Fumetti/Cartoni europei > I Dalton
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Autore: jarmione    21/09/2016    1 recensioni
Natale in casa Dalton.
Averell in cucina, William e Jack alle decorazioni assieme ad Evelyn e Joe a tagliare legna fuori.
Una giornata tranquilla per un famiglia strampalata.
Tanta gioia e tanto amore natalizio.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
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So che sono in stra mega anticipo, ma era da parecchio che mi girava in testa e l'avevo scritta.
Mi è ricapitata in mano e l'ho sistemata. Facciamo giungere l'inverno un po' prima dai XD



L'aria gelida dell'inverno penetrava attraverso le finestre.
Nonostante il far west fosse un luogo eternamente caldo, quella volta gli abitanti avevano dovuto accendere i camini e munirsi di coperte pesanti.
Evelyn si rigirò nel letto, si era svegliata presto ma voleva rimettersi a dormire.
Il problema era il freddo, si sentiva ghiacciata e non riusciva a trovare un posto caldo nel suo letto.
Si alzò con malavoglia e guardò dalla finestra.
I suoi occhi si illuminarono.
Le finestre erano ghiacciate e formavano delle specie di disegni e...dei pallini piccoli e bianchi cadevano dal cielo.
Evelyn si appoggiò al vetro, ignorando completamente il freddo, osservando quello spettacolo.
Una coltre spessa di neve candida aveva ricoperto tutto il deserto.
"Neve!" Si avvicinò subito al letto di suo fratello Joe e si arrampicò sopra.
Lo toccò leggermente
"Joe" bisbigliò "Joe svegliati c'è la neve"
Per tutta risposta ricevette un brontolio da sotto le coperte
Evelyn sbuffò e provó con Jack e William, ma anche loro non risposero e si voltarono dall'altra parte.
Tentò un ultima volta con Averell.
Era già stufa di arrampicarsi sui letti.
Aveva solo cinque anni e il suo letto era più basso rispetto a quello dei fratelli.
Una su quello di Averell, si avvicinò all'orecchio del fratello e bisbigliò "C'è la neve"
Ci fu qualche secondo di silenzio e poi...
"NEVEEEEE!!!" Averell urló talmente forte che svegliò gli altri fratelli e fece cadere Evelyn per terra.
Senza attendere nessuno si era già vestito ed era già uscito fuori.
Jack e William ci misero un attimo a realizzare tutto, poi si alzarono e si vestirono.
Stessa cosa Joe e Evelyn.
"Un giorno lo uccideró" borbottò Joe "gli farò tanti di quei buchi che potrò utilizzarlo come scolapasta" poi guardò Evelyn con sguardo di rimprovero "in quanto a te, falò svegliare in altra volta in questo modo e ti faccio fare la stessa fine, hai capito!?"
La bambina gli fece un sorriso innocente ed uscì anche lei.
Averell era per terra a fare l'angelo, lei fece lo stesso, poi si misero a fare un pupazzo e a guerreggiare con le palle di neve.
Mamma Dalton li osservava dalla finestra, finì di preparar la colazione e poi li chiamó.
"La colazione!"
"Si mangia!" Dissero in coro Evelyn ed Averell, per poi correre dentro in tutta velocità.
Jack e William li seguirono, ancora addormentati, mentre Joe guardava spaesato attorno.
"Joe sbrigati!" Lo chiamò ancora mamma Dalton.
Nell'attimo che Joe entrò, Averell e Evelyn avevano già finito.
Quei due andavano molto d'accordo sul mangiare, bastava fosse commestibile e avrebbero mangiato anche il tavolo.
I gemelli erano a metà.
Si sedette e fece anche lui colazione.
Quando tutti furono a posto, Evelyn guardò Averell "Torniamo a giocare!"
"Siii!" La prese sulle spalle ma venne bloccato da mamma Dalton "ma mamma!"
"Fermi dove siete ragazzi, sapete che giorno è oggi?"
Tutti si guardarono
"Dobbiamo rapinare nuovamente la macelleria?" Chiese Jack
"Ma no, quello dobbiamo farlo domani" gli ricordò William "Joe ha già un piano e..." Vennero entrambi zittiti da due schiaffi da parte di Joe
"Fate silenzio imbecilli!" Si voltò verso la madre e...se la ritrovó davanti e pericolosamente vicino "dicono fesserie appena svegli" cercó di giustificarsi Joe.
