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Autore: Dreamingwiththemoon    21/09/2016    0 recensioni
La sensazione che provai fu indescrivibile. Ero distesa su una superficie bianca e ruvida, fredda al tatto, intorno a me c'era il vuoto, un forte bagliore bianco senza confini né orizzonte. La testa mi doleva, come se l'avessi sbattuta violentemente da qualche parte, la mia pelle era gelida e pallida, ma io non avevo freddo. Gli unici oggetti con avevo con me erano un leggero vestito di seta bianca lungo sino ai piedi ed una collana, composta da una sottile catenina d'argento con un ciondolo turchese a forma sferica. Inizialmente non provai nessuna emozione o sensazione, ma dopo pochi attimi, il panico s'impossessò di me e mi fece alzare di scatto; correi invano per qualche minuto non trovando niente, scoprii solo dopo di non avere nemmeno le scarpe ai piedi.
Mi sentivo impotente, spaesata e terrorizzata, le lacrime stavano per rigarmi il volto, ma una stanchezza profonda mi colpì all'improvviso, facendomi perdere i sensi e così svenni.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi risvegliai in un prato verde e rigoglioso, c'erano molti fiori ed il giardino era sicuramente curato dall'azione umana. Ero ancora distesa, la mia pelle era sempre fredda ma meno pallida, la testa non mi provocava più dolore, così decisi di alzarmi. Dinanzi a me si stagliava un enorme palazzo di vetro lucente, sembrava non avere una fine per quanto fosse alto, le nuvole lo circondavano nascondendolo nella sua immensità. Alzarmi non fu una affatto un'idea affidabile, come mi misi in posizione eretta, sentii le gambe cedere e la testa girare e sarei caduta nuovamente a terra se un ragazzo non mi avesse sorretta. Lo guardai con un leggero sorriso stanco, ma lui mi osservava con uno sguardo stranito, quasi preoccupato.

"Sei molto fredda" mi disse.

"Io non ho freddo, ma le tue mani sono calde, tanto calde" infatti le sue mani erano quasi bollenti sulla mia pelle, ma era solamente una sensazione iniziale, dopo iniziai a sentire solo molto caldo.

"Si, ma non ho caldo. Che cosa succede?"

La sua calda mano, che era appoggiata sulla mia schiena per sorreggermi, si allontanò mollando la presa lentamente, come se volesse assicurarsi che stessi bene. Questa volta gli rivolsi un sorriso più sicuro, come le mie forze che stavano tornando.

"Sto bene grazie, senti, solamente io ero svenuta o anche.."

"Ci siamo svegliati tutti così, man mano che passa il tempo continuano ad apparire ragazzi, e ragazze, svenute... tutti sembrano spaesati come noi"

Il ragazzo che mi trovavo innanzi aveva la carnagione ambrata, come se fosse abbronzata dal sole, i capelli folti e neri, gli occhi anch'essi scuri, era più alto di me e sicuramente più robusto, era vestito con una maglietta bordeaux senza maniche, ed un pantaloncino marrone scuro lungo sino al ginocchio. Ma la cosa che notai più di tutte, era la sua collana: era identica alla mia, solo che il ciondolo era giallo ocra. Istintivamente portai la mia mano sulla sua collana, ma dovetti ritrarla immediatamente: la sfera era bollente.

"Non ti brucia?" si toccò il ciondolo.

"No" anche lui tocco il mio ed ebbe la stessa reazione.

"Il tuo è congelato" sfiorai il ciondolo ma non sentii niente se non la forma sferica dell'oggetto.

"Io non sento niente" ci guardammo con sguardi confusi, irritati per la mancanza di informazioni. Doveva esserci una spiegazione.

Incominciai a camminare, esplorando il luogo dove ero capitata in cerca di qualche informazione o indizio, il ragazzo che mi aveva aiutata mi seguiva silenzioso dietro di me: non mi dava fastidio la sua presenza, mi rassicurava. Guardandomi intorno notai altre ragazze e ragazzi sdraiati a terra, altri che si guardavano intorno confusi, ed altri ancora che avevano formato dei gruppi e chiacchieravano con voce bassa. Questo giardino sembrava non avere una fine, non riuscivo a distinguerla, più camminavo e più il giardino sembrava espandersi. Quando mi sentii stanca per la seconda volta, mi sedetti per terra a gambe incrociate, anche il ragazzo mi imitò sedendosi di fronte a me.

"Grazie per avermi aiutata, sono Cate"

"Harry" mi porse la mano ed io gliela strinsi.

"Ti ricordi qualcosa?" non capii a che cosa si stesse riferendo "Prima che accadesse questa... situazione" spiegò meglio. 

"Si, ricordo che era il mio sedicesimo compleanno, che lo stavo festeggiando con le mie amiche" le mie amiche, dov'erano Abbie, Caitlin ed Hailee? 

"eravamo in un centro commerciale a cercare un abito per la festa che si sarebbe svolta la sera..."

"Solo questo?"

"No, poi ricordo di essere tornata a casa per prepararmi e di essermi sentita stanca, cosi mi ero seduta sul letto, poi mia mamma era entrata in camera mia e vedendomi in quelle condizioni mi aveva detto di sdraiarmi e di stare tranquilla. Poi aveva chiamato mio padre dicendo di avvisare Abbie che stava succedendo prima del previsto, volevo chiederle cosa stava succedendo, ma la forza che avevo stava defluendo dal mio corpo e la mia vista si stava annebbiando rapidamente, non riuscivo a parlare, ero troppo debole. Prima che svenissi mi ricordo mia madre che mi sussurrava : sii prudente ''.

   
 
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