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Autore: Bibby    07/05/2009    20 recensioni
Una volta, quando ero piccolo, ma proprio piccolo che non sapevo neanche contare fino a 10; papà mi ha detto che i bambini buoni vanno in cielo, mentre quelli cattivi vanno sotto terra... “E quelli che fanno i cattivi mentre stanno in cielo? Che succede a loro, papà?” Gli ho chiesto io. “Loro vengono qui, sul nostro pianeta.”
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta, quando ero piccolo, ma proprio piccolo che non sapevo neanche contare fino a 10; papà mi ha detto che i bambini buoni vanno in cielo, mentre quelli cattivi vanno sotto terra

Una volta, quando ero piccolo, ma proprio piccolo che non sapevo neanche contare fino a 10; papà mi ha detto che i bambini buoni vanno in cielo, mentre quelli cattivi vanno sotto terra...

“E quelli che fanno i cattivi mentre stanno in cielo? Che succede a loro, papà?” Gli ho chiesto io.

“Loro vengono qui, sul nostro pianeta.”

 

Adesso so contare, anche fino a 100, conosco l’alfabeto fino alla M e sono un bimbo buono.

Me l’ha detto la mamma, mi ha detto che fra tre mesi partirò anch’io per il cielo, come tutti i bambini davvero buoni. Però la mamma è stata cattiva, non era contenta che io fossi stato scelto tra gli altri bimbi e non voleva che partissi: è scoppiata in lacrime quando me l’ha detto.

Ora abbiamo fatto pace e la mamma è tanto buona con me, anche se non vuole farmi tornare a casa. Infatti io non dormo mai a casa, ma sono in vacanza in un posto tutto bianco e verdino con i lettini di ferro e le lenzuola tutte bianche e verdine, che si chiama ospedale.

Qui c’è sempre un signore con i baffi che mi fa le punturine, il Venga Dottore. Tante signorine vestite di bianco e verdino lo chiamano in continuazione: “Venga Dottore” dicono, e lui corre come il mio cagnolino Billy quando gli lancio la palla.

Il Venga Dottore mi ha detto anche che il mio pancino è malato, e mi ha mostrato una foto in bianco e nero dove si vedeva una pallina proprio nella mia pancia;  “Come la palla di Billy?” ho chiesto io e lui mi ha detto di sì, solo che questa era una palla cattiva. Poi ha smesso di parlare del mio pancino, mi sa che si è dimenticato di lui.

Comunque questo posto non è tanto male, da quando sto qui mi regalano sempre tante cose. Per esempio ieri papà mi ha comprato un album dei Pokemon e io l’ho abbracciato forte forte. Lui mi ha sorriso, ma quando gli ho chiesto se l’anno prossimo saremmo andati a vedere il film dei Pokemon al cinema si è messo a frignare come un bambino, ma non come un bambino grande, come un bambino di quelli che mettono nelle culle in vetrina, nel reparto accanto al mio, dove la mamma mi portava sempre quando stavo meglio e riuscivo a camminare.

Io all’inizio non ho capito perché papà faceva così, ma poi mi sono ricordato che l’anno prossimo sarei già stato in cielo. Anche papà è stato cattivo con me, non vuole lasciarmi andare.

Neanche io all’inizio ci volevo andare tanto in questo cielo, così qualche volta la notte mi alzavo e mi veniva da piangere, ma come un bimbo grande.

Una volta la mamma mi ha scoperto e si è messa a piangere con me, mi ha spiegato che devo proprio andarci e mi ha fatto il solletico sul pancino malato, come quando ero piccolo.

Così ho deciso che è inutile fare i capricci e mi sono ricordato quello che devo fare per tornare da mamma e papà: in cielo sarò un bimbo cattivo.

   
 
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