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Autore: Florafairy7    25/09/2016    4 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ANCHE GLI EROI DELUDONO

Si diressero a casa di Flora attraversando il bosco, Helia la teneva per mano, che si era fasciata con una foglia, infondendole coraggio, ciononostante lei era ancora molto scossa per quanto era successo.

"A cosa credi si riferisse Vymarna?" Chiese Bloom mentre camminavano.

"Quelle parole erano chiare, mia madre in qualche modo..." Flora sospirò con esasperazione,"... non lo so, sarà meglio chiedere ai miei genitori, di certo sanno di più."

Così arrivarono a casa di Flora, lei bussò alla porta, dopo pochi istanti Alyssa venne ad aprire.

"Flora, tesoro, vieni, entra. Ma cos'è quella faccia? Ragazze, prego, entrate. Ragazzi, siete i benvenuti, venite."

Allora i ragazzi entrarono ed Alyssa chiuse la porta, notò le loro espressioni e chiese col viso buio:

"Ma cosa è successo? Pare abbiate visto un fantasma!"

"Flora!" Esclamò Miele scendendo le scale e andando ad abbracciare sua sorella. Flora sorrise e disse:

"Ehi, come stai?"

"Benissimo e, indovina... sto imparando a lanciare incantesimi mentre sono in volo!"

"Wow, è fantastico sorellina." Sorrise Flora, poi si rivolse a sua madre diventando seria:
"Mamma, dov'è papà?"

"È nella serra." Rispose Alyssa indicando la serra col pollice dietro di lei,"Hai bisogno di lui? Se è per quello che è successo l'altra volta, tesoro, tranquilla, gli è già passata."

"In realtà ho bisogno di lui e di te, puoi andare a chiamarlo per favore?"

Alyssa avrebbe voluto sapere altro ma notò l'espressione seria di sua figlia allora senza dire altro fece come le era stato chiesto.

"Che succede?" Chiese Miele a sua sorella.

"Niente, tranquilla." Sorrise Flora.

"Mh... non ne sono così sicura..." Disse Miele incurvando le labbra, " Ma so che tanto non me lo dirai. Allora, ragazze, come va? Molto presto verrò anch'io ad Alfea, lo sapete?"

"Davvero?" Chiese Stella sorpresa.

Miele stava per rispondere ma Flora fece per lei con sarcasmo:

"Sì, certo, prestissimo... fra quattro anni!"

Gli altri risero, Miele stava per ribattere ma entrarono Rodols e Alyssa e calò il silenzio.
Flora guardò prima i suoi genitori, poi disse, con la sua solita dolcezza:

"Miele, per favore, puoi andare in camera tua? Ho bisogno di parlare con mamma e papà."

"Ma siamo una famiglia, cosa c'è che non puoi dirmi?" Chiese Miele con aria afflitta.

"È... complicato. Ne parliamo poi, ora ho bisogno di parlare con mamma e papà."

Miele avrebbe voluto ribattere ma dopo uno sguardo d'intesa con sua moglie Rodols disse:

"Miele, fa' come dice tua sorella, per favore."

Miele ne fu delusa, a voce bassa e tristemente disse:

"Oh, okay, va bene."

Così Miele tornò in camera sua su per le scale, Alyssa allora disse:

"A chi va un po' di tè?"

"Mamma, per favore, non è il momen..."

"...Ci vuole sempre un po' di tè per chiacchierare! Prego, ragazzi, sedetevi."

Il gruppo prese posto e Alyssa mise su l'acqua per il tè. Una volta pronto lo portò a tavola con i suoi soliti biscotti.

"Allora..." Disse Alyssa sedutasi ma non continuò la frase.

"Allora..." Ripeté Rodols ma come sua moglie non disse più nulla.

"Allora..." Fece eco Flora che però continuò:
"Ho una domanda per te, mamma."

Alyssa le fece cenno di continuare ma prese la mano di Rodols.

"Eri una driade?" Chiese Flora a bruciapelo tenendo le braccia incrociate sul tavolo.

"Io... cosa... come...?" Balbettò Alyssa, Flora andò avanti:

"Siamo stati da Vymarna per farle interpretare la profezia, ti conosce, dice che conosce tutte le sue ninfe. Tu sei umana, adesso, questo vuol dire che prima eri qualcos'altro e per qualche motivo sei stata resa umana, correggimi se sbaglio."
Lo sguardo di Flora era tanto intenso che Alyssa abbassò lo sguardo e disse, dopo un momento di pausa:

"Cos'altro sai? Cosa ti ha detto?" Alyssa guardò sua figlia e aveva le lacrime agli occhi. Flora per un momento esitò vedendo sua madre in quello stato ma era ferita ed andò avanti:

"So che erano secoli che non nasceva una keimerina perché le keimerine non appartengono più a Linphea, sono pericolose. E so che una keimerina nasce da una driade e dal custode dell'inverno."

