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Autore: Crateide    06/10/2016    1 recensioni
| crossover con il film The Phantom of the Opera |
"Appena le sfiorò le spalle nude, il suo corpo fu pervaso da un brivido di paura e piacere. Quelle mani erano inaspettatamente calde, grandi e in un certo qual modo rassicuranti.
“Questo è il punto di non ritorno, Sarah” le sussurrò una voce nella mente, labile come un sospiro. “Ti sto dimostrando, mia dolce fanciulla, che niente mi è impossibile e che tu, ora, mi appartieni. Ti ho condotta qui, in un altro tempo e in un altro luogo, dove si è consumata una passione sfrenata che tutto ha divorato, solo per dimostrarti di quali poteri dispongo...”."
Genere: Angst, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jareth, Sarah
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: crossover fra Labyrinth e Il Fantasma dell’Opera.

Gruppo facebook: il Giardino di Efp.

Note: è il primissimo crossover che scrivo (siate clementi e compatitemi!) e non so nemmeno se può essere definito tale. 

Mi sono mantenuta sul tema “Labyrinth”, teletrasportando – letteralmente – i due protagonisti sulla scena di The point of no return e la sua tematica di passione e schiavitù, che a mio avviso ben si sposa con la frase finale che pronuncia Jareth prima che Sarah lo sconfigga. 

Spero che questo piccolo e insignificante esperimento vi piaccia almeno un pochino. I suggerimenti sono sempre ben accetti! :)  

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

Ormai era fatta.

Sarah ansimava, mentre compiva gli ultimi passi che la separavano dal re dei Goblin, dalla sua indiscussa e assoluta vittoria.

Aveva attraversato il Labirinto e, finalmente, era giunta al cospetto di Jareth, superando ogni tremendo ostacolo che lui le aveva posto sul cammino.

Il re la guardava di sbieco, per nulla intimorito. Nei suoi occhi azzurri e così particolari veleggiava uno strano sentore, che Sarah non era in grado di decifrare. Era come se, al fine, Jareth le volesse far capire con un solo sguardo che per lui non tutto era perduto.

E che avesse ancora una carta da giocare.
- Con rischi indicibili e traversie innumerevoli, io ho superato la strada per questo castello oltre la città dei Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito – scandì la fanciulla, scacciando i propri timori dal cuore in tumulto – La mia volontà è forte come la tua e il mio regno altrettanto grande – Jareth, dal canto suo, taceva – ...Non hai alcun potere su di me!

Il re sorrise, di quel suo sorriso mefistofelico che tanto lo caratterizzava, mentre tutto intorno a loro crollava e si dissolveva, si distorceva.
- Ne sei sicura, Sarah? – le chiese, enigmatico, mostrandole nuovamente la sfera di cristallo – tu hai potere su di me, almeno quanto io ne ho su di te!

Sarah gettò fuori un grido, mentre dal globo s’irradiava una luce abbacinante, che tutto divorò. Si schermò gli occhi, mentre una potente e al tempo stesso inquietante e seducente melodia riempiva l’aria, le ubriacava la mente.

Quando la fanciulla risollevò le palpebre, si ritrovò su un palcoscenico, di fronte ad una folla che l’osservava terrorizzata, nel bel mezzo di una scenografia fatta di fiamme e passione. A pochi passi da lei, Jareth, il cui volto era celato da una mascherina nera, le tendeva una mano.

 

 

You have come here in pursuit of your deepest urge,

In pursuit of that wish, which till now has been silent, silent...

I have brought you, that our passione may fuse and merge -

in your mind you’ve already succumbed to me,

Dropped all defenses

Completely succumbed to me -

Now you are here with me:

No second thoughts,

You’ve decided, decided...

Past the point of no return -

No backward glances:

Our games of make-believe are at an end...

Past all thought of "if" or "when" -

No use resisting: abandon thought,

And let the dream descend...

What raging fire shall flood the soul?

What rich destre unlocks its door?

What sweet seduction lies before us ?

Past the point of no return,

The final threshold -

What warm, unspoken secrets will we learn?

Beyond the point of no return...

 

 

I piedi di Sarah rimasero ancorati al terreno.

