Sei qui, immobile, in questo spiazzale vuoto, circondato da graffiti, solo gli artisti di strada passano da qua, di notte, è mattina molto presto adesso, non ce pericolo. Aspetti lui. Hai aspettato questo momento per troppo tempo. Per troppo tempo hai dovuto fingere che non ti importasse. Alla fine ci sei tornato in quella maledetta prigione, non sai come, ma in un modo o nell'altro sei riuscito a farti perdonare, ci hai messo un po', innumerevoli visite, qualche pianto, ma alla fine ti ha perdonato. "Amici?" Ti ha detto, e tu hai sorriso, perché in quel momento non potevate essere più di quello, perché Mickey ti ha lasciato la possibilità di essere libero di vivere la tua vita, mentre lui era dietro le sbarre, e l'hai vissuta quella vita, ci hai provato, ti sei impegnato, ma alla fine ti sei reso conto che nessuno è lui. "Scappa Mick" gli hai detto un giorno, qualche mese fa, sapevi che era folle, impossibile forse.. Poi un agente di polizia ha bussato alla porta di casa tua e ti ha chiesto di lui, hai sentito il panico salire "Mickey? Gli è successo qualcosa?", poi tutto diventa sfocato, l'unica cosa che riesci a sentire è "fuggitivo", l'ha fatto, è scappato, non sai come ci sia riuscito, ma sorridi, sorridi dentro di te, come hai fatto in tutti questi mesi, pensando a lui e non mostrandolo. Vuoi abbracciarlo, vuoi abbracciare l'uomo che hai amato per una vita, vuoi sentire le sue mani su di te, vuoi sentire la sua voce vicino al tuo orecchio, sentire il suo respiro sulla pelle. Vedi una jeep in lontananza e il cuore ti batte forte in petto, quando accosta vicino a te quel cuore lo senti quasi in gola, mentre osservi il finestrino abbassarsi tremi. Lo vedi. È biondo. Pensi a quanto sia strano, Mickey Milkovich cazzo, l'uomo dai capelli corvini che ti ha rubato il cuore e l'anima, è bello però, lo pensi e non puoi fare a meno di guardarlo adorante mentre tira su i suoi occhiali da sole. I suoi occhi sono più blu del solito. O forse sei solo felice, hai sempre creduto che la felicità avesse quel colore lì. "Questo è un addio?" Ti dice. Ma come puoi lasciar andare l'amore della tua vita, quello per cui hai pianto e sorriso, quello che hai amato come mai potrai amare in vita tua, quello con cui hai attraversato l'inferno e con cui ti sei sentito in paradiso. È Mickey, ed è li, davanti a te. Finalmente. Ti giri e distogli lo sguardo da lui solo per un momento, afferri la tua borsa, lo guardi di nuovo e sorridi, ti sorride di rimando, e quel sorriso vale i mesi di attesa, vale le notti passate a pensare a lui, vale le lacrime spese pregando che potessi toccarlo ancora. Carichi la borsa in macchina e salti dentro. "Ti porto a spasso" gli dici. E sorride ancora. E allora pensi di aver preso la decisione giusta. Hai scelto lui. Avresti sempre scelto lui. Vi guardate e il mondo si ferma, li è dove sei sempre dovuto stare. Ingrana la marcia e in quel preciso istante il tuo cuore si sente leggero, come non lo era da tanto, da quando c'era quell'uomo accanto a te. Come adesso. Puoi scorgere l'alba e vorresti ridere, perché vedere l'alba insieme a Mickey era sulla tua lista delle cose da fare nella vita, prima o poi. Il south side dietro di voi. Li vi siete conosciuti. Odiati. Amati. Davanti a voi. L'infinito ... E pensi che non ce nessun altro posto in cui vorresti essere. Non lo sai dove andrete adesso, non sai per quanto guiderete, né dove dormirete, ma non ti importa, perché in quel preciso istante ti rendi conto che ovunque ci sia Mickey, ce la tua casa. E non ce niente di meglio al mondo.