Alyssa guardò suo marito e non trattenne più le lacrime, Rodols le strinse la mano e disse a Flora:

"Ti volevamo proteggere."

"Bel modo, davvero, ben fatto." Disse Flora con sarcasmo, alzandosi di scatto, ma se ne pentì subito, "Il punto ora è che la mia magia è fuori controllo, c'è una profezia che mi riguarda e a quanto pare questo Nikolai..." Non riuscì a finire la frase, le salirono le lacrime agli occhi e le tremolarono le labbra.

Suo padre si alzò e le andò da lei, stava per abbracciarla ma lei si scostò:

"Mi sono sempre fidata di te, che cosa sta succedendo? Perché tutto sembra non avere senso?" Chiese Flora piangendo, suo padre l'abbracciò e lei stavolta non lo rifiutò.

"Flora," Disse Alyssa che si era ricomposta,"ascoltami, tesoro: hai ragione, hai perfettamente ragione a sentirti ferita. Ora che sei qui però è giusto raccontarti tutto e non omettere più nulla."

Flora si sedette con suo padre e si asciugò le lacrime con un fazzoletto che tirò dalla tasca.
I ragazzi si scambiarono uno sguardo: a quanto pareva la pixie delle chiacchiere aveva fatto centro, Alyssa aveva davvero qualcosa di importante da nascondere.

"Nikolai... lui era il custode dell'inverno, quando lo conobbi io. Prima era stato uno spirito immortale della natura, era stato l'inverno di Linphea, ed era stato troppo pericoloso. Fu per questo che la Natura gli tolse l'immortalità e tutto il resto, divenne umano e custodì segretamente il suo potere allontanando l'inverno da Linphea.
Linphea era al sicuro senza inverno, e le keimerine non esistevano più, come spirito immortale aveva avuto molte figlie ma dopo che divenne mortale loro furono costrette a rinunciare i loro poteri, e Nikolai non ne ebbe altre.
Anche se era umano era diverso, lui non invecchiava come gli altri, quando lo conobbi era molto, molto più vecchio di me, eppure sembrava un giovane uomo.
Io ero una driade, è vero, e avevo sentito tanto parlare di lui.
Flora, c'è un motivo se non sono più una ninfa: la Natura mi ha punita."

"Stavate insieme, una driade e il custode dell'inverno, potevate dar vita a..." Disse Flora ma non terminò la frase, incredula, sua madre annuì:

"Ad una keimerina, e la Natura non poteva accettarlo, temeva le keimerine, temeva il loro potere, il potere dell'inverno avrebbe potuto distruggere Linphea.
Così lo esiliarono, e io non lo rividi più, diventai umana e poi..."

"... e poi ci conoscemmo." Continuò Rodols, "E ci siamo innamorati, perché non succede una sola volta nella vita. E poi sei nata tu, anche se prima di quanto mi aspettassi ma, Flora, tu sei la cosa più bella che mi sia capitata, sei la mia bambina."

"Ma... papà, vuoi dire che...? Insomma, questo Nikolai sarebbe..." Le mancarono le parole, Alyssa e Rodols si guardarono con sguardi di colpevolezza e dispiacere.

"Io non sapevo di aspettarti quando Nikolai andò via, e neanche la Natura lo sapeva quando lo esiliò. Poi nascesti e la Natura se ne rese conto, fu pronunciata la profezia e noi abbiamo sempre pensato che più alla larga stessi con quella parte di te più tardi sarebbe riaffiorata."

"A proposito... devo dirvi una cosa." Disse Flora col viso scuro, "La Natura, Vymarna, mi ha esiliata da Linphea, questa è l'ultima volta che ci metto piede."

"Non può farlo!" Esclamò Rodols battendo le mani sul tavolo, Alyssa abbassò lo sguardo sentendosi colpevole.

"Che vuol dire che la Natura ti ha esiliata?!"

"Miele!" Esclamarono praticamente tutti, sorpresi di trovarla lì.

"Da quanto tempo stavi origliando?!" Chiese Rodols arrabbiato, e preoccupato.

