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Autore: Huilen4victory    02/10/2016    3 recensioni
Seokjin si chiese che cosa avesse fatto esattamente nella sua vita precedente per meritarsi questo. Così eccolo lì, nel bel mezzo di una pista da ballo di una stupida festa di fine anno, cercando disperatamente di trovare uno di loro. Jungkook era scomparso un'ora prima senza alcuna traccia, mentre lui continuava ad avere lampi di un Taehyung a torso nudo che correva qua e la, ma era troppo veloce perché lui brillo com’era, potesse raggiungerlo. Pregò ogni divinità superiore perché quello che correva non risultasse essere Jung Hoseok. Pazzo come un cavallo Jung Hoseok.
Seokjin in ogni caso decise di proseguire nella sua ricerca finché non si imbattè nello spettacolo di Jimin che in mezzo alla pista da ballo sembrava intento a fare una lap dance a niente meno che Yoongi, il quale stava stringendo i pugni pronto a mettere fine a una vita. Quella di Jimin. Seokjin deglutì, mentre nel suo cervello partiva l’allarme d’emergenza
E quello fu il momento che Kim Namjoon scelse per schizzare il suo drink su Seokjin.
Fantastico.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NDA: questa è stata la prima fanfiction sui Bts che ho scritto, quando presa da un raptus di fluff ho scritto sedici pagine di word su Namjin. Mi ci è voluto un secolo per tradurre e riadattare la mia stessa storia dall'inglese all'italiano ma ce l'ho fatta. Quindi enjoy!


 


Seokjin si chiese che cosa avesse fatto esattamente nella sua vita precedente per meritarsi questo.
Quando sua madre gli aveva chiesto di tenere d’occhio suo cugino Jimin e il suo amico Taehyung, dal momento che entrambi avrebbero frequentato il suo stesso college, Seokjin aveva accettato di tutto cuore. Perché uno, solo una persona fuori di testa si sarebbe opposta a sua madre; due, ricordava vagamente Jimin come un ragazzo dolce e obbediente e quindi non aveva pensato sarebbe stato un problema. Questo era stato il suo errore fatale.
Idiota, ridacchiò il suo cervello che per qualche motivo sconosciuto amava usare la voce di Yoongi per rimproverarlo. Jimin era davvero un ragazzo dolce e anche il suo amico Taehyung, seppure un po' vivace. Beh, come avrei potuto prevedere Jungkook?
Così eccolo lì, nel bel mezzo di una pista da ballo di una stupida festa di fine anno, cercando disperatamente di trovare uno di loro. Jungkook era scomparso un'ora prima senza alcuna traccia, mentre lui continuava ad avere lampi di un Taehyung a torso nudo che correva qua e la, ma era troppo veloce perché lui, brillo com’era, potesse raggiungerlo. Pregò ogni divinità superiore perché il suo accompagnatore non risultasse essere Jung Hoseok. Pazzo come un cavallo Jung Hoseok.
Seokjin in ogni caso decise di proseguire nella sua ricerca finché non si imbatté nello spettacolo di Jimin che in mezzo alla pista da ballo sembrava intento a fare una lap dance a niente meno che Yoongi, il quale stava stringendo i pugni e appariva pronto a mettere fine a una vita. Quella di Jimin. Seokjin deglutì, mentre nella sua testa si attivava l’allarme d’emergenza.
E quello fu il momento che Kim Namjoon scelse per schizzare il suo drink su Seokjin.
Fantastico.



Natale era il periodo preferito di Seokjin. Poteva indossare maglioni imbarazzanti con le renne senza essere messo in discussione, e poteva essere schifosamente allegro senza subire critiche da parte di Min Yoongi che, del resto, era troppo occupato ad andare in letargo fino al nuovo anno per badare a lui. Come, una persona allegra e vivace quale era lui, potesse essere il migliore amico di qualcuno così schivo e sarcastico come era Yoongi, era ancora un mistero, ma si erano incontrati durante le medie e in qualche modo avevano continuato a stare insieme fino ad allora. E Yoongi era indebitato a vita con Seokjin per tutte le volte che questi lo aveva salvato da morte certa, soprattutto quando si lasciava ossessionare dalle sue canzoni e si rinchiudeva nel suo studio per giorni senza toccare cibo o quasi.

Se Yoongi non era morto di disidratazione era stato tutto merito di Kim Seokjin.

Del resto questi stimava moltissimo Yoongi: il suo migliore amico era intelligente, pieno di risorse e soprattutto diretto, una qualità che Seokjin apprezzava molto. La maggior parte delle persone rimaneva scioccata quando sentiva parole crude venire da qualcuno con il viso di Seokjin mentre non facevano una piega se quelle stesse parole venivano dallo scorbutico Yoongi. Era fastidioso e ingiusto. Ma Yoongi, Yoongi era l'unico a vederlo per quello che era, senza rimanere per questo turbato. Seokjin poteva quindi dire quello che voleva senza temere di doversi censurare. A Yoongi non poteva fregargliene di meno. Era rinfrescante.

In ogni caso nel corso degli anni i due avevano condiviso un'amicizia tranquilla e confortevole, ma quello era stato il primo semestre che non avevano trascorso incollati l’uno all’altro. Yoongi aveva deciso di specializzarsi in produzione musicale e, da quando i corsi erano iniziati, era stato sepolto da progetti. Seokjin invece aveva dovuto prendersi cura dei bambini cercando di sopravvivere nel contempo al suo ultimo anno: la cosa si era rivelata più difficile del previsto. Seokjin era uno studente di teatro con una specializzazione in tecniche compositive finalizzate alla sceneggiatura e, fino ad allora, se l’era cavata più che egregiamente. Fino ad allora.

Natale era la sua festa preferita, ma grazie a quest’ultimo esame fallito sarebbe rimasto bloccato per l’intera vacanza a studiare.

"Smettila di dire stupidaggini, è solo un esame,” disse Yoongi con il suo solito tono gentile. Era uno di quei rari momenti in cui i loro orari coincidevano e potevano quindi trascorrere del tempo insieme nella sala studio del loro dormitorio, abbandonato perché la settimana di esame si era conclusa.
"Allora il tuo è solo un progetto," Seokjin rispose tagliente. Far saltare i nervi a Yoongi era il suo hobby preferito quando era sotto stress. Yoongi per un attimo sembrò ventilare l'ipotesi di gettargli il computer in testa, ma poi decise altrimenti (perché il suo computer era più prezioso di Seokjin).

"Come no. Almeno io non passo il tempo a gemere come un’eroina di un dramma tragico. Perché non chiedi al mio amico Namjoon di aiutarti? Aspetta no, lui è occupato con me. Non osare.”

Concluse Yoongi e Seokjin avrebbe voluto rispondere per le rime, perché suggerirlo se poi troncava le sue speranze così.
Qualunque fosse stata la sua risposta fu comunque interrotta dall'ingresso di un Taehyung molto eccitato seguito da un sereno Jimin.
"Seokjin Hyung! Oh, e Min Hyung, "Yoongi a malapena diede segno di aver notato la loro presenza, si aggiustò le cuffie ma non dopo averli fulminati con lo sguardo come segno di benvenuto.
"Questo hyung è sempre così affascinante ..." Disse Taehyung sedendosi pesantemente accanto Seokjin. "Ahia!" Si prese il ginocchio tra le mani.
"Posso ancora sentire, marmocchio."
"Ciao Jin Hyung, Yoongi Hyung," salutò Jimin sedendosi di fronte a Seokjin che stava cercando sul computer nuove ricette di dolcetti di Natale, invece di studiare inglese. Jimin gettò il suo borsone di danza sul pavimento e sbirciò sul computer di Yoongi. Questi sollevò un sopracciglio indignato, ma non disse nulla. Se Seokjin avesse osato fare qualcosa di simile sarebbe stato buttato fuori dalla finestra in due secondi, ma a Jimin era permesso perché Yoongi, a quanto pareva, aveva un debole per lui. Seokjin ammetteva che suo cugino fosse la cosa più carina in questo mondo dopo lui stesso naturalmente, e non era quindi così sorpreso che persino Yoongi fosse rimasto preda del suo fascino.
"Posso?" Chiese Jimin con gentilezza. Yoongi fece finta di essere infastidito, ma gli diede comunque le sue cuffie. Taehyung e Seokjin si scambiarono una rapida occhiata.

