Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: CCDreamer    04/10/2016    0 recensioni
Kurt e Blaine portano per la prima volta la loro bambina al mare. Tre mesi di vacanza, tra nonni bizzarri, rimpatriate con i vecchi amici del liceo, i nostri amati Klaine regaleranno un'estate indimenticabile alla piccola Tracy!
Dal testo:
"Blaine adora il sole, o meglio, adora il modo in cui riesce a rendere ancor più lucente il suo tesoro più prezioso. Kurt, infatti, dorme nel sedile posteriore del suv che hanno affittato per l’occasione, i lineamenti rilassati, illuminati dai raggi mattutini ed una mano posata delicatamente sulla pelle di rosa della loro bambina, come a volerla proteggere dal mondo esterno.....e lei, la piccola Tracy, sonnecchia nel suo seggiolino, con le sue guance tonde colorate di un’espressione serafica. Le meravigliose coste della Florida possono aspettare: Blaine ha davanti a sé spettacolo più bello da ammirare."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cooper spegne il motore dell’auto e si concede qualche istante per guardarsi meglio intorno:


“Bel posto fratellino! Come l’hai scovato?”


“ Lo abbiamo scoperto io e Kurt qualche anno fa. È il luogo ideale per fare un picnic o una gita. Parcheggi la manica nel posto auto e poi hai a disposizione un’area interamente  riservata”


Cooper annuisce soddisfatto: è decisamente il posto ideale per quello che ha in mente.


***


“Mi stai dicendo che tuo marito ha fatto una serenata da Gap e si è beccato un due di picche?!”


Alex è sinceramente divertito da quanto Kurt gli sta raccontando: lui conosceva Blaine Anderson come un artista affermato di Broadway e mai si sarebbe aspettato di trovarsi con il marito del suddetto  a parlare delle sue imbarazzanti imprese adolescenziali, bevendo limonata e mangiando pasticcini.


“ Pensa che qualche settimana dopo ha baciato Rachel Berry durante il gioco della bottiglia: erano ubriachi persi e pensavano di aver trovato la loro anima gemella...”


“No, non ci credo!”


“Invece è vero.....fortunatamente la sbandata è durata solo quarantotto ore, il tempo di baciarsi da sobri, ma ci è costato la nostra prima litigata!”


“Non immaginavo che Blaine fosse un adolescente così, come dire.... spassoso!”


Kurt ride accavallando le gambe ed appoggiandosi meglio contro la spalliera del divano.


“Io lo definirei ‘tonto’, un adorabile tontolone! Ci ha messo un po’ di tempo per accorgersi di me”, sospira ricordando i vecchi tempi, “ma poi si è fatto perdonare! Dal momento in cui ha capito di essere innamorato di me, non ha fatto altro che dimostrarmelo.”


Alex  a quel punto si sporge in avanti, sempre più interessato al racconto, anche se le ultime affermazioni di Kurt, gli hanno suscitato una certa invidia, che lui cerca di mascherare con semplice curiosità.


“Chi ha fatto il primo passo?”, chiede allora, a bruciapelo.


Kurt sorride ed improvvisamente le guance si tingono di un amabile rossore, come quel pomeriggio d’inverno in cui Blaine, il suo Blaine, lo baciò per la prima volta.


“Il canarino mascotte dei Warblers era appena morto ed io ho voluto omaggiarlo con una canzone. Non dimenticherò mai lo sguardo di Blaine mentre cantavo: mi guardava come se mi avesse ritrovato dopo tanto  tempo, e in un certo senso è stato così. Lui in quel momento mi ha riconosciuto, perché quando due anime che si appartengono si incontrano, non c'è modo di scappare.
Così si inventò una scusa per poter passare più tempo con me e alla prima occasione mi disse che io lo emozionavo e mi baciò. E così la nostra storia ebbe inizio.”


“Molto romantico. Ti saresti mai immaginato che poi  quel ragazzo lo avresti sposato?”


“ Assolutamente sì. Io e Blaine non siamo differenti da tutte le altre coppie: abbiamo costruito il nostro rapporto giorno dopo giorno, dalle passeggiate mano nella mano alle prime notti d’amore,  io sognavo il giorno del mio matrimonio ed al mio fianco immaginavo sempre lui. 
Non ti mentirò raccontandoti di una storia idilliaca: abbiamo raggiunto insieme tutti i più grandi traguardi della nostra vita, ma sono arrivate anche le sconfitte e le delusioni...te l’ho detto: siamo una coppia normale.”


