Politèia
Io vivo in un mondo perfetto.
Quando guardo fuori dalla finestra vedo solo la perfezione.
Ognuno qui può vivere la vita perfetta per lui. O forse meglio, per la sua attitudine.
Ma va bene, perché ognuno di noi ha un lavoro e una casa. E può mangiare.
Certo, tutto questo non fa la felicità, ma alla fine chi la cerca? Tutti pensano che cosí vada
benissimo.
In passato, dopo il 23° secolo, ci fu una terribile guerra.
In tutto il mondo, persone uccise e massacrate. Popoli contro popoli, vicino contro vicino.
I bambini, le donne, gli uomini uccisi, e tutto questo solo per la stupidità umana.
Stupidità chiamato avidità.
Così un giorno un uomo decise di allontanarsi per sempre dalla civiltà e di creare un nuovo
stato, retto da un nuovo governo, in una remota isola nell'oceano, così remota che nessuno
poteva arrivarci senza aiuto.
Questo governo è stato creato a immagine della città perfetta secondo Platone. Politèia.
La nostra società è divisa in tre.
I Terzi che sono nati per sottostare alle classi superiori con temperanza.
I Secondi che sono nati per proteggere la città dai nemici con coraggio.
E i Primi, coloro che può governano e guidano la città con sapienza e sensibilità .
Esattamente come è stato scritto da Platone.
Ci si unisce ad una di queste classe dopo aver fatto un test che definisce quale è la tua
attitudine.
Questo esame è fatto appena compiuti i 5 anni e, dopo di che, si fa parte di quella classe per
sempre e si vivrà con loro per il resto della vita.
Mentre rimugino, si fa il momento per me di andare a scuola.
Così esco, riesco a sentire i suoni delle onde che si infrangono sulla barriera che protegge la
città e ci isolano dal mondo. Anche perché ora siamo così tecnologicamente protetti da non
essere più su mappe, siamo letteralmente scomparsi dai satelliti.
Mentre cammino vedo un sacco di persone che vanno al lavoro, come piccole formiche che
lavorano per la regina.
I Primi sono molto rari da vedere per le strade. Essi, infatti, stanno tutto il giorno in un edificio
per Primi per governare meglio il nostro paese.
Per arrivare a scuola devo attraversare la piazza e oggi è il Giorno del Mercato in cui è
possibile vendere e comprare il necessario.
Sono i Terzi a fare tutto. È il loro lavoro.
La Terza è la classe che fornisce alle altre due di cibo, vestiti e tutto ciò che non è
governare o un combattere.
Dopo che entro a scuola vado subito nella mia classe.
Non voglio parlare con nessuno.
I Secondi sono di solito violenti e meschini e utilizzano i Terzi come valvola di sfogo su cui
sfogare la rabbia e la violenza repressa. I Terzi fanno sempre gruppo, compatto e chiuso
contro il mondo. E poi ci sono i primi, che non escono mai dal loro edificio bianco perfetto e
quando lo fanno, mettono su un sorriso falso e accondiscendente che sembra quasi dire:
"Raccontami il tuo problema cara, ma ricordate che io sono più intelligente di te "
Io li odio. Ma sono una di loro.
Nella mia classe siamo tutti Primi di cui saremo la prossima generazione.
Ci preparano per il lavoro che faremo.
Siamo tutti figli di Primi. Ed è lo stesso per i Secondi e i Terzi.
Ma,ovviamente, prima di selezionare la nostra attitudine ci hanno fatto un test. Quando
avevamo 5 anni. È solo una coincidenza che siamo tutti nelle stesse identiche classi dei nostri
genitori.
La scuola è per tutti, ma siamo già divisi per classi. Anche le materie e la qualità
dell’educazione sono diversi.
Di solito non si studia la storia o la geografia del mondo.
La storia per noi inizia con l’arrivo sull’isola e libro di Platone è diventato la nostra Bibbia.
Possiamo leggere solo quello e le altre rappresentazioni artistiche sono bandite.
Non sappiamo nulla del resto del mondo. Sappiamo solo quello che vogliono farci sapere.
Io vivo in un mondo perfetto.
Ma non lo è