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Autore: Hao Sakura    03/10/2016    1 recensioni
Flashfic sui pensieri di una coppia di fratelli. Della loro tristezza e di come il loro affetto e legame attraversi anche gli ostacoli più alti.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V Asuramaru




Bianco...vuoto... è questo ciò che vedo continuamente;
sono qui in piedi a fissare l'orizzonte indefinito, mentre un vento inesistente muove i miei capelli.
Ora sono diventato un demone al servizio di un essere umano. Buffo, vero? L'umano in questione si chiama Yuichiro Hyakuya.
Devo ammettere, però, che è un soggetto interessante. Insieme combattiamo i vampiri, le creature che tutti vorrebbero far fuori.
Eppure, in fondo, la loro non è solo sopravvivenza? Dopotutto succhiano il sangue per vivere. Anche se non sembra, non passa giorno in cui io non pensi a te; ricordo quando giocavamo insieme, quando ancora eravamo degli esseri umani... Ma, ora, non è più così.
Adesso sei cresciuta e comandi un grande popolo, del quale tu sei la sovrana.
So che questa domanda non avrà mai risposta, ma volevo pongertela lo stesso... Io ti manco?
Perché improvvisamente il mio volto si sta bagnando? Non saranno, forse, lacrime?...
Le asciugo con la manica del vestito, dandomi dell'inetto e del debole;
ma non si fermano e continuano a scendere copiose, cadendo sulla superficie bianca senza alcun rumore.
Bianco, silenzio... questo mi circonda. Sembra di essere chiuso in un cubo, un cubo impenetrabile, che pur essendo luminoso in
realtà è il luogo più oscuro e triste del mondo;
qui il tempo è fermo, non scorre. Qui sei condannato all'eterno silenzio, all'eterno bianco.
All'eterna solitudine...
Quante volte ho sperato e risperato di vederti arrivare all'orizzonte, quante volte ho desiderato abbracciarti di nuovo, quante volte mi sono ripetuto che saresti venuta a prendermi per rompere questo ciclo continuo... Eppure, sapevo di chiedere l'impossibile.
Mi manchi, sorella...











P.O.V Krul




Noia, noia, noia e ancora noia!
Era questo che mi assillava la testa da ore. Seduta svogliatamente sul trono; guardavo la porta della sala reale con poco interesse. Avevo un'espressione annoiata dipinta sul volto; così decisi di uscire dal castello ed avventurarmi per le vie di Sanguinem, la città sotterranea dove risiedevano i nobili vampiri. Le strade erano buie e tristi, mentre la nebbia aleggiava nell'aria. Attraversai un paio di vie con case diroccate e non si vedeva anima viva; meglio così, pensai. A passo lento scendevo le scale, che portavano per un lungo ponte interamente costruito in pietra; arrivata a metà di quest'ultimo, scavalcai il muretto e mi ci misi seduta.
Le gambe penzolavano nel vuoto, mentre le mie mani sorreggevano il corpo, scaricando tutto il peso su di esse.
Tenevo lo sguardo verso il cielo, o almeno quel poco che era visibile dal soffitto di roccia.
Ero terribilmente annoiata; come impiegare quella maledetta eternità?
Più cercavo di trovare un modo e più nella mia mente riaffioravano ricordi, che credevo fossero stati cancellati.
Ebbene, quei ricordi riguardavano lui...
lui che era l'unica persona capace di consolarmi, lui che mi era sempre stato accanto nei momenti del bisogno.
Quel lui che ormai mi aveva abbandonata da tempo...
Perché in questo momento mi ritornava in mente il mio passato?
Perché mi tornava in mente lui?
Probabilmente perché le due cose erano collegate; in quel momento mi ritrovai davanti due bambini che giocavano a rincorrersi, un maschietto ed una femminuccia. Sulla faccia dei due c'era un sorriso felice e tranquillo ed i loro sguardi erano carichi d'allegria, come se non avessero mai provato la vera sofferenza.
Poco dopo la visione sparì e ritornai alla realtà; cominciai a piangere lacrime amare, amare come il veleno.
Perché noi due eravamo inseparabili, perché eravamo indivisibili.
Perché ognuno completava l'altro...
Nessuno poteva comprendere il dolore che mi affliggeva; nel mio petto erano come piantati cento spilli, i quali potevano essere tolti solo dalla persona più importante per me.
Lui non c'era più, ne ero consapevole.
Eppure, sapevo, chiaramente, che una parte della mia anima se ne era andata con lui e non l'avrei più recuperata...
Mi misi una mano sul petto, il respiro rotto dai singhiozzi.
Avrei dato qualunque cosa per rivederlo, qualunque. Purtroppo il mio desiderio era, pressoché, irrealizzabile.
Mi manchi, fratello...















Angolo dell'Autrice


Buon salve!Finalmente sbarco sul fandom di Owari no Seraph con questa one-shot sui miei personaggi preferiti, Asuramaru e Krul. Purtroppo non molti li considerano, per me invece rimangono la coppia di fratelli più bella.
Ho voluto rappresentare tutta la tristezza che ognuno dei due prova alla mancanza dell'altro.
Perché si sa, i fratelli sono indivisibili. Il rapporto fraterno supera qualunque ostacolo o barriera.
Spero che abbiate apprezzato, magari fatemelo sapere, sempre se volete, cosa ne pensate lasciando un commentino!
Alla prossima!
One kiss
Hao Sakura
   
 
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