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Autore: martamatta    29/09/2016    0 recensioni
Cosa significa essere Ghoul? Cosa significa essere Umani?
Sono due facce della stessa medaglia, uno spinto da un esistenza maledetta e l'altro dalla paura e dalla rabbia.
Un Ghoul nell'Ottavo distretto di Skyhold, ha creato una famiglia di suoi simili che coesistono con gli esseri umani senza uccidere nessuno per fame; ha trovato la soluzione ha nutrirsi senza far del male. Questo Ghuol viene ricercato spietatamente dalle Furie, un gruppo di agenti speciali della CCG, lo hanno nominato Pavone Demoniaco. Il Pavone nutre la speranza che un giorno umani e Ghoul possano vivere in pace;
Intanto un gruppo di spietati Ghoul, chiamato Venatori, ha a loro volta un sogno; schiavizzare gli umani e dominare sul Thedas, come accadeva mille anni fa nell'antico Impero Tevinter.
Avvertenze: Adoribull
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Dorian Pavus, Il Toro di Ferro, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Correva per i tetti cercando di calmarsi. Dopo essere andato a casa si era infilato maschera e armatura. A Dorian correre a sempre fatto bene per pensare.

Da un lato era arrabbiato e frustrato per i Venatori, avrebbe fatto di tutto per proteggere la sua famiglia. E dall'altro lato rideva, il cacciatore del Pavone Demoniaco, aveva cercato di filtrare con lui.. era divertente e assurdo. Se Dorian non avesse altre cose per la testa forse avrebbe accettato, si sarebbe divertito a giocare un po' con lui, anche se il Qunari era attraente in un certo senso.

Arrivò in un cantiere arrampicandosi sulla punta della gru e si sedette. La gru reggeva, a mezz'aria, delle pesanti travi di metallo legate con delle pesanti catene.

Dorian sospirò guardando le luci di Skyhold e la calma della città. Voleva solo il silenzio.


 

Il tutto durò finché una freccia di cristallo gli sfiorò il fianco destro. Sotto di lui Sera stava incoccando un altra freccia dalla sua Quinque. Dorian schivò i colpi scendendo ai piedi della gru e si maledicendosi per la sua stupidità, le Furie pattugliavano l'ottavo distretto.

-Prima ronda notturna e ti ho già tutto per me! Bull sarà invidioso- mormorò Sera incoccando un altra freccia. Dorian era pronto, ma con la coda dell'occhio colse un movimento e si parò in tempo per vedere il vice del Qunari attaccarlo con una spada.

Dorian era impegnato in due fronti; da un lato Sera gli lanciava frecce bloccandogli ogni tentativo di fuga e dall'altro il giovane uomo non gli dava tregua costringendo Dorian a pararsi. Era migliorato dalla volta scorsa.

La lotta durò finché un rumoroso scricchiolio non attirò l'attenzione dei tre.

Alcune frecce di Sera dovevano aver colpito le catene delle travi quando ha cercato di colpire il Pavone.

Le pesanti travi cominciarono a scendere verso di loro, Dorian non perse tempo: diede una forte spinta al petto di Krem scagliandolo lontano poi si precipitò verso Sera. L'elfa era rimasta immobile terrorizzata, le travi stavano arrivando troppo velocemente.

Dorian l'avvolse a sé, troppo tardi per riuscire a schivarle.


 

Krem si strofinò la mano sul petto mentre si rialzava, il Pavone lo aveva.. lo aveva protetto? Il giovane uomo saltò quando le travi toccarono rumorosamente il suolo.

"Sera!!!" Urlò mentre si avvicinava al luogo dell'impatto, con la preoccupazione che gli procurava un nodo allo stomaco.

Krem rimase immobile quando la testa di un grosso serpente emerse dalle travi. Aveva occhi rossi, denti lunghi e la pelle nera come il carbone. Era grande il doppio del braccio dell'uomo, forse anche di più.

Un ondata di paura avvolse Krem e non riusciva a tenere la presa sulla Quinque; rumorosamente cadde a terra attirando l'attenzione del serpente che prese a fissarlo. Il respiro di Krem si fermò come altri due serpenti uscirono da sotto le travi.

Ma i rettili non gli diedero peso, con attenzione sollevarono con la bocca le travi mettendole da parte. Le tolsero tutte fino a rilevare altri 5 serpenti avvinghiati tra loro nel formare un bozzo o uno scudo.

Krem rimase incredulo e immobile come gli altri serpenti sciolsero la loro posizione per rilevare il loro padrone.

