26/09/2016
2 recensioniUn ottimo motivo per restare
“Quando avevi intenzione di dirmi che hai deciso di non ritornare in Egitto?” Una voce molto famigliare chiese a Bill entrando nel suo nuovo ufficio alla Gringott. Egli alzò lo sguardo dalla sua scrivania e sorrise al fratello.“Quand’è che tu avevi intenzione di dirmi che sei tornato dalla Romania!” Replicò questi alzandosi per andare ad abbracciarlo. “Quando sei arrivato?”
“Questa mattina, ma posso restare qui solo per un paio di giorni.” Charlie rispose prima di staccarsi dall’abbraccio del fratello. “Mamma si è già lamentata al riguardo, ma non è di questo che voglio parlare. È vero ciò che mi ha detto? Ti stai davvero trasferendo nuovamente in Inghilterra?”
“Vedo che mamma non ha perso tempo nel divulgare la notizia.”
“Oh andiamo, lo sai com'è fatta! Allora è vero?” Bill annuì.
“Si, è vero. Ho anche già trovato un appartamento qui a Londra, ma molto molto lontano da quello di Percy.” Una parte di lui si pentì subito per quel commento, ciò nonostante non era riuscito a non farlo.
“Me lo auguro.” Fu la risposta secca di Charlie. Parlare della più che spiacevole situazione, venutasi a creare con l’altro loro fratello, era una cosa che non poteva non farli arrabbiare entrambi. Senza contare che l’accaduto era ancora fin troppo recente e ancora faceva male. O per lo meno faceva male a Bill; perché tra i due era sempre stato Bill ad avere un rapporto migliore con Percy.
“Sembri molto sorpreso di questa mia decisione.” Bill disse con l’intento di chiudere l’argomento Percy.
“È solo che non avrei mai pensato che tu fossi un tipo da lavoro da ufficio.”
“Non lo sono, ma la situazione nel mondo magico è peggiorata Charlie e io voglio poter aiutare la nostra famiglia. Voglio entrare a far parte dell’Ordine della Fenice. Voglio fare qualcosa, rendermi utile.” Il fratello non apparve per niente soddisfatto di quella sua risposta, nonostante fossero tutte argomentazioni più che valide.
“Avresti potuto fare qualcosa anche rimanendo in Egitto. Potevi unirti ugualmente all’Ordine dando una mano dall’esterno come mi offrirò di fare io.”
“Lo so che potevo.” Rispose questi.
“Allora qual è il vero motivo?” Insistette il fratello. Fu proprio in quel momento che la porta dell’ufficio di Bill si aprì nuovamente e Charlie vide Fleur per la seconda volta. L'aveva già vista solo durante la prima prova del torneo Tre Maghi.
“Bill, io ai terminé pour oggi. Siamo ancora d’accordo pour cet pomeriggio alle cinque? O scuza non zapevo fossi occupato.” Aggiunse poi lei, notando Charlie.
“Non c’è nessun problema Fleur. Ed oggi alle cinque è perfetto.” Lui rispose con un sorriso e le guance leggermente arrossate.
“Va bene. A dopo allora.” Disse lei sorridendogli a sua volta calorosamente.
“A dopo.” Rispose Bill, sotto gli occhi del fratello che lo guardava divertito. “Non è quello che pensi.” Disse subito lui una volta che la ragazza se ne fosse andata. “Fleur ha trovato lavoro qui alla Gringott, ma non sa bene la nostra lingua ed ha bisogno di impararla. Così io mi sono semplicemente offerto di darle qualche lezione privata.”
“Ehi io non ti giudico fratello. Poter dare lezioni d’Inglese ad una come Fleur è decisamente un valido motivo per voler restare qui.”
“È quello che ho pensato anch’io.” Bill disse sorridendo. “Ma ti assiucro che non è l'unico. Voglio davvero stare più vicino a mamma e papà."
“Lo so, fratello. E ti credo.” E questa volta Charlie lo faceva davvero.
“Allora ti va di vedere il mio nuovo appartamento?” Domandò Bill dopo un attimo di silenzio.
“Molto volentieri. Prima però promettimi che mi chiamerai quando la presenterai in famiglia. Non voglio perdermelo.” Bill cercò di colpirlo, ma il fratello lo schivò abilmente. I due ancora ridevano quando uscirono dalla Gringott.