendogli spezzare la sigaretta con i denti "Il solito farfallone!" “ZORO!!” La porta della cucina si spalancò all’improvviso facendo sobbalzare tutti sul ponte "COME TI PERMETTI BRUTTO BUZZURO" ecco erano alle solite, o per meglio dire alla solita litigata tra il cuoco e lo spadaccino, tra lo stupore e la preoccupazione di Chopper e Usop, la rassegnazione di Robin e Nami, le risate di Brook, Franky e Rufy. Nami lanciò un ultimo sguardo ai due ragazzi prima di intervenire, pensando che neanche per caso sarebbero mai riusciti a trascorrere una giornata tranquilla. Mentre stava per alzarsi Rufy si girò a guardarla e le sorrise, uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti, rispondendo al suo pensiero, quasi come le avesse letto la mente.