Il Pavone aveva avvolto Sera con le sue braccia e spinta addosso al suo petto per proteggerla. Krem rimase perplesso, non sapeva cosa fare e non sapeva perché il Pavone li avesse salvati. Ripensava a tutti i Ghoul che aveva affrontato e al fatto che gli importava solo di uccidere gli agenti della CCG o di nutrirsi. Invece lui.. lui aveva salvato la vita a tutti e due e le parole di Sera della notte scorsa gli tornarono alla mente "Forse non vi ha uccisi perché non voleva farlo.. Insomma io credo che i Ghoul siano più complessi.. Se davvero voleva farvi sentire impotenti tanto valeva ferirvi o farvi urlare..". E Krem si ritrovò a pensare agli incontri precedenti con il Pavone. Era sempre rimasto sulla difensiva e, a parte per strategia di fuga, non aveva mai cercato davvero di ucciderli o semplicemente attaccarli. Non aveva mai usato la kagune e vedendo la forza e la dimensione di quei serpenti potevano uccidere tutte le Furie in un attimo.

Intanto il Pavone aveva sciolto l'abbraccio e aveva le mani sul viso dell'elfa. Sera era in stato di shock e tremava.

A quel punto la kagune si dissolse e Sera sembrò svegliarsi da un incubo. Scosse la testa furiosamente e si divincolò dalle mani del Ghoul. Si guardò intorno e si rese conto di ciò che il Pavone aveva fatto, l'aveva protetta.

Il Ghoul si voltò verso Krem e fece cenno verso Sera, come per dirgli "Prenditi cura di lei adesso". Poi cominciò ad allontanarsi finché la voce di Krem lo raggiunse -Perché?!-. Il Pavone si voltò, l'uomo aveva raggiunto Sera e aveva una mano sulla sua spalla. Entrambi lo fissavano. Il Ghoul sbuffò infastidito come per dire "Che razza di domanda!" e poi sparì nel buio.


 

Krem e Sera da accordo non dissero nulla sul fatto di aver incontrato il Pavone, liquidarono la storia del cantiere come incidente dovuto ad un problema tecnico , i due sono riusciti a salvarsi ma con la conseguenza che la Quinge di Sera é stata distrutta.

Così le Furie passarono il resto della notte a pattugliare l'ottavo distretto. Arrivarono all'ora della colazione, dove si riunirono.

Bull voleva fargli fare un altro giro per i quartieri ma tutti erano stanchi e affamati.

-Ok gente! Facciamo una pausa..qualcuno conosce un buon bar da questa parti?- chiese Bull, fu Sera a rispondere -Si! É qui vicino!-.

Il gruppo entrò nella caffetteria poco dopo la sua apertura ed essendo presto trovarono solo un elfa dai capelli mori dietro al bancone.

-Merril!- salutò Sera, l'elfa le sorrise poi si bloccò notando le Furie e le loro valigie.

Sera le mise una mano sulla spalla -Tranquilla sono i miei colleghi, volevano assaggiare il miglior caffè di tutta Skyhold!-.

Le Furie fecero un ceno di saluto e Merril, anche se ancora un po' rigida, gli sorrise e diede un leggero cenno del capo -Benvenuti! Accomodatevi! Vi porto subito dei menù con la specialità delle nostre bevande e i nostri snack, dolci e salati-.

Le Furie unirono due tavoli nella sala e si sedettero a cerchio. Si stavano guardando intorno quando Merril, prendendo i menù, fece cadere una tazzina.

-Accidenti!- esclamo l'elfa e poi una voce maschile, proveniente dal retrobottega, raggiunse la sala -Siamo a tre tazzine questa settimana!-.

-Scusa capo!- disse Merril guardando in direzione della tenda sul retro del bancone. La voce rise -Per fortuna ho chiesto a Levellan di portare delle tazzine in più con i rifornimenti di oggi-.

Bull si mise dritto, quella voce già l'aveva sentita, come dei passi risuonarono fino a che la tenda si scostò.

Lo stesso uomo della sera prima; col quel vestito da cameriere era molto più sexy, soprattutto perché stringeva nei punti giusti.

Dorian li osservò, ma non mostrò un viso teso come quello di Merril, anzi era rilassato e quasi sollevato nel vedere Sera.

Il moro si voltò verso l'elfa -Non far aspettare i nostri clienti Merril! Saranno stanchi e affamati!-, le parole di Dorian furono accolte con mormorii di approvazione da parte del gruppo.

Merril scosse la testa, passò davanti Dorian consegnando il menù al gruppo.

Mentre il gruppo decideva il moro prese a macinare chicchi di caffè; preparando due tazze insieme a dei panini con la marmellata per lui e Merril. Mentre attendevano lei e Dorian si misero in piena vista a mangiare la loro "colazione".

Alla fine i loro clienti ebbero deciso e ordinarono un ondata di cibo, caffè, tè e cappuccini.

