Ma ora che era giunto ad un’età in cui tornare a casa e non trovare nessuno era divenuto alquanto deprimente, Kagami aveva iniziato ad odiare il fatto di essere solo. Non era mai stato un tipo romantico e da smancerie, ma avrebbe voluto almeno sperimentare in prima persona che cosa volesse dire provare affetto sincero per qualcuno o provare sulla propria pelle il calore di un abbraccio.
Diciamo pure che il calore lo aveva trovato, ma di certo non da un paio di braccia. E diciamo anche che ormai non riusciva più a farne a meno, motivo per cui ogni notte si ritrovava irrimediabilmente in quel locale, ad aprire le gambe per farsi scopare da quell’uomo che nella vita non aveva trovato lavoro migliore, se non quello di escort.
avvertimenti: dirty language