Alex annuisce pensieroso, sorseggiando la sua limonata, più per fare qualcosa che per sete. Osserva di sottecchi Kurt  mentre questo  si ripulisce le labbra con un tovagliolino, con la sua solita eleganza. Il dottore non può evitare di ammettere a sé stesso di essere attratto da lui, dai suoi modi garbati e gentili, dalla sua bellezza indiscutibile, ma deve anche fare i conti con il sorriso innamorato che ha stampato sulle labbra quando parla di suo marito. Alex non riesce a credere che quei due riescano ad avere un simile rapporto ancora dopo tanti anni.


“Quindi avete dovuto superare anche voi degli ostacoli?”, chiede dopo un po’, riallacciandosi al discorso di Kurt.


“Ovviamente”


“Parlamene” , il tono di Alex è basso e sicuro di sé. Si alza per andarsi a sedere accanto a Kurt, deciso a trovare un qualsiasi indizio per intaccare l’immagine perfetta di Blaine dipinta nella sua mente.


“Okay”, Kurt è piuttosto spiazzato da tutto l’interesse mostrato da quell’uomo, ma sceglie di non dare troppo peso a quella strana sensazione di disagio che comincia ad avvertire, in fin dei conti, per lui raccontare la sua storia con Blaine è sempre un piacere e non gli costa alcun sacrificio.


“Beh, all’inizio era tutto fantastico e meraviglioso. Eravamo  giovani e molto inesperti, non andavamo oltre ai baci e gli abbracci, ci limitavamo a tenerci per mano mentre facevamo i compiti o guardavamo un film. Poi Blaine si è trasferito nel mio liceo, per starmi più vicino, e naturalmente il nostro rapporto ha iniziato ad evolversi. Sono iniziate le prime gelosie, le prime incomprensioni e, non ci crederai, ma ci hanno sempre rafforzati e ci hanno aiutato a rendere magico  il mio ultimo anno di liceo. E poi  sono arrivato a New York e tutto ha preso un’altra piega...”


***

Blaine osserva divertito suo fratello che tenta di montare una tenda da spiaggia. Ha provato a suggerirgli di spiegarla semplicemente, ma Cooper non ha voluto dargli ascolto e lui ha lasciato perdere: tanto la tenda per i bambini l’ha già montata lui.
 

“Ecco fatto!”

Cooper esulta vittorioso mentre sistema  gli zaini nella tenda che ha finalmente aperto. Blaine lo  aiuta passandogli le borse appoggiate sul tavolo dell’area picnic.
Tracy e Johnatan dormono beatamente  nel giaciglio che Blaine ha preparato per loro, al riparo dal sole cocente e dagli insetti.

“Adesso che siamo qui, mi dici perché hai insistito tanto per fare questa gita?”

Cooper sospira e si volta per rispondere a suo fratello: “Volevo semplicemente parlarti”.

Blaine picchietta sulla coperta sulla quale è seduto, in un invito ad accomodarsi lì accanto. 

“Coraggio, ti ascolto!”

Cooper punta lo sguardo sulle sue mani e quando prende la parola, è insolitamente timido ed impacciato.


“Io...io voglio chiederti scusa.”


“Per quale motivo?”, Blaine è piuttosto sorpreso dalla piega che sta prendendo la situazione.

“Ce ne sono tanti di motivi, non negarlo. Io so che non eri particolarmente contento di avermi qui, e ti capisco: eri qui, a goderti le vacanze con la tua bella famiglia, con Burt e Carole, che sono delle persone deliziose, e poi sono arrivato io. Il fratello casinista e bambinone, quello che non fa altro che combinare guai. So di averti deluso e ,credimi, mi dispiace. Mi dispiace non esserti stato accanto come dovevo quando ne avevi più bisogno. Mi dispiace non esserci stato quando hai dovuto cambiare scuola per via dei bulli e mi dispiace di non aver potuto passare le notti in bianco a sentirti parlare allo sfinimento di Kurt, e delle ‘adorabili fossette che gli solcano le guance quando sorride’. Perciò.....scusa.”