Quando la madre di Seokjin gli aveva chiesto, anzi imposto, di prendersi cura di suo cugino Jimin e del suo amico Taehyung, Seokjin non poteva immaginare che la cosa avrebbe cambiato le loro dinamiche così tanto. Era stato preoccupato della reazione di Yoongi, ma quei ragazzi avevano portato un po di vivacità nel loro cerchio. Seokjin aveva introdotto gli uni all'altro all'inizio del semestre e Yoongi era subito parso incapace di sopportare suo cugino e Taehyung, etichettati come troppo rumorosi. Seokjin aveva riso dicendo qualcosa come "è tutto troppo rumoroso per te, a meno che non sia la tua musica. E poi tu frequenti Jung Hoseok, quindi non so di cosa ti lamenti". Yoongi aveva grugnito, ma non era riuscito a trovare nulla di intelligente da controbattere.

Seokjin sorrise. Da quando Yoongi aveva iniziato la specialistica aveva incominciato ad uscire con un gruppo di persone nuove, ossessionate come lui dalla produzione musicale. Seokjin non pensava che fosse esattamente sano, ma almeno era socializzare. Il suo migliore amico era affascinante e brillante ma lasciava poco spazio agli altri ad eccezione di alcuni conoscenti qua e la e Seokjin. Il resto del tempo era dedicato alla sua unica amante: la musica.
Seokjin stesso non era un tipo sociale ma aveva alcuni amici tra i suoi colleghi e non desiderava niente più che il suo migliore amico ampliasse gli orizzonti. Tuttavia non avrebbe mai immaginato che Yoongi potesse andare d'accordo con Hoseok del dipartimento di danza. Jung Hoseok era il festaiolo non solo del dipartimento di danza, ma di tutto il dipartimento di musica. Hoseok era estremamente cordiale e piacevole e tutti erano rimasti sorpresi della sua scelta di rimanere in accademia, quando aveva abbastanza talento per essere un professionista nel mondo esterno. La gente diceva che Hoseok non voleva limitarsi a ballare, quasi un talento non fosse abbastanza, ma voleva ampliare il suo sapere anche nella produzione musicale e perciò era rimasto per specializzarsi in tale campo e nel contempo come assistente dell’insegnante di danza del dipartimento, pagato dall'università.

Quando Yoongi fu costretto a collaborare con lui per un progetto Seokjin temette la fine del mondo. Non aveva mai parlato con il ragazzo, ma avevo sentito abbastanza da sapere che Hoseok era tutto ciò che Yoongi non era, praticamente tutto quello che il suo amico odiava in un essere umano. Invece erano andati d’accordo. Sorprendendo tutti, Seokjin incluso, il progetto fece ottenere loro un A + e quando chiese al suo migliore amico come fossero riusciti a sopravvivere l'uno all'altro, Yoongi si era stretto nelle spalle. Poi disse che aiutava molto il fatto di poterlo schiaffeggiare sulla nuca ogni volta che Hoseok diceva qualcosa di stupido, il che capitava molto spesso, ma Seokjin sapeva che era perché Hoseok aveva talento e Yoongi aveva sempre avuto rispetto per quello.

L'altro motivo, probabilmente quello principale, era stata la presenza nella loro squadra di Kim Namjoon, che aveva portato un'aria di sanità mentale nel gruppo. Seokjin aveva inarcato un sopracciglio quando Yoongi l’aveva nominato. Sapeva chi era Kim Namjoon, se non per averlo visto inciampare su ogni angolo del dipartimento di musica, perché Namjoon era famoso. Kim Namjoon era di tre anni più giovane di lui ma si trovava nello stesso anno di Yoongi. Per giunta seguiva anche corsi di economia, che riusciva a seguire brillantemente insieme ai suoi corsi di musica. In poche parole un genio. Seokjin non aveva mai avuto la possibilità di avere una vera conversazione con Kim Namjoon tranne che per i saluti, quando era con Yoongi, e qualche frase vuota quando si imbatteva in lui nei corridoi. Era strano considerando che Namjoon era diventato una presenza costante nella vita del suo migliore amico, ma il fatto era che erano tutti estremamente indaffarati.

Seokjin stava cercando di superare tutti gli esami e fare tutti i progetti in tempo e quando non faceva questo, si offriva come volontario per aiutare gli insegnanti di scenografia e sceneggiatura del loro reparto. Aveva scelto dei corsi difficili quell'anno e per giunta doveva prestare un occhio ai bambini. Il suo insegnante di recitazione, normalmente una donna gentile, quell'anno non gli aveva dato un momento di pace, insistendo con audizioni. Continuava a dire che era destinato a qualcosa di grande, ma Seokjin non gli credeva perché sentiva come gli altri studenti sussurravano che Seokjin otteneva tutti i ruoli importanti a causa del suo bel viso. Era il motivo per cui aveva deciso di seguire altri corsi che si focalizzavano su materie da dietro le quinte. E tuttavia aveva appena fallito inglese.
"Agli esseri umani piace rendersi la vita più difficile," Yoongi disse una volta. Era così stanco che aveva continuato a quotare frasi altisonanti e non sempre con un senso logico."Parole di Joonie, non mie."
Tornando al presente, questa era la loro vita. Piena, folle, fatta di un sacco di lavoro.
Era per questo che si era perso i punti salienti del rapporto tra suo cugino e il suo migliore amico, anche se dubitava avessero fatto molti progressi vista la costipazione sentimentale di Yoongi.
"Hyung non dovevi studiare?" Chiese Taehyung a Seokjin sbirciando senza vergogna sul suo computer portatile che dava su una pagina su come cuocere i biscotti a forma di albero.
"Non ricordarmelo." Piagnucolò Seokjin. "Voi ragazzi godetevi la vostra età fin che potete. Essere all'ultimo anno fa schifo. Non passero mai inglese III".
Yoongi, che stava parlando con Jimin, lo sentì.
"Spero che questo non sia il tuo Leitmotiv di novembre e dicembre, perché Jinnie, mi rifiuto di condividere la camera con te."
Seokjin lo guardò un attimo. "Come se tu non fossi via la metà delle volte! E Leitmotiv? Ma se non sai nemmeno cosa significa!”
"Sembrava ok come parola. Namjoon la utilizza tutto il tempo."
"So di quello che tutti noi abbiamo bisogno Hyung!"Taehyung esclamò.
"Puoi sempre chiedere a Namjoon hyung, è riuscito a far passare Hoseok hyung inglese." Jimin suggerì mentre continuava con un orecchio ad ascoltare quello che Yoongi stava monitorando prima.
"Conosci Jung Hoseok?" Chiese Taehyung.
"Non proprio. Non ce l’ho come assistente fino al prossimo anno, è stato Namjoon a dirmelo."
"Jung Hoseok! E’ praticamente una leggenda tra quelli del primo anno. Un Dio! "Esclamò Taehyung con gli occhi che luccicavano.
"Non è un dio. È un idiota. Siete troppo rumorosi, me ne vado, " esclamò Yoongi e prendendo le cuffie dalla testa di Jimin prese il portatile e si alzò bruscamente.
"Aspetta hyung!" Jimin disse andandogli dietro.
Seokjin sospirò soddisfatto. Non sapeva cosa stesse succedendo tra i due, ma riscaldava il cuore vederli insieme, perché Jimin aveva bisogno di una guida e Yoongi qualcuno che si prendesse cura di lui.
"Penso che sto per vomitare," Taehyung disse al suo fianco scuotendo la testa.
"Non sono così insopportabili, sono carini."
"No, davvero hyung, penso che sto per vomitare...per davvero," e quando Seokjin si voltò verso di lui Taehyung era verde. Seokjin strillò e tirò il giovane dal collo del maglione, trascinandolo nel bagno più vicino.
Seokjin passò il resto del pomeriggio accarezzando la schiena di Taehyung e cercando di calmare Jimin che pensava che Taehyung stesse per morire. Seokjin lasciò la loro camera solo dopo che Taehyung ebbe preso una medicina, Jimin fu alimentato e calmo, e furono entrambi addormentati nei loro letti, avvolti nelle coperte come burritos.

A volte Seokjin si sentiva come una mamma single con i suoi due bambini.



