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Autore: Il mio piccolo mondo    21/09/2016    0 recensioni
"Un giorno vale l'altro quando i giorni sono tutti uguali,quando sei schiavo della quotidianità e disprezzi con disgusto quei scontati miseri giorni". A volte l'essere umano smarrisce la strada,non riesce più a cogliere il senso delle piccole cose,della vita; respira,il suo cuore pulsa e il sangue circola in tutto il corpo, eppure lentamente si sta spegnedo,abbandonandosi ad una vita apatica,precipitando nell'oblio. Ormai diventato un vagante nell'oscurità , non sa nemmeno più chi sia. E questa è anche la storia di Anna, una ragazza senza nome.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Camminava a piedi nudi vagando per la casa, a volte si fermava per mangiare un biscotto ma poi riprendeva a vagare. Ogni passo aveva un suo peso e lei lo sentiva intensamente quel peso, tanto da averne paura. Non sapeva cosa voleva , non sapeva chi era. E quando vagava per la casa a piedi nudi, ogni tanto le capitava di fermarsi davanti allo specchio e lì in quel preciso istante scrutava il suo vuoto. Un giorno vale l'altro quando i giorni sono tutti uguali,quando sei schiavo della quotidianità e disprezzi con disgusto quei scontati miseri giorni. Quella vita la stava uccidendo, ,quella routine di cui era prigioniera l'aveva condannata al non avere mai più un nuovo giorno.
E lei vagava, persa nel suo vuoto.

 

Il senso di impotenza la stava logorando dentro, da troppo tempo aveva perso il controllo della sua vita e rimaneva una ragazzina costretta ad adattarsi ad uno stile di vita consono alla sua età ma con pochi successi. Solo lei poteva sapere quanto odiasse quei anni adolescenziali e ancora di più quanto odiasse le persone che li acclamavano come gli anni più belli della loro vita. Ma lei come avrebbe mai potuto apprezzare quegli anni ,lei che non si lasciava mai andare, lei che non riusciva a farsi coinvolgere,lei che non veniva mai capita,lei che andava contro al modello della tipica ragazza liceale ?

 

Era sdraiata nel letto, avvolta in una calda coperta morbida,con in mano un pesantissimo libro di storia ma il suo sguardo non era per niente attento anzi sembrava che si potesse addormentare da un momento all'altro e proprio quando gli occhi si stavano facendo pesanti abbandonandosi a un sonno profondo, il portoncino di casa venne sbattuto. Sobbalzò di colpo ritrovandosi il libro in mano ma lo lasciò aperto nel letto e decise di andare in cucina a salutare la madre: la signora Marianna.

Tesoro,guarda cosa ti ho preso? Ti piace? Dopo lavoro sono passata al centro commerciale e ho voluto farti un regalino.” Prese la busta e tirò fuori una camicetta rosa che rimaneva graziosa senza troppi fronzoli e dopo averla vista la ripiegò. “Allora, ti piace o no ? Ero indecisa perchè c'era anche giallina o celestina ma alla fine questo rosa mi ha conquistata, vero che è troppo caruccia ?” Lei le sorrise, appoggiò per un attimo la mano nella sua spalla e subito si diresse verso la credenza. “No tesoro, stiamo per cenare non puoi fare merenda ora! C'è tuo padre che sta arrostendo la carne, proprio come piace a te! E io invece preparo una bella insalata , di certo non puoi dire che non ti trattiamo bene. Tesoro visto che ci sei passami la lattuga e i pomodori!” Così come chiesto prese i pomodori e la lattuga li lavò per bene e li mise in un contenitore pronti da condire. Signora Marianna apparecchiando la tavola guardò la figlia fugacemente che stava con aria indifferente al limite del sofferente“Tesoro, che mi racconti ? Cosa hai fatto oggi ?”. Anna la guardò, non rispose subito come se non avesse neanche la voglia di rispondere “ Be , ho studiato un po' di latino, ho fatto qualche esercizio di matematica anche se sono usciti sbagliati ma scommetto che questo non ti sorprende e stavo iniziando storia ma è una cosa allucinante!soporifera! Inizio a leggere e collasso in qualsiasi posto in qualsiasi momento” disse tutto con tono ironico cercando di sdrammatizzare quella che era stata per lei una giornata veramente anonima e grigia, insomma un po' come le altre giornate precedenti. “Anna vedrai come ti consola questa bella bistecca!e poi tesoro, siamo gennaio con un po' di impegno e qualche sforzo in più i mesi voleranno e potrai goderti l'estate! Poi per quest'estate voglio organizzare delle belle vacanze, magari in qualche posto esotico, che ne pensi?”- “Che ne penso? Che nonostante i vostri propositivi progetti non abbiamo mai fatto veramente una vacanza, ma forse è meglio così.”. Marianna rimase di sasso per qualche secondo ma senza prendere troppo sul serio le parole di Anna. “Tesoro, non è colpa nostra se io e tuo padre siamo molto indaffarati ma vedrai che per quest'estate organizzerò delle vacanzae coi fiocchi! Dai ora va a vedere a che punto è tuo padre con la carne che sennò qua si fa notte.”E Anna con passo pesante andò a chiamare il padre per la bella cena di famiglia …

NOTE DELL'AUTORE: Salve a tutti! vi voglio chiedere la cortesia di lasciare una recensione, per capire se la storia vi stia piacendo o no, e per capire i punti in cui sbaglio e perfezionarmi. Grazie a tutti i lettori.
   
 
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