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Autore: samv_s    24/09/2016    4 recensioni
“Che voi siate semplici turisti, o uomini e donne qui solo per lavoro o – semplicemente – abitanti della Capitale dell’Amore, La Bonne Pâtisserie è tappa d’obbligo per tutti voi. Rimarrete affascinati dallo stile classico ma accogliente della pasticceria. Apprezzerete la cordialità e disponibilità dei camerieri, e sarete ammaliati dai dolci prelibati che assaggerete.
Sedetevi ad uno dei tanti tavolini, ordinate qualcosa di caldo e concentrate la vostra attenzione sul Sole che si rifugia tra le acque calme della Senna.
Non ve ne pentirete.”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ad Elena e Stefania, che mi hanno sempre supportato e sopportato.
Vi voglio bene.
 
 
 
 
Il giovane ragazzo dai tratti asiatici siede comodamente ad uno dei tanti tavolini di una rinomata pasticceria francese. Un cameriere, un ragazzo dalla pelle ambrata e i capelli rossicci, posa sul suo tavolino in legno pregiato un piatto con dolcetti vari e una tazza di porcellana bianca. L’altro ricambia il suo sorriso e, stretto nel cappotto color panna, prende a sorseggiare lentamente il cappuccino tiepido. Osserva le strade gremite di gente, i bambini giocare e si lascia avvolgere da quella calma felicità che contagia tutti in quel giorno di festa. Porta alla bocca un macarons dal colore vivace e assapora il dolce gusto del cioccolato bianco. Sorride riducendo gli occhi a due mezzelune e prende ad annotare sul suo taccuino.
 
“A domani capo!” Il suo aiuto pasticciere gli sorride prima di infilarsi il berretto e sfrecciare verso casa sulla sua bici. Il pasticciere ricambia il saluto con un gesto della mano, prima di ritornare a pulire il bancone ancora sporco di farina. A lavoro concluso, si spoglia della sua tenuta lavorativa ripiegando con cura ogni indumento e posandolo nell’armadietto. Indossa poi i suoi abiti quotidiani, spegne le luci e inizia il giro di chiusura delle serrature. Quando anche l’entrata principale è ben chiusa, si affretta a raggiungere l’auto dall’altra parte del marciapiede maledicendosi per aver dimenticato nuovamente la sciarpa a casa. Quando arriva, non accende nessuna luce lasciandosi avvolgere dall’oscurità familiare del suo appartamento. Raggiunge la sua camera da letto, indossa il pigiama e si infila sotto le coperte mentre aspetta il solito movimento d’aria che precede il balzo del suo amico a quattro zampe, che si accoccola al suo fianco. Il ragazzo prende a carezzargli il pelo liscio e lascia che quel movimento lento della mano, lo aiuti a crollare in un sonno profondo. Il suo ultimo pensiero, va al domani e alla sua pasticceria. E nel sonno, un sorriso soddisfatto fa capolino sul suo viso rilassato.
 
 
Poggia una mano sulla sveglia alla ricerca del tasto per porre fine a quel rumore assordante. Alla fine, non trovandolo, si alza sbuffando e stropicciandosi gli occhi. Si alza dal letto e con passo strascicato, raggiunge il bagno dove una doccia calda lo sveglia completamente ricordandogli che ha un incontro importante quella mattina. Ritorna in camera e indossa l’abito preparato accuratamente qualche giorno prima: la giacca nera mette in risalto le spalle larghe e la camicia, invece, l’addome asciutto. Sistema i capelli che lascia ricadere in ciocche nere leggermente scompigliate sulla fronte, e sorride davanti al suo riflesso. Controlla l’orologio e, per la prima volta, è in anticipo. Con calma quindi riempie la ciotola della sua Mia con dei croccantini e, afferrate chiavi e cappotto, si richiude la porta del suo appartamento alle spalle.
 