Alcuni giorni più tardi verso la metà del mese di novembre Seokjin si trovava nella biblioteca del college cercando di convincere il suo cervello a iniziare a studiare inglese. La fine del semestre si stava avvicinando e doveva studiare per i suoi esami finali. Natale era la sua vacanza preferita e lui non voleva passarla rinchiuso nella sua stanza, non era Yoongi. Inglese III era difficile, aveva sempre pensato di cavarsela in inglese, di non essere un disastro e se voleva scrivere sceneggiature in futuro non poteva certo ignorare la lingua in cui erano stati scritti i film più famosi. Ma aveva fallito. Si sentiva uno stupido. Era così vicino ad ottenere la sua seconda laurea e avrebbe dovuto trascorrere le sue giornate per il suo progetto finale o alla ricerca di un posto di lavoro, non su quello. Gli avevano offerto un posto come foto modello e poteva andare bene fino a quando non fosse riuscito a trovare qualcuno di più concreto.
"Ciao," disse qualcuno al suo fianco schiarendosi la gola. Seokjin sollevò lo sguardo dai libri solo per trovare Kim Namjoon in piedi davanti al suo tavolo. "Ti dispiace se mi siedo hyung?"
“Si certo Namjoon, siediti pure. Come stai?"
"Bene, un po' stressato ma alla fine siamo riusciti a completare il progetto, ora Yoongi sta mettendo gli ultimi ritocchi prima di inviarlo. Sai come è maniacale con i dettagli," disse sorridendo, mostrando le sue fossette.
"Si, lo so. A volte mi chiedo come ho potuto resistere tutti questi anni con lui. Dovevi vederlo durante l’esame di ammissione era .. "A Seokjin mancarono le parole e alzò gli occhi al cielo. Namjoon cercò di soffocare la sua risata visto che si trovavano ancora in biblioteca, anche se un in angolo lontano da altri tavoli. L’angolo di Seokjin. Quest’ultimo sorrise.

Lui e Namjoon non avevano avuto troppe possibilità di interagire, soprattutto perché i loro orari non coincidevano mai e Seokjin pensava che Namjoon fosse più un amico di Yoongi. In realtà quella era la prima volta che stavano avendo una conversazione senza che qualcuno degli altri stesse urlando o interrompendo. Seokjin poteva finalmente vedere da vicino Namjoon, dai suoi soffici capelli biondi, alle sue fossette, fino al maglione grigio che gli stava a pennello. Seokjin si rese conto che lo stava fissando da un pezzo quando vide Namjoon arrossire.

"Comunque hyung mi dispiace interrompere il tuo studio," disse guardando il libro di Seokjin.
"Non che io abbia fatto granché finora Joonie .. oh ti posso chiamare così? Ho sentito Yoongi chiamarti così tante volte che mi è rimasto bloccato in testa. "
"Certo! Yoongi hyung è sempre Joonie questo, Joonie quello, è bello sentire qualcuno dire il mio nome senza che questo sembri carta vetrata.” Fu il turno di Seokjin di ridere.
"Stavi dicendo," tirò fuori Seokjin dopo un po’.
"Oh si! I ragazzi mi hanno detto che avevi bisogno di qualcuno con cui parlare in inglese e, visto che sono abbastanza decente, eccomi qui. "
Seokjin aggrottò la fronte. "Così ti hanno detto che ho fallito il mio esame e ti hanno quindi costretto a farmi da tutor per chiudermi la bocca? E’ stato Yoongi?" Seokjin inarcò un sopracciglio. C'era un motivo se Kim Namjoon era lì a parlare con lui, allora, stupido Min Yoongi.
"Ah, n-no ... non sapevo che avevi fallito l'esame, Jimin mi aveva solo detto che stavi cercando un partner per parlare inglese, hyung, davvero. Ma sarei lieto di aiutarti con lo studio, se ti va naturalmente." Seokjin era ancora sospettoso ma trovò stranamente tenero vedere il genio Namjoon in difficoltà.
Seokjin sospirò. "Beh si. In realtà ho bisogno di un aiuto, non c'è modo di negarlo. Volevo iniziare a studiare prima delle vacanze di Natale ma ho paura che non andrò molto lontano da solo ... " Seokjin concluse incerto.
"Nessuno può andare troppo lontano da solo." Namjoon lo rassicurò.
"Tu ce la fai però."
"Ho passato sei mesi in Nuova Zelanda, come vedi ho avuto un aiuto." Seokjin fu preso alla sprovvista. Per un attimo si sentì connesso con lui, tutti davano le sue capacità per scontato, come prendevano per scontato Seokjin per via del suo viso. Ma fu un breve momento e se ne andò via velocemente. Seokjin lo guardò negli occhi un’ultima volta e gli piacque quello che vide.
"Ok, mi hai convinto. Ti avverto, probabilmente metterò a dura prova la tua pazienza ma ricordati, non voglio interferire con le tue lezioni. D’accordo? "
"D’accordo," disse Namjoon. Seokjin sorrise apertamente.



Quando Namjoon si era offerto di aiutare Seokjin, quest'ultimo era stato un po' scettico. Sapeva che era stato suo cugino ad aver effettivamente indirizzato Namjoon, quindi non aveva motivo per prendersela con Yoongi e Jimin era troppo un tesoro perché lui riuscisse a rimproverarlo e, dopotutto, gli era ancora grato per essere tornato in fretta quando Taehyung aveva deciso di diventare l'incarnazione dell’esorcista.
Iniziarono con l’incontrarsi al bar del campus soprattutto perché in biblioteca non potevano parlare ad alta voce e Seokjin aveva quindi suggerito di trasferirsi. Aveva ordinato il suo vanilla latte con pioggia di codette senza paura di essere giudicato da Namjoon. Ma il biondo da parte sua ordinò un caramel macchiato con cioccolato, che fece ridacchiare Seokjin e far apparire quelle fossette sul viso di Namjoon che a Seokjin piacevano tanto. Quest’ultimo aveva pensato che si sarebbe sentito a disagio e in imbarazzo ad avere come tutor qualcuno di tre anni più giovane ma scoprì di non provare nessuna di queste cose.

Namjoon non perse mai la sua compostezza, parlava inoltre in modo chiaro e con un accento che Seokjin gli invidiava tanto, inoltre con un vocabolario che Seokjin riusciva a comprendere e lo incoraggiava a prendere note delle parole invece che non conosceva. Namjoon insisteva molto su questo punto e soprattutto sulla corretta pronuncia, ritenendo che il problema con la maggior parte degli studenti fosse l’abitudine a pronunciare male le parole e quindi a non riconoscerle quando le sentivano.
Aveva ragione.
Le loro conversazioni si limitavano ad argomenti quotidiani come la famiglia e gli hobby. Namjoon voleva che Seokjin acquisisse un po’ di sicurezza prima di passare ad argomenti più complessi. Durante questi incontri parlarono molto di loro stessi. Venne a sapere che Namjoon aveva una sorellina ancora al liceo. Che la sua passione per la musica risaliva ai suoi 13 anni quando aveva iniziato a scrivere monconi di testo qua e la. “Sei come Yoongi." Seokjin aveva commentato, sorridendo. I suoi genitori avrebbero voluto che lui lavorasse in ufficio o qualcosa di altrettanto importante perché era abbastanza intelligente da riuscirci. Namjoon aveva combattuto per fare quello che voleva e si era fatto in quattro per ottenere una borsa di studio pur accettando di seguire qualche corso di economia.

