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Autore: Praetor    03/10/2016    2 recensioni
Ormai ogni fan della serie Pokémon è a conoscenza della leggenda, secondo la quale, Kanto e il mondo Pokémon fossero stati dilaniati da una guerra intestina, brutale e sanguinosa.
Ecco, io oggi sono qui a raccontarvi cosa successe in quegli anni oscuri, dal punto di vista di uno dei migliori agenti segreti del mondo Pokémon, Alec Richard, che insieme al suo collega e discepolo, affronterà una Kanto controllata da un crudele dittatore, si ritroverà tra atroci segreti, combattimenti all'ultimo sangue e incredibili colpi di scena.
Benvenuti nel mondo Pokémon, annus domini 1939
Genere: Azione, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Manga, Videogioco
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1939 - 2 settembre - Austropoli - 03:30

Era passato un giorno dall'incontro col ragazzo misterioso, che molto probabilmente era un corriere della polizia internazionale, il contenuto della busta gli diceva di recarsi tra le tre e le quattro del mattino del giorno dopo al solito posto: ovvero un vecchio edificio in un vicolo dei sobborghi della città.
Il puzzo era nauseante, feci di pokèmon e uomini cospargevano sezioni del vicolo, se non erano già occupati da sacchi della spazzatura o cartacce varie.
Coprendosi il volto con il braccio, bussò vigorosamente ad una porta rossa e subito dopo si aprì di fronte uno spioncino, due occhi lo guardarono attentamente e uno voce roca e profonda gli domandò "Parola d'ordine?"

"Market garden"
Si sentì vari rumori metallici e un chiavistello che girava, qualche tonfo e stridii fastidiosi dopo, la porta infine si aprì.
Un grosso omone calvo e con un revolver nel cinturone lo accolse accompagnato da un minacciosissimo Machamp "prenda le scale, la porta è quella sulla sinistra"
Alec con un cenno di assenso li superò e salì due gradini alla volta la rampa di scale, per poi trovarsi di fronte ad una porta
socchiusa.

Neanche ebbe il tempo di bussare o aprire la porta che questa si spalancò bruscamente.
" Buona sera signor Richard!"
Esclamò lo stesso ragazzo del giorno prima." Si accomodi dentro, la stanno aspettando"
I due si accomodarono quasi simultaneamente su due sedie di legno, davanti ad una grossa scrivania da ufficio piena di scartoffie.
Seduto dietro la scrivania un uomo di mezza età, stava leggendo attentamente un plico di fogli, aveva capelli e baffi brizzolati, in bocca un sigaro e due grossi occhiali da lettura inforcati sul suo naso aquilino. Quando vide i due con la coda dell'occhio, iniziò a leggere ad alta voce " Alec Richard: trent'anni, alto un metro e ottantadue, occhi e capelli castani. Segni particolari cicatrice di cinque centimetri sul braccio sinistro e cicatrice di due centimetri sul mento. Agente della polizia internazionale dal 1929, promosso alla sezione spionaggio di stati nel 1934, tre medaglie d'argento al valore e corona civica per aver salvato nel 1931 il sindaco di Libecciopoli rapito dalla malavita organizzata." Concluse in tono neutro.

"Vedo che mi conoscete abbastanza bene allora" ribattè ironico Alec
"Così bene che io stesso Gerard Patton, capo delle forze speciali e vice ministro alla difesa, ho chiesto personalmente di te"
Alec rimase leggermente stupito dalle parole dell'uomo.
"Sono lusingato dalla fiducia che ripone in me signore, ma a questo punto gradirei sapere per quale missione io sia stato scelto"
"Suppongo tu abbia letto il giornale ieri, no?" Domandò retorico Gerard
"Come ben saprai" continuò "sono sette anni che quel pazzoide del dittatore Di Kanto, Gustav Nolf, ha preso il potere con un colpo di stato e che sta facendo il lavaggio del cervello alla popolazione della regione.
Ne le minaccie da parte dell'Ente dei Diritti Umani ne le sanzioni del 36-37 da parte della Società delle Regioni, sono servite realmente a qualcosa.

Alcuni tuoi colleghi di Kalos, recentemente avevano captato del fermento nella regione, quel figlio di puttana si è armato pesantemente, occultando tutto agli occhi della popolazione e degli altri governi.
Con la scusa di rendere Kanto grande di nuovo, dopo la crisi del 29, ha appena dichiarato guerra e invaso lo stesso giorno Johto.
Le truppe del suo partito hanno oltrepassato il monte argento e sono avanzate quasi incontrastate fino a Fiorpescopoli... e tutto questo in solo cinque ore.
È qui che entrate in gioco voi, Richard; tu e Rob Winston, il ragazzo seduto accanto a te, sarete i nostri occhi e le nostre orecchie in terra nemica, dovrete raccogliere più informazioni possibili su tutto ciò che riguarda il partito unico di Nolf e la guerra in corso.
Purtroppo con la recente colonizzazione dell'arcipelago di Alola da parte del nostro governo, non abbiamo abbastanza uomini e risorse, ma per adesso manderemo appoggi tattici alle altre regioni in guerra" Dopo un momento di silenzio Alec chiese " Oltre e noi e Johto chi altro parteciperà al conflitto?"

