Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Lego    06/10/2016    1 recensioni
Attraverso poche pagine di diario è scritta la storia di una donna di inizio anni '50; del suo incontro con uno strano essere che l'ha convinta a compiere delle scelte irreversibili. Compare anche una breve lettera del figlio.
Genere: Horror, Introspettivo, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quinto giorno del mese della Santissima Vergine
Caro diario, anche oggi è stata una giornata impegnativa, mantenere le nostre scarse finanze si sta rivelando molto complesso, anche se dopo la guerra le cose vanno meglio; le lire che Giovanni mi spedisce, sono l’unica cosa che per ora ci fa sopravvivere. Penso però che grazie alle mie preghiere mio figlio troverà presto un lavoro in paese, è grande ormai e ha appena terminato la Terza Media, forse con il suo lavoro questa famiglia troverà finalmente un po’ di respiro dalla povertà. Stamattina sono passata dal panettiere e mi ha fatto credito: ho un debito di mille e cinquecento lire con lui, è davvero un santo, pregherò per lui e per quella scostumata di moglie che non lo merita questa domenica. Spero che il Signore ci mandi presto un po’ di pioggia, il mio orto comincia a soffrirne la mancanza.
P.S Ringrazierò ancora una volta mio padre, pax animae sui, per avermi insegnato a fare di conto e a leggere e a scrivere. Mettere i miei pensieri nero su bianco mi rilassa, e a volte mi scopro intrigata dai libri d’amore inglesi: sono sempre più stupita dal constatare che siano stati scritti da donne.
Lodando N.S
MdM
 
Ventunesimo giorno di Giugno, Solstizio d’Estate
Caro diario, giorno di festa è stato! Il giorno in cui la presenza di Nostro Signore è più manifesta, il giorno più lungo dell’anno! Un grande mercato è stato oggi allestito, e finalmente ho venduto quella teiera blu notte a un cittadino, sembrava un collezzionista. Mio figlio è diventato apprendista del falegname, questo lavoro gli procurerà un solido patrimonio futuro, così da trovare un buon partito a cui legarsi; ho sentito dire che la figlia del panettiere avrà presto una ricchissima dote, magari inviterò lui e la sua famiglia a cenare da noi un giorno. Giovanni si trova ancora al confine con la Iugoslavia ma la Lara, che ha anche lei un marito soldato, mi ha rassicurato dicendomi che le controversie tra Stati Uniti e URSS non dureranno a lungo e che presto faranno entrambi ritorno a casa in licenza. Nonostante tutte queste buone nuove non mi sento tranquilla, da qualche giorno mi sembra di essere osservata continuamente; percepisco qualcosa che mi fissa dalla finestra, ma ogniqualvolta osservo meglio non rinvengo nulla di anormale. Comincio ad avere paura, che Dio mi aiuti.
Lodando N.S
MdM
 
Terzo giorno di Luglio, San Tommaso Apostolo
Caro diario, il Demonio mi segue. Non sono più al sicuro da nessuna parte: lo vedo la sera quando rientro dalla mia passeggiata in piedi, altissimo dietro la panchina all’entrata del paese, sta immobile, fermo a guardarmi, è buio, ma so che mi osserva. Lo vedo al cimitero quando mi reco a visitare la tomba di mio padre. Lo vedo in segheria quando vado a trovare mio figlio, sarà uno scherzo della luce ma mi pare non abbia volto. Anche in casa non sono più al sicuro, Egli entra; quando chiudo gli occhi di notte lo sento incombere sopra di me, lo sento che mi osserva, in piedi vicino al mio letto, ma quando li riapro sparisce; so che c’è, lo sento. Sono giorni ormai che non dormo più. Sono giorni ormai che non vivo più. Sento la sua presenza negli occhi delle persone che conosco da una vita, che possa possedere altre persone? Non posso dirlo a nessuno, neanche alla mia famiglia, non voglio essere internata in uno di quei posti per malati mentali, ma temo per la mia incolumità. Dio perché devo provare questo? Ho sempre vissuto col tuo nome sulle labbra e i tuoi insegnamenti nel cuore. Perché mi fai questo?
 
Ultimo giorno
L’ho visto, mi ha parlato. Non è un demonio, è un angelo venuto per portarmi in Paradiso, è un messaggero divino, mi ha detto di seguirlo, mi ha detto che avrei cessato di soffrire. Finalmente potrò ricongiungermi con mio padre, finalmente potrò vivere in un mondo perfetto. Ho preso la corda con cui mio figlio giocava da piccolo, è lì, è appesa al soffitto ora. L’Angelo mi ha detto di essere coraggiosa, Lui sarà pronto a portarmi in Cielo. Rivedrò tutti, Lui mi ha promesso che porterà molte altre persone in Paradiso, non sarò sola lassù, mio marito e mio figlio mi raggiungeranno molto presto. Con in bocca una preghiera, o Signore, sono pronta a compiere il tuo volere
 
Requiem aeternam dona eis, Domine,                
et lux perpetua luceat eis.                                     
Requiescant in pace. Amen.
L’eterno riposo dona loro, o Signore
E splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace. Amen.

                           
Lettera del figlio di Maria da Monte, rinvenuto in segheria.
Caro Mauro, ti scrivo questa epistola per aggiornarti riguardo le ultime novità avvenute recentemente. Ancora non sai ma la settimana scorsa si sono tenuti i funerali di mia madre; sono ancora sconvolto per l’accaduto, trattasi di un evento totalmente inaspettato. E’ stata trovata da una sua amica nella sala grande di casa nostra, appesa al soffitto con una corda al collo, sicuramente suicidio; nessun tipo di prova è stato rinvenuto, neanche un’avvisaglia di quello che sarebbe accaduto. Ho cercato personalmente nel diario privato di mia madre ma non ho trovato alcunché di utile, è come se alcune pagine siano però state rimosse. Ultimamente sono stato molto impegnato con l’apprendistato e non sono riuscito a vederla quanto sarebbe stato necessario, mi sento terribilmente in colpa per non esserle stato vicino almeno negli ultimi momenti. Non ricordo nemmeno quali siano state le sue ultime parole che ha pronunziato al mio indirizzo. Avevo effettivamente notato in lei un cambiamento, ma non ci avevo dato sufficientemente peso; sembrava più stanca e provata del solito, ma mi stupisce che non mi abbia mai detto nulla riguardo i problemi che potrebbero averla portata a questa drastica scelta. Sono appena tornato dal cimitero, ho scritto nell’epitaffio personalmente: “Qui giace Maria da Monte madre premurosa, donna retta, lavoratrice onesta. La sua memoria rimarrà sempre impressa nel nostro cuore”. Temo solo che la sua tomba o l’epitaffio possano non trovare ancora per molto posto nel cimitero ecclesiastico, Don Stefano ha idee molte critiche nei confronti dei suicidi. Speriamo che la Chiesa sia clemente. Ora sono a casa, ma senza di lei sembra come che manchi qualcosa.
P.S.
Un fatto curioso, mentre pregavo per l’anima sua al cimitero mi è sembrato di vedere un’ombra veramente enorme che mi osservava; ma sono certo che si tratti solo di un’illusione, nessun compaesano è così alto, evidentemente sono ancora distrutto a causa della morte di mia madre.
Pregando per tempi migliori
G.L.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Lego