Scopri che Namjoon quando parlava era molto eloquente, logico e soprattutto senza pregiudizi. Sapeva che Yoongi era bisessuale e per lui era come se Yoongi gli avesse detto che il suo gusto di gelato preferito era pistacchio. E Seokjin rimase affascinato dal suo modo di pensare.
Col passare dei loro incontri Seokjin fu presto in grado di parlare più facilmente di argomenti più impegnativi come i suoi progetti e i suoi sogni. "Voglio fare più di quello che gli altri pensano che io sia in grado di fare." Seokjin cercò di spiegare in inglese. Namjoon sorrise, capiva ampiamente il sentimento, anche lui dopotutto aveva qualcosa da dimostrare ai suoi genitori.
I loro incontri comunque non si limitavano alla caffetteria, in realtà avevano iniziato a incontrarsi ogni qualvolta uno dei due avesse del tempo libero, anche se Seokjin faceva in modo che Namjoon avesse tempo a sufficienza per i suoi compiti.
Namjoon era così carino, pensò Seokjin. Era appassionato e un po' idealista, qualcosa che Seokjin trovava affascinante, nonostante lui stesso fosse una persona scettica. Namjoon invece era un sognatore. Non era raro che si perdesse nei suoi discorsi, parlando di cose che Seokjin non avrebbe probabilmente capito, anche se avesse parlato in coreano.
"Dio mio. Mi dispiace Seokjin hyung. Non volevo parlarti strano.”
"Non che io non abbia capito nulla Joonie, non ti preoccupare," Seokjin disse facendo finta di essere serio, giusto per prenderlo un po’ in giro.
Namjoon arrossì.
"Certo che no, non intendevo dire..." Seokjin rise perché la vista di un Namjoon imbarazzato era un suo piacere segreto.
"Joonie, ti sto solo prendendo in giro. So che non mi avresti mai offeso, e non l'hai fatto, oltretutto non c'è niente di offensivo nel riconoscere che sai parlare l’inglese meglio di me, altrimenti non saresti qui a farmi ripetizioni. Tra l'altro è vero che non ho capito tutte le parole che hai usato ma in qualche modo credo di aver afferrato il discorso.”
“ Se è così sei davvero migliorato, hyung!" Disse Namjoon incoraggiante
"E' tutto merito del mio maestro," disse Seokjin arrossendo un pochino. "Chiamami Jin hyung, Seokjin mi fa sentire vecchio."
"Come desideri Jin hyung." Seokjin per chissà quale motivo arrossì di nuovo.


 



"Davvero, Kim Seokjin? Tu e Joonie? Potrei vomitare.” Lui e Yoongi erano finalmente riusciti a trovarsi per pranzo dopo un'eternità. Non importava che loro due condividessero una camera, Yoongi avrebbe trascorso comunque metà del suo tempo presso lo studio.
"Il bagno è laggiù in fondo, terza porta a sinistra non lo puoi mancare,” disse Seokjin distrattamente mentre tirava fuori i contenitori del pranzo dalla sua borsa. Spesso siccome i bambini avevano uno orario pieno, Seokjin cercava di cucinare per tutti. Non voleva che loro andassero in qualche fast food o peggio ancora che saltassero i pasti.
"Non sto per vomitare per davvero idiota. Anche se potrei. Ultimamente non riesco a uscire senza incrociare voi due a confabulare in qualche angolo. Mi fai venire voglia di chiudermi nella mia stanza per sempre."
"Il che sarebbe un miracolo visto che sei ovunque tranne lì, come se avessi poi bisogno di un’altra scusa per recludere te stesso".
Yoongi lo fulminò con lo sguardo.
"Joonie mi aiuta con l'inglese lo sai."
"Joonie qui, Joonie là," lo prese in giro Yoongi
"Tu sei solo geloso che il tuo migliore amico non ti dedichi più tanto tempo.”
"Certo che no!"
"Forse posso dare questo pranzo a Taehyung allora, lui ha sempre un po' di spazio nello stomaco."
Yoongi tacque bruscamente per poi sfoderare il suo sorriso a trentadue denti, che era da sempre stata la debolezza di Seokjin.
"Buon giorno,” disse la voce melodica di Jimin subito bypassata dalle voci più forti di Taehyung e qualcun altro. "Buongiorno perdenti!"
"Di’ di nuovo una cosa del genere e mi incaricherò personalmente di renderti della stessa altezza di Jimin." Yoongi ringhiò.
"Hey," esclamò Jimin, "noi siamo della stessa altezza sai." Al commento seguirono le risate sincronizzate di Taehyung e Jungkook. Seokjin alzò gli occhi al cielo.
"Sbaglio o sei cresciuto ancora Kookie?" Chiese poi mentre distribuiva cibo per tutti.
"Mi hai visto solo un mese fa non posso essere cambiato troppo da allora," Jungkook gli fece notare. Seokjin accarezzò i suoi capelli ignorando il suo broncio. Jungkook era un amico di Taehyung e Jimin di quando ancora andavano alle superiori e anche se Seokjin trovava sconveniente che lui passasse così tanto tempo in un college, Jimin gli aveva fatto cambiare idea." A Kookie piace qui" e lo aveva detto come se Jungkook avesse pochi posti che gli piacevano davvero. Il ragazzo in effetti trascorreva un sacco di week-end in camera di Jimin e Taehyung, al punto che Seokjin si era assunto l’incarico di assicurarsi che il ragazzo fosse ben nutrito e che stesse bene, dal momento che i suoi genitori sembravano non preoccuparsene affatto.

"Jungkookie, non hai scuola oggi?"
"Può essere? Sono il primo della classe hyung, posso permettermi di saltare qualche giorno," Jungkook rispose spavaldo.
"Non ti preoccupare mi assicurerò che prenda il bus dopo che abbiamo finito di mangiare," sussurrò Jimin. Seokjin sospirò. Jungkook a volte lo preoccupava, ma il ragazzo era sempre sorridente e pieno di vita. Seokjin sperava che il venire in questo stesso college il prossimo anno, riuscisse a dargli un certo equilibrio.
"Ho detto di no Jungkook." Sentì Yoongi dire.
"Hyung per favore! Jimin mi ha detto che tu e Namjoon state lavorando su qualcosa di nuovo, posso almeno guardare?”Supplicò Jungkook.
"No, i marmocchi che saltano giorni di scuola non se lo meritano,” disse Yoongi dimostrando di tenere a cuore il benessere del più giovane quanto Seokjin.
“D’accordo," Jungkook disse arrendendosi. Seokjin sorrise. Jungkook sarebbe sempre rimasto giovane dentro, aveva quell’aria da eterno ragazzo che gli anni non sarebbero mai riusciti a togliergli. Jungkook era un ragazzo pieno di talento e non era un mistero che adorasse il lavoro di Namjoon e Yoongi.
Un sognatore, proprio come Namjoon, pensò Seokjin.
La conversazione morì presto perché tutti erano troppo affamati per fare altro che divorare il pranzo di Seokjin. Grazie al cielo aveva l'abitudine di cucinare più del necessario perché i suoi bimbi mangiavano un sacco (aveva fatto bene a lasciare il pranzo di Namjoon direttamente nella sua stanza).
"Ragazzi, come dicevo..." Taehyung cercò di articolare, la bocca piena di cibo.
"No.” Yoongi disse riprendendo a ingozzarsi subito dopo.
"Non sai nemmeno a cosa mi riferisco".
Ma Yoongi aveva le guance troppo piene di cibo per poter rispondere.
"Comunque come dicevo quando Seokjin hyung era disperato per via dell’esame."
"E 'stato quasi un mese fa," Seokjin rispose. Taehyung alzò gli occhi esasperato
"Mi volete ascoltare o no?"
"Quando, quel giorno che hai iniziato a vomitare?" Chiese Jimin innocentemente.
"Non eri neanche lì quando ho iniziato," Taehyung disse paonazzo.
"Ero lì quando hai finito." Jimin fece una smorfia.
"Un uccellino mi ha detto che hai fatto una interpretazione impressionante di L'esorcista," Yoongi lo prese in giro.
Taehyung stava fumando mentre Jungkook si contorceva sulla sedia dalle risate.
Seokjin ebbe pietà di lui e gli diede un leggero colpetto sulla spalla.
"Stavi dicendo?"
"Parlavo della festa per l’ultimo dell’anno! Dicono che è l'evento dell'anno! Dobbiamo andare è la prossima settimana!"
"Ma non è appena il primo dicembre?" Jimin protestò debolmente
"Esattamente! Non ti sembra interessante? Ho pensato a tutto! Hoseok dice che anche Jungkook potrebbe ... "
"No!" gridarono Seokjin e Yoongi anche se per motivi diversi.
"Taehyung, Jungkook è troppo giovane per andare a una festa del college!" "Non..” cercò di intervenire Jungkook ma Seokjin lo ignorò.
"Non andrò mai a qualcosa organizzato da Jung Hoseok, punto. Mai, " Yoongi sbottò.
"Ma non è tuo amico? Lo conosci!" Taehyung chiese perplesso.
"Ecco appunto."
"Jung Hoseok ossia genio della danza, in arte cavallo pazzo Jung Hoseok?" Chiese improvvisamente Jungkook.
Tutti si voltarono verso di lui
"Lui è una leggenda! Nella mia scuola si dice che dove passa Jung Hoseok non rimane nulla! "
"Hobi hyung è super a posto," Taehyung ribatté.
"Sì, ma nessuno di noi andrà alla festa, ok?" concluse Seokjin.
"Accetto la sfida!" Taehyun esclamò.
Seokjin sospirò. Aveva davvero una brutta sensazione.


