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Autore: alicejoyparish    25/09/2016    0 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia prima ff in assoluto, nata un pò per noia un pò per mettermi alla prova con qualcosa che mi piace, ovvero il mondo di Naruto. Per quanto riguarda l'ambientazione, diciamo che è un "what if" che, grosso modo, parte dopo l'allenamento di Naruto con Jiraya. Ovviamente mi sono presa tante "licenze poetiche" per poter introdurre nuovi personaggi. Buona lettura a tutti!
- Tu cosa ne pensi?
- Penso che stiamo per imbatterci in qualcosa che avremmo voluto evitare se solo fossimo stati più intelligenti
- Non sei d'accordo con il Gran Maestro?
- Io e il Gran Maestro abbiamo molto spesso idee discordanti...dico solo che non sarà una cosa piacevole.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rimasi il resto del pomeriggio nella mia stanza, aspettando che mi venissero a chiamare per la cerimonia. Maledetto il giorno in cui ho incontrato quella donna! Non avevo ben capito quello che voleva, nè quello che avrei dovuto fare.

Mentre ero assorta nei miei pensieri bussarono alla porta. Daisuke spuntò dalla porta e gli feci cenno di accomodarsi; si sedette su una sedia ai piedi del letto.

 

- Come ti senti?- disse con aria dolce

 

- Bene...lo sai che ho la pellaccia dura- dissi cercando di essere il più convincente possibile.

 

- Sicura? Cosa voleva la Senju?

 

- Niente...voleva solo ricordare i bei vecchi tempi andati

 

- Lo sai che con me puoi parlare- disse appoggiando una mano sulla mia- puoi dirmi tutto quello che

 

- Akiko siete attesa alla sala della cerimonia- disse il samurai che, ad un mio cenno d'assenso, uscì dalla stanza dopo l'annuncio.

 

- Lo so Dai-kun- dissi sorridendogli, cercando di trasmettergli tutta la calma e la gratitudine di cui ero capace- ora vado a prepararmi. Ci vediamo dopo.

 

Mi incamminai per i corridoi del tempio in direzione della sala delle cerimonie. Una volta arrivata trovai nuovamente gli altri ninja ambasciatori.

 

- Tutto bene Akiko-san?- domandò leggermente crucciato Bee, un'espressione che secondo me, non gli si addiceva proprio

 

- Si Bee-sama- dissi sfoggiando il sorriso più innocente che potessi- Tsunade-sama mi ha spiegato che- feci una pausa sospirando, meravigliandomi di me stessa e della mia capacità di mentire- comunque non è stato nulla di grave

 

Mentre parlavo con il braccio destro del Raikage vedevo l'albino della Foglia scrutarmi con i raggi X, come a valutare la veridicità delle mie parole. Dall'espressione finale capii che non se l'era bevuta. L'assistente dell'alto sacerdote ci chiamò per poter iniziare la funzione e, formando una fila, lo seguimmo in silenzio.


**********


Il giorno seguente mi svegliai di buon ora ed andai ad sgranchirmi un pò, visto che, da quello che diceva Tsunade, presto saremmo partiti per una missione. Alla fine dell'allenamento mi sedetti a terra, incrociai le gambe e cercai di sgomberare la mente  da tutti i pensieri per, come era mia abitudine, meditare. Sentii un fievolissimo rompersi di foglie secche alle mie spalle, come se qualcuno si stesse avvicinando ma non volesse essere sentito.

 

- Non lo sai che è maleducazione spiare le persone?- dissi ghignando. Quasi il sorriso mi morì sulle labbra quando vidi un giovane ninja dai capelli biondi, occhi azzurro cielo e un grande sorriso impacciato stampato sul volto.

 

- Perdonami non volevo disturbarti. Volevo solo guardare il tuo allenamento. È stata davvero forte contro il ninja della Roccia.

 

- Ti ringrazio ragazzo- dissi tirandomi in piedi e porgendogli la mano- il mio nome è Akiko

 

- Io sono Uzumaki Naruto della Foglia e prossimo Hokage- disse con un sorrisone in faccia, quasi da orecchio a orecchio

 

- Vedo che le ambizioni non ti mancano Naruto- dissi sorridendo- comunque ti ringrazio del complimento

 

- Sai, non sapevo nulla dell'esistenza del tuo villaggio. Come mai?- disse con un'espressione meditabonda che poco s'intonava alla solarità con cui si era presentato.

 

- Beh, diciamo che effettivamente è un po' diverso dal tuo villaggio o dagli altri delle cinque terre ninja. Viene definito terra franca, abbastanza neutrale nei confronti delle dispute delle altre terre ninja. Ciò nonostante, abbiamo partecipato all'ultima grande guerra- dissi con un tono più amareggiato del previsto.