"Abbastanza da sentire che questa è l'ultima volta che mia sorella viene su Linphea." Rispose Miele tristemente, andò di corsa ad abbracciare sua sorella.

"Flora, ma cosa è successo? Ci dev'essere stato uno sbaglio, deve per forza." Disse Miele mentre abbracciava stretta Flora.
La maggiore guardò i suoi genitori e i tre s'intesero.

"Miele, vedi, la mia magia al momento è un po' instabile, nulla di serio, ma pare che stia avanzando di livello e tutto questo è nuovo per la Natura, sai, ora sono una fata guardiana e se il mio potere cambia la Natura si spaventa. Risolveremo tutto, tranquilla." Flora le accarezzò i capelli, Miele, tranquillizatasi, si allontanò da sua sorella e tirò un sospiro di sollievo:

"Ah, menomale, e io pensavo chissà che. Beh, l'ho sempre saputo che eri speciale, sorellina, vedrai, la Natura capirà che non c'e nulla di male nel cambiamento, basta portarle qualche offerta."

"Ma sì, ne sono sicura, sorellina." Sorrise Flora, poi guardò i suoi e disse:
"Ora devo andare."

Loro non dissero nulla ma si alzarono per accompagnarla alla porta, i ragazzi si alzarono e seguirono Flora.

"Fai la brava, ci vediamo presto, te lo prometto." Disse Flora abbracciando Miele, la ragazzina la baciò sulla guancia e dopo che sua madre le diede una commissione da fare corse via su per le scale.

"Mamma, papà." Flora li abbracciò entrambi, poi disse:

"Sappiamo di più sulla profezia, la studieremo e capiremo cosa fare.
Sentite, lo so che la cosa è complicata anche per voi ma... è difficile e io non so se..."

"Tesoro, prenditi il tuo tempo per pensare, non ci devi nessuna spiegazione." Disse Alyssa, Flora strinse le labbra e poi disse:

"Papà, io ti voglio bene."

"Lo so, tesoro, te ne voglio anch'io." Le disse Rodols prendendole la mano e stringendola nella sua.

"Ci... vediamo." Disse Flora con aria triste, i ragazzi e le ragazze salutarono e seguirono Flora.
Prima che potesse andare Alyssa lo chiamò:

"Brandon."

"Sì?" Chiese il ragazzo tornando indietro lasciando il gruppo.

"Per favore, promettimi che la proteggerai."

Brandon la guardò negli occhi e percepì la sua tristezza, e percepì quanto affidamento facesse su di lui.

"Alyssa, ha la mia parola." Disse Brandon fermamente e con convinzione.

"Ascoltami, ragazzo," Disse Rodols e Brandon fu sorpreso,"non lasciarla da sola, io sono venuto meno, ora tocca a te. Ha bisogno di te."

Brandon, un po' in difficoltà, rispose:

"Io... forse questo dovreste dirlo ad He..." poi sospirò e disse: "... non importa. Glielo prometto, signore, non sarà mai sola, ci sarò io per lei."

"Grazie." Fu la prima volta da quando l'aveva conosciuto che Rodols non lo guardò male ma con rispetto e con gratitudine.
Brandon increspò le labbra in un sorriso e raggiunse i suoi amici.

"Cosa stavi...?" Chiese Sky con un sopracciglio alzato, Brandon, ridendo nervosamente, rispose:

"Niente, è solo che Alyssa, le sto simpatico, mi ha detto che la prossima volta devo prendere il tè se lei lo prepara!"

Tutti furono abbastanza poco interessati alla risposta che non diedero peso a quanto fosse stupida come scusa e si rivolsero a Flora.

"Come stai?" Chiese Helia con un braccio intorno alle sue spalle.

"Non lo so." Rispose Flora guardandosi i piedi.

"Meglio se torniamo a casa." Disse Aisha.

Tornarono alla navicella, prima di salire Flora guardò dietro di sé: Linphea. Il suo pianeta, la Natura stessa, e lei non era più parte di tutto quello.
Flora non disse nulla durante il viaggio, le ragazze non le dissero nulla per non turbarla e le lasciarono il suo spazio.

Sky e Brandon pilotarono la navicella ed Helia fu libero per andare dalla sua ragazza. Si sedette accanto a lei e le prese la mano, Flora gli sorrise dolcemente.

"Si risolverà tutto, vedrai." Le disse Helia fiducioso stringendole la mano e baciandogliela.

"Lo spero." Disse Flora abbassando lo sguardo.

Helia le alzò il mento e la costrinse a guardarlo:

"Te lo prometto, farò di tutto per farti tornare su Linphea."