 



Come Taehyung fosse finalmente riuscito a incontrare l'uomo dei suoi sogni, perché Taehyung ammirava Hoseok tanto quanto Jimin ammirava Yoongi, era un mistero, ennesimo che Seokjin sembrava essersi perso, anche se, vedendo come Yoongi e Joonie erano suoi amici si disse che era stata solo questione di tempo. Seokjin avrebbe voluto sapere qualcosa di più sul conto di Hoseok, anche solo per assicurarsi che fosse una buona influenza in una persona così giovane e innocente come era Taehyung.

 

Non sono i tuoi bambini sai, commentò sarcasticamente il suo cervello con la voce di Yoongi. So che non sono realmente i miei bambini, grazie tante.
Lo sai?

Oh stai zitto Yoongi nella mia testa.


Seokjin stava passeggiando lungo i corridoi del reparto di produzione musicale. Namjoon gli aveva mandato un messaggio chiedendogli se gli andava di bere un caffè da qualche altra parte dopo lezione. A dire la verità Seokjin non si era mai sentito così preparato in una materia, ma non voleva smettere di incontrarsi con Namjoon. Aveva anche un’idea sul perché non voleva che questo accadesse: Namjoon era totalmente il suo tipo, con quella sua aria da eterno ragazzo e tutto quel talento. E quel cervello, soprattutto quel cervello, col suo brillante modo di pensare. Non guastava neanche che avesse un’ottima figura. Ultimamente Seokjin si trovava spesso a cercare Namjoon con lo sguardo, nella speranza di vederlo anche solo per un attimo. Sentiva di avere un legame con Namjoon, a volte aveva la sensazione che forse lui e Namjoon avevano pensieri simili. Poi però finiva sempre col deridersi perchè cosa aveva da offrire lui a qualcuno di brillante come Namjoon se non un bel viso e nemmeno tanto talento?


"Non riesco a vedere le stelle da qui," Seokjin gli aveva scritto una notte, quando era da ore che giaceva sul suo letto senza poter prendere sonno.
"Non significa che non ci sono," Namjoon gli aveva risposto.

Con poche parole il più giovane era stato in grado di suscitare qualcosa nel cuore a lungo congelato di Seokjin. Ma più di ogni altra cosa lo faceva ridere. Non aveva paura infattti di fare il pagliaccio solo con lo scopo di far ridere Seokjin. Era sempre così distratto e goffo ma faceva sentire Seokjin necessario e persino quello era diventato oggetto della sua adorazione. Seokjin sapeva di non essere riuscito a celare il suo favoritismo, se gli sguardi di Yoongi non erano abbastanza indicativi. Ma sapeva anche che Yoongi non gli avrebbe mai chiesto nulla dal momento che lui stesso stava cercando di evitare un confronto. Del resto il suo migliore amico non era stato chissa che bravo a nascondere i suoi sentimenti per Jimin.
L’orologio batté l’ora di fine lezione e un mare di gente uscì dalla stanza. Seokjin si appoggiò a una colonna cercando di individuare Namjoon tra la folla, ignaro, come sempre, degli sguardi ammirati che gli venivano lanciati. E poi lo vide, lo salutò con la mano mentre in viso gli si dipingeva quel sorriso tutto fossette.
"Jin Hyung."
"Joonie."
Era incredibile come questa nuova routine si fosse costruita così naturalmente.
"Hai l'aria stanca, hyung" Namjoon notò, una volta che si furono seduti a un tavolino con due tazze di cioccolata calda.
"È perché sono stanco. Il nostro dipartimento sta allestendo uno show per la fine del primo semestre, quindi siamo molto impegnati. "
"Oh, non lo sapevo".
"Tu e i tre quarti del reparto artistico, quindi non preoccuparti". Namjoon aggrottò la fronte
"Non dire così. Sono io che sono distratto, scommetto che la gente lo sa. Yoongi lo sa."
"Beh, è il mio migliore amico e il mio compagno di stanza. Sarebbe strano se non sapesse,” disse Seokjin cercando di mantenere la conversazione leggera.
"Quindi, quale opera allestirete quest’anno ?"
"La Signora delle Camelie."
"Mi è piaciuto quel libro! L’ho letto dopo una brutta rottura. Mi sono sentito molto peggio dopo, ma è un bel libro. Così sarai Marguerite? "
"Certo che no!" Seokjin disse scandalizzato.
"Sei attraente abbastanza da poter essere convincente hyung", Namjoon cercò di scherzare anche se una parte di lui lo pensava sul serio. Ai suoi occhi e agli occhi di tre quarti del dipartimento di musica e arti visive, Seokjin era la persona più bella su cui un’ anima vivente avesse mai posato gli occhi. Seokjin non sapeva infatti di essere a tutti gli effetti popolare quanto Hoseok.

Seokjin però non sorrise al complimento e i suoi occhi si oscurarono di un'emozione di cui entrambi ignoravano l'esistenza.
"Sarò Arman," disse infine.
"Oh, adesso devo assolutamente vederlo. Quand'è ?"
"In una settimana presso l'auditorium E alle 8 di sera. Sarà la fine di una maratona di musical e altri spettacoli in modo che tutti possano brillare eccetera eccetera. Non ho idea di quanto pubblico ci sarà. "
"Tu sarei il più brillante, ci scommetto."
" Io non sono nessuno. Ti ricordi quando ti dicevo che volevo lavorare dietro le quinte come sceneggiatore? Beh, dicevo sul serio "
"Perché hai scelto teatro allora?” Chiese Namjoon senza riuscire a fermarsi.
"Perché tutti pensavano fosse adatto a uno come me e perché non mi dispiace farlo. All’epoca mi era sembrata una scelta logica."
Ma lo disse in un tale tono che Namjoon decise subito di non volerlo più sentire provenire dalla bocca di Seokjin.
"E perché sei bravo."
"Chissà."
"Verrò a vederti hyung"
"Non è necessario, davvero” Seokjin disse allarmato.
" Lo so che non è necessario ma lo voglio. Voglio vederti"
Questo fu sufficiente per zittire Seokjin completamente e farlo arrossire furiosamente. Abbassò lo sguardo, il tavolo diventato improvvisamente una vista interessante.
"Se insisti,” mormorò. Namjoon trovava timido Seokjin adorabile ma ebbe pietà di lui e cambiò presto argomento. Nessuno dei due parlò in inglese però, i libri di Seokjin dimenticati in un angolo.




"Allora è deciso," esclamò Taehyung entrando nella stanza di Seokjin, che era anche la stanza di Yoongi, come se fosse la sua.
"Cosa è deciso?" Chiese Seokjin dalla sua scrivania.
"La festa di fine anno," sogghignò Taehyung,
"Taehyung, quale parte del discorso non hai capito l'ultima volta?
"So che siete contro l'idea, ma siamo adulti e ci saresti anche tu se ci tieni a tenerci d’occhio! E questo sarà probabilmente la nostra ultima festa insieme perché l’anno prossimo tu non ci sarai." Taehyung perorò la sua causa. Questo ragazzo.
"Io non vado da nessuna parte, lo sai." Seokjin si passò una mano sul volto. " Sai cosa? Se riesci a convincere Yoongi allora verrò anche io," disse Seokjin. Erano al sicuro. Nessuno sarebbe mai riuscito a convincere Yoongi.
"Davvero?
" Davvero."
" Promesso?"
" Si! Ora torna al tuo lavoro e esci di qui prima Yoongi esca dal bagno e ti lanci qualcosa"
" Sì!!! Grazie Seokjin hyung! "
Taehyung lo abbracciò prima di fuggire via. Seokjin rise. Ma più tardi, dopo che Yoongi fu uscito dal bagno fu colpito da una brutta sensazione e inviò un messaggio a Namjoon.