“Coop,io-”


“Aspetta, fammi finire, per favore. Io vorrei anche ringraziarti. Tu....tu sei il mio eroe, Blaine. La mia fonte di ispirazione. Vederti realizzare i tuoi sogni, Broadway, il matrimonio  con Kurt, la mia bellissima nipotina.....mi ha ispirato. Mi ha dato la forza di pendere in mano la mia vita.
 Voglio che tu sappia che mi sto impegnando per essere il padre ed il marito che Johnatan e Sarah meritano, ed il fratello maggiore che non sono mai stato.”


I due restano qualche secondo a contemplare il paesaggio attorno a loro, metabolizzando quanto appena accaduto. 
Cooper, però, non riesce a sostenere troppo a lungo questo  silenzio, perciò si alza con la scusa di andare a recuperare il cesto della merenda in macchina. Muove appena qualche passo prima che Blaine lo blocchi e lo abbracci calorosamente, facendosi piccolo piccolo tra le sue braccia. 


“Grazie”, sussurra con gli occhi lucidi dall’emozione e la voce rotta dal pianto, “Ti voglio bene”


“Anche io, Schizzo. Ti voglio bene anche io.”


***

“Ed ora eccoci qui. Sposati e genitori di una bambina stupenda!”

Kurt conclude il suo racconto con un sorriso felice, riempie un bicchiere di acqua e poi recupera una caramella alla menta per la gola, affaticata dopo tanto parlare.


“Scusami, ti avrò annoiato...è che mi lascio prendere la mano quando parlo di mio marito.”, esclama divertito, accorgendosi del silenzio di Alex.


“No, non mi hai annoiato affatto. Sono solo perplesso.”

“Come mai?”


“Ad essere sincero, quando mi hai parlato di ostacoli e difficoltà, non immaginavo ti riferissi a tutto questo.” 


Kurt appoggia il suo bicchiere ormai vuoto sul tavolino di fronte a sé con cipiglio interrogativo, invitando il dottore a continuare il discorso.


“Non credevo che una persona forte ed orgogliosa come te, potesse perdonare dei tradimenti tanto gravi da parte del suo compagno. Io penso che tu ti meriti molto di più di un uomo che per dispetto si è messo con il tuo ex bullo.”


“Io non ho mai detto che Blaine si volesse vendicare di me, mettendosi con Dave.”


“Perché non te ne rendi conto. Sei talmente preso da Blaine che non ti accorgi della gravità di quello che è successo tra di voi.”


Kurt chiude gli occhi e prende un profondo respiro. Non vuole essere scortese, o peggio ancora, aggressivo, ma non sopporta che la gente parli male di  suo marito.


“Non avrei dovuto raccontarti la mia storia. Ti chiedo solo di non esprimere giudizi su questioni di cui non sai praticamente nulla”


“Kurt- ”


“No. Lasciami parlare. Io e Blaine abbiamo commesso entrambi degli errori, più o meno gravi. Non stiamo insieme per qualche strana dipendenza psicologica, ma perché ci amiamo e ci rispettiamo. Siamo cresciuti insieme, siamo caduti e ci siamo rialzati, sempre insieme. L’ho sposato perché è l’uomo migliore che potessi desiderare e, che tu ci creda o no, quando frequentava Dave non lo faceva di certo per ferirmi, o per farmi ingelosire, ma perché non si ferma ai pregiudizi. Blaine è fatto così: cerca il buono in ogni persona che incontra e non nega una possibilità a nessuno. Questo è uno dei tanti motivi per cui lo amo così profondamente, a dire il vero.”


Alex china il capo, maledicendosi mentalmente per essere stato così diretto. Mossa decisamente sbagliata, a giudicare dalla passione  con cui Kurt ha appena difeso suo marito.


“Scusami, non volevo infastidirti. Mi sono permesso di parlarti francamente solo perché ho davvero molta stima di te, e sono estremamente affascinato dalla tua forza. Mi dispiace se  sono stato inopportuno. Forse è meglio che me ne vada.”

Il dottore fa per alzarsi, ma Kurt lo blocca: “Non ce n’è bisogno. Sei qui per visitare Tracy, e poi mio padre e Carole ti hanno già invitato a cena, non sarebbe carino disdire tutto all’ultimo.”