Quando varca la soglia della pasticceria, il calore e l’odore di crema pasticcera gli inebriano i sensi facendogli socchiudere di poco gli occhi.
“Benvenuto, posso esserle utile?” Una ragazza sulla ventina gli sorride cordiale. Il moro afferma - cercando di pronunciare al meglio ogni singola parola - che lui è lì per l’intervista col noto pasticciere. La donna sembra irrigidirsi in un primo momento e il giornalista spera vivamente che il suo francese non sia così scarso, poi però gli regala un secondo sorriso e gli fa cenno di seguirla. La pasticceria è ben arredata e tutto, dalle rifiniture in legno ad ogni quadro, emana un aria di casa.
Giungono in una stanza alla fine del corridoio principale dove, ad aspettarli, c’è un uomo girato di spalle.
“Signor Park, il giornalista è qui.” Sentenzia la cameriera e il diretto interessato si volta nella loro direzione. Sistema meglio la giacca prima di presentarsi al giornalista e congedare la donna, che saluta entrambi con un inchino.
 
“Io sono Park Chanyeol, proprietario e primo pasticciere del La Bonne Pâtisserie  .” Tende la mano che il giornalista stringe flebilmente. Chanyeol è affascinato dal sorriso che illumina il volto dell’altro, dalla sua pelle candida e dai capelli che sembrano così lisci e morbidi.
“Io sono Byun Baekhyun della rivista Forbidden Delights.” I due si siedono ad un tavolino ricoperto da una tovaglia di velluto rosso con elaborati ricami ai lati. Sul tavolo vi sono due tazze di porcellana bianca con rifiniture in oro e una tegliera da cui fuoriesce del vapore.
“Gradisce un po di tè verde? Ci sono anche dei pasticcini alla crema, se desidera.” Chanyeol lo distoglie dai suoi pensieri e Baekhyun annuisce. Il silenzio cala tra i due, spezzato solo dal rumore del liquido caldo che viene versato nelle due tazze.
 
“Credimi, è andata realmente così!” Baekhyun non può trattenersi più e scoppia in una fragorosa risata, contagiando anche Chanyeol. Sono passate due ore da quando l’intervista è iniziata: il té è finito proprio come i pasticcini, il taccuino di Baekhyun trabocca inchiostro e i due giovani coreani – sono entrambi originari di Seoul - hanno finito col parlare del più e del meno. Baekhyun ha appreso che Chanyeol ha una gatta di tre anni, che ama i film della Disney e che è un ritardatario cronico. Il pasticciere, dal canto suo, ha scoperto che Baekhyun ama l’inverno, le sciarpe e la saga di Harry Potter.
Quando finiscono di ridere, gli occhi sono leggermente lucidi. Chanyeol gli ha raccontato un aneddoto divertente riguardo il suo passato da apprendista, quando lavorava in una caffetteria lì vicino e di come fece rovesciare una quantità esorbitante di peperoncino in un impasto per biscotti. Inutile dire che dovettero buttarli tutti.
“E dimmi Chanyeol, come mai hai avuto l’idea di aprire una pasticceria tutta tua?” È da quando hanno iniziato l’intervista che Baekhyun vuole porgli quella domanda. È curioso di ascoltare la risposta del proprietario, che si sofferma ad osservare. Ne studia gli occhi di un nocciola intenso, le orecchie grandi e le labbra carnose. Ne apprezza le mani grandi dalle dita affusolate, il sorriso sincero e quei capelli che tanto vorrebbe toccare.
“Perché volevo far vedere al mondo ciò di cui ero capace. Volevo dimostrare che ero bravo, che avevo talento da vendere. Ed ora eccomi qui, nel luogo che mi ha sempre ispirato e che mi ha reso famoso. Sono grato alla mia passione e alla mia tenacia, senza di loro sarei finito sotto un ponte. – Sorride per poi continuare – E tu invece, come mai sei diventato giornalista?” Quella domanda lo spiazza.
“Perché volevo sapere. Volevo sapere cosa il mondo proponesse ogni giorno, cosa le persone fossero capaci di fare e raccontarlo a tutti. Volevo rendermi utile, occupare la mia bravura nello scrivere con qualcosa che tutti avrebbero apprezzato. Così, ho deciso di fare il giornalista ed oggi, di far sapere a tutti chi è veramente Park Chanyeol.” Calca il nome del pasticciere sul suo taccuino rilegato in pelle nera. È un regalo di suo fratello, comprato durante un viaggio in Italia.
“E dimmi, chi è Park Chanyeol?” Aggiunge l’altro avvicinandosi e alzandogli il viso facendo incontrare i loro occhi.
“Chi è, mi chiedi. Un giovane ragazzo di ventiquattro anni originario di Seoul, che in breve tempo ha conquistato i palati parigini con le sue dolci creazioni. Un ragazzo decisamente alto e dalla risata contagiosa, amante dei film Disney – in particolare la sirenetta, ma tranquillo rimarrà un segreto – e che deve farmi assolutamente assaggiare la sua speciale bistecca ai ferri.” Baekhyun conclude allontanandosi di poco, mantenendo però il contatto visivo. Sente il volto leggermente accaldato, ma prova a non darvi tanta importanza.
“Uhm, questo Park Chanyeol mi piace.” Asserisce sorridendo l’altro. L’orologio da polso che indossa segna le undici e mezza, e i due si salutano dandosi però appuntamento per quella stessa sera alla pasticceria. Chanyeol vuole fargli assaggiare la sua bistecca tanto speciale.
Baekhyun lascia La Bonne Pâtisserie con un senso di leggerezza, e con la voglia di rivedere Park Chanyeol.
 
