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Autore: lapisblu    05/10/2016    0 recensioni
Cerchi una via di uscita. Vuoi una via di uscita.
Hai passato buona parte dalla tua vita vagando cercandone una.
L'hai desiderata così tanto da stare male.
Ti sei distrutto.
Non l'hai mai trovata.
Fino ad esso.
Fino a quando non ti sei incontrato con lei.
Lo ricordi ancora quel pomeriggio nel bar dell'università tra studenti studianti e fancazzisti veri, quando lei ti parlava del suo particolarissimo club.
Quando ti proponeva di iniziare a frequentarlo promettendoti che ti saresti divertito.
Tu eri il tipo perfetto.
Il tipo che stava cercando.
E tu le hai dato retta perché anche l'inferno ha i suoi angeli e quella donna ti aveva stregato con la sua proposta.
Lo puoi trovare alla periferia della città.
Ma solo quelli come te possono farne parte.
È un posto adatto a pochi.
.“benvenuto all'inferno-club”
dice la targhetta sull'ascensore.
“aka Pulp anime - 18+”
qualcuno ha scarabocchiato sotto.
Questa è la tua via d'uscita.
Quella che ti meriti.
E ora ruola il personaggio che preferisci e unisciti al maggiore Katsuragi, Asuka e Rei.
Genere: Comico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Misato Katsuragi, Nuovo personaggio, Rei Ayanami
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'ascensore si apre all'ultimo piano del palazzo. L'enorme terrazza che copre quasi tutto il tetto ti è familiare. Come dimenticarla? Oramai la conosci come le tue tasche.

È curioso che si possa accedervi solo attraverso l'ascensore, oggi non sarebbe più possibile costruire un palazzo in questo modo. Altri tempi, altre speculazioni dei palazzinari; oggi iniziano a costruire, poi fanno fallimento e spariscono con la grana. Il palazzo di fronte a questo ne è un perfetto esempio.

La vista dalla terrazza è molto bella. Ti ha sempre colpito, vero?

Hai i tetti delle altre case ai tuoi piedi e da lì c'è solo il cielo sopra di te.

Giri a destra uscito dall'ascensore e vai verso quel casotto in lamiera costruito rialzato dal pavimento della terrazza. Un buon modo per tenerlo asciutto e al caldo. È stato costruito addossato ad una delle pareti della terrazza. Hanno, prima, tirato su un piccolo muro per proteggere il casotto dal vento che soffia sempre da quella direzione e poi l'hanno costruito con le lamiere.

 

Sali i primi tre gradini e apri la porta esterna.

Senti già un leggero tepore.

La giornata è fredda e sta venendo la sera.... ti lasci alle spalle un cielo grigio.

 

cluck

 

chiudi la porta dietro di te.

Aspetti un attimo.

Un piccolo attimo.

Sei nell'intercapedine tra la porta esterna e la porta vera e propria.

Non vuoi che si crei un riscontro, fuori fa freddo e non vuoi che entri dell'aria fredda lì dentro.

Apri la porta interna.

 

Vedi le luci arancioni delle stufe appese ai lati della struttura.

Due lampade su tre piedi illuminano l'ambiente con un luce gialla.

 

La trovi decisamente intonata.

 

Il tepore dell'ambiente ti accerezza la pelle del viso.

Piacevole.

 

Quattro tavolini bassi, simili a quelli che si trovano nei salotti giapponesi che hai visto in tanti anime, sono disposti nello spazio interno del casotto.

Tu vai verso il tuo, verso il vostro tavolino.

Il secondo dall'ingresso nella seconda fila.

Addossata alla parete dalla parte opposta all'entrata il trono del comando. Una sedia in stile barocco che stona moltissimo con il resto dell'ambiente e proprio per questo va bene messa lì.

 

Gli altri sono già seduti al vostro tavolino.

Manchi solo tu.

Ti siedi sulla tuoia con le spalle rivolte alla parete di muratura.

 

“ciao”

“ehi, ciao”

“...ciao... yahm”

 

Rei si avvicina a te, come al solito gattona, ha l'espressione incuriosita, ti gira con delicatezza il viso verso di lei, ti guarda negli occhi e ti bacia la guancia sinistra. Tutto come al solito.

