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Autore: Kind_of_Magic    03/10/2016    0 recensioni
Songfic su "Another Stranger Me" dei Blind Guardian.
Un uomo, in uno scatto di ira, colpisce la propria fidanzata. La riflessione sul suo gesto lo porta a numerosi dubbi: forse il vero lui non è come aveva sempre pensato? Forse è completamente pazzo?
Si sentiva come imprigionato nella propria mente. La realtà fuori era diventata solo accessoria, ormai.
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Another stranger me

Questa storia partecipa alla sfida "A box full of prompts" organizzata sul gruppo Facebook "EFP famiglia: recensioni, consigli e discussioni" con il prompt di Subutai Khan.

Fandom: in linea di massima originale, ma vedete un po' voi che è lo stesso.

Coppie: no.

Avvertimenti: songfic, altri a discrezione di chi scrive.

Rating: libero.

Prompt: I didn't know
I couldn't hear the answer
my mind was blank
I should have known
I hold it back but somehow
there is someone else
another stranger me
(Another Stranger Me - Blind Guardian).



Another Stranger Me


Non avrebbe voluto farlo. Non l’avrebbe mai fatto, in condizioni normali. Rivedeva se stesso colpire la propria ragazza dall’esterno, come se ci fosse stato qualcun altro al suo posto. E si arrabbiava con se stesso per ciò che aveva fatto.
«Mi dispiace» disse «Scusami. Puoi scusarmi?»
I didn't know
I couldn't hear the answer
My mind was blank
I should have known
Lei alzò lo sguardo su di lui. Era ferita, non in superficie, ma nel profondo. Non lo avrebbe mai creduto capace di una cosa del genere. Dischiuse le labbra per rispondere, ma in quel momento egli sentì una voce urlare nella sua testa e qualunque altro suono fu coperto.
Is there anyone else here?
Somebody screaming
Please help me
Let's find out now
That I am not dreaming
Welcome to my damnation
Here it comes the real me
Continuava, ancora e ancora, nonostante i suoi disperati tentativi di farla tacere. Cercava di trattenerla, ma era inutile. Portò le mani alla testa, come per soffocare quell’urlo lancinante e si rese conto di qualcosa che lo spaventò terribilmente: quella era la sua voce. Era lui a gridare nella propria testa. Non riusciva a pensare a nient’altro che a quell’urlo che sembrava annientare tutto.
Si disse che stava sognando. Si disse che non era possibile. Vide lei avvicinarglisi mentre sentiva le ginocchia cedere.
Crollò a terra e dalle gambe arrivò una sensazione che riconobbe come dolore. Non stava sognando.
Non stava sognando, maledizione!
I hold it back but somehow
There is someone else
Another stranger me
Ma allora, se era tutto vero, quello che provava e che sentiva nella testa erano parte di lui? Sentiva un’aggressività che gli era stata sconosciuta per tutti quegli anni. Quell’istinto di attaccare la sua fidanzata, la donna che amava, era qualcosa che non avrebbe mai associato a se stesso. Forse quei sentimenti erano il vero lui e quella era solo una maschera che aveva indossato per tutti quegli anni? Forse aveva solo passato la propria vita a trattenersi.
I can't get out here
Anymore
Cause none of my keys
Fit the door
There's fear and anger
Hate and love
Si sentiva come imprigionato nella propria mente. La realtà fuori era diventata solo accessoria, ormai. Era come trovarsi in una stanza e poter guardare fuori dalla finestra, ma avere solo un mazzo di chiavi di cui nessuna apre la porta che ti tiene rinchiuso.
Così era costretto a restare lì, in quel miscuglio di paura, ira, odio, amore e chissà cos’altro. Una sola persona non poteva provare tutte quelle emozioni, si disse. Ce ne volevano almeno due. Forse c’era un altro lui, allora?
The bolt of pain
Keeps ripping through my head
Un lampo di dolore lo colpì alle tempie ed egli si sentì vacillare di nuovo. Sentì la sua ragazza dire qualcosa, ma non riuscì a distinguere le parole. Suonava terribilmente minacciosa, però, e concluse la frase con quella che sembrò una risata. Una risata cattiva, quasi da folle, come se si stesse divertendo a vederlo soffrire. Era stata forse lei a ridurlo così?
It's cynic
Just manic
It's cynic
All her laughter
Sentì di nuovo, più forte di prima, il bisogno di colpirla, di farle sentire tutto il dolore che stava provando. Ma cosa diceva? Lei era l’unica àncora che gli restava alla realtà, non avrebbe mai potuto ferirla.
Don't tell anyone else but I
Do not believe her
See hates me
Cloud my mind
She's a deceiver
I can feel cruel vibrations
Ma poteva davvero fidarsi di lei? Magari era felice di vederlo così. Quella risata, in fondo, doveva pur significare qualcosa. Era stata davvero una risata o era stato lui a confonderla con qualcos’altro?
It's cynic
It's cynic
Still cynic
All my laughter
Sentì invece la propria voce echeggiare nelle orecchie e si rese conto che anche quella sembrava una risata.
Era completamente pazzo?

Would you like to meet me?












N.d.A:
Scrivere questa storia mi è costato un sacco di fatica, perché il tema non è proprio dei più facili, e non sono neanche convinta dei risultati. Ci terrei molto a sapere che cosa ve ne pare, sono aperta a ogni genere di consigli.
Grazie di aver letto fino a qui e grazie a Subutai Khan per il prompt.
Che gli dèi siano con voi!
-Magic
   
 
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