"Ti amo, Helia." Disse Flora abbandonandosi tra le sue braccia, Helia la tenne stretta a sé.

"Ti amo anch'io."

Arrivarono ad Alfea e i ragazzi fermarono la navicella in cortile così andarono da Faragonda.
La raggiunsero nel suo ufficio e la trattennero, per la seconda volta, dal suo pranzo.

"Allora, ci sono novità?" Chiese la preside tornando a sedere dato che stava per dirigersi in sala da pranzo quando arrivarono i ragazzi.

"Sì, beh, abbastanza..." Disse Flora con le labbra increspate annuendo.

"Bene." Sorrise la preside, " Di che si tratta?"

"La Natura mi ha esiliata da Linphea, dice che sono pericolosa." Disse Flora con tono piatto guardandosi i piedi.

La preside si portò una mano alla bocca e guardò gli altri in cerca di conferma, purtroppo loro annuirono.

"Oh, Flora, ma è... sta' tranquilla, sei la fata guardiana della natura, troveremo un modo." Disse la preside, Flora la guardò e sorrise forzatamente.

"C'è dell'altro." Aggiunse Bloom, "Vymarna ci ha detto di più sulla profezia."

"Oh, bene, almeno una buona notizia..." Mormorò la preside.

"Beh, non proprio," Disse Helia, " pare che la minaccia a cui si riferisce la profezia sia una donna che era in collera con Nikolai ed ora ce l'ha con Flora."

"Fermo, fermo, chi è Nikolai?" Chiese la preside con le mani avanti.

"È il pad..."

"Il custode dell'inverno." Disse Brandon interrompendo Helia, "Lui prima era immortale, era l'inverno di Linphea, poi la Natura lo rese custode e mortale, e poi lo esiliò. A quanto pare ha dato filo da torcere a questa donna di un regno lontano che non sappiamo quale sia: le tolse il suo potere."

"E lo cerca da me dato che sono una fata dell'inverno, il potere che custodiva Nikolai."

"Oh, beh, certo, tutto torna..." Disse la preside. "Dobbiamo scoprire chi è questa donna, da dove viene, bisogna conoscere il proprio nemico e noi camminiamo praticamente nell'ombra. Cercate in biblioteca, troverete sicuramente qualcosa."

"Va bene, preside Faragonda, faremo del nostro meglio." Disse Bloom.

"Ne sono certa, Bloom. Flora, mi auguro che tu non abbia usato la magia." Disse la preside passando lo sguardo dalla rossa alla bruna.

"No, certo che no." Disse Flora un po' seccata.

"Bene."

"Tranne per quando ho accidentalmente congelato la roccia di Vymarna, è per questo che mi ha esiliato..." Flora si passò una mano sul braccio come se avesse avuto i brividi.

"Sei fuori controllo..." Sospirò la preside.

"Lo so... i miei genitori mi hanno tenuto allo scuro di tutto questo, se solo avessi potuto allenarmi e svilupparlo come il potere della natura." Disse Flora con un sospiro stringendo i pugni.

"E per questo che devi allenarti. Partirai dal primo stadio per arrivare ad equilibrare i due livelli della tua magia. Tranquilla, cara, ci riusciremo."

"Lo so, preside Faragonda, mi fido di lei." Disse Flora con un lieve sorriso.

"Beh, è tutto, per ora. Potete andare." Disse la preside alzandosi e invitando i ragazzi ad andare. Uscì con loro, andò in sala da pranzo mentre i ragazzi andarono in biblioteca dopo aver mangiato qualcosa di veloce.

Incontrarono le pixies che li avevano aspettati lì per tutta la mattina.

"Allora, come è andata?" Chiese Chatta alla sua fata.

"Non bene, Chatta." Disse Flora con un sospiro, la fatina sembrò confusa ed Helia disse:

"La Natura era preoccupata ed ha esiliato Flora da Linphea."

"Che cosa?!" Esclamarono le cinque pixies, Piff si limitò ad un'espressione sbalordita.

"Come è potuto accadere?" Chiese Lockette tristemente.

"Gliela faccio vedere io alla Natura!" Esclamò Chatta alzandosi le maniche che non aveva.

"Apprezzo molto, Chatta." Disse Flora facendola sedere sulle proprie mani aperte, "Ma credo che per ora non ci sia modo."

"Oh, e poi abbiamo scoperto che la madre di Flora era una driade e che in realtà Flora è frutto dell'amore tra lei e il custode dell'inverno di Linphea." Disse Stella con l'indice alzato come recitasse una poesia.