Poi si siede accanto a te e ti tiene il braccio sinistro.

“yahm... bene! Ci sei anche oggi” fa asuka

“non potevo non venire! Mi trovo così bene con voi qui!”

Lo sai. Lo senti. Rei sta sorridendo. Quelle lentiggini sul naso che si arriccia quando gioca a fare l'animale curioso annusando le cose, sono molto carine; per questo ti ha sempre affascinato.

“poi, asuka, lo so che vi sono mancato. Lo so, anche se la tua attitudine da tsundere ti impedisce di dirlo chiaramente”

“mi conosci. O meglio credi di conoscermi, stupido”

“ecco? Hai visto? Vi mancavo. Mi siete mancati anche voi. Davvero”

“e noi siamo ben lieti di averti tra noi! È quello che volevo sentirti dire!” il maggiore ride. Lei è davvero abile, i suoi capelli sono sempre del colore giusto: un nero impeccabile sebbene quello non sia il suo vero colore.

A pensarci bene solo asuka è davvero rossa di capelli.

 

Il maggiore porta un paio di short e una maglietta come la sua controparte mentre sulle spalle tiene appoggiata una giacca militare con gli stremmi della germania e il grado di un vero maggiore....

 

“indubbiamente hai portato un bell'acquisto, maggiore. Conoscendoti non lo avrei mai creduto, hai pessimi gusti in fatto di uomini.” la cara vecchia asuka e la sua personalità da tsundere. Va sempre letta al contrario. Oggi porta un paio di jeans rossi e un golf nero. Sotto il golf non porta nulla, né reggiseno né maglietta.

“visto? Sei sempre così sospettosa. Dai che piace anche a te, asukina bella. Confessalo alla tua misato del cuore”

“EHHHHH?!” asuka sembra un gatto che ha appena visto un cane.

 

“ti va di provare questo succo di melograno? L'ho fatto io” Rei ti tira la manica della camicia. Capelli azzurro/argentati... e lentiggini.

“certo Rei, perché no?”

la piccola Rei. Ha sempre la pelle bianca lunare, indossa un paio di pantaloncini beige e una maglietta azzurra sulla pelle.

“sai, Rei. Ti ho sempre visto seduta a questo tavolo. Non ti ho mai visto arrivare. È come se tu fossi sempre stata qui dentro.”

“chissà. Magari ci vivo?”

“dici sul serio?”

“chi lo sa? Qui nulla è reale”

“e magari sei un fantasma”

“e tu chi chiamerai?”

“nessuno. Io non ho paura dei fantasmi”

Rei ti passa il bicchiere con il succo. Lo assaggi e pensi al mito di proserpina ed ade.

“buono. È davvero buono”

“grazie.”

si stringe ancora di più contro il tuo braccio.

 

[….]

 

Il pomeriggio prosegue tranquillo.

“senti che energia che ha ranma-chan”

“uff.... fanno un casino allucinante, maggiore. Perché non la piantano?” osserva asuka

“che ti devo dire, maggiore?” dici ” lei e naruto devono sempre competere su tutto. Sono come il diavolo e l'acqua santa”

“hai ragione. Chissà se sono mai andati al letto insieme?”

“ma magari. Almeno si sfogherebbero.” dice asuka e poi svuota il suo bicchiere tutto in una volta.

“sai, asuka.... hinata fa buona guardia e naruto sembra preferire le tette di hianta a quelle di ranma-chan.... lei fa buona guardia al suo.... uomo” gli occhi di Rei brillano di una certa malizia mentre fa questo discorso.

Tu sai che il modo tipico di fare di Rei.

“ah davvero? Allora. Tu! Uomo del nostro tavolo: quali tette preferisci quelle di hinata o quelle di ranma-chan?” asuka ti rivolge uno sguardo inquisitorio che non ammette repliche

“risposta semplice. Nessuna delle due. Ranma-chan è sempre con le tette al vento perché le usa per spingere gli altri a fare qualcosa. Del resto, cosa ci si può aspettare da lei? Il suo stile di lotta è tremendamente scorretto: non esita a denudarsi per distrarre il nemico.”

