E' meccanico il gesto
dell'ingranaggio di fabbrica,
l'operaio ormai è lesto,
si sente parte della Macchina.
Nel suono sempre uguale
non trova la propria identità,
la mano che scende e che sale
ormai è diventata quotidianità.
Lavoro e Lavoratore
sono ormai uguali
i mezzi di produzione hanno lo stesso valore
per l'accumulazione dei Capitali.
L'Operaio è uno strumento
non si riconosce nel suo lavoro
del padrone l'arricchimento
della macchina il decoro.
All'Ingiustizia terrena
oppone la proiezione nel divino
così l'anima è serena
e lui un felice burattino.
Lo Stato distribuisce l'Oppio
al posto del Salario e del Pane
il popolo satollo si stringe il cappio,
votandosi ogni giorno a preghiere vane.
Nel mentre il Capitale continua ad aumentare
come d'altro canto il Plusvalore,
la Merce prodotta fa guadagnare,
il Profitto è sulla pelle del lavoratore.
Tuttavia la concorrenza genera sovrapproduzione
e i bassi salari impediscono di acquistare
così il sistema va in contraddizione,
un problema interno lo fa precipitare.
Il Capitalismo è una macchina imperfetta
perchè ha generato da sè chi la distruggerà,
la Rivoluzione sarà l'accetta
con il quale il Proletario si libererà.