“Ma- ”


“Hai avuto un’uscita infelice ed io te l’ho fatto notare. Non pensiamoci più.”


Il tono di Kurt è meno confidenziale di prima, ma comunque garbato e gentile e mentre si riaccomoda sul divano  Alex non può fare a meno di essergli grato per non averlo privato della sua compagnia.


***

“Dimmi la verità”, esordisce Blaine,  mentre dà da mangiare a Tracy un omogenizzato alla frutta, “tu hai organizzato tutto questo solo per aprirmi il tuo cuore, o c’è dell’altro?”

“Wow, Schizzo! Sei davvero perspicace”

Cooper getta in un cestino il tovagliolo che ha appena utilizzato per ripulire il visino di Johnatan dalla marmellata della sua merenda, poi si avvicina a suo fratello e prende un profondo respiro.


“Mi hanno preso per uno dei ruoli principali di una nuova serie televisiva!” , esclama tutto d’un fiato.

Blaine balza in piedi, stringendo Tracy al petto e congratulandosi entusiasta con Cooper.


“È una notizia fantastica Coop! Perché non me lo hai detto prima?”


“C’è un’altra cosa che devi sapere. Si tratta di un personaggio  gay. Io...io ci tengo davvero tanto ad interpretarlo al meglio. Voglio renderti orgoglioso di me, ma non posso farlo senza il tuo aiuto.”


Blaine è visibilmente commosso mentre abbraccia di nuovo suo fratello.


“Io sono già orgoglioso di te”

“Anche io lo sono. Di entrambi”


Cooper e Blaine si voltano nella direzione da cui proviene quella voce familiare.


“Papà! Cosa ci fai tu qui?”


Robert dondola da un piede all’altro, come un bambino beccato con le mani sporche di cioccolato.


“Sono venuto a fare ammenda anche io. È da quando siamo arrivati che aspettavo questo momento, così ho chiesto aiuto a Kurt e  lui mi ha mandato qui.  Non sono molto bravo con le parole, quindi lo dirò e basta.
Sono fiero di voi, degli uomini che siete diventati, di quello che avete realizzato in questi anni. Mi riempie il cuore vedervi insieme ai vostri meravigliosi bambini, sapere con quanta dedizione avete costruito le vostre famiglie. Mi  dispiace solo non avervelo detto prima, ma.... Vi voglio bene ragazzi.”


Blaine singhiozza e anche Cooper ha gli occhi lucidi di lacrime ma, ovviamente, non vuole darlo a vedere.


“Pensavo fosse una gita, non uno di quei programmi strappalacrime!”


Robert sorride al tentativo, mal riuscito, del figlio di nascondere la sua commozione.
Johnatan, vedendo il nonno in disparte gli corre incontro, aggrappandosi alle sue gambe. 


“Mio figlio: il genio della famiglia!” , sospira Cooper, “Coraggio Anderson, abbraccio di gruppo!”

Così dicendo, trascina tutti in un grande, caloroso abbraccio.


***

Kurt è impegnato ad apparecchiare la tavola quando gli viene sventolato davanti agli occhi un piccolo mazzo di fiorellini. L’uomo si volta trovandosi di fronte la sua piccola Tracy.

“Ciao Tesoro!” , la sua voce è miele fuso, mentre la prende dalla braccia di Blaine e la riempie di bacetti. “Mi sei mancata tantissimo!”


“Ed io non ti sono mancato?” 

Kurt sorride e attira a sé suo marito per un lungo bacio.


“Vieni qua Brontolone!” sospira portandoselo più vicino ed accettando i fiori che gli sta porgendo.


Alex, dall’altra parte del giardino, osserva tutta la scena con uno sguardo che non promette nulla di buono. A Cooper, lì in parte, non passa inosservato il modo in cui il dottore fissa suo cognato e no, non gli piace affatto. 

“Caro dottorino, stasera ci divertiremo” sussurra a bassa voce, a mo’ di sfida. Poi indossa il miglior sorriso del suo repertorio e va a presentarsi.