“okey, vai avanti” ti esorta il maggiore divertita

“quelle di hinata le ha viste solo naruto. Non posso stabilire se le sue siano migliori di quelle di ranma-chan basandomi su quelle delle controparti.”

“che razza di risposta è questa? Ehi, idiota, dico a te” va che roba: Asuka si sta scaldando

“preferivi che ti avesse risposto che preferiva le tue, asuka? Dillo alla piccola e curiosa Rei. Dai”

ed ecco Rei che parte in quarta, sempre maliziosa.

“bhé io le ho viste tutte e tre, e preferisco le tue, asuka” il maggiore ci si mette anche lei....

“cara la mia loli tettona.” dice uno dei personaggi del tavolo accanto a quello di ranma-chan

“oh, bene. Se il tavolo degli shonen non è tranquillo, non lo è neppure quello degli ecchi. Eh eh eh” il maggiore è divertita dalla cosa.

“serata movimentata, maggiore” dici

“Rei. Asuka. Quanto scommettete? Tra quanto tempo lamù fulminerà ataru?”

“5 minuti” dice Rei

“rilancio. Dieci minuti” dice asuka

“io dico che non verrò fulminato”

“perché lo pensi? Dai racconta”

“ perché c'è lamù a quel tavolo e tra tutti i personaggi che ci sono, lei è una vera donna nei suoi rapporti con ataru. Lo fulminerà solo quando supererà un certo livello e per ora non lo sta facendo. Gli dà una certa libertà.”

“ e dire che gli basterebbe prendere a modello issei, vicino a lui, per vivere tranquillo” fa asuka

“lo sai bene che ataru è il prototipo di tutti i maniaci, mentre issei il prototipo dei maniaci cavalieri meglio riuscito” le risponde il maggiore

“ e dove metti basara?” chiede asuka

“lui è diverso. È più cavaliere che maniaco, sebbene ci faccia più che un pensierino su Mio. Ma è derivativo”

“però, maggiore, è ben caratterizzato e non disdegna la situazione. Non lo vedo derivato da issei,. Sono totalmente differenti anche nelle motivazioni: lui vuole fin dall'inizio difendere Mio e Maria ed è un eroe caduto”

“oniichan... non trovi che faccia caldo? Fammi prendere un po' del tuo succo” Rei ti sfila il bicchiere davanti al naso

” buono, molto buono...” Rei si lecca le labbra

“eh... mi fa piacere che ti piaccia, Rei”

“ops. Mi sono resa conto che io e oniichan ci siamo scambiati un bacio indiretto. Non è forse così?”

ti guarda e si morde un pochino il labbro.

“Rei... ma non siamo frate....”

“guarda qua. Mi sono sporcata la camicetta, me la cambio subito” detto fatto: Rei inizia a sfilarsi la camicetta, lì davanti a tutti.

I tuoi occhi stanno uscendo dalle orbite al grido di “””” WTF””””

“ah ah ah ah. Well played, Rei! O forse... dovrei chiamarti Maria?”

“grazie, maggiore. Sai questa è la mia seconda natura”

“TU TU TU TU TU.....” sei leggermente incredulo, ma il bello sta per arrivare adesso

“ io e te, camera mia tra 5 minuti. Non fare come fece vegeta con bulma, mi raccomando”

“ma insiti anche? Tu piccola diavolessa”

“succube. Sono una succube.” sorride tutta contenta Rei.

“maggiore, perché ti riempi la casa di combattenti ecchi e rifiuti quelli shonen?” Senti i denti di asuka che stridono dalla collera.

“perché gli shonen pensano solo e soltanto ad essere i più forti in assoluto e finirebbero per azzuffarsi qui dentro. Quelli ecchi oppure i maniaci cavalieri preferiscono la fica alla lotta e non gli interessa dimostrare chi è il migliore tra loro.”

“ma questo posto è un bordello. Pensano solo a scopare.”

“il posto migliore per una come te, asuka. Non sei una guerriera valorosa”

“Ma come ti permetti, Rei? Guarda che ti strappo quelle alucce da pipistrellessa in calore”

c'è qualcosa di fiammeggiante nello sguardo di asuka. Qualcosa anche di anomalo: una sorta di follia di fondo.....