 

 

 

 

 

 

 

 











 

Giunse infine il grande giorno dello spettacolo. Namjoon gli aveva scritto che sarebbe arrivato un po' in ritardo anche se il resto del gruppo, Jungkook incluso, era già li. In qualche modo la parola si era diffusa. Seokjin si sentiva un po' sotto pressione perché non aveva mai avuto degli amici in mezzo al pubblico. Di solito rifiutava grandi ruoli, ma la sua insegnante era stata irremovibile dicendo che ci sarebbero state delle persone importanti che lei aveva il compito di mettere il meglio del meglio. Tutto gli attori erano eccitati mentre Seokjin non era preoccupato per questo. Era preoccupato di ciò che Namjoon avrebbe pensato di lui come attore. Lo avrebbe trovato terribile, lo avrebbe trovato immeritevole? Jinnie certo che sei il tuo nemico numero uno, hn?
Jimin era venuto dietro le quinte ad auguragli l’imbocca al lupo e con lui Yoongi che lo aveva guardato con uno strano luccichio negli occhi. Yoongi lo aveva già visto recitare, era stato lui che gli aveva suggerito di tentare l'esame di ammissione in questo reparto. E Seokjin lo aveva fatto. Soprattutto perché sapeva che Yoongi sarebbe venuto qui l'anno dopo e non perché in realtà pensasse di avere del talento. "Ma hai talento Jinnie", urlò una volta Yoongi frustrato.
Fissò il suo riflesso nello specchio. Essere belli, si poteva considerare un talento?
"Nessuno penserebbe mai che non ti sei meritato quello che hai Yoongi, ma quando guardano me e vedono la mia faccia capiscono come ho ottenuto le cose."
"Sei davvero stupido Jinnie." Seokjin non si era mai sentito peggio. Era la prima volta che parlare di con Yoongi non era stato rinfrescante.

 


La campana suonò a segnare l’inizio del primo atto.

Non riusciva a descrivere la sensazione di essere sul palco e recitare un'altra parte. In quel momento Seokjin non esisteva più, era Armand e il suo amore e la sua disperazione e la sua bruttezza poi, quando era caduto dentro al più profondo pozzo di invidia.

Quando la recita fini, l'intero auditorium era in piedi a battere le mani. Vide Jimin, Taehyung e Jungkook saltare su e giù sulle sedie. Ma più di ogni altra cosa era lo sguardo di Namjoon ad attirare la sua attenzione. Lo stava guardando come se fosse la prima volta che qualcuno stava guardando un’altra persona. Il pubblico applaudì per un bel po'.
Una volta che il pubblico si calmò, e gli attori si furono ritirati dietro le quinte, il cuore di Seokjin si calmò un attimo.
"Ah!" improvvisamente si senti abbracciare da più persone, sentiva il peso della testa di Jungkook sulla sua spalla e Jimin alla sua destra e alla sua sinistra Taehyung.
"Hyung non ci avevi mai detto che eri così bravo, perché? Non credo che nemmeno zia lo sappia! Potresti diventare una star! "
"Mi state soffocamento bambini," Seokjin cercò di dire.
"Voi marmocchi, invece di saltare su Seokjin hyung perché non lasciate che si sieda e non andate a prendere un po’ d'acqua per lui?" I tre annuirono e Yoongi dopo aver rivolto un ampio sorriso a Seokjin si dileguò a sua volta.
Solo allora si rese conto che Namjoon era lì.
"Allora?" Chiese Seokjin esitante.
"Allora! Sei stato grande hyung. Io… non esistono parole sufficienti per descriverti, sei stato glorioso, eri una fiamma nella parte del geloso. Giuro che nessuno prestava attenzione alla protagonista femminile, ma a te! "Seokjin rise educatamente.
"Ma dai."
"Hyung dico sul serio! Sei immensamente talentuoso, potresti diventare un attore professionista, diamine non riesco a capire perché non sia già successo o perché non sei su tutte le riviste. Se io fossi un agente e mi imbattessi in qualcuno con un tale talento e aspetto... "
Gli occhi di Seokjin si fecero di ghiaccio.
"Tu cosa, Namjoon?"
"Kim Seokjin!" lo chiamò la sua insegnante.
"C'è qualcuno che vuole parlare con te." Seokjin sospirò internamente.
"Forse la prossima volta."
"Kim Seokjin ho dovuto sopportare queste stupidaggini per tutti gli anni che ti ho avuto sotto la mia ala, ma oggi è finita, tu andrai a parlare con questa gente! Sii pronto in venti minuti! "
" Io...". Ma l'insegnante si precipitò fuori senza lasciargli una scelta.
"Hyung cosa sta succedendo. Questa non è la prima volta che hai avuto un talent scout alla tua porta, non è vero?
Seokjin rimase in silenzio per un po’."No, non è la prima volta."
"Allora cosa ci fai qui Hyung? Questa è una grande possibilità ! Non sai cosa Yoongi farebbe o io farei per qualcosa di simile! Sono sicuro che Yoongi si sarebbe tagliato la mano sinistra per questo. Per una possibilità. "
"No!" Gridò Seokjin. Stava cominciando ad arrabbiarsi.
"Perché? hai paura che sia tutto un bluff? Ti sei visto allo specchio Jin Hyung? Hai idea di che impatto hai sulle persone, su di me? E con una faccia come la tua nessuno in questo mondo mancherebbe di offrirti un ruolo! "
"Davvero, dici?" Seokjin disse sorridendo ma il sangue si gelò nelle vene di Namjoon
"Lascia che ti chieda una cosa Namjoon. Se qualche prestigiosa azienda ti offrisse un posto di lavoro, tu cosa faresti?"
Namjoon sembrava confuso. "Non lo so, rifiuterei immagino."
"Infatti."
E Namjoon finalmente sembrò capire. Aveva intuito che Seokjin aveva un problema. Aveva pensato tutto il tempo che Seokjin non riuscisse a vedere la sua bellezza, che non se ne rendesse conto e per questo fosse ancora bloccato. Ma era il contrario. Seokjin era ben consapevole del suo aspetto. E si odiava per questo.
"Hyung hai sbagliato tutto. Perché pensi in questo modo. Che cosa ti è successo perche tu abbia finito col pensare in questo modo? "
"Non posso avere una mia opinione?"
"Certo, ma non quando è così ridicola. Hai davvero del talento, di cosa hai paura, di farcela ..? "
"E così va bene se tu sprechi il tuo cervello per comporre musica, ma non va bene se io rifiuto una proposta?" Era un colpo basso e lo sapevano entrambi perché quelle erano le parole che i genitori di Namjoon gli avevano sempre ripetuto. Così Namjoon quando apri bocca disse.
"Non è lo stesso, io non ho la tua faccia!"
Namjoon capi subito di aver sbagliato nel rispondere alla provocazione di Seokjin, di aver sbagliato di grosso.
Vide lacrime agli angoli degli occhi di Seokjin e in quel momento avrebbe voluto darsi un pugno da solo perché ne era la causa.
"Quindi è sempre una questione di apparenze, dopo tutto.” Seokjin disse tra le lacrime.
"No no no hyung, mi venuto fuori male, sono un idiota. Non ho mai... tu sei molto di più di quello che appari, tu sei ...
"Ci sono stati momenti in cui la mattina mi svegliavo e desideravo avere la forza di abbandonare il college e fare qualcosa di diverso, qualsiasi cosa. Ma Yoongi non me l’avrebbe mai lasciato fare così come il mio stupido orgoglio. Sto iniziando a pentirmene. "E con queste parole si precipitò fuori.
Namjoon rimase li ad osservare la sedia vuota. Avrebbe voluto piangere per Seokjin, perché questi era incapace di vedere se stesso nel modo giusto. Si mise le mani nei capelli. Udì dei passi e sapeva che Yoongi era lì.
"Ti ho mai detto come Jinnie e io ci siamo incontrati? Quando avevo 10 anni ho pensato Jinnie fosse una ragazza e ho cercato di corteggiarla. Naturalmente sono stato preso a calci. Perché la bella ragazza era in realtà un bel ragazzo, Seokjin. Siamo diventati migliori amici dopo questo." Yoongi ridacchiò al ricordo
"Jinnie è davvero insicuro per qualcuno dotato come è lui. Per tutta la vita, invece di essere adorato è stato invidiato, odiato e vessato per questo. Le scuole superiori sono state un incubo e alcune ferite sono difficili da guarire. Si vede come qualcuno che non vale nulla, immeritevole, che è la cosa più stupida che potesse mai pensare, ma è Jinnie ed è fatto così.
Lo ami solo per il suo aspetto Namjoon? "
"Perché dovrebbe importare? Io lo amo nel suo complesso, e il viso è una parte di quell’intero. Ma lo amo per altri milioni di motivi, perché il suo volto dovrebbe essere quello che conta di più? "
Yoongi gli diede un calcio facendo sobbalzare Namjoon.
"Questo era per avere fatto piangere il mio migliore amico."
E poi come ripensandoci gli diede un altro calcio.
"E questo per cosa invece ?"Namjoon si lamentò.
"Prendilo come un incoraggiamento."