***

La cena è un’esperienza alquanto divertente. Cooper fa di tutto per far accomodare Alex in una posizione  che lui definisce strategica, ossia a capotavola, con Blaine seduto alla sua sinistra. Ovviamente Kurt è al fianco di suo marito e questo, stando al piano di Cooper, dovrebbe essere già sufficiente per mostrare al dottore “la magia Klaine”, come direbbe la sua amica Sue. Ed effettivamente, Blaine si dimostra il solito galantuomo, riempendo Kurt di attenzioni. I due si imboccano a vicenda, con la scusa di  assaggiare questo o quel manicaretto, si sussurrano carinerie  e quando Kurt si stiracchia discretamente, Blaine gli massaggia delicatamente la schiena. Insomma, nulla di diverso dal solito. Cooper, non solo si gode soddisfatto il cipiglio di pura invidia sul volto di Alex, ma infierisce tessendo le lodi di suo fratello e raccontando gli aneddoti più felici e romantici della sua storia con Kurt. 
Il dottore, sfinito dal chiacchiericcio da pagine rose del bell’attore, inventa una scusa per congedarsi subito dopo il dolce. Blaine lo ringrazia profusamente per l’attenzione avuta nei riguardi di Tracy, Kurt lo saluta frettolosamente per andare a placare il provvidenziale pianto di sua figlia. Cooper, invece,  insiste per accompagnarlo all’auto per finirgli di raccontare di quella volta che Blaine e Kurt hanno fatto da babysitter a Johnatan.....in realtà lo fa solo ed esclusivamente per poterlo salutare con una stretta di mano più che eloquente, che può essere  interpretato solo in un modo: “Giù le mani da Kurt!”

***

Kurt si accoccola meglio sul  petto di suo marito, accarezzandolo con la mano a palmo aperto all’altezza del cuore.

" Com'è andata oggi con Cooper ?" , gli chiede, lasciandogli dei lunghi baci rassicuranti.

" Sorprendente bene. Avevi ragione tu: Coop ha organizzato tutto per passare un po' di tempo con me e per parlarmi. Credo sia stato molto terapeutico per entrambi. Lui sta davvero cambiando, si sta impegnando tanto per non deludere nessuno e questo mi rende molto orgoglioso di lui....anche se stasera si è comportato come suo solito e non la smetteva di dire che il dottore ci stava provando con te!"

"Perché ci stava davvero provando", la voce di Kurt è pacata, mentre continua ad accarezzare la pelle di Blaine, come se non gli avesse appena detto nulla di sconvolgente.

"Lui...lui ci ha provato? Davvero"

Kurt annuisce, tranquillo, mentre in Blaine comincia a farsi strada un forte moto di gelosia, accompagnata allo stesso tempo da un certo senso di panico. 


"Ma perché lo hai invitato a cena? Amore, dimmi la verità, ti piace? Perché se è così, io prima vado a dirne quattro al dottorino e poi ti prometto che faccio tutto quello che vuoi" , farnetica mettendosi a sedere.

"Amore calmati!" , Kurt si siede a sua volta. "Potrei approfittarmi di questa tua promessa per costringerti a stare a letto tutto il giorno con me, ma no, Tesoro, il dottore non mi piace", afferma con risolutezza, stringendo le mani di Blaine tra le sue.


"Che cosa ha fatto? ", chiede allora quest'ultimo.


"Mi ha solo riempito di lusinghe, ma ha commesso un grande errore."

"Cioè? "

"Ha provato a mettere in cattiva luce te.... e tu sai che non permetto a nessuno di parlare male del mio uomo"


“Ma perché hai lasciato che restasse a cena?”, chiede allora Blaine, con un broncio quasi infantile.


“Volevo che restasse per mostrargli che uomo meraviglioso,  straordinario e  sexy, ho sposato.” 

Kurt gli sussurra la sua risposta direttamente sulle labbra, con un guizzo di lussuria che attraversa i suoi occhi e la sua voce. 


“Va meglio adesso?”, gli chiede poi baciandolo lascivamente all’angolo della bocca.


“Mhh, non saprei. Prova ad essere più convincente...”

Blaine lo provoca e Kurt è ben lieto di accontentarlo, salendogli in grembo e riprendendo a baciarlo appassionatamente. 

***

Il mattino seguente, quando Blaine va ad aprire la porta, non si aspetta di trovarsi di fronte proprio Alex, con lo sguardo basso.