“ah ah ah, siete uno spasso. Ora basta però. Un attimo di attenzione, voi tutti!”

il maggiore si alza in piedi e si siede sul trono del potere.

Il silenzio cala nella stanza. Asuka si siede accanto a me. Alla mia destra.

“l'idea è semplice. Oltre a cazzeggiare e perdere tempo qui dentro, abbiamo da svolgere un piccolo servizio per la comunità e verso noi stessi. Abbiamo un parco da ripulire. C'è tanta spazzatura che aspetta di essere gettata”

“a quest'ora?”

“proprio a quest'ora, naruto. È il momento migliore”

“mi sembra una pessima idea. Un pessimo piano”

“proprio per questo funzionerà, issei.”

“allora bisogna muoversi.”

“certo, ragazzi e ragazze. Raccattiamo gli strumenti del mestiere ed andiamo a pulire il parco, rendendoci utili a noi stessi e alla comunità”

“che ne pensi?”

“non lo so, asuka. Mi sembra un azzardo.”

“dici?”

“Rei, non lo so....”

Rei stringe ancora il tuo braccio.

sai che è la fine di un tranquillo pomeriggio.

Una più che movimentata serata sta per cominciare.

 

 

*****

 

chi l'avrebbe immaginato che sarebbe andata così? Che ti saresti sentito così imperfetto. Così sbagliato.

Eppure hai un lavoro che ti piace e ti dà molte soddisfazioni. Se ci fosse un premio per il migliore impiegato dell'anno, tu non mai l'avresti vinto. In compenso hai vinto il primo premio per il peggiore impiegato dell'anno, senza neppure parteciparvi.

Peccato che tu sia un libero professionista, quindi è ininfluente come ti comporti.

Tu hai un lavoro da portare a termine, non importa chi stritolerai nel farlo. Non sei tu quello che verrà distrutto.

Hai tanti amici.

Da quanto tempo non ne senti più uno? Anni, oramai.

Sono impegnati a crescere i propri figli e figlie. Vivono all'estero oppure lontano da questa maledetta città che tu non puoi lasciare.

Ma tu hai l'amico che non ti lascerà mai.

Ti aspetta nel frigo di casa.

Gli stai portando compagnia.

Altre nuove bottiglie.

Entri in casa e chiudi la porta con delicatezza per non rompere il silenzio che regna sovrano.

Nessuno ti aspetta più da molto tempo.

Hai anche degli Hobby. La console è costantemente accesa e quel monster eater è sempre fisso sullo schermo del salotto.

Giorno e notte.

Inizia un'altra serata a base di disagio, videogiochi e, per stasera, gin tonic.

Poi farai una forte doccia, un paio di ore di sonno e un robusto caffé per nascondere i resti della tua doppia vita, e ripartirai la mattina dopo come se nulla fosse.

Ti sembra una vita triste?

Lo è, del resto, quella felice e spiritosa in famiglia è Reika.

Reika, la tua sorellina di vent'anni, è la quintessenza dell'ottimismo.

Nelle foto in salotto e in camera tua sorride sempre, sia quando è da sola che quando è con te.

È vero che è facile essere felici pensando che si resterà per sempre giovani.

Reika ha vent'anni e sempre li avrà.

Da morti non si invecchia.

Lei è morta, tu no.

Lei resterà sempre giovane da quella notte, tu sei invecchiato da quella notte.

Eravate insieme quella notte, ora sei solo da quella notte.

Solo con la tua colpa.

 

Pensi che sarà un'altra solita serata come le altre, ma trovi sulla posta elettronica in-game quella lettera. La sua lettera. Fa ridere pensare che qualcuno si firmi maggiore katsuragi. C'è ancora qualcuno che guarda neo genesis evangelion? Qualcuno oltre te, che hai comprato ai suoi tempi la special edition in metallo della serie classica e tutti i cartonati dei film del progetto rebirth? Bhé, qualcuno c'è.

 

Sai che c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo. Rileggi la lettera due o tre volte per vedere se hai capito bene e decidi di rispondere con un ' diavolo! Sì! arrivo'.

