Serie TV > I maghi di Waverly
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Autore: PiperBlue    26/09/2016    2 recensioni
Quando si mischia l'imprudenza di Alex Russo con la noia di una giornata vuota, le cose non possono non prendere una piega spiacevole: aggiungete anche un fratello maggiore petulante e un pizzico di (ok, diciamo tanta) magia, e il disastro incombente non tarderà a palesarsi!
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex, Justin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Subito tele trasportati nell’ultima mappa del gioco, i due si guardarono attorno per capire dove fossero finiti questa volta. Si trovavano vicino ad una montagna, in una valle dal suolo roccioso solcato da profonde crepe in cui scorreva un liquido rosso acceso, e faceva tremendamente caldo. «Che caldo!» esclamò Alex, togliendosi la giacchetta e legandosela alla vita. «Ci credo» le rispose il fratello sbuffando «Siamo vicino ad un vulcano!» concluse, volgendo lo sguardo a quella che alla ragazza era parsa una comune montagna. «Oh. Ed è attivo?» gli chiese allora, cominciando a preoccuparsi un po’. Proprio in quel momento un rombo proveniente dalle viscere della Terra provocò un grosso scossone, mentre dalla bocca del vulcano cominciava ad uscire un’alta colonna di fumo nero e denso che andava ad oscurare il plumbeo cielo soprastante. «…Direi di sì, corri!» gridò Justin, afferrando la mano della sorella e cominciando a correre nella direzione opposta della lava che aveva cominciato a scendere lentamente dalla cima dell’altura, avvicinandosi pericolosamente ai due maghetti, che si fermarono solo quando furono a distanza di sicurezza da possibili lapilli infuocati e l’eruzione era terminata. «Meno male che era solo una piccola eruzione…» sospirò il ragazzo. «Piccola!?» sbraitò la sorella «Piccola un corno! Non so tu, ma io mi sono stufata di correre! Ora ho ancora più caldo di prima! Adesso ci penso io!» concluse infine, decisa a porre in qualche modo un rimedio all’afosa situazione. «Alex, no!» tentò di fermarla Justin, ma lei aveva già sussurrato una formula magica. All’improvviso comparve sulle loro teste una gigantesca nuvola grigia e minacciosa che cominciò a piovergli e grandinargli addosso, tanto che i due dovettero scappare di nuovo per sfuggire alla furia dell’ennesimo incantesimo fallito della ragazza. Scocciato e bagnato fradicio, il mago sbottò: «Accidenti! Lo sai che qui la magia non funziona come si deve!» la sgridò. «Sì, ma almeno non abbiamo più caldo!» sorrise lei, riprendendo fiato e distendendo i muscoli provati da tutti quei continui sforzi a cui non erano abituati. Poco dopo essersi riposati un momento ripresero il cammino, fino a quando un’altissima parete di pietra non gli sbarrò la strada, ponendo così fine al loro cammino. I due si guardarono attorno: il muro si estendeva a perdita d’occhio, e non v’era modo di arrampicarvisi, in quanto completamente liscia e priva di appigli. «E adesso?» chiese Justin. «Ma come e adesso? Questa è la nostra meta! Dobbiamo far aprire un pannello per tirare fuori lo Shard della sincerità! Vediamo… Alex è bellissima!» spiegò lei, sorridendo. Il fratello sbuffò. «Proviamo con: Alex è una combina guai!» esclamò, subito venendo fulminato con lo sguardo dalla ragazza. «Ehm… Siamo in un videogioco!» provò allora lui, ma ancora una volta nulla accadde. Dopo svariati tentativi, era sul punto di arrendersi. «Senti, sei sicura che sia questo il posto? Perché non succede nulla nemmeno se dico che tu ti chiami Alex!» disse. «Non lo so… io sono stanca.» ammise lei. «Mi sono stufata di tutto questo, vorrei essere a casa, vorrei non aver mai fatto questo stupido incantesimo, ed è ovvio che non è affatto colpa tua se siamo finiti qui. È tutta colpa mia, e non usciremo mai più!» strepitò, completamente  esasperata. Così, con un sonoro tlac, si aprì una finestrella nella parete che prima era parsa impassibile ai loro tentativi di sbloccarla. «Allora lo ammetti, eh?» la punzecchiò lui. «Zitto! L’ho fatto comparire io o sbaglio? È tutto merito mio! Dovresti ringraziarmi!» proruppe lei in tono arrogante. «Se non ci fossi io…» «Se non ci fossi tu non saremmo nemmeno stati trascinati qui dentro in partenza, genio!» le fece notare lui, interrompendola. «Zitto e prendi quel maledetto Shard, che voglio tornare a casa!» lo zittì lei, e lui obbedì.

In un lampo di luce bianca che li costrinse a chiudere gli occhi, svanirono dalla valle. Quando li riaprirono, Alex era di nuovo seduta sul divano nel salotto di casa Russo, e Justin era sull’uscio della stanza. «Ah-ah! Ce l’ho fatta!» esclamò Alex trionfante. «Tu?» le domandò con una punta d’ironia il fratello. «Sì, io! La grande maga Alex colpisce ancora, e salva il fratello pasticcione da un disastro causato da lui stesso!» proferì, raggiante di felicità, mentre si prendeva, come al solito, tutti i meriti. «Ora però… cosa faccio? Tornerò ad annoiarmi! IDEA! Max? Max, dove sei?» chiamò lei, brandendo la sua bacchetta magica inseguita dal fratello che la implorava di non combinare altri guai, ma inutilmente. Chissà, ora, cosa avrebbe combinato quella gran pasticciona di Alex!

 

 


Ed ecco a voi, la fine! Spero vivamente che la mia storia vi sia piaciuta e che vi siate divertiti a leggerla! Mi raccomando, ricordate di lasciare come sempre una valanga di recensioni! Allons-y e alla prossima storia, dalla vostra PiperBlue!

   
 
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