"Sebastian, vieni subito qui!".

L'urlo del piccolo conte Ciel Phantomhive, risuonò per l'enorme villa.

Sebastian, maggiordomo diabolico al servizio del piccolo conte, arrivò in un batter d'occhio.

"Mi dica Bocchan" disse con un sorriso affabile.

Ciel era chino sulla scrivania, la testa appoggiata ai palmi delle mani. Gli occhi erano socchiusi, segno che il conte, che era solo un bambino, si stesse per addormentare. I capelli color antracite erano scompigliati e gli coprivano l'occhio bendato.

Si poteva percepire benissimo sul suo viso il sonno e la noia che lo assalivano.

"Sebastian...". Il demone potè assistere a una delle poche volte in cui il suo padroncino arrossiva.

Sebastian si intenerì e sorrise dolcemente, nonostante fosse un demone, con la voglia di prenderlo in braccio e cullarlo dolcemente. Ma, conoscendo il caratteraccio del suo Bocchan, non avrebbe saputo quale reazione avrebbe potuto avere.

"Sebastian, avvicinati!" disse il bambino, ancora nella stessa posizione e con le guance leggermente arrossate.

Il demone maggiordomo si avvicinò e si abbassò alla sua altezza.

Le guance di Ciel diventarono se possibile ancor più rosse.

Rimasero per un po' a guardarsi, gli occhi di fuoco di Sebastian fissi sull'occhio oltremare di Ciel.

Poi successe una cosa inaspettata: Ciel afferrò Sebastian per il cravattino, tirandolo a sé e congiungendo le proprie labbra.

Era un bacio dolce, casto e stupendo.

Le labbra del piccolo conte erano soffici e dolci, piene e morbide. Quelle di Sebastian, invece erano sottili e fredde.

Il bambino si staccò dal suo maggiordomo e lo fissò negli occhi, il respiro ancora affannato e le guance rosse.

"Bocchan..." Sebastian non aveva parole, rimase quindi a fissare il suo padroncino.

"Sebastian...tu per me sei molto più che un semplice demone o un semplice maggiordomo...Tu tre anni fa mi hai salvato e per questo te ne sono grato!"

Il momento venne interrotto dalla voce assonnata di Ciel.

"Sebastian, portami a letto" disse allungando le braccia verso il collo del maggiordomo, che lo sollevò e, cominciando a camminare verso la camera del conte, cominciò a cullare Ciel.

Arrivati alla camera, Sebastian stese sul letto Ciel, restandogli comunque vicino.

Il piccolo conte cominciò a singhiozzare copiosamente, aggrappandosi alla camicia del maggiordomo.

"Sebastian, sdraiati qui accanto a me." disse tra i singhiozzi, stringendo Sebastian.

Il demone si tolse le scarpe e il frac nero e si sdraiò accanto al piccolo conte, che lo strinse forte forte a sé.

"Sebastian, tu sei sempre accanto a me, e da quando i miei genitori sono morti non mi è rimasto nessuno...Almeno tu, non mi abbandonare! Io...Io ti amo!" disse tutto d'un fiato.

Sebastian gli diede un bacio sulla fronte, e accarezzandoli i capelli, gli sussurrò: "Bocchan, dovesse cadere il mondo, dovessi morire, io non l'abbandonerò mai!".

E con quel sussurro Ciel si addormentò abbracciato al suo demoniaco servitore.

Angolo autrice:

Sono tornata!
Ringrazio moltissimo Fujiko_Matsui97!

Non so se sono andata a finire nell'OOC, per sicurezza ho messo l'avvertimento.

Lasciate un commentino per farmi sapere se la storia vi è piaciuta.

Non esiate a dirmi de errori grammaticali e/o ortografici.

Un bacione e alla prossima storia, Giulyj Vessalius