Sai che è sbagliato incontrare nella vita reale questa persona che neanche conosci, eppure avete fatto alcune cacce on-line e ti sembra di conoscerla davvero come se vi foste già frequentati di persona da tanto tempo.

Lei dice di essere una donna e tu non hai nulla da perdere nell'incontrarla al bar dell'università.

Stai per scoprire che anche l'inferno ha i suoi angeli e tu stai per andarci felice e contento fanculizzando il mondo intero.

Del resto è quello che vuoi: una via d'uscita.

 

 

****

 

quella notte....

 

“ti rivedrò mai?”

“certo che mi rivedrai, stupidona. Tu torni con me.”

“di già?”

“sì! Saluta gli altri, Reika. Ti aspetto fuori”

“ok....”

aspetti Reika in giardino vicino alla macchina.

“eccomi. Eccomi”

“io non ho detto nulla.”

“però pensavi che ci stavo mettendo troppo.”

“no. Stavo solo per fare irruzione e portarti via in catene”

“ohhh. Il mio eroe che mi salva dai pericoli della vita”

“dai, Reika. Il patto era semplice.”

“oki-okeye. Lo so. Ehi, mi fai guidare?”

“scordatelo. Guido io.”

“guastafeste.”

“sei tu che ci sei voluta venire”

“dai, fratello, fai guidare la tua sorellina. Te lo chiedo in modo carino e coccoloso. Se vuoi, ti faccio anche le fusa”

“sorella, la risposta è no. È una brutta strada ed è notte. Sali sù”

metti in moto ed esci dal cancello della villetta

“la tua sorellina è molto triste, lo sai?

“te ne farai una ragione, Reika.”

“potresti rendermi felice se mi faccessi tap tap sulla testa e mi facessi fare qualche metro al volante”

“dai, Reika. Non siamo più bambini. Piantala con questi giochi.”

“lo so che non siamo più bambini. Hai smesso di fare il bagno con me da qualche anno.”

“da tanti anni.”

“e non mi abbracci più”

“questo non è vero”

“però lo devo fare io per prima”

“mi precedi sempre, tutto qui.”

“e dire che quando eravamo bambini mi abbracciavi sempre”

“siamo cresciuti. Lo sai”

“io lo so, tu lo sai, egli lo sa. C'è qualcosa che tu non sai? Ad esempio mi sai dire perché ci stiamo allontanando?”

“siamo cresciuti.”

“allora, è brutto essere cresciuti, se ti ho perduto strada facendo. Insomma, tu sei il mio eroe fin da quando eravamo piccoli”

“e io ovunque mi giravo ti vedevo.... eri sempre con me. Sì, ci stiamo allontando. ”

“chissà come sta papà. L'hai sentito?”

“penso che stia bene. Credo che la sua nuova-nuova fidanzata sia una persona... tranquilla”

“non l'hai sentito?”

“no, Reika. Non ne ho voglia. E tu l'hai fatto?”

la macchina viaggia lentamente tra le curve della strada in discesa.

“...”

“ti piace qualcuno dei miei amici lì?”

“no. Nessuno. È tu trovi carine quelle ragazze?”

“non saprei.”

“pensi che dovrei vestirmi come loro?”

“dovresti essere sempre quella che sei, Reika.”

“è quello che penso anch'io.... e anche tu dovresti esserlo”

“pensi che io non sia io?”

“alle volte no. Quando eravamo piccoli, eravamo complici. Adesso ti comporti quasi come tu fossi il mio guardiano, che mi deve tenere al sicuro. Io e te siamo due pazzi combinaguai. Quante ne abbiamo fatte e quante ne faremmo, se tu ti lasciassi andare”

“magari non voglio che ti succeda qualcosa di brutto”

“anche tu hai paura di restare solo, vero?”

senti un tuono in lontanaza

“piove?”

“forse. Posso dormire da te? Ho paura dei tuoni”

“ma quanti anni hai? Non sei una bambina.”

“la paura non conosce età, fratello.”

“perché dovrei dirti di sì?”

“perché lo hai già fatto per l'altra sera, caro fratello. Tu non sopporteresti mai l'idea di lasciami tutta sola soletta e spaventata. Vero, fratello?”