Avrebbe voluto fuggire via. Invece, si ostinava a rimanere lì, con lo sguardo chiaro che oscillava fra la platea gremita e il re dei Goblin che, seducente come il serpente che tentò Eva, le si avvicinava con passi lenti e misurati.

Appena le sfiorò le spalle nude, il suo corpo fu pervaso da un brivido di paura e piacere. Quelle mani erano inaspettatamente calde, grandi e in un certo qual modo rassicuranti.

“Questo è il punto di non ritorno, Sarah” le sussurrò una voce nella mente, labile come un sospiro. “Ti sto dimostrando, mia dolce fanciulla, che niente mi è impossibile e che tu, ora, mi appartieni. Ti ho condotta qui, in un altro tempo e in un altro luogo, dove si è consumata una passione sfrenata che tutto ha divorato, solo per dimostrarti di quali poteri dispongo...”.

Sarah sentì la ragione suggerirle di respingerlo, mentre il cuore le urlava di abbandonarsi a quell’abbraccio appassionato...

 

 

You have brought me to that moment where words run dry,

To that moment where speech disappears into silence, silence...

I have come here, hardly knowing the reason why...

In my mind, I've already imagined our bodies entwining,

Defenseless and silent -

Now I am here with you: no second thoughts,

I've decided, decided...

Past the point of no return -

no going back now: our passion-play  has now, at last begun...

Past all thought of right or wrong -

one final question: how long should we  

two wait, before we're one...?

When will the blood begin to race,

the sleeping bud burst into bloom?

When will the flames, at last consume us...?

 

 

Le parole oltrepassarono la barriera dei denti senza remore, senza ritegno alcuno. Le guance della fanciulla s’imporporarono, la sua schiena si raddrizzò e ora i suoi occhi erano tutti per il re davanti a lei, che le faceva segno di avvicinarsi e oltrepassare il ponte che, fino a quel momento, li aveva divisi.

Quanta verità c’era in quelle parole, in quel canto che avrebbe fatto tremare i polsi agli Angeli del Paradiso? Si erano combattuti, per poi arrendersi l’uno all’altra, inesorabilmente e, forse, inconsciamente.

Si erano davvero odiati, oppure nei loro cuori era fiorito pian piano un sentimento sconosciuto ad entrambi, che adesso li stava travolgendo, crudele?

“Vieni da me, Sarah” la Voce le parlò di nuovo, riempiendo ogni angolo, insinuandosi come una serpe fra le note che, potentissime, facevano quasi tremare le pareti. “Passa il ponte, Sarah, e sii in mio potere! Io conosco i tuoi sogni, come tu conosci i miei! Uniamo i nostri Regni... e apparteniamoci!”.

 

 

Past the point of no return -

No going back now:

Our passion-play has now, at last, begun...

Past all thought of right or wrong - one final question:

How long should we two wait, bifore we’re one...?

When will the blood begin to race,

The sleeping bud burst into bloom?

When will the flames, at last, consume us...?

Past the point of no return

The final threshold

The bridge is crossed, so stand and watch it burn

We've passed the point of no return...!

 

 

E quasi senza rendersene conto, Sarah si ritrovò fra le braccia tanto desiderate di Jareth. Le loro voci unite gridavano al cielo desideri inconfessabili, promesse che la fanciulla sentiva di voler mantenere, nonostante gli indugi della Ragione. Tutto il suo corpo, ormai, bramava il re dei Goblin, si abbandonava alle sue carezze, mollemente.

“Io non posso...” pensò.
“Riavrai il bambino, Sarah, ma in cambio... tu sarai mia!” rispose la Voce. “Accetti quest’ultimo patto? Nessun inganno vi si cela dietro!”.

Sarah risollevò le palpebre pallide e si ritrovò di nuovo fra le macerie del Labirinto, fra quelle pareti senza tempo né spazio che collassavano su loro stesse.

Si staccò da Jareth e si volse, per guardarlo negli occhi velati. Vi si perse in quelle iridi chiare, ne venne inesorabilmente rapita e vi rimase incatenata per sempre.

Si sollevò sulle punte tutto ad un tratto e, sfiorando le labbra del re dei Goblin, sussurrò la propria risposta.
- E sia – disse – rendi il bambino e prendi me. Saremo il re e la regina del nostro Regno... oltre il punto di non ritorno!

 

 

 

   
 
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