 

- Vuoi dire che hai combattuto anche tu?- chiese il ragazzo, negli occhi una luce tra l'ammirazione e la pena.

 

Il suono di un corno ci richiamò all'attenzione e ci dirigemmo verso il campo d'adunata del tempio.

 

Al nostro arrivo, tutti gli sguardi furono su di noi, saettando da me a Naruto in modo quasi frenetico; i ninja cominciarono a parlottare tra di loro e, in cuor mio, ne immaginavo l'argomento. L'arrivo dell'alto sacerdote zittì tutti all'istante.

 

- Bene ninja! Finalmente saprete il motivo per il quale vi ho convocato qui. Voi rappresentante i vostri villaggi, Konoha, Suna, Iwa, Kiri, Kumo e Hina. La missione che intendo darvi, in accordo con i vostri Kage, è quello di ritrovare un oggetto molto importante: il rotolo Ankhara. Questo rotolo ha un valore inestimabile ed è vostro compito riportarlo qui nel tempio del Vento per essere custodito. Ora il capitano Shibatane vi dirà i vostri compagni di squadra.

 

Tutti i ninja cominciarono a parlottare tra loro, stupiti del fatto di trovarsi in squadra con individui che consideravano avversari più che alleati.

Il capitano Shibatane chiamò i ninja e si cominciarono a formare i diversi team. Poi chiamò la mia squadra:

 

- Naruto Uzumaki e Kakashi Hatake della Foglia, Rua Metsui della Nuvola e Akiko Usotsuki del Fiore


*****



 

Ero nel mio alloggio a preparare di nuovo lo zaino con il necessario ( era sempre lo stesso quello che mi portavo in missione) quando Asari entrò nella camera.

 

- Akiko ho alcune cose da dirti prima di partire. Per prima cosa buona fortuna e poi...sii prudente- disse in maniera enigmatica.

 

- Vi ringrazio Gran Maestro- dissi ossequiosamente

 

- Al tuo ritorno parleremo della mia abdicazione nell'ordine in tuo favore- per poco non mi cadde la mascella in terra a tale affermazione.

 

- Cos...cosa vuol dire Gran Maestro? Io non

 

- Tutti i membri sono stati informati ed approvano. La popolazione ti vede come una grande kunoichi, leale e che ha già dato prova che è disposta a tutto pur di proteggere la propria gente, inoltre l'ordine è stato a guardarti fin dalla vicenda di Iwa, vedendo la tua crescita e i tuoi successi. Ma come ti ho detto, ne parleremo al tuo ritorno.

 

Cercai di trovare qualunque argomentazione per rifiutare un incarico che era troppo aldilà delle mie competenze, quando un samurai mi incitò "educatamente" a darmi una mossa. Tornai di nuovo al campo d'adunata e trovai la mia squadra pronta ad attendermi e con Tsunade che parlava con i miei nuovi compagni di team. Mentre li raggiungevo mi accostai alla traiettoria di Daisuke. Ci guardammo solo, non servivano parole, e probabilmente non saremmo riusciti neanche a trovarle.

 

- Bene Akiko...spero tu ti senta in forma per la missione- disse Tsunade con una nonchalance che quasi potevo credere che si stava interessando solo alla mia salute.

 

- Certo Tsunade-sama...grazie alle vostre cure mi sento come nuova- dissi dissimulando con un sorriso.

 

- Bene allora...in bocca al lupo ragazzi!- disse l'Hogake ed io e il mio team partimmo per la missione.

 

- Sono contenta di essere in squadra con te- mi disse Rua mentre ci avvicinavamo all'enorme entrata del tempio

 

Era probabilmente una mia coetanea, forse giusto di qualche anno più grande, ed ero molto curiosa di vedere come se la cavava. Non sapevo cosa risponderle quindi mi limitai ad un sorriso. Naruto si dimostrava molto entusiasta per questa missione, e camminava tutto impettito ciarlando con Rua di qualcosa che aveva a che fare con un certo ramen di Teuchi. Io camminavo poco dietro di loro e, a qualche passo di distanza, stava l'albino.

 

- Interessante che fino al ponte ci sia concesso solo di camminare- disse quasi in uno sbadiglio il copia ninja. Dall'aria svogliata e quasi sonnolenta, non sembrava essere un ninja potente. Ma si sa che le apparenze sbagliano.

 

- Probabilmente ci concedono tempo per conoscerci e sceglierci un leader dal momento che si sono guardati bene da questo infausto compito- risposi scrutando gli alberi che si mossero leggermente. Forse un'altra squadra.