“certo. Hai ragione”

azioni i tergicristalli e rallenti.

“non capisco perché non mi chiami per nome, Reika. Non l'hai mai fatto neppure quando eravamo piccoli.”

“perché il tuo nome lo pronunciano anche i tuoi amici, mentre nessuno potrà chiamarti fratello. È mio privilegio.”

“allora, vorresti che ti chiamassi sorella?”

“come facevi quando eravamo piccoli? Sì, mi piacerebbe che tu ricominciassi a farlo. Nessuno oltre te può chiamarmi sorella né la mamma né il fidanzato della mamma”

“quando eravamo piccoli.... ci chiamavamo così”

a quel tempo la tua famiglia iniziava e finiva con Reika.

“.... sì. Fratello. Resta sempre con me come allora. Dai!”

Metti la macchina verso al centro della strada. Vuoi tenerti all'esterno della curva, temi che ti possa arrivare qualcosa dal costolone della collina. Non ti piace... ha piovuto troppo in questi giorni..

 

 

****

 

Siete tornati dal parco dopo il lavoro di pulizia.

Stanchi, un po' malconci e vittoriosi.

 

Il maggiore è seduto sul trono del comando e come al solito bevicchia. Noti che in questo non è molto dissimile dall'originale.

 

“festeggiamo la nostra vittoria”

“certo, maggiore. Adesso il parco è tornato alla gente”

“hai ragione, asuka. È tutto nostro.”

“comunque questa operazione di pulizia contro i nostri concorrenti è stata sorprendete, maggiore”

“perché lo pensi, issei?”

“hai scelto degli ottimi nuovi membri e alcuni vecchi hanno dimostrato qualità insolite”

“davvero?” gli chiedi

“fai pure il modesto? Avanti diglielo, issei” lo esorta naruto

issei ti guarda ed inizia a parlare

“bhè, il gruppo si era diviso: ranma-chan, Rei e naruto si erano trovati separati da noi e la spazzatura li stava per sopraffare e poi...”

“e poi sei arrivato tu. Cazzo, non avrei mai creduto che un vecchio come te pestasse così duro. Hai delle buone mosse”

“ehi, naruto, sei sempre il solito cazzone. Parli così al nostro campione?”

“ehi rossa-chan che vuoi? Io parlo come mi pare”

“in effetti è stato molto inaspettato. Non credevo che tu fossi capace di questo, quando ti ho scelto non avevo visto in te questa qualità”

“grazie, maggiore. Cosa avrei fatto di così straordinario?”

“sei uscito fuori dal nulla e li hai travolti. Diavolo, amico, non ho mai visto nessuno schiacciare la testa di uno contro lo scalino di un marciappiede. Eri innarrestabile. Sei un vero picchiatore”

“e tu parli troppo, naruto”

“ma, hinata.”

“naruto! non vedi che sembra... stupito. Forse non vuole sentirsi dire queste cose”

“no, hinata, non ti preoccupare. Non passavo le mie serate solo con l'alcool e i videogiochi.... sono ancora confuso per quello che è successo....”

“è naturale, idiota. Ti hanno randellato in testa.”

“questo lo sento quando muovo la testa, asuka.”

“certo che anche tu sei una sorpresa, asuka. Dopo l'intervento del nostro campione, sei arrivata anche tu. Una vera furia. Avete fatto il vuoto intorno a voi”

“eh eh eh... caro naruto, in me c'è anche un po' di yuno gasai”

“oh mamma! Chi ci hai portato in casa, maggiore”

“tranqui, rias. È totalmente sotto controllo. E poi grazie a lei e al nostro campione abbiamo vinto. Il parco è pulito e la spazzatura è fuori. Ora è tutto in mano nostra”

“la prossima volta, però, portiamoci dietro gli ombrelli animati. Avere una mazza che nasconde una spada è un ottimo deterrente contro quella spazzatura umana”

“sì, sì, sì, ranma-chan. Useremo le tue armi. Contenta?

il maggiore ti accarezza una guancia.

“Adesso, però, credo che sia arrivato il momento di darti un ruolo. Dopo quello che hai fatto e le mine che hai tirato, direi che.... uhm, che ne diresti essere kazuma kiryu?”