"Adesso capisco perché hanno paura quando vado a fare la spesa!" Lo prese per un orecchio e lo trascinò fuori "il mangiare non ci manca! Se vuoi fare rapine falle alle banche!"
Joe si lamentava per il dolore all'orecchio e anche perché veniva sempre sgridato.
Gli altri non subivano nulla mentre lui le prendeva sempre.
Mamma Dalton lo scaraventò dietro la casa ed Indicó un enorme tronco ed un ascia "Taglia la legna" Indicó una montagna di tronchi dietro a Joe "e non rientrare finché non hai finito!"
"Ma...ma ci vorrà un eternità!"
"Allora ti conviene cominciare!" E rientró, ignorando di proposito le parole irripetibili che Joe le lanciava contro.
Una volta in casa chiuse la porta e guardò i figli "Stavamo dicendo?"
"Che giorno è oggi?"
Mamma Dalton sorrise e tirò fuori da sotto il gonnellone una ghirlanda natalizia con in centro due dolcetti a forma di pistola e sopra un enorme fiocco rosso.
"È Natale!" Esclamarono all'unisono.
"Ci saranno un sacco di decorazioni!" Disse William
"I regali! Io voglio un nuovo paraorecchie" aggiunse Jack
"Babbo Natale!" Evelyn saltellava
"Cibo!" Averell già pregustava la cena.
"Il materiale sapete dov'è, io devo uscire e ci metterò un po, al lavoro ragazzi!" Prese il cestino ed uscì.
"Vado a prendere io le scatole!" Evelyn fece per andare ma William la bloccó
"Dobbiamo organizzarci, non possiamo fare il lavoro senza avere un idea chiara"
"Cioè?"
"Significa che ognuno avrà un compito ben preciso da svolgere...nanerottola" borbottò Jack, anche se l'ultima parole era molto sforzata.
Evelyn si calmò "Cosa devo fare?"
William, che aveva già in mente un piano, sorrise fiero di se "Innanzitutto dobbiamo pensare alla cena"
"Cena!?" Averell si illuminò "posso pensarci io?"
William annuì "Siamo nelle tue mani" ed Averell si rinchiuse in cucina, iniziando ad armeggiare con pentole e ciotole "Jack tu ed io andiamo a prendere gli scatoloni"
"Ed io?" 
"Tu invece rimani qui è appena torniamo ci aiuti a montarlo" Evelyn annuì e li lasciò andare.
Nell'attesa uscì.
Ando da Joe e lo trovo intento a tagliare la legna e borbottare.
"Joe..." Lui si bloccò "noi facciamo l'albero di Natale...vieni anche tu?"
"No!" riprese il lavoro
"Lo facciamo insieme"
"Ho detto no!" Sbottò "non ti basta avermi fatto finire qui fuori? Vuoi il mio aiuto? Eccolo il mio aiuto!" Fece una palla di neve e gliela lanciò addosso, facendola cadere.
Senza dire o fare altro, Joe riprese il suo lavoro.
Evelyn lo guardò e i suoi occhi si inumidirono.
Non disse niente e rientró attendendo Jack e William, che poco dopo furono li.
"Io leggo le istruzioni e voi montate?" Chiese William ottenendo l'approvazione.
William si sedette a terra e cominciò a dare istruzioni.
Evelyn passava i pezzi a Jack e lui li montava.
Il primo passo era fare albero.
Tutto filò liscio...troppo liscio.
"Et voilà!" Esclamò Jack fiero, per poi assumere in aria dubbiosa "però c'è qualcosa che non quadra"
L'albero era montato al contrario.
"William, perché i piedi sono sopra?" Chiese Evelyn.
William riguardò le istruzioni e assunse subito in aria innocente...girando il foglio dalla parte giusta e sperando di non essere visto.
"Riproviamo"
Lo smontarono e lo rimontarono ma...
"Anche stavolta non mi quadra"
I pezzi, tranne la punta, erano tutti mischiati.
"Di nuovo" borbottò William, sapendo che quella era la volta buona.
Infatti venne montato dritto e con i pezzi al loro posto.
"Adesso?" Evelyn guardò il fratello tutt'a euforica 
"Adesso le decorazioni" prese le scatole e le passò ai fratelli, stavolta con il suo aiuto.