“Immagino tu sia venuto qui per mio marito” , il tono di Blaine è tagliente, ma Alex sa di meritarselo.

“Ti devo delle scuse e le devo anche a Kurt”

Blaine fa un cenno d’assenso e lo lascia entrare.


***

“Quindi ci hai provato con Kurt perché sei invidioso del nostro rapporto perché tu ed il tuo ragazzo vi siete lasciati?”

Alex annuisce mordicchiandosi il labbro inferiore. Stavolta è stato lui a raccontare la sua storia: ha parlato loro di Eddie, il suo ex ragazzo. Si erano conosciuti ed innamorati  ai tempi del liceo, Alex aveva addirittura rinunciato ad un lavoro in uno degli ospedali più importanti di New York per seguirlo in California, restando da solo quando Eddie è partito per l’Europa, per un’occasione imperdibile di lavoro.


“Quando Kurt mi ha raccontato di quanto voi abbiate superato insieme, non ho potuto fare a meno di pensare che io ed Eddie ci siamo lasciati solo perché io non riuscivo a sopportare la lontananza . Voi mi ricordate dove abbiamo fallito.”


“Ci dispiace, Alex. Ma almeno tutta questa storia ti è servita a qualcosa”, prova a rincuorarlo Kurt. “Adesso sai che non ti serve a nulla provarci con uomini sposati. Sei ancora innamorato di Eddie”

“Sì ma lui è in Europa, e  chissà quando tornerà”

A quel punto interviene Blaine: “Alex, per esperienza posso dirti che con l’amore si può arrivare praticamente ovunque. Devi solo crederci e non arrenderti.”

***

Appena il dottore lascia casa Hummel-Anderson, con il cuore più leggero e le idee più chiare, un preoccupatissimo Cooper, che aveva aspettato appostato alla porta di suo fratello, fa la sua entrata in scena.

“Quello ci prova con tuo marito, e tu lo fai pure entrare in casa? Schizzo, dimmi che almeno gli hai dato una lezione!”, farnetica con il volto rosso dall’agitazione.


“Coop, tranquillizzati. Alex è venuto qui solo per scusarsi e per spiegarci il motivo del suo comportamento.” 

“Sì, come no. Dicono tutti così...”

“Cooper, tuo fratello  ha ragione. Non è successo niente, e , per la tua gioia, probabilmente non lo vedremo mai più. Quindi, smettila di preoccuparti inutilmente e fatti abbracciare: Blaine mi ha detto del tuo nuovo ruolo!”

Kurt lo stringe affettuosamente , mentre Cooper si pavoneggia come suo solito.


“Immagino che avrai bisogno di entrare nella parte...perché non cominciare subito? Hai un cognato gay a disposizione, perché non ne approfitti per fare pratica...con i baci?!”


Cooper si spaventa notando il ghigno indecifrabile sul volto di Kurt, che non si stacca da lui.

“Avanti Coop! Non dirmi che non hai il coraggio di darmi un bacetto...come farai quando dovrai girare certe scene con il tuo collega?”, continua poi con un finto tono malizioso. Kurt sa bene che il miglior modo per colpire Coop, è puntare al suo orgoglio da uomo invincibile e, infatti, suo cognato, sentendosi preso in giro da quelle finte avances lo bacia davvero, sotto gli occhi increduli di Blaine.
Quando i due si staccano, Cooper si lascia andare ad una delle sue uscite plateali : “ Wow Kurt! Perché non ci siamo baciati prima??”

“Perché tu sei etero e lui è mio marito!”

Blaine, ripresosi dal suo stato di stupore, si avvicina a Kurt, cingendogli possessivamente i fianchi.


“Calmati tigre! Guarda che il nostro era solo un bacio scenico! Nessuno te lo ruba il tuo Kurt!”

Come a voler sottolineare le parole di Cooper, Kurt lascia una serie di bacetti rassicuranti sulla guancia di Blaine.


“Però me lo puoi prestare per fare le prove?”

Blaine prende suo fratello per un braccio e lo spinge fuori dalla porta: “Ciao Coop!”


Cooper li osserva dalla finestra, mentre barcollano abbracciati sulle scale, ridendo come dei ragazzini e sorride soddisfatto.

“I soliti sdolcinati!”
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: CCDreamer