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Autore: Chocopowder    01/10/2016    0 recensioni
Normale routine.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quelle giornate in cui le vostre parole si dissolvono nel vento? Quelle in cui vi sentite completamente isolati da tutti, come se foste circondati da una barriera invisibile che vi impedisce di interagire con gli altri? Quelle in cui vi sentite completamente inutili?
Ecco. 
Oggi va così.
È come se tutti, da un giorno all'altro, avessero dimenticato la mia esistenza. 
Ma la cosa peggiore è che, se provo minimamente a parlare con qualcuno, mi si annoda lo stomaco. Le parole non vengono fuori, solo silenzio e sguardi vacui della gente con la quale abitualmente scambio quattro chiacchiere.
Considerando anche il fatto che mi sono riposato per un'oretta - o poco più - non posso nemmeno dire di stare bene fisicamente. I brutti presentimenti si accavallano nella mia testa come neve sulle valanghe. Capita ogni giorno, ma oggi sono particolarmente intensi. Ho paura che possa succedere qualcosa di rilevante importanza. Con risvolti, negativi, s'intende. Ormai tutto quello che faccio sembra solo un circolo vizioso. Va sempre a finire in questo modo. L'avevo previsto, ma, nonostante ciò, non ero pronto per affrontarlo. Non sono mai stato pronto. Forse il mio difetto più grande consiste nel comprendere e realizzare i pericoli che corro facendo determinate scelte, ma non ho la forza per agire di conseguenza. Sempre alla deriva, sempre trascinato dall'impetuosa corrente della vita. Ma quand'è che sono diventato così?
...
Certe volte mi manca il vecchio me, quello che riusciva sempre a tenere la testa alta, il morale del gruppo alle stelle, l'anima della festa, il pilastro portante...
Non credo di essere più nulla di tutto ciò.
Molto probabilmente sono stato anche rimpiazzato. Ora come ora non importa. Mio Dio, se penso a me come persona capisco di avere tanti di quei difetti...
Tra l'altro, sono stato anche capace di fregare me stesso.
Faccio delle promesse che possono essere infrante tramite mezzi esterni.
Una delle mie "battute" più ripetute è questa: "Tanto morirò prima dei 30 anni".
Ma la verità è un'altra.
Quella frase è una sfida con me stesso.
Una provocazione. 
... Sono così infantile.
Va tutto in malora.
Sempre più buio.
   
 
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