"Per adesso solo Kalos e Sinnoh, ma delegazioni alleate tentano di convicere i governi di Hoenn e le micro regioni satellite: Almia, Fiore etc... ad unirsi alla nostra causa"
Detto ciò Gerard gli passò un fascicolo "qui ci sono tutte le informazioni sulla missione, mi raccomando massima riservatezza e fatevi trovare tra tre giorni precisi al molo militare alle ore 07:00, siete congedati" le due spie si scambiarono uno sguardo veloce e si alzarono accostando le due sedie alla scrivania, salutarono il loro superiore e silenziosamente uscirono dall'edificio.
Alec, tappatosi il naso per il fetore del vicolo, si rivolse con voce nasale al nuovo collega "Bene Rob Winston, a quanto pare coopereremo per un po' " "Già! Spero ci sarà da divertirsi" rispose Rob col suo solito sorrisino irriverente " in ogni caso credo che ormai si sia fatta una certa ora" continuò iniziando a camminare sotto la fievole luce dei lampioni " E poi questo fetore è davvero insopportabile" disse iniziando a scomparire nel buio di un vicolo.
"Allora winston, ci rivedremo tra tre giorni" " Ci può contare, agente Richard"

1939 - 5 settembre - Austropoli

La luce pallide del sole nascente si rifletteva sulle immacolate fiancate delle navi da guerra ormeggiate al molo B del porto militare di Austropoli, un lieve pioggerellina rinfrescava l'aria e inumidiva i capelli dell'uomo. Alec fumando con tranquillità la sua sigaretta ogni tanto buttava l'occhio all'orologio, le 07:10, "Bene" pensò l'agente "il primo giorno di lavoro ed è già in ritardo". Finita la sigaretta e spenta la cicca col tacco della sua scarpa di pelle, notò con la coda dell'occhio una figura correre trafelata verso di lui e urlargli da lontano "Signor Richard" sbuffò "Scusi per il ritardo" finì raggiungendolo e chinandosi su se stesso per riprendere fiato

"Posso spiegare, la sveglia era rotta, il traffico di prima mattina, un Purrlloin nero ha attraversato la strada e..."
"Winston risparmiati queste stupide scuse per qualcun'altro, non mi risulta tu sia ancora alle scuole elementari, e adesso poche chiacchiere e seguimi" rispose Alec leggermente seccato.
Rob con sguardo colpevole e ancora il fiatone per la corsa si avviò dietro all'uomo guardando ammirato lo spettacolo che quei titani del mare, lì ormeggiati, gli offrivano.
"In questi giorni ho letto i tuoi fascicoli Winston, per avere 24 anni hai un curriculum eccellente, sei stato assunto dopo appena due anni di scuola di polizia, voti e condotta eccellente. Spero sarai un valido collega"

La bocca del minore si curvò subito in un ampio sorriso "Non ho intenzione di deluderla" esclamò improvvisamente felice.
Alec abbozzò un sorrisetto e iniziò a salire la passerella di un cacciatorpediniere della marina militare. Subito vennero fermati da un marinaio in divisa, si fecero identificare e proseguirono il tragitto tra le varie camere stagne della nave fino a raggiungere la sala telegrafi.
Lì vari addetti, indossando tutti grosse cuffie e trafficavano indaffarati insieme ai loro Pokèmon vicino alle grosse macchine.
"Buon giorno agenti" disse una voce dal fondo della stanza "sono il capitano della nave, Benvenuti sulla mia umile imbarcazione" continuò gioviale.
"Buon giorno anche a lei capitano, se non sbaglio ha qualcosa da riferirci"
Rispose Alec.
"Può ben dirlo! Mi è stato ordinato di comunicarvi i vostri nomi in codice e quello della missione.

Lei Alec Richard sarà l'agente Gold e lei Rob Winston sarà l'agente Silver, la missione è stata chiamata Operazione Olympus" concluse schietto.
"Se ho ben capito ci darete uno strappo alla portaerei Independence?"
Chiese Rob
"Sì" continuò il capitano" dà lì decollerete con un biplano e vi paracaduterete su Kanto, ad Azzurropoli incontrerete un nostro informatore che vi darà direttive.
In più il dipartimento mi ha detto di affidarvi per la missione questo pokèmon, vi sarà molto utile" disse aprendo una cassetta blindata "il pokèmon si chiama Rotom, è di tipo elettro spettro ed è molto raro, vi servirà per infiltrarvi con più facilità all'interno di edifici e a Raccogliere informazioni"
"Agente Silver prendilo tu" disse Alec "io un pokemon di tipo spettro ce l'ho già, e da quanto mi risulta tu hai un solo pokèmon"

"Ricevuto agente Gold" rispose Rob con un risolino "Vedi Alec, mi stò già abituando ai nomi in codice, non mi trovi molto professionale?" Disse scherzoso.
Alec lo guardò severo e stava anche per rispondergli a tono se non fosse stato interrotto dal suono di una sirena.
"Bene agenti, è stato un piacere incontrarvi ma stiamo per partire, andate pure nelle vostre cabine, verrà un marinaio ad avvisarvi al nostro arrivo"li accomiatò il comandate.
Non ebbero neanche il tempo di uscire dalla stanza che i motori della nave rombarono allontanando il cacciatorpediniere dal molo e dall'appena risvegliata, città di Austropoli.

   
 
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