I due camerieri mostrarono le loro abilità nel fare caffè e preparare panini e cialde, facendo brontolare lo stomaco ai loro clienti. Alla fine tre vassoi arrivarono pieni ai tavoli e vennero svuotati in poco tempo.

-Allora Sera come é andata il tuo primo giorno di lavoro?- chiese Dorian notando che l'elfa era stranamente silenziosa, forse per via di ciò che é successo col Pavone?

-Be.. Tutto piuttosto tranquillo finora..-. Dorian le sorrise -Sono certo che i Ghoul non avranno scampo. Voi siete le Furie giusto?-. Il gruppo annuì e Bull lo guardò negli occhi -allora sono curioso, com'è il Pavone?-.

Tutto il gruppo tacque e Bull parlò -Come fai a sapere di noi?-. Dorian rispose -Sera é una nostra cliente abituale e ci parla della CCG. Inoltre qui é pieno di ragazzi a cui piace chiacchierare sui Ghoul e gli investigatori-.

Bull gli fece l'occhiolino -Sei un tipo informato- e Dorian sbuffò mentre con Merril iniziarono a portare via le tazze e i piatti vuoti.

-É un bel locale- disse Bull senza distogliere gli occhi dal moro -Da quanto siete aperti?-.

Dorian sorrise tra sé e sé, sapeva il Qunari a che gioco stava giocando, ma lui non aveva niente da nascondere. -Circa 4/5 anni-. Vide Merril barcollare, il cibo umano stava facendo il suo effetto e Dorian gli fece segno -Merril, cara va a prendere le tazzine in cucina-. L'elfa annuì, capendo al volo ciò che voleva dirgli il suo capo, scomparì dietro la tenda. Dorian prese a lavare i piatti, lui non era Merril, poteva resistere più allungo.

Intanto Bull non gli aveva staccato gli occhi di dosso -Perché aprire una caffetteria nell'Ottavo distretto?-, Dorian rise -Come perché? Hai visto che quartieri ci sono qui?-. Ma a rispondergli fu Rocky -Università e altre scuole-, Bull dovete ammettere che effettivamente era un buon luogo per fare soldi con il caffè; e a questo proposito -Come mai ti sei appassionato a fare caffè, senza offesa ma non sembri il tipo da stare a servire qualcun altro-.

Dorian sbuffò -Potrebbe darsi.. Ma vedi caro..-, -The Iron Bull- aggiunse il Qunari, -Caro The Iron Bull, mio nonno amava molto il caffè tanto che ne ha appresso molti segreti e metodi per prepararlo.. passione che mi ha trasmesso prima di morire. E da qui ho scoperto che mi piace preparare un buon caffè e servilo. Così quando sono venuto qui a Skyhold ho lavorato duramente per aprire questa caffetteria-. Bugia non del tutto infondata, ad Alexius piaceva molto il caffè e negli anni che Dorian passò con lui lo fece appassionare a sua volta.

Bull si alzò bruscamente dal posto, scatenando il silenzio generale, e si avvicinò al bancone -E un bel locale- disse, mentre il suo occhio passava su tutto il corpo di Dorian. Il moro mantenne la sua faccia da poker perfetta, -Non mi sto riferendo alla caffetteria- continuò a parlare il Qunari.

Dorian stette per ribattere ma un dolore allo stomaco lo prese, ma con il Qunari fece passare quel momento di debolezza come una smorfia. E grazie al Creatore Merril uscì dal retro con delle tazze pulite fra le braccia.

Così Dorian ignorò il Qunari e si rivolse alla sua sottoposta -Vado un momento in ufficio a controllare dei conti, per ora é tutto tranquillo. Lascio a te il resto Merril-.

Il moro stette per imboccare la porta quando una forte e ampia mano si posò sulla sua spalla -Non ti lascio andare, finché non accetti quella birra!- disse Bull determinato. Dorian si voltò a guardarlo nell'occhio -Non credo di essere il tuo tipo..-, Bull sorrise -Sono un tipo a cui piace sperimentare e come ho detto non ti lascio andare..-. Dorian sospirò -Va bene.. Alle 10 al bar di ieri? Testardo!-. Il viso del Qunari si illuminò e suscitò in Dorian molta tenerezza, mentre la presa di Bull si sciolse il moro scomparve oltre la tenda.


 

Mantenne un passo regolare fino all'ufficio, poi si precipitò al bagno adiacente vomitando la colazione mentre lo stomaco si contorceva dal dolore.

Respirò lentamente mentre il dolore passava. Si lavò le mani e la faccia, mentre si asciugava Dorian rimase a fissare il suo riflesso, occhi neri e rossi gli ricambiavano lo sguardo e fu uno di quei momenti in cui odiò profondamente la sua esistenza.