“maggiore, no. Le regole dicono che non possono fare parte del club personaggi dei videogiochi o personaggi occidentali”

“hai ragione, asuka. Che ne diresti di essere un altro buon picchiatore? Oni-onizuka ti piace?”

“ma i miei capelli non sono biondi. Dovrei tingermeli?

“sì”

“spiacente, maggiore: passo.”

“e se... tu fossi in realtà Ryo saeba? Che ne dici, oniichan?”

la proposta di Rei lascia tutti di stucco..... te compreso

“ah ah ah ah. Ottima idea, Rei. Come ho fatto a non proporglielo io quando l'ho reclutato? Il fisico ce l'ha. La faccia da schiaffi pure. Pesta bene ed ama le donne. Aggiudicato”

“quindi io sarei adesso Ryo saeba?”

“esatto, Ryo.”

“e a quale tavolo siederà?”

“è semplice, ataru. Secondo le regole, non si muoverà dal nostro tavolo” asuka e le sue regole, sai che la tua tsundere preferita sta usando tutto quello che ha per tenerti al vostro tavolo.

“e perché?”

“chiunque siede al nostro tavolo è ben più di un solo personaggio. Questa è la sua caratteristica.”

“peccato, maggiore. Mi sarebbe piaciuto avere un po' di compagnia”

“vedrò di trovare qualche donna adatta al vostro tavolo. Ok, ataru?

“ok. Ah, dimenticavo: è un piacere averti tra noi, Ryo.”

“grazie, ataru”

tutti ti salutano con il tuo nome: Ryo saeba.

Trovi appagante essere al centro dell'attenzione.

Li ringrazi uno ad uno

 

 

****

 

Ne è passato del tempo da quella zuffa al parco.

siete seduti al vostro solito tavolo.

“certo che passare da un signor nessuno ad un mito non è da tutti.”

“che ti devo dire, maggiore, avrò trovato una maschera norvegese in un fiume”

“bella giocata. Mi piacciono le tue battute e come picchi. Ho fatto bene a tenerti vicino”

il maggiore si avvicina e si siede vicino a te.

“che cosa ne diresti se ti tenessi ancora più vicino?”

ti senti intrappolato tra la proposta del maggiore, molto lussuriosa, e la complicità di Rei. Queste due forze si fronteggiano: sguardo di sfida tra le due. Sai che il maggiore è ben consapevole dei suoi argomenti, sebbene Rei, con i suoi i trucchetti da succube, può restare in gioco tenedole testa in modo dignitoso.

“come al solito, no? Come finiscono tutte le nostre serate intendi?” accenni dubbioso cercando di disinnescare la miccia.

Tutte le sere finiscono nel solito modo: tu ti addormenti sul petto del maggiore, Rei che ti abbraccia da dietro e asuka che ti tiene per una gamba.

Fortunatamente le stuoie sotto ai tavolini sono morbide e dormire per terra non è così spiacevole.

Certo dormire vestiti per terra non fa bene alla schiena, ma sei giovane. Più o meno, quasi, all'incirca. No?

“pensavo di andare un po' oltre stasera con il nostro campione.” ti bacia sulla guancia, proprio dove ti bacia di solito Rei. Sai che questa non sarà una sera come le altre.

Rei resta impassibile.

Chi resta a bocca spalancata e con gli occhi di fuori dallo stupore è asuka.

“maggiore, ma che diavolo fai?”

se asuka fosse un personaggio adulto come lamù, avrebbe detto – brutta strega! Tieni lontano le tue zampacce dal mio tesoruccio -

“perché ti stupisci, asuka? Conosci le regole, mi hai aiutato a scriverle. Lui ora è il nostro shinji, quello che vuole scoparsi tutte le ragazze dell'anime. Io gli sto dando un consiglio per smuovere la situazione... 'gli dico provaci'.”

senti le sirene della polizia che vengono per arrestarti per atti osceni: un arresto preventivo? Magari dopo gli atti osceni.

E poi, soprattutto, tu non sei shinji ikari. Cazzo. Lo hai dimostrato lì fuori al parco: sei un vero guerriero senza paura.