"Non potevi... riassumerlo meglio." Disse Flora con un sorriso forzato per nascondere l'imbarazzo e il dispiacere che tutta quella storia le causava.

"Sapevo che c'era qualcosa!" Esclamò Chatta.

"Sì, beh, per ora è tutto, ora però andiamo in biblioteca, ci vediamo dopo, okay?" Disse Musa alle pixies, loro annuirono e le lasciarono andare andando in camera delle Winx per discutere dell'accaduto.

I ragazzi andarono in biblioteca attraversando i corridoi di Alfea. Nella biblioteca a quell'ora non c'era nessuno, soltanto loro e i numerosissimi libri. Non avendo idea da dove iniziare a cercare si rivolsero a Barbatea.

"Buon pomeriggio, Brabatea, avremmo bisogno del suo aiuto." Disse Bloom alla bibliotecaria, lei alzò gli occhi dal libro che stava leggendo seduta alla sua scrivania e disse:

"Siete fortunati che non lasci mai la biblioteca. Allora, in cosa posso aiutarvi?"

"Abbiamo bisogno di sapere di più su Nikolai, l'inverno di Linphea. E anche sulle keimerine." Disse Helia che guardò Flora, lei sembrava sovrappensiero.

"Mmm... devo avere qualcosa... Aspettatemi lì, io torno subito." Disse Brabatea indicando il lungo tavolo di legno in una fila della biblioteca. I ragazzi fecero come era stato loro detto.
Dopo poco Brabatea tornò seguita da circa una ventina di libri che levitavano dietro di lei, col dito li indirizzò sul tavolo e loro ci si posarono con un tonfo.

"Ecco qui tutto quella che abbiamo a proposito. Buon lavoro!" Disse Brabatea con un sorriso così tornò alla sua scrivania e al suo libro.

"Dobbiamo... leggerli tutti?" Chiese Stella con un sopracciglio alzato e una smorfia di repulsione verso tutte quelle pagine.

"Sì, è sarà meglio iniziare o non finiremo più!" Disse Aisha prendendo il primo libro e sedendosi, gli altri la imitarono.
Prima che cominciassero il lavoro di ricerca però fecero un resoconto.
Sky disse:

"Okay, sappiamo che sei l'ultima keimerina esistente, Nikolai è stato... ehm... distrutto, quindi niente Nikolai niente keimerine."

"Sky!" Lo colpì Bloom accigliata.

"Scusa, Flora, non volevo..."

"Tranquillo." Disse Flora stringendo le labbra mentre era seduta appoggiata contro lo schienale della sedia, a braccia incrociate.

Helia sospirò e disse:

"Andiamo avanti. Dovrà ricominciare ciò che era finito, forse parla dell'inverno, non esiste più, forse dovrai portare l'inverno su Linphea."

"Non può esserci inverno su Linphea, morirebbe. È per questo che sono stata esiliata, quindi credo di dover ricominciare qualcos'altro." Costatò Flora, Helia tamburellò le dita sul tavolo con lieve esasperazione.

"Sappiamo chi è l'artefice del male, più o meno." Disse Aisha, "Sappiamo che vuole 'distruggerti', Flora, e che ha distrutto il suo stesso mondo perché Nikolai le ha tolto i suoi poteri."

Flora indicò Aisha come se avesse guadagnato un punto, Timmy disse:

"La profezia dice che avrai accanto le stelle nella tua impresa, e Vymarna ha parlato di Cassiopea."

"E chi sarebbe?" Chiese Stella.

Timmy alzò gli occhi al cielo e rispose:

"Cassiopea è una costellazione. La profezia parla di voi ragazze, ne siete cinque, e Cassiopea è formata da cinque stelle."

"Okay, sentiamo, Timmy, a cosa si riferiva parlando di radici salde?" Chiese Nex mentre giocava con una matita con la sua solita nota di scherno nella voce.

"Non so, la Natura ha detto che difenderanno Flora con spada e con lancia ma non so a cosa potesse riferirsi." Disse Timmy tenendosi il mento.

Brandon, dopo aver chiuso il libro che stava sfogliando senza leggere, chiese ironicamente al suo amico:

"Chi potrebbe mai difendere Flora con una spada?"

"Oh..." Disse Timmy arrivandoci e annuendo, il suo amico sorrise divertito.

"L'incognita rimane sull'ultimo verso." Disse Bloom con un sospiro affranta.

