Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Aya Natsume    25/09/2016    2 recensioni
E se inuyasha fosse un bellissimo hanyou del nostro tempo e kagome, hanyou anche lei, fosse del Sengoku Jidai? Chissà quali avventure bizzarre e beh, ci sarebbe da divertirsi.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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" Mia principessa. La mia Kagome... " sussurra Himeko a sua figlia mentre la culla appena nata. " Chissà cos'è quella luce che brillava nel tuo petto. Tra poco arriverá papà, il tuo papà per conoscerti... " continua " Himeko... Sono qui! " dice Tsumugu avvicinandosi a sua moglie. Già moglie dopo continue lotte contro tutti, amici, famiglia, erano insieme. " È una bambina, vorrei che mi dassi il tuo parere per il nome. " dice Himeko " Qualsiasi nome tu scelga sarà bellissimo." risponde carezzando la piccola " Kagome, si chiamerá Kagome. " dice lei solenne. Lo scenario cambia e tutto è avvolto nel buio della notte, come a voler cancellare quell'episodio, Kagome aveva tre anni, due demoni tenevano lei e la madre imprigionate, il padre combatteva contro il fratello... Non sarebbe durato molto era in vantaggio, ma era sfinito e pieno di ferite " Pa.. Papà.. Papà! " urlava Kagome. Sua madre era rigida e cercava di trattenere le lacrime, ma tutto fu vano, Tsumugu cadde atterra con la spada infilzata nel petto. Kagome non pianse, ma il suo silenzio la divorava dentro, Himeko la strinse a se. Adesso erano sole, i demoni le lasciarono e la risata di Kuro, il fratello del padre, riempì l'aria mentre fuggivano lontano. " Kagome... Kagome svegliati. " mi sento chiamare da Inuyasha e lentamente apro gli occhi. Sono ancora stretta al suo petto e non posso fare a meno di arrossire, la sua mano si posa sulla mia fronte, ormai medida di sudore, per quanto cerchi di non pensarci il passato torna più forte di prima. " Scusa se ti ho svegliata, ma stavi tremando e urlavi nel sonno. Se non... sono indiscreto, posso chiederti cos'hai sognato? " il suo sguardo fisso su di me mi fa sciogliere, le sue mani si spostano sulle mie guancie e lentamente posa le sue labbra sui miei capelli. " Se non vuoi non ti costringo di certo. Sappi però che quando vorrai io saró qui per te. " un sorriso mi nasce spontaneo " Non era un semplice incubo -comincio- ma la mia storia, che non ho mai raccontato a nessuno e non credo adesso riuscirei a dirti qualcosa al riguardo, non voglio ricordare. Però ti prometto che quando saró pronta ti racconterò tutto. " termino " So bene che avvolte non tutti i ricordi sono piacevoli, ma ci vuole tempo per rielaborare il tutto, per gli umani anni ma per noi anche secoli. " rimango stupefatta dalla saggezza. " Sembra che tu conosca questo tipo di dolore... " sussurro " Si ci siamo conosciuti un po' di tempo fà. " dice sorridendo amaro. " Oh! Non è una compagnia piacevole. Beh che dici di scendere di qui? " dico. Come risposta mi stringe ancora di più a se e mi sussurra all'orecchio " È vero come compagnia non era un gran ché... Tu sei molto meglio. " dice appoggiando la testa sulla mia spalla. •••••••••• Rin •••••••••••• " Sango, io vado a farmi una passeggiata! " dico uscendo " Rin non andare da sola, è pericoloso! " mi riprende lei " Ti accompagno! " dice la voce di Sesshomaru " Oh! Sesshomaru-Sama! Staró sicuramente meglio se l'accompagnerete voi. " dice candidamente Sango - Promemoria : non dire alle amiche / sorelle se hai una cotta! - lui annuisce e c'incamminiamo verso un sentiero stretto, costeggiato da alberi dalle alte cime. Lo guardo di sottecchi - Cavolo è un dio! - ma come mi escono certi pensieri, beh camminata fiera, schiena ritta, spalle larghe e gli strani abiti gli donano veramente. Mi accorgo di guardarlo troppo, quando rimango senza aria e le mie guance s'imporporano. Ma la tranquillità non dura, infatti, un demone spunta tra gli alberi e a tutta velocità si dirige su di me. Mi preparo all'impatto, che non arriva grazie a Sesshomaru. Uccide il demone in due secondi " Ti senti bene? " mi chiede, annuisco incapace di parlare e vedo il suo sguardo corrucciato o per meglio dire preoccupato (?) per me (?) " Rin. " dice avvicinandosi " Sei ferita?" chiede. Non capisco niente, la vista mi si sta annebbiando e prima che possa toccare terra mi ritrovo contro il suo petto. " Se... Sesshomaru-Sama, sto bene. " ma non accenna a lasciarmi " Era solo un mancamento. " lo rassicuro e lui lentamente mi lascia andare " Sesshomaru-Sama, io volevo andare al lago a fare un bagno, ma... " non termino la frase interrotta da lui " Andiamo allora! " non replico e ci dirigiamo in direzione del lago. Mentre camminiamo un silenzio pesante cade su di noi, rotto solo da i nostri passi. " Bene siamo arrivati, io resto qui vá pure. " dice tranquillo, annuisco e mi avvio. Mi tolgo il kimono e rimango con la mia sottoveste bianca, passa un bel po' di tempo prima che esca. Riemergo dall'acqua e vedo un uomo nascosto dietro un albero e un urlo esce spontaneo. Sesshomaru non tarda ad arrivare, mi fa nascondere dietro di lui e l'uomo cerca di scappare, ma lo affera per la gola. " Dal tuo vestiario si direbbe che sei un bonzo, ma sei anche un depravato incredibile. Vedi sparire! " gli sibila furioso. Appena quell'individuo scappa si volta verso di me e leggermente rosso in viso mi prende tra le braccia. Non mi guarda dato il mio stato, mi fa sistemare sull' erba e sedendosi dietro di me mi attira a se, abbracciandomi. " Grazie Sesshoumaru-Sama per tutto. " ma la sua risposta mi fa battere il cuore " Rin, nemmeno volendo saprei abbandonarti, sei speciale. " oh Kami-sama. Torniamo al villaggio che ormai è sera e troviamo una sorpresa inaspettata. " TU! " dice Sesshoumaru osservando il bonzo di oggi, seduto a terra vicino al fuoco nella nostra capanna. " Mi perdoni mia divina creatura per il mio comportamento di oggi, ma quando vedo una bella donna non resisto. " si scusa " Comunque io sono Miroku. " La serata procede serena e conoscendo quel pervertito, capisco che è simpatico e che la cara Sango ha una cotta, lo ha fatto entrare lei visto che era sfinito. La mia sorellona Kagome è arrivata tardi col caro Inuyasha e mano nella mano. " Rin! Vieni un attimo con me!" mi dice Sesshoumaru, usciamo dalla capanna e mi sento afferrare un polso, per la milionesima volta mi ritrovo appiccicata a lui, devo dire che non mi stancherei mai. Lo stringo a me con un bisogno intenso, mi solleva il mento e guardandomi negli occhi fa incontrare le nostre labbra. All'inizio è un bacio casto ma poi la sua lingua mi chiede l'accesso e sono pronta a riceverlo, ci stacchiamo ansimando entrambi e poi mi sussurra " Tu sei mia, solo mia! " il mio cuore fa una capriola e imitandolo gli sussurro " Si io sono solo tua, ma tu sei solo mio! " lo vedo sorridere e finalmente andiamo a dormire.
   
 
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