 
Sa di essere un po in anticipo ma la voglia di rivedere quel sorriso e perdersi nel nocciola intenso dei suoi occhi, hanno vinto sul suo buon senso. Non è ancora sceso dalla macchina – l’aria calda del riscaldamento è accogliente nel piccolo abitacolo della sua vettura – e concentra la sua attenzione sulla neve che ricopre il parabrezza. I tanti fiocchi che si posano lentamente sul vetro catturano il suo sguardo, mentre le mani piccole vanno a spostare un ciuffo caduto sulla fronte. Osserva nuovamente l’orologio e così decide che è giunto il momento di abbandonare l’auto e raggiungere l’edificio dall’altra parte del marciapiede.
 
“Eccoti!” Chanyeol lo accoglie con un ampio sorriso. La sala principale è immersa nel buio, e il pasticciere gli fa strada lungo un ampio corridoio che porta alle cucine. Ciò che può ben distinguere, appena arrivato, è il forte odore di spezie.
“Spero che tu abbia davvero molto appetito, perché ho preparato un menù coi fiocchi.” Su ogni parete vi sono utensili diversi – alcuni sconosciuti a Baekhyun – e sul ripiano da cucina sono presenti piatti e posate per due. La cura con cui Chanyeol ha preparato il tutto, fa sorridere il giornalista.
“Tranquillo, sono un tipo che mangia tanto!”  Si accomoda mentre rimane colpito dall’abilità con cui Chanyeol si aggira con destrezza tra i fornelli. Poco dopo, gli viene servita la prima portata.
 