Sei Ryo saeba e sei allupato come Ryo saeba e oni-onizuka messi insieme.

“brutta maniaca! Se noi fossimo gli originali, la polizia ti arresterebbe. Hai presente la differenza di età che ci sarebbe tra lui e te?”

“Primo: tu dimentichi end of evangelion. Secondo: noi non siamo gli originali. Lo sai bene, asuka. Noi siamo quasi loro. Siamo delle brutte copie . Un collage di diversi personaggi. Anche questo faceva parte delle regole”

“allora non capisci? vuoi che ti smonti a ceffoni mentre te lo spiego? Tu non puoi farlo.”

“ed ecco che la parte di yuno della nostra asuka esce di nuovo fuori. Sei spettacolare”

tu stai cercando di ricordare una donna maniaca con i capelli neri ma non ti viene in mente, poi....

“oh cazzo. Non vorrai mica dire che tu sei...” l'idea ti sembra così folle da essere quasi possibile

“esatto, Ryo. Sarebbe un mondo noioso se non potessimo fare scherzi basati sul sesso e scopare liberamente” il maggiore sorride.

“ok. Stai... c'è dentro di te anche il personaggio del vicepresidente del consiglio scolastico di shimoneta”

“bingo.” ti sorride perfida

“e forse anche dell'altro...” Asuka osserva gelida

“misato, vuoi provare questa granatina?” Rei appoggia delicatamente il bicchiere sul tavolino

“grazie, Rei. Sembra davvero fredda e gustosa. La nostra barista preferita, la piccola Rei”

“mi sono dimenticata di un tocco di classe, però. Aspetta”

Rei riprende il bicchiere e ci sputa dentro

“ottima idea, Rei. Ma perché fermarsi ad un bacio indiretto?”

detto fatto il maggiore bacia Rei sulla bocca.

Senti il rumore di un crollo provenire dal tavolo degli ecchi.

“non è giusto. Siamo noi il tavolo che deve fare queste cose. Noi siamo gli esperti del settore. Fateci partecipare”

“giustissimo, issei. Fateci partecipare e sedere con voi”

“tesoruccio.... MA COSA DIAVOLO DICI??????!!!

“Il simile deve stare con il simile, bisogna rendere i tavoli ben differenti e rispettare le regole, è salutare.”

“giustissimo, tesoruccio. Come è salutare non perdere le vecchie abitudini: preparati ad essere folgorato”

“oh, cazzoHHHHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!”

“Condoglianze, ataru. Te la sei cercata” commenti

il tavolo degli shonen è pietrificato.

La rasoiata di asuka arriva come un fulmine a ciel sereno.

“bhé? Che cosa volete? Voi siete così concentrati sulle lotte che le donne servono solo per il fanservice e per fare situazioni comiche neppure troppo ecchi. Qui si fa sul serio. Se non vi va bene, cambiate pubblicazione o genere”

“dai, asuka. Sono rimasti di sasso anche se sono personaggi di carta. Non ti capiscono”

“e tu che vuoi? Lo sai che tutto questo succede per causa tua, idiota?”

“ehi!”

prima che la discussione tra te ed asuka possa degenerare, il maggiore si stacca da Rei.

“uhm non male, Rei! Direi che ci siamo. Gli piacerai, ti devo solo dare qualche dritta”

“dimmi pure, maggiore”

ed ecco che dalla tua Rei emerge la succube maria.....

adori questo posto

e ora che hai un ruolo, ti piace ancora di più.

Il mondo fuori non ha importanza.

È tempo di cambiamenti.

Il lavoro: hai l'intenzione di lasciarlo.

I vecchi amici: non li cercherai più.

Quella casa: la lascerai disabitata.

Le lunghe ore notturne: finalmente potrai dormire tranquillo o tra le braccia di Rei o tra quelle di asuka.

Puoi restare qui per sempre.

Vuoi restare qui per sempre.

Devi solo fare un salto a casa per l'ultima volta, vuoi recuperare una foto di Reika.

Non lascerai mai sola Reika.

Gliel'hai promesso.

Le piacerà questo posto.

 

 

   
 
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