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Autore: Rousemary_    06/10/2016    0 recensioni
Dal 1° capitolo:
"Corri.
Non fermarti.
Continua a correre."
[...]
Dal 2° capitolo:
"Putroppo al giorno d'oggi il pericolo maggiore non sono gli erranti, ma i sopravvissuti stessi.
C'è chi perde il poco di umanità che gli resta e da di matto, ed uccide chiunque gli capiti a tiro"
In questa storia non ho voluto specificare l'aspetto del personaggio principale, non per errore, ma per scelta personale.
Il motivo è che volevo fare in modo che i lettori, ovvero voi, si immedesimassero proprio nel protagonista.
Non so quanto sia stata capace di riuscire in questa impresa dato che è la prima storia che pubblico a tema The Walking Dead.
Dopo questa piccola premessa vi auguro buona lettura!
Genere: Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corri.
Non fermarti. 
Continua a correre.

Sono questi i pensieri che mi scorrono per la testa mentre io ed il mio gruppo ci rifugiamo in un vecchio e polveroso garage.
Blocchiamo la saracinesca e stiamo in allerta, sperando che gli erranti perdano interesse entro qualche ora. Ma sembrano più insistenti del solito, probabilmente sentono il nostro odore pieno di vita.
Non sappiamo per quanto questa vecchia catapecchia possa resistere, si ammassano come dei fossennati.
Riesco a sentire chiaramente i loro rantoli di fame e le loro urla agghiaccianti.

"Bene, ora cosa facciamo?" Domanda Shawn riprendendo fiato, tutti noi non sappiamo cosa dire; non abbiamo escogitato un cavolo di piano B.

"N-Non lo so... ci moriremo dentro questo maledetto garage!" Urla Jeremy in preda al panico mentre tiene ossessivamente la mano sul calcio della pistola posta sulla sua gamba sinistra; ho un brutto presentimento.

"Ragazzi, calmatevi. Ne usciremo fuori, ve lo prometto!" Cerco di rassicurare il gruppo, ma l'impresa si rivela molto difficile dato che tutti e due mi guardano diffidenti.
Jeremy ad un tratto dice.
"Non fare promesse che non potrai mantenere." 
E' diventato immediatamente serio, stento a riconoscerlo. Le sue braccia secche sono tese come una corda di violino.
"Jeremy, fidati di me" Gli faccio un piccolo sorriso, ma lui distoglie duramente lo sguardo.

Gli erranti incominciano a spingere per entrare, piegando leggermente la saracinesca e spaccando qualche piccola finestrella, allarmando tutti.
Dobbiamo trovare una soluzione, ed al più presto.

Con la coda dell'occhio vedo Jeremy prendere la pistola lentamente e puntandosela alla tempia. 
Sgrano gli occhi. 
"Jeremy.. cosa..."

Mi guarda con le lacrime agli occhi.
"Non riuscirai a portarci fuori da questo stupido garage, moriremo tutti qua! Io.. io non ce la faccio più a vivere in questo modo." 
Shawn si avvicina lentamente tenendo le mani bene in vista.
"Jeremy, butta via la pistola" esordisce serio.
Ma il ragazzo scuote violentemente la testa.
"No Shawn, non avvicinarti. Non cambierò idea." 
Rimaniamo in religioso silenzio, come pietrificati. Accidenti, non ora, non è il momento di suicidi inaspettati.

Mentre il rosso è distratto io mi avvicino di soppiatto, cercando di togliergli di mano la pistola. 
Ma nel farlo schiaccio un piccolo vetro facendo accorgere della mia presenza, neanche un secondo dopo sento uno sparo; data la stretta vicinanza il suono mi rimbomba nella testa, stordendomi.

Il suo sangue mi schizza addosso mischiandosi con quello degli erranti, mi copro la bocca con entrambe le mani.

Non pensavo che avesse il coraggio di farlo.