Evelyn prese subito la ghirlanda per la porta e si deve aiutare da William ad appenderla.
Jack penso subito alle decorazioni per le finestre e il camino, mettendo anche le calze.
Per ultimo l'albero.
"Tu sopra e noi sotto?" Chiese Jack a William, che annuì.
Evelyn mise le palline ai rami sotto e i gemelli quelli più in alto.
Una volta finito osservarono soddisfatti il loro lavoro.
In quel preciso istante rientró mamma Dalton è solo in quel momento si accorsero di averci messo l'intera mattina.
"Mamma!" Evelyn le saltó addosso e la strinse, aiutandola con il cesto pesante.
"Wow" mamma Dalton fu estasiata "questo sì che significa organizzarsi e..." Fece per dire altro ma si udì uno scoppio proveniente dalla cucina e poco dopo ne uscì Averell ricoperto di farina e cioccolato.
"Il budino è pronto!" Esclamò "e anche il resto!"
"Averell ma..."
"Mammina!" Corse a stringerla "ho preparato per la cena di stasera mamma!"
"Oh bravissimo il mio Averell e bravi anche voi tre"
Evelyn, nel frattempo, prendeva il coccolato su Averell con il dito.
"Ma non manca qualcosa?" 
Tutti si guardarono e poi osservarono l'albero.
Palline a forma di pistola, candele a forma di dollari e campanelle a forma di banca, non vedevano nulla di strano.
Mamma Dalton fece cenno con la testa sulla punta dell'albero.
"Manca la stella!" Piagnucolò Averell.
Evelyn sgranò gli occhi, poi bisbigliò qualcosa all'orecchio della mamma, che annuì.
La bambina uscì e andò sul retro, dove Joe si era fermato a metà del lavoro.
"Joe..."
"Sparisci marmocchia! O ti riduco come riduco Averell!" Tuonò
Evelyn fece tremare il labbro e si avvicinò lo stesso al fratello.
"Mi perdoni?"
"No!" E si voltò di spalle, sedendosi sulla neve a braccia e gambe incrociate.
Evelyn sospirò e gli andò vicino "Non volevo farti sgridare"
"Ormai l'hai fatto!"
In pochi istanti, Joe si ritrovò le braccia della sorellina che lo stringevano forte.
"Ma cosa...!? Ehi!" Volle dimenarsi ma non lo fece.
Non ne aveva la forza.
Sentiva che la bambina era sincera e capi anche che lui era stato duro ed esagerato.
Possibile che una nanerottola potesse avere tanto potere su di lui?
"Ti odio" si arrese Joe, facendo ridere Evelyn.
"Mi aiuteresti a mettere la stella sull'albero?"
Joe sbuffò e si alzò, seguendo la bambina in casa.
Sotto lo sguardo di tutti, prese una sedia e si arrampicò sopra per poi far salire la sorella sulle sue spalle.
Appena mise la stella, tutto fu meraviglioso.
Averell gioiva e i gemelli applaudirono riunendosi attorno a Joe e alla bambina, sotto lo sguardo della madre.
"Sono fiera di voi ragazzi, ottimo lavoro"
Il resto della giornata lo passarono a giocare e la sera cenarono con un sacco di cose, preparate da Averell che ormai aveva l'aspirazione di un grande cuoco.
Persino il tacchino era cotto giusto e con la salsa.
Con la pancia piena, tutti andarono a letto.
Averell mormorava nel sonno qualunque pietanza stesse sognando mentre gli altri dormivano.
"Joe...Joe"
"Mh?" Joe si svegliò e Miss a fuoco.
Evelyn vicino al suo letto "che vuoi?"
"Posso dormire con te?"
Joe sbuffò e le fece posto.
Appena la piccola sali, si mise sotto le coperte e si rannicchiò fra le sue braccia.
Joe non ebbe il coraggio di muoversi.
"Oggi è stato bellissimo"
"Si, ma adesso dormi"
"Vorrei che fosse così tutti i giorni" chiuse gli occhi sorridendo "pensi che accadrà?"
"Impossibile, buonanotte pulce"
La piccola sospiró e lo strinse "Joe?"
"Che c'è!?"
"Buon Natale Joe" e subito si addormentò con il sorriso ancora stampato in volto.
Joe rimase senza parole "Buon Natale Evelyn"
  
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