Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: sophiove    03/10/2016    1 recensioni
Ci facciamo forza spesso, tutti i giorni, l’una con l’altra.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Sto tornando a casa alle 11 di notte, un po’ stanca. 
Mi fermo un attimo all’angolo del marciapiede, mi metto il libro tra le cosce e mi rifaccio la coda ai capelli, tentando di assumere un aspetto un po’ più presentabile. Devo passare di fronte ad un locale per tornare a casa, l’ingresso è pieno di ragazzi e io indosso dei leggins macchiati, una maglietta grigia e ho la faccia sconvolta. 
Mi supera una coppia, lui cinge col braccio le spalle di lei. 
Sto tornando a casa stanca e con i leggins macchiati e la maglietta griglia e i capelli scompigliati proprio perché la mia amica F. non ha un uomo che la aiuti. E ha chiesto a me. 
Qualche ora prima mi ha chiesto se potevo andare a casa sua, sta traslocando, anche solo per farle compagnia, supporto morale. Di solito non chiede aiuto, di solito fa da sola, è indipendente, anche se le offro sempre il mio aiuto. E lei offre sempre a me il suo. Nemmeno io ho un uomo, nemmeno io chiedo aiuto, anche io sono indipendente. 
Ci facciamo forza spesso, tutti i giorni, l’una con l’altra. A volte ci lamentiamo, ci buttiamo un po’ giù. “Perché non ho nessuno”, “mi sento sola” o semplicemente “ho bisogno di scopare, dio santo”. 
Sto tornando a casa stanca e con i leggins macchiati e la maglietta grigia e i capelli scompigliati perché ho aiutato un'altra donna che anche se a volte pensa che non sia così, non ha bisogno di un uomo che sistemi gli scatoloni, che porti le valigie, e che dorma con lei la prima notte in una nuova casa. 
Magari ogni tanto ha paura, magari si sente sola, magari piange. Ma non importa, poi ce la fa, magari chiama un'altra donna e alla fine ce la fanno insieme. 
Mentre torno a casa con i leggins macchiati e la maglietta grigia e i capelli scompigliati, cammino guardando il cielo e non le persone dentro il locale, e spero che fra qualche anno F. sarà capacissima di traslocare dall’altra parte del mondo da sola ma che un uomo sia felice di aiutarla, anche se lei sa farlo da sola. Spero che mi chiami e mi chieda: volete venire a cena tu e il tuo uomo? 
Lo spero un'altra volta e alla fine entro in casa, le scrivo che sono arrivata, un’altra volta sana e salva a casa, da sola. 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: sophiove