“Sappi che è davvero squisita.” Baekhyun potrebbe rimanere in quella cucina per sempre. Chanyeol lo ha letteralmente conquistato con la sua bistecca speciale. Il pasticciere, soddisfatto, gli versa un altro po del vino rosso che ha scelto per l’occasione. Prende poi a sparecchiare invitando Baekhyun a raggiungerlo al suo fianco: ha riservato una cosa altrettanto speciale come dessert.
“Si chiama Pêche Melba. – Lo informa Chanyeol – È un dolce a base di pesche, purea zuccherata e di lamponi, o altri frutti di bosco se preferisci, e gelato alla vaniglia. Fu inventato da Georges Auguste Escoffier in onore della leggendaria cantante d’opera australiana Nellie Melba, che tanto ammirava.” Mentre parla, le sue abili mani hanno confezionato una piccola opera d’arte sotto gli occhi attenti del giornalista. Adesso, un’elegante coppetta larga poggia sul fondo di un piattino per dessert. Al suo interno vi sono delle pesche - precedentemente private del nocciolo e tagliate – che sono state lasciate ammorbidire nello sciroppo di zucchero. Le ha poi poggiate su di un letto di gelato alla vaniglia posizionandole con la parte tagliata all’insù, e poi setacciate con la purea di lamponi. Alla fine, innumerevoli mandorle adornano il tutto rendendolo ancora più invitante.
 
“Sappi che sono completamente alla tua mercé. Potresti rinchiudermi e farmi ingrassare con ogni tua prelibatezza, non obbietterei.” Il giovane giornalista è completamente rapito dalla bravura di Chanyeol. Nel corso della serata ha compreso che il pasticciere non è esclusivamente abile con i dolci, ma con la cucina in generale.
“Perché non allarghi aprendo un ristorante?” Gli chiede a quel punto, curioso.
“Fare i dolci è un conto, cucinare per qualcuno è diverso. La ritengo una cosa speciale, intima.” A quelle parole, le guance di Baekhyun si colorano di un leggero rossore. Lui e Chanyeol non si conoscono, eppure quest’ultimo gli ha preparato una cena degna di un re. Inoltre, il pasticciere lo sta osservando così intensamente in quel momento da sentirsi in soggezione.
Baekhyun…” Forse è il tono roco dell’altro, forse i loro volti così vicini, forse le labbra di Chanyeol così rosse e invitanti. Baekhyun non lo sa, ma di una cosa è sicuro: le sue labbra adesso sembrano combaciare alla perfezione con quelle di Chanyeol.
E mentre il loro bacio diventa più appassionato, la notte è loro complice.

 
“Che voi siate semplici turisti, o uomini e donne qui solo per lavoro o – semplicemente – abitanti della Capitale dell’Amore, La Bonne Pâtisserie è tappa d’obbligo per tutti voi. Rimarrete affascinati dallo stile classico ma accogliente della pasticceria. Apprezzerete la cordialità e disponibilità dei camerieri, e sarete ammaliati dai dolci prelibati che assaggerete.
Sedetevi ad uno dei tanti tavolini, ordinate qualcosa di caldo e concentrate la vostra attenzione sul Sole che si rifugia tra le acque calme della Senna.
Non ve ne pentirete.”
 
***
 
“A Lunedì capo!” Mark e Jasmine lo salutano prima di varcare l’entrata principale e lasciarlo solo nella pasticceria.
Chanyeol si cambia, chiude le serrature e spegne le luci prima di lasciare che la brezza estiva lo accompagni nel suo ritorno verso casa.
Quando varca la soglia, non si meraviglia delle luci spente. Raggiunge la camera da letto – ora un po più in disordine – e sorride davanti all’immagine che gli si presenta. Mia balza felice seguendo la luce artificiale della torcia.
“Ben tornato.” Pronuncia il ragazzo seduto a gambe incrociate sul letto sfatto quando sente le braccia di Chanyeol cingerlo da dietro. Quest’ultimo sfrega il naso nell’incavo del suo collo prima di stringerlo maggiormente.
“Mi sei mancato!” Gli lascia un leggero bacio sulla guancia prima di trascinarlo con se, facendo stendere entrambi. L’altro, che ora si trova faccia a faccia con il pasticciere, lo bacia dolcemente prima di aggiungere un “anche tu”.
Mia si infila fra i loro corpi beandosi delle carezze di entrambi.
“Ti amo Baekhyun.”
“Ti amo anche io Chanyeol.”
Si sorridono e si baciano prima di chiudere gli occhi e, abbracciati, sprofondare in un sonno profondo.
 
 
   
 
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