Seokjin si sentiva svuotato. Lui e Namjoon non si parlavano da giorni. Yoongi era venuto a prenderlo in corridoio e lo aveva trascinato di peso al colloquio con tanto di improperi al seguito. Dopo che ebbe finito però, lo abbracciò e Seokjin pianse sulla sua spalla. Seokjin era lieto che la dolcezza di Jimin si stesse riflettendo anche su Yoongi, ma no, Yoongi era sempre stato gentile.
In ogni caso trascorse quei giorni pensando al suo futuro e a Namjoon. Il più giovane aveva cercato di contattarlo, ma Seokjin era stato troppo vigliacco per affrontarlo. Namjoon non si era arreso e aveva fatto scivolare sotto la sua porta un biglietto con un "ti aspetto. Io sarò sempre qui".

Seokjin aveva sentito un tuffo al cuore. Namjoon era davvero prezioso, dopotutto lui non gli aveva mai mentito e sembrava tenerci ancora a Seokjin, abbastanza da essere disposto a parlare con lui di nuovo.
Io non ti merito.
Basta con queste sciocchezze. E 'stato questo tuo modo di fare che ha incasinato tutto. Il suo cervello aveva ragione.
"Cazzo!" fu sorpreso da un Yoongi furioso che era entrato nella stanza fregandosene altamente se Seokjin stava facendo qualcosa di diverso, come dormire, e aveva iniziato a imprecare.
"Quei marmocchi, lo giuro! Se non fossero amici di Jimin..." Yoongi disse scrocchiandosi le nocche.
"Scusa, ma qui stavo facendo ..."
"Non stavi facendo assolutamente nulla! Probabilmente eri qui a piangerti addosso, sembra che tu e Namjoon stiate facendo a gara a chi è più patetico. "
"Joonie non sta bene?" In qualche modo Namjoon sofferente non gli andava affatto bene. Namjoon meritava solo il meglio.
" Sì. E 'patetico. Siete entrambi patetici! "
Seokjin lo guardò male, ma prima che fosse pronto a rispondergli per le rime, il suo cellulare squillò. Tre volte.
Perplesso Seokjin guardo i messaggi. Era Taehyung.
Seokjin urlò
"Min Yoongi perché, che cosa hanno fatto perché tu dicessi di si? Ricatto? Lavaggio del cervello? Yoongi eri la mia ancora! Ora ci tocca andare! "
"Di chi pensi sia la colpa?"
Le loro grida riecheggiarono per tutto il dormitorio del dipartimento di musica
In un’altra stanza dello stesso edificio Jungkook e Taehyung si scambiarono il cinque.

 



Seokjin si sentiva a disagio. Ok in sua difesa si era sentito a disagio per tutta la vita, ma con uno strato di cipria e due di eyeliner si sentiva uno scherzo della natura. Yoongi il figlio di una buona donna era riuscito a sfuggire alle mani di Taehyung e Jungkook dopo aver giurato di fare la sua apparizione e Taehyung lo aveva lasciato andare, abbandonando Seokjin nelle mani dei suoi figli acquisiti.
"Hyung ti hanno mai detto che sei troppo bello per essere vero?" Seokjin diede uno schiaffo sulla nuca a Jimin.
Due ore dopo e alla vista del posto Seokjin fu preso dal panico.
"Ok ragazzi. Restiamo insieme e stiamo attenti a non perderci di vista." Disse Seokjin prima di scendere dalla macchina.
"Sì, mamma," risposero gli altri tre all'unisono.
Un'ora più tardi e Seokjin era completamente brillo e solo. Jungkook era stato il primo a scomparire sostenendo che aveva bisogno di andare in bagno e non era più tornato. Jimin aveva avvistato un Yoongi goffamente appoggiato a una colonna e prima che Seokjin potesse dire o fare qualcosa lo aveva raggiunto. Taehyung lo aveva convinto a spostarsi per andare a cercare Jungkook. Seokjin lo perse in mezzo alla folla.

 

Sconfitto decise di aspettare nell’ultimo posto in cui erano stati tutti e tre insieme che guarda caso era vicino al tavolo degli alcolici. Tuttavia era passata mezz’ora e dei bambini non c’era l’ombra e Seokjin era alticcio e preoccupato a morte. Dov'erano Jungkook e Taehyung ma soprattutto dove diavolo erano Yoongi e suo cugino? Aveva mandato loro un sacco di messaggi inutilmente. Stava per mettersi a urlare per la frustrazione quando vide un lampo di capelli arancioni.


Taehyung. Lo seguì in mezzo alla folla senza curarsi degli spintoni. Era Taehyung, vero? Si lo era, ma non era solo. Una spinta sul suo fianco gli fece perdere l'equilibrio e la posizione di Taehyung. Ma Seokjin era riuscito a vedere chi era il suo compagno: Jung Hoseok. Il folle Jung Hoseok. Oh Dio. Almeno lui era con qualcuno, si disse cercando di rassicurarsi. Si guardò intorno, ma si rese conto che era schiacciato nel mezzo della pista da ballo e lui cominciava a sentire caldo. Cercò una via d’uscita , ma la gente ubriaca continuava a spingere. E lì in un angolo della pista, la gente che faceva il tifo per lui, c'era il suo dolce e gentile cugino Park Jimin che stava dando uno spettacolo di lap dance a uno scioccato Yoongi. Che sembrava pronto a terminare una vita. Quella di Jimin. C'era addirittura qualcuno che stava riprendendo tutto col cellulare e Seokjin sapeva che era la fine.

Le loro madri lo avrebbero scoperto.

Provo ad avvicinarsi ma si scontrò con qualcuno e un drink inzuppò la sua t-shirt. Fantastico. Seokjin voleva piangere. Perché? Che cosa aveva fatto nella sua vita precedente per meritare questo?


"Jin Hyung!" Era Kim Namjoon. Di fronte a lui, con le sue fossette, che lo guardava preoccupato ma con quel calore riservato solo per Seokjin. Seokjin gli gettò le braccia al collo.
"Namjoon,"disse e quest'ultimo ricambiò l’abbraccio come se fosse una manovra resa perfetta da anni di pratica. Seokjin inalò il suo profumo che era così Namjoon, percepibile anche in tutto quel casino. Si allontanò un po' solo per realizzare le dita di Namjoon sanguinavano.
"Namjoon ti sei fatto male"
"Beh, sì sono riuscito a rompere contemporaneamente una bottiglia di birra e a schizzarti la maglia. Scusa."
" Scusa? E 'solo una camicia, mentre tu ti sei fatto male. Andiamo!" E insieme uscirono dalla folla. Seokjin riuscì a vedere con la coda dell'occhio un furioso Yoongi trascinare via Jimin per un braccio.
"Questo è un incubo, i ragazzi ci hanno costretto a venire in questo pozzo infernale, hanno ricattato Yoongi o qualcosa del genere ed io son dovuto venire perché altrimenti sarebbero venuti da soli! Ma li ho persi di vista e sono così preoccupato. Ho visto Taehyung e lui era con Hoseok ma non conosco Hoseok e Jungkook è svanito nel nulla! Cosa farò se succede loro qualcosa? Kookie è solo un adolescente delle superiori! Sono un fallimento!"
Namjoon gli strinse la mano e Seokjin si fermò in mezzo alle scale.
"Hyung, Taehyung è in buone mani. So che Yoongi pensa che Hoseok sia fuori di testa, ma Hobi è più che un bravo ragazzo. Lui non lascerà mai che capiti qualcosa a Taehyung e per quanto riguarda Jungkook sicuramente qualcuno lo ha visto e noi possiamo chiedere, posso aiutarti ma lui è intelligente e sono sicuro che non ha fatto niente di stupido. Voglio dire più stupido di lasciarti qui. "
"Lo spero." Disse Seokjin continuando a salire le scale fino al primo piano. Le loro mani rimasero intrecciate. Stava cercando un bagno che non avesse una fila interminabile.
"Grazie," sussurrò una volta che trovarono una camera con bagno en suite. Chiusero la porta e Seokjin mise subito la mano di Namjoon sotto l'acqua. Quest'ultimo fece una smorfia. Poi Seokjin procedette alla ricerca di garze e disinfettante.
"Hyung. Mi dispiace. Non volevo dire quello che ho detto.” Mormorò Namjoon mentre Seokjin gli puliva i tagli. Il maggiore interdetto azzardo comunque un'occhiata verso il più giovane e quando i il suo sguardo incontro quello sincero di Namjoon, Seokjin senti sollevarsi dalle sue spalle un peso. Perché aveva temuto quel confronto eppure, ora che Namjoon aveva rotto il ghiaccio, si rendeva conto di quanto fosse stato stupido a non fidarsi di lui. Sospirò. Era il suo turno di fare ammenda.
"No Joonie. Non hai nulla di cui scusarti. Sono io a doverlo fare. Mi dispiace così tanto. Avevi ragione. Mi nascondevo. Mi vergognavo di me stesso e ho cercato di mettere da parte l'unica cosa in cui sono bravo solo a causa dei miei stessi pregiudizi e la mia paura. Mi sono reso conto di star scappando dopo averti incontrato, tu che invece sei così fedele alle tue convinzioni e non hai paura di andare fino in fondo."Seokjin chiuse il rubinetto e iniziò a disinfettare le dita di Namjoon con tutta la delicatezza di cui era capace.
"E’ il motivo per cui mi sono sentito così attratto da te sin dall’inizio, mi sentivo così in sintonia, il tuo modo di pensare era così bello. Quindi grazie per avermi fatto vedere la verità. Per aver creduto in me quando neppure io ero in grado di farlo. " Disse mentre metteva una garza sulle dita di Namjoon, tenendo lo sguardo basso perché sapeva di essere arrossito furiosamente. Aveva voluto solo scusarsi, ma chissacome ne era venuta fuori una mezza confessione. Quando ebbe finito e il silenzio sembrava essere la sua unica risposta, Seokjin fece per arretrare ma fu allora che sentì la mano di Namjoon serrarsi sul suo polso e si sentì tirare in avanti, braccia che lo cingevano gentilmente. E infine la voce calda di Namjoon disse.