"Anche la profezia dice che vi difenderemo, ragazze, e, tranquille, non sarà il nostro sangue." Disse Sky cercando di tranquillizzare la sua ragazza.

"Come fai ad esserne così sicuro?" Chiese Aisha con espressione seria.

"Non perderemo nessun altro, Aisha." Disse Sky guardando negli occhi la sua amica.
Quegli stessi occhi si riempirono di lacrime, Aisha si alzò e disse:

"Ho bisogno di un po' d'aria."
Così uscì di fretta, Nex si alzò ma Flora lo fermò dicendogli:

"Vado io."
Flora si allontanò, appena uscì dalla biblioteca guardò prima alla sua sinistra e il corridoio era vuoto, poi alla sua destra e a pochi passi vide Aisha appoggiata al muro, singhiozzante.
Flora si avvicinò e passandole una mano sulle spalle le disse:

"Aisha."

Aisha si tolse le mani dalla faccia e ancora in lacrime disse alla sua amica:

"Neanche sulla Terra dovevamo perdere qualcuno quella volta, eppure è successo!"

"Lo so, lo so." Disse Flora abbracciandola. "Ma, ascoltami, faremo di tutto, tutto il possibile per impedire che accada di nuovo. Abbiamo... hai sofferto troppo per viverlo di nuovo. Nex sarà al tuo fianco, sempre."

"Non sono preoccupata solo per lui, Flora. Nabu era la persona più importante della mia vita e dopo di lui venivi tu, la mia migliore amica. Questa profezia pare faccia di tutto per volerti mettere nei guai, non voglio perdere la seconda persona più importante per me."

Flora, che abbracciava Aisha, non si sarebbe mai aspettata quelle parole, e si emozionò.
Fece alzare Aisha dal suo petto e guardandola negli occhi le disse:

"Non mi perderai. Noi siamo amiche e lo saremo sempre, niente potrà separarci. Ho le mie stelle e le mie radici, non mi accadrà nulla di male, te lo prometto."

"Ti voglio bene, Flora." Disse Aisha con un sorriso asciugandosi le lacrime con la mano.

"Te ne voglio anch'io." Sorrise Flora.

Nel frattempo in biblioteca i ragazzi riflettevano sulle parole di Vymarna.

"Okay, aspettate, se siamo noi quelli che devono proteggere Flora 'con spade e con lancia'," Disse Nex facendo anche le virgolette con le dita, " perché Vymarna le ha detto di stare attenta a non ferirsi? Insomma, come potremmo mai ferire Flora?"

Tutti si guardarono, Nex aveva ragione. Helia disse:

"In realtà non ha senso, hai ragione. Beh, noi dobbiamo proteggerla, forse Vymarna intendeva dire che non dobbiamo separarci, che senza di noi potrebbe ferirsi."

"In fondo parla di radici 'salde'." Disse Timmy analizzando l'idea.

"Sapete cosa penso?" Chiese Musa," che è una profezia e che anche se ci sforziamo non possiamo sapere a cosa si riferisce. Dobbiamo solo... seguire la strada e prenderla come viene, è così che funziona."

"Beh, non è molto rassicurante." Replicò Bloom contrariata.

"Sono d'accordo con Musa." Disse Stella, "La Natura in persona ha pronunciato la profezia e non ha saputo interpretarla per noi, non possiamo farlo."

"A questo punto direi di iniziare a cercare qualche indizio tra questi libri." Disse Sky aprendo quello che aveva davanti, gli altri furono d'accordo così lo imitarono.

Poco dopo rientrarono Flora ed Aisha e la fata dei fluidi sembrava si fosse ripresa. Quando si sedette Sky le rivolse uno sguardo di scuse che diceva anche - spero tu stia bene- Aisha sorrise lievemente rassicurando il suo amico.

Flora si sedette e vide che i suoi amici erano tutti intenti a leggere i libri che Barbatea aveva portato, ne prese anche lei uno ed aprì alla prima pagina.
Lesse il primo rigo almeno tre volte poiché ogni volta si era distratta. Poi si avvicinò di poco a Brandon che era seduto alla sua destra e bisbigliando, senza distogliere lo sguardo dal libro, gli disse:

"Grazie per non aver detto niente a Faragonda."

"Di nulla, non mi sembrava il caso, credo tu debba prima digerire la cosa prima di riferirti a lui con quella parola."

"Già."

"Avete trovato qualcosa?" Chiese Bloom sentendo i bisbigli, tutti interruppero la lettura e guardarono i due amici.
Brandon e Flora sussultarono e Brandon disse:

"Cosa? No, era solo... non sapevo cosa significava questa parola, Flora me l'ha... detto."

