Una luce. Veloce, rapida. Per alcuni istanti tutto si illumina di un bagliore elettrico. Un lampo.
E aspetti…il rumore della pioggia che batte contro il vetro delle finestre scandisce il tempo. Infine eccolo: il rombo del tuono. È violento, stordente…potente.
Coglie di sorpresa…come i pensieri.
Quei pensieri che ti fanno restare sotto un temporale, senza la forza ne la voglia di ripararti, l’acqua che dai capelli cola sul viso e ancora più giù.
Il vento aumenta, diventando tutto d’un colpo violento.
Il freddo penetra fin dentro le ossa, distogliendoti per un attimo dai tuoi problemi.
Ma basta una sola occhiata alla casa che ti sta di fronte, a quella finestra illuminata e tutto ti torna alla memoria.
Una lacrima scende sulla guancia, mischiandosi alla pioggia. Una sola, solitaria; come te in questo momento.
E in lontananza una luce e un nuovo tuono.

Il ritmo della pioggia aumenta, le gocce cadono violente per alcuni minuti.
Ma poi tutto tace. L’acqua smette di scendere, si crea il silenzio e un raggio di sole illumina con una luce calda ciò che ti sta attorno.
Alla finestra che continui ad osservare appare una figura. Ed ecco la gioia.
E in cielo appare l’arcobaleno.