 


 

Levellan arrivò al solito orario e fu sorpresa di incrociare un gruppo di uomini e donne che uscivano dalla caffetteria con la pancia piena e uno sguardo soddisfatto. In particolare il grande Qunari lo trovò curioso, aveva un espressione felice e quasi in estasi.

-Una bella clientela di prima mattina. Come va Merril?- disse Levellan. L'elfa le sorrise -Bene grazie!-.

Elia Levellan una normale elfa, la sua famiglia rifornisce i bar di vari tipi di caffè e li esporta in tutto il Ferenland. Elia ha il compito di occuparsi della zona di Skyhold e quando va alla caffetteria"Inquisizione" ha sempre un po' di tempo per una tazza di caffè e una chiacchierata.

Le due donne parlavano tranquillamente, quando Solas entrò. A quel punto Elia si rivolse a lui -Buongiorno Solas.. come sta andando la scuola? Hai buoni studenti?-. L'elfo annuì sorridendole; come sempre si sedettero e cominciarono a chiacchierare del più e del meno. Merril li serviva mentre li guardava e ascoltava. L'elfa era felice per Solas, ma l'uomo teneva Levellan solo come una amica perché voleva proteggerla dalla sua vera natura, e questo rattristava molto Merril; soprattutto nel guardare il suo amico soffrire sotto quella maschera di agio e benessere.


 

Cullen era nel magazzino a sistemare l'ultima scatola di caffè. Quando ebbe finito si affacciò al bancone dove scorse Merril a pulire dei bicchieri. -Di a Levellan che ho finito. Dov'è il capo?-, -Nel suo ufficio- rispose l'elfa. L'uomo le diede un ceno e raggiunse Dorian.

Lo trovò affacciato alla finestra con le mani dietro la schiena. Chiaro segno di allarme.

-Venatori. Vogliono attaccare la CCG. Ma non sappiamo quando e come-.

Cullen ascoltava in silenzio, -Il capo lo chiamano "Antico" e ha due secondi in commando: Calpernia e..- Dorian si girò verso il biondo lentamente finendo la frase -Il Templare Rosso-. Cullen si irrigidì, allora era vero, anche Samson aveva lasciato Kirkwall alla fine e si era unito ai Venatori, ed ora erano qui a Skyhold

-Come agiamo?- chiese Cullen, Dorian sorrise -Loro stanno cercando il Pavone. Quando fai le tue ronde vedi se riesci ad imbatterti in qualcuno che lo cerca. Vedi di capire se é dei Venatori e portalo di sotto, lo faremo parlare!-.


 


 

Sera entrò nello studio della sua ragazza. Dagna era da sola intenta a studiare dei campioni in un microscopio. -Ehi Apetta!- disse l'elfa. La nana alzò lo sguardo e le sorrise -Ciao Tesoro! So già tutto!-. Sera si bloccò ripensando alle braccia del Pavone che l'hanno avvolta e protetta.

-So che hai rotto la tua Quinque! Dovresti vergognarti al primo giorno di lavoro!- la rimproverò scherzosamente Dagna lasciando la scrivania per avvicinarsi a Sera -Basta che tu stia bene.. So della gru..- parlò con dolcezza.

Sera scosse la testa -Dagna la gru.. Non é stato un incidente!-, l'elfa sapeva di potersi fidare di lei poteva dirglielo. -La gru.. É stata colpa mia- Dagna la guardò confusa; -Stavamo dando la caccia al Pavone.. e nel tentare di colpirlo devo aver preso una delle catene della gru che reggevano le travi-.

Dagna ascoltava in silenzio, i suoi pensieri però andarono ad un uomo dagli occhi argentati e i capelli mori, -Stavamo per essere schiacciati quando il Pavone ci ha salvato la vita. Mi ha protetto..-. Sera fece un respiro profondo e Dagna si appoggiò alla scrivania -Allora siamo in debito con lui?-. L'elfa scosse la testa -Sentendo i racconti di Krem lui non ha mai cercato di ucciderli. Ciò che mi hai detto sui Ghoul. Cominciò a pensare che sia vero e volevo chiederti scusa-. Dagna le poggiò le mani sotto al mento -Forse un giorno umani e Ghoul vivranno in armonia, credo che il Pavone ci stia provando..-.

Poteva dire a Sera la verità su chi si cela dietro la maschera del Pavone, ma questa scelta sarebbe stata una mancanza di rispetto verso Dorian e Sera doveva scoprire la verità o per volontà del Pavone o arrivandoci da sola, e lei sapeva che la sua Ape era più in gamba di quel che sembrava.

Dall'altra parte Dagna pregava per Dorian e per il cammino che stava più percorrendo.

  
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