"Oh..." Disse Bloom un po' delusa dal fatto che allora doveva tornare a leggere il suo libro.

I ragazzi passarono l'intero pomeriggio su quei libri e non potevano essere più stanchi anche se tutto quello in fondo servì a qualcosa. Scoprirono qualcosa in più sul conto di Nikolai e anche altro.

"Quindi anche se mortale era un essere fuori dal comune." Disse Stella, Tecna annuì e continuò:

"Era pur sempre il custode dell'inverno, aveva dei poteri, infatti una volta lasciata Linphea per lui fu possibile utilizzare la magia."

"È così che ha fatto prosperare tanto Sakoma, e penso sia proprio quello il regno di cui parlava Vymarna." Disse Brandon.

"Direi che abbiamo più di quanto ci aspettavamo." Disse Flora chiudendo il libro davanti a sé. "Questo comunque lo prendo, potrebbe dirmi di più riguardo alla mia magia." Disse poi prendendo un libro dal tavolo, uno che si riferiva alla fate keimerine.

In effetti avevano scoperto molto: leggendo la Storia dei Regni Andati i ragazzi avevano scoperto che Sakoma era un pianeta congelato, proprio come lo era stato Domino, anche se nessuno l'aveva poi scongelato.
Pareva che una pesante piaga si fosse abbattuta sul pianeta e che nessuno fosse sopravvissuto. La cosa strana però era che Sakoma era un pianeta che faceva parte del Sistema Farnait, lì i pianeti non avevano problemi col freddo, tutti quei pianeti erano ricoperti per la maggior parte di neve. Eppure Sakoma era stato congelato fino alla sua morte.

L'altra cosa importante che fu scoperta era però che lo spirito del freddo di un pianeta lontano era arrivato su Sakoma facendolo prosperare incredibilmente poco prima che la piaga vi si abbattesse, e i ragazzi erano quasi certi di sapere a chi si riferisse il libro. Poteva essere una coincidenza quanto poteva non esserlo, e almeno avevano una traccia.

Della famosa donna a cui aveva accennato Vymarna però non scoprirono nulla quindi per quanto riguardava la strategia del conosci il tuo nemico non erano proprio a buon punto.

Ormai stanchi i ragazzi decisero di tornare a Fonterossa mentre le ragazze tornarono nella loro camera.
In realtà tutte preferirono fermarsi in camera di Bloom e Flora per accertarsi che la loro amica stesse bene. Non trovarono le pixies e dedussero che dovevano essere tornate al villaggio.

"I tuoi genitori hanno fatto tutto per proteggerti." Disse Musa a Flora seduta a gambe incrociate sul letto.

"Lo so, ma ancora non riesco a crederci, provo un po' di rabbia, e sinceramente molta delusione." Replicò Flora con lo sguardo a terra.

"È normale che tu sia scossa, ma vedrai che tutto passerà. Con me è finita bene, lo sarà anche per te." Disse Bloom con un sorriso incoraggiante.

"Già, Bloom, lo spero. Ma vedi, il fatto è che per me mio padre è sempre stato un eroe, e ora sento che tutto sta vacillando."

"Flora," Disse Stella, "con mio padre ha sempre vacillato, ma gli ho sempre voluto bene comunque."

"Ma io gli voglio bene, è solo che... non lo so, sta di fatto che ho bisogno di un po' di tempo." Disse Flora con un sospiro, Musa disse:

"Noi saremo con te."

Flora le sorrise e Aisha aggiunse:

"Dopo tutto siamo le tue stelle fortunate."

"E non ti lasceremo da sola." Concluse Tecna.

"Oh, ragazze, vi voglio un gran bene!" Esclamò Flora abbracciandole tutte.

"Sentite, stavo pensando una cosa." Disse poi alle sue amiche.

"Cosa?" Chiese Stella lisciandosi con le dita una ciocca di capelli.

"E se nel frattempo mi dedicassi al combattimento? Insomma, non posso usare la magia ma voglio difendermi in qualche modo."

"Flora, tu sei una fata, non hai bisogno di imparare a combattere." Disse Tecna.

"Sono una fata che non può usare la magia, ricordate?"

"Beh, se perdi tempo a combattere come un ragazzo non potrai concentrarti su come usare la tua magia." Disse Stella.

"Io avevo pensato di imparare a combattere, usare una spada, così potrò difendermi. Io... ho chiesto a Brandon di insegnarmi."

Stella lasciò perdere i suoi capelli e guardò Flora.