"No, io non sono niente di speciale. Tu lo sei. Se solo tu riuscissi a vederti attraverso i miei occhi. Si, se c’è bellezza a questo mondo quella sei tu hyung, non puoi sfuggire a questo. Arrenditi. Ma cosa mi dici dei tuoi altri tratti bellissimi? Perché tu sei gentile, sei praticamente un genitore per tutti noi, per Jungkook che cerca un rifugio in noi, per Taehyung che sente nostalgia di casa e per Jimin di cui tu sei il suo modello. E sei così coraggioso e diretto e la coscienza di qualcuno come Min Yoongi. Ma soprattutto sei stato così buono con me. Hai riparato ogni cosa che ho rotto, senza alcun segno di impazienza, e hai fatto in modo che non saltassi i pasti, cucinando i miei piatti preferiti. E quando mi guardi io so che non vedi Namjoon il genio, ma solo me. E quando sorridi Jin, oh Jin quando sorridi..." Seokjin si sentì avvampare a quelle parole, mentre una sensazione di totale euforia si diffondeva nel suo corpo. Esseri visto così da questa persona. Seokjin si sentì girare la testa. "Ho perso letteralmente la testa per i tuoi sorrisi e potrei andare avanti all'infinito, cielo ho persino una lista .. "


"Scommetto che la mia è più lunga," e cosi dicendo prese Namjoon per le spalle lo sbatté contro il muro e lo baciò come aveva voluto fare sin dalla prima volta, quando i loro occhi si erano incontrati e Seokjin si era finalmente sentito meno solo.

Sentì le mani di Namjoon sulla sua schiena sotto la camicia, causandogli brividi di piacere, mentre la sua lingua accarezzava quella di Seokjin e Seokjin era in estasi. Andò a intrecciare le dita con le sue morbide ciocche bionde e tirò leggermente. La reazione fu immediata Namjoon gemette e poi fu la volta di Seokjin di essere quello sbattuto sul muro, con Namjoon che succhiava la sua lingua e non era abbastanza, voleva di più, sentire pelle su pelle, voleva di più da Namjoon, di più da quelle labbra.
"Seokjin e Namjoon si baciano! si baciano ah ah ah." Si separarono bruscamente presi dal panico, solo per assistere alla scena di Jungkook che sbirciava da sotto le tende della vasca da bagno per poi sdraiarsi su di essa e rotolarsi dal ridere.
"Beh lo abbiamo trovato,” disse Namjoon dopo un po', fiato ancora ansante.
" Grazie a Dio!" Seokjin esclamò poggiando la fronte sulla spalla dell'altro ed esalando un sospiro di sollievo. Cercò di ignorare la sensazione piacevole di trovarsi così vicino all'altro.
"Che ne dici continuiamo ...?"
"Joonie! Dopo!" Seokjin esclamò arrossendo ma più che altro perché era stato tentato dallo stesso pensiero. Strinse la mano di Namjoon nella sua in una tacita promessa e poi scoccandogli un bacio sulle labbra aggiunse. " Prima di uscire di qui possiamo fare una cosa però.. "e cosi dicendo prese il cellulare, apri le tende e iniziò a scattare qualche foto. Namjoon sorrise, fossette sulle guance.

 

 



"Oh Dio, Odio la mia vita.” Jimin disse agonizzante.
"Ti sta bene, cosi impari a bere," Yoongi rispose, ma non c’era animosità nelle sue parole mentre continuava ad accarezzare dolcemente i capelli di Jimin che aveva la testa sulle ginocchia di Yoongi, gli occhi chiusi stretti per non far filtrare la luce.

Si trovavano tutti seduti e semi sdraiati sui divani nella sala comune del loro dormitorio.

C'erano persone che entravano ed uscivano, alcuni per godersi l'ultima settimana del semestre, altri per tornare alle loro case per la pausa invernale, ma a loro non importava.

 

Per una volta Yoongi non si lamentava del rumore, ma aveva un sorriso pigro sul suo volto. Jungkook era ancora in coma dalla sera prima ed era steso a terra sul tappetto. Ogni tanto lanciava delle occhiate supplichevoli a Seokjin affinché cancellasse quelle foto. Seokjin gli fece l'occhiolino, Jungkook gemette e andò a cercare rifugio tra le braccia di Taehyung che però era troppo occupato col suo cellulare, probabilmente a organizzare un appuntamento con Hoseok. Sembrava di ottimo umore, lui dopo tutto era stato l’unico che non aveva bevuto.

Seokjin a sua volta giocava col suo telefono, seduto sulle ginocchia di Namjoon. Avevano deciso di non provare nemmeno a nascondere il loro nuovo status e in ogni caso tutti se l’erano aspettato.

 

Seokjin era felice. Di buon mattino aveva ricevuto una e-mail che gli comunicava data e il luogo per il provino con una famosa casa cinematografica. Quella mattina era corso dalla sua insegnante, con ancora addosso la maglia del pigiama, e la sua insegnante aveva accarezzato la sua testa orgogliosa.

 

"Andrà tutto bene Seokjin". Namjoon aveva detto la stessa cosa, ma lui lo aveva anche abbracciato forte e non aveva voluto separarsi da lui per tutto il giorno. Seokjin non si lamentava. Era come se non riuscisse a stancarsi di sentire il calore del corpo di Joonie.


Alcune ragazze passarono e fissarono Namjoon sussurrando, "così dannatamente fortunato." Namjoon sorrise loro di proposito e le ragazze corsero via offese.
"Joonie?" Chiese Seokjin alzando la testa quando lo udi ridacchiare.
"Niente, stavo pensando che volevo una tazza di caffè"
"Sì, grazie, portarne uno anche a me,” disse Jimin dal grembo di Yoongi.
Yoongi lanciò un’occhiata divertita verso Namjoon.
"Buona fortuna a tenere a bada le belve affamate, Joonie.” Commentò riferendosi alle ragazze di prima e a tutti i tre quarti della popolazione studentesca che presto avrebbero appreso che il loro beniamini era stato preso. Namjoon impallidì.
"Hai ragione Yoongi, dopo tutto io sono la persona più bella su cui Namjoon abbia mai posato gli occhi!"Seokjin disse strofinando con il naso il collo di Namjoon.
"Bleah!" Gridarono tutti all’unisono.
Seokjin rise.
Sarebbe andato tutto bene.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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