Naruto e Rua si fermarono quasi di blocco, come se la cosa più ovvia del mondo sia loro tornata in testa all'improvviso. Kakashi invece continuava a camminare, circondato dalla sua aria di apatia. Era decisamente un ninja che sapeva ben nascondere le proprie emozioni ed i propri pensieri, per mantenere un'autocontrollo in modo così ferreo.

 

- Beh non credo sia un compito difficile. In ogni squadra hanno messo due elementi di uno stesso villaggio. Due su quattro è una maggioranza importante- disse come se si stesse parlando del tempo, eppure avevo la netta sensazione che non fosse frutto del caso quella conversazione.

 

- Quindi deduco che, essendo io e Rua in minoranza, e Naruto ancora troppo giovane e non avendo ancora ufficialmente il grado di jonin, la scelta ricadrebbe su di te- dissi guardandolo negli occhi.

 

Non disse nient'altro fino al ponte, dove ad aspettarci c'era un rotolo. Rua prese il rotolo e cominciò a leggere

- "...Il rotolo Ankhara è un oggetto mistico rituale la cui ultima posizione sembra essere stata il villaggio Fume, al confine tra il paese del Fuoco e quello dell'Acqua."

 

- Non è molto su cui basarsi- disse grattandosi il mento l'albino

 

- È niente su cui basarsi- delucidò Rua

 

- La nostra unica informazione è questo villaggio, perciò la destinazione è stabilita- dissi

 

- Tuttavia non abbiamo ancora un capitano- osservò Naruto spaesato. Probabilmente non fu un'affermazione che, a differenza del suo compagno, aveva un doppio fine, forse era più dettata dalla necessità non più crastinabile quella del capitano; in ogni caso la sua constatazione fu provvidenziale.

 

- Io propongo Kakashi- esordii con stupore di tutti- qualche informazione su di te l'ho letta- dissi cercando di ignorare le espressioni stupefatte di tutti, compresa quella dell'albino- possiedi ottime abilità tattiche, hai dalla tua lo sharingan, ed eri la pupilla del Quarto Hogake. Naruto è troppo giovane ed inesperto e, sebbene Rua sia allieva di Bee-sama, non ho informazioni sufficienti su di lei

 

- E di te cosa mi dici? Anche io ho letto informazioni sul tuo conto, e potresti essere un'ottima candidata- disse l'albino con sguardo tagliente e con un tono diverso dal solito apatico, come se ci fosse una scintilla di un'emozione che, tuttavia, non sapevo individuare.

 

Mi stava mettendo alla prova: la scelta di un capitano era necessaria e indispensabile per la sopravvivenza del gruppo e la buona riuscita della missione, ma come potersi affidare ad uno straniero? Se ho optato per la verità fin ora, tanto vale concludere con la stessa moneta.

 

- Non avrei altro voto se non il mio, ma preferisco avere la tua guida, per quanto non so se sia affidabile, piuttosto che non averne affatto e correre in rischi inutili.- Kakashi mi studiava attentamente alla ricerca di un passo falso in quello che avevo detto o, come ci si aspetterebbe dalla sua fama, come lo avevo detto; quando capì che non ve ne erano si rassegnò all'idea di cercare. Per ora.

 

- Quello che dice Akiko non mi piace, ma è vero. Meglio avere una guida, qualunque essa sia, piuttosto che non averne affatto. Soprattutto in una missione tutt'altro che chiara. Hai anche il mio voto- disse Rua riferendo l'ultima frase direttamente a Kakashi

 

- Bene sensei! Siete voi il nostro capitano!- esultò Naruto- ora possiamo dirigerci alla nostra meta


Riprendemmo il cammino, ma sentivo l'occhio nero di Kakashi che mi controllava a vista. Forse che Tsunade avesse messo al corrente Kakashi di quello che era successo? Plausibile,però l'attuale Hokage non poteva prevedere che lui finisse in squadra con Naruto e quindi anche con me; Tsunade era influente ma non così tanto. Forse era rimasto stupito dalla votazione a cui avevo dato inizio? In effetti la mia non era stata una scelta così ovvia, almeno non prima di aver provato ad ottenere un voto per me dagli altri componenti del gruppo. Capivo la sua diffidenza, e capivo perché ero diventata il suo target primario: mi considerava pericolosa perché vedeva qualcosa di se stesso in me, la capacità di pensare ed elaborare in fretta soluzioni soddisfacenti ai problemi che si presentavano.

Non mi restava che aspettare per il momento, e indagare con discrezione.
  
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