"In effetti Brandon è uno dei migliori spadaccini di Fonterossa." Disse Stella con orgoglio, "Ma non mi sembra proprio il caso, Flora."

"Ti darebbe fastidio?" Chiese Flora.

"Mettiamola così: io e Brandon affrontiamo spesso periodi di crisi, piccole incomprensioni, ma se nel frattempo lui passasse il suo tempo con un'altra ragazza..."

"Okay, Stella, ho capito, mi dispiace. Fa' conto che quest'idea non mi sia nemmeno passata per la mente." Disse Flora fermando la sua amica poggiando la sua mano sulla sua.

"Grazie, Flora, per me è molto importante. Noi siamo amiche, ma dopo tutto quello che abbiamo passato io e Brandon..."

"Va bene, non aggiungere altro." Disse Flora con un sorriso rassicurandola.

"Io penso, Flora, che quello che devi fare adesso è concentrarti sulla tua magia, scoprire come arrivare ad un primo livello come fata keimerina, a quel punto non avrai bisogno del combattimento." Le disse Bloom, Aisha aggiunse:

"Focalizza le tue energie sulla magia. Perderesti tempo ed energia preziosi col combattimento, devi concentrarti."

"Forse... forse avete ragione." Concluse Flora.

"E ora fuori dalla nostra camera, muoio di sonno e vanno spente le luci!" Disse Bloom con finta severità, le altre risero per il suo atteggiamento, poi si diedero la buonanotte e andarono tutte a letto.

Caro diario,
Tutto sta diventando estremamente complicato e io ho paura. Ho paura di non essere abbastanza speciale.
Faragonda dice che potrei essere la rovina o la salvezza di Linphea, sì, queste parole non riesco a togliermele dalla testa.
C'è una profezia che mi riguarda, questo dovrebbe elettrizzarmi e farmi sentire importante, io invece ho paura di non esserlo e temo di non riuscire a fare ciò che "il fato" si aspetta da me.
Queste sono più cose da Bloom, salvare il mondo perché le forze dell'universo ti girano praticamente intorno... pare che il vento sia cambiato ed ora tocca a me.
E poi c'è questo Nikolai, lo spirito immortale dell'inverno di Linphea, pare che lui e la mamma ( che da giovane era una driade. Ma dico, non poteva essere una specie di ribelle come tutti gli altri giovani? Una driade?) abbiano avuto una storia, e sono nata io. Questo vuol dire quel che vuol dire. Non lo credevo possibile e mi sta crollando ogni certezza.
Sappiamo che Nikolai andò su un pianeta chiamato Sakoma, inizieremo da lì le nostre ricerche per scoprire chi è il nostro nemico.
Non credo di essere pronta, la mia magia non è di grande aiuto e non so come controllarla.
Spero che tutto si risolva, vorrei tanto nascondermi e aspettare che qualcuno venga a salvarmi quando sia tutto finito, ma so che non posso. Perché sono una fata e perché tutto questo dipende da me, dovrò farmi coraggio e affrontare ciò che mi aspetta.
Non credo sarà una buona notte.



E rieccomi... SORPRESA! Okay... capitolo particolare, lo so... a quanto pare Chatta aveva proprio ragione, Alyssa nascondeva un grosso segreto... 
La nostra dolce Alyssa era una driade un tempo ed ha avuto una storia con Nikolai, lo spirito dell'inverno. La Natura l'ha punita ed è diventata umana, allora ha conosciuto Rodols... direi che Flora non l'ha presa troppo male, è scossa, molto scossa, ma ama i suoi genitori e Rodols per lei è davvero importante, è il suo eroe.
I due genitori, preoccupati, si sono affidati a Brandon, lo conoscono meglio di quanto conoscano gli altri e Rodols ancora non è sicuro se lui e sua figlia siano soltanto amici. Noi invece sappiamo che sono davvero solo amici ma ora Brandon dovrà prendersi cura della sua amica in maniera particolare.
La scena tra Aisha e Flora l'ho inserita per dare spazio all'amicizia vera, quella sincera.
Vi lascio con una domanda: secondo voi è possibile per noi, che non viviamo nella Dimensione Magica, avere un'amicizia del genere?
Grazie a tutti per la lettura, spero che questo capitolo extra vi abbia fatto piacere, grazie per aver aggiuto la storia alle preferite/seguite e grazie per le recensioni, adoro sapere cosa pensate!
Ci sentiamo presto, vi strAmo!
xoxo Florafairy7

 

 
   
 
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