Seduto su quel trono lui medita; sa cosa deve fare, sa come agire, ma preferisce pensare meglio a tutto.
   Ama la precisione, la crudeltà e la perfezione in tutto, dal vestire all’omicidio. La sua è una mente malata non poco; deve agire senza destar sospetti.
   Allora va; ben nascosto dalle vesti Sacerdotali, armato di una daga dorata si intrufola nella stanza dove la piccina dorme. Ormai nulla lo può fermare, nulla e nessuno.
   Proprio allora una voce lo fa voltare; proprio lui, la persona che lui più odia e più ama è lì, di fronte a lui pronto a fermarlo.
   Allora il nuovo interlocutore prende la daga con una mano e la scaglia via, poi prende la piccola e scappa.
   Questo è un affronto! L’oscura figura chiama allora un uomo dalle dorate vestigia e lo manda all’inseguimento, col chiaro intento di mettere la parola fine a questa storia.
 
 
   Nel salone immenso, seduta su un trono di pregiato marmo, vi è un’oscura figura incappucciata; essa ride e sghignazza mentre dinnanzi a lui vi è l’uomo in armatura dorata. La missione è compiuta, ora lui comanderà quel luogo sacro…ora lui potrà dominare il mondo.