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Autore: perriescola    22/09/2016    0 recensioni
"I know exactly what I want and who I want to be"
Dove Piper ha bisogno della sua Annabeth (come sempre) per superare una delle sue più grandi paure.
High School!AU
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Piper McLean
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Credeva che non potesse succedere niente di peggio, quel giorno.
Quella giornata era iniziata già male, ed erano ancora le 10.30 del mattino.
Per prima cosa, suo padre non l'aveva svegliata alle 7.00, come faceva di solito, e lei era arrivata in ritardo a scuola, beccandosi una nota.
Probabilmente la prima nota disciplinare della sua vita.
Poi, la professoressa di latino l'aveva interrogata sull'argomento che lei sapeva di meno e, ovviamente, le aveva messo un bel 2.
E infine, Jason era arrabbiato con lei per essersi dimenticata del loro appuntamento.
Insomma, Piper non l'aveva mica fatto apposta!
Era stata tutto il pomeriggio a studiare e, all'ultimo minuto, suo padre le aveva detto che non sarebbe tornato a casa.
Così aveva dovuto cucinare da sola.
In breve, quella era una delle giornate più brutte della sua vita.
Non può capitarmi niente di peggio, giusto? pensò la mora.

Sbagliato.

Sulla bacheca della scuola era appeso un foglio dove erano elencati i nomi dei partecipanti alla gara di canto che si teneva ogni anno a scuola e, in fondo, scritto a penna con una calligrafia che Piper avrebbe riconosciuto ovunque, c'era anche il suo.




 

"Che cazzo ti passa per la testa??" urlò in faccia alla sua migliore amica durante la pausa pranzo.
Annabeth non sembrò turbata o nervosa.
La guardò calma e sorrise lievemente "Immaginavo che avresti reagito così" disse divertita.
Mai come in quel momento a Piper era venuta una voglia così forte di strangolarla.
"Annabeth" disse cercando di calmarsi "ora noi andiamo a ritirare l'iscrizione, okay?"
Annabeth rise di gusto e le accarezzò la guancia "Oh la mia piccola Piper" disse dandole un buffetto sulla guancia "peccato che abbiano ritirato l'elenco un'ora fa"




 

Girava ancora per la stanza, con la testa fra le mani, cercando invano di trovare una soluzione.
Se non si fosse presentata, avrebbe fatto una pessima figura e sarebbe risultata come una vigliacca, e lei di certo non lo era.
Ma non poteva cantare, non davanti a tutti.
Le uniche persone che l'avevano ascoltata canticchiare qualcosa erano Jason e Annabeth. 
Quest'ultima, entrò in camera sua con due bicchieri di acqua e un pacco di patatine in mano.
Come riuscisse a trasportare tutte quelle cose senza far cadere niente, per Piper era stato sempre un mistero. 
"Okay" disse appoggiando le cose sulla scrivania "spiegami perché non dovresti cantare"
La mora si girò di scatto verso la sua migliore amica, che sorseggiare tranquilla il suo bicchiere d'acqua. 
"Stai scherzando?" le chiese.
Sarebbe esplosa come un palloncino, già lo sapeva.
"No" rispose paziente Annabeth.
La conosceva troppo bene da capire quando scherzasse e quando, invece, fosse seria.
La sua era una domanda retorica.
Si sedette sul suo letto e si fissò le mani.
"Beh, perché non ci riesco" rispose, tentando di non piangere.
Amava cantare, ma non le piaceva stare al centro dell'attenzione.
E se avesse sbagliato? E se non fosse piaciuta a nessuno? 
"Sai anche tu che questa è una bugia, sei bravissima" le rispose dolcemente la bionda, tentando di tranquillizzarla.
Le prese le mani, fissandola piena di sicurezza.
Quando la guardava in quel modo, di solito, Piper si tranquillizzava e recuperava fiducia in sé.
Ma non ci riuscì, quel giorno.
"Sai perché ti ho messa nell'elenco?" le chiese Annabeth.
"Perché sei una stronza?" chiese Piper, scherzando solo in parte.
La sua amica sorrise debolmente "Perché credo in te, Piper. E perché penso che tu sia davvero troppo brava per nasconderti" le sussurrò debolmente, avvicinandosi al suo viso per farsi sentire "E poi, pensaci, renderesti fiero tuo padre"



 

Salì sul palco, sicura di sé come mai lo era stata.
Aveva passato l'ultima settimana a provare la sua canzone.
Molte volte, il panico l'aveva riempita fino all'orlo e lei aveva creduto che sarebbe precipitata.
Ma ogni volta che pensava di arrendersi, i volti delle persone che amava le passavano davanti agli occhi e lei riusciva ad andare avanti.
In quel momento, mentre lasciava che le parole della canzone la inondassero, chiuse gli occhi e pensò a tutte le cose belle- ma anche a quelle brutte- che le erano capitate, e le mie tutte nella canzone.
Quando finì di cantare, non aprì gli occhi finché non scoppiò l'applauso, solo per vedere suo padre battere le mani fiero di lei.
Annabeth aveva ragione, non poteva più nascondersi.


 

CIAO GENTE!
Okay, è la prima(ma non l'ultima) one shot sulla Pipabeth, la mia brotp(si dice così?) preferita di Eroi dell'Olimpo. 
Non è di certo una delle cose più belle che io abbia mai scritto, ma ci tenevo a pubblicarla perché mi rappresenta molto.
Anche io nella mia vita ho una Piper, che amo con tutto il cuore, che mi sprona e mi incoraggia come fa qui Annabeth. 
Spero tanto che vi sia piaciuta, fatemi sapere con una recensione!
Un bacio,
Cascy

  
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