Io e Shawn ci guardiamo attentamente cercando di pensare ad un piano B, oppure ad un piano C se Il B fosse andato male.
Lo sparo attira ancora di più l'attenzione dei Non-Morti, come se la situazione non fosse già complicata.

"Shawn, dobbiamo uscire da qui. O sarà la nostra tomba." Il moro mi guarda con uno sguardo pieno di rassegnazione.
"Non ne usciremo, accettalo." 
No, io voglio vivere. Non voglio morire in questo modo, voglio andare all'altro mondo combattendo.
"Shawn! Dobbiamo pensare ad un diversivo." Si guarda attorno finché il suo sguardo non si ferma sul corpo esanime del povero Jeremy.
Intuisco immediatamente cosa ha intezione di fare, e no. Non glielo permetterò.

"No. Shawn toglitelo dalla testa" La mia voce risuona più dura di quanto mi aspettassi.
"Volevi o no un diversivo? Ecco, l'abbiamo trovato" Si avvicina interperrito al corpo del nostro compagno e lo prende in spalla, con tre falcate gli blocco la strada; Non lo farà, non dobbiamo ridurci a far divorare il corpo di un nostro amico per salvarci la pelle. 
"Togliti di mezzo, non abbiamo scelta." Mi sovrasta con la sua altezza, siamo a 5 cm di distanza.
"Si che l'abbiamo. Possiamo provare a scassinare la porta che conduce dentro alla casa." 
Continua a guardarmi serio, finché con una spallata mi spinge via e si dirige verso la porta del garage.
Cerco, inutilmente, di fermarlo, afferrandolo per la maglietta.
Ma ormai è troppo tardi, ha già aperto la saracinesca e buttato Jeremy alla sua sinistra vicino agli erranti.
In un secondo quei mostri si avventano sul corpo del nostro compagno.
Cerco di non guardare quell'orribile visione e mi concentro sul trovare una via d'uscita; alcuni erranti non cadono nella nostra trappola e si dirigono verso di me, ma con alcuni colpi di coltello riesco facilmente a stenderli.
Con gli occhi lucidi corro il più lontano possibile, cercando però di non perdere di vista Shawn.
Mi dispiace Jeremy, non volevo questo.

Quando ormai siamo ben lontani da quel posto ci fermiamo per riprendere fiato. 
Abbiamo corso così tanto fino ad arrivare alla fine di quella piccola città, davanti a noi solo un'estesa autostrada

"Non posso credere che l'hai davvero fatto." 
"Ho dovuto, o saremmo morti, lo sai perfettamente." Si avvicina a me e mi porge una mano per aiutarmi a stare in piedi.
Le gambe non mi reggono più, è da giorni che non mangiamo. E ne sto risentendo gli effetti collaterali.

"Jeremy non avrebbe fatto questo al tuo posto." Dico con il fiatone.
"No, perché era un codardo-" si guarda in torno in cerca di un posto per accamparsi per la notte "- Ora però pensiamo a trovare una piccola casetta o anche una vecchia auto."

Oh certo, ci siamo appena lasciati dietro una mandria di azzannatori. Perché non accamparci lì vicino, così da poterci trovare facilmente.
Ottima idea genio.

"No, dobbiamo andare verso il bosco. Gli erranti potrebbero sentirci." 
Riesco finalmente a tenermi in piedi ed incomincio a camminare in cerca di uno sprazzo di bosco.
Shawn, sorprendentemente, accetta la mia idea e mi segue.

Dopo un'ora di camminata vediamo finalmente il bosco, ed a grandi passi ci inoltriamo, buttandoci alle spalle quella stupida autostrada.

***********


Salve a tutti i lettori
Ho preso finalmente coraggio ed ho pubblicato la mia prima storia a tema The Walking Dead.

Ovviamente questa storia segue pari passo la serie televisiva (che tra poco riprenderà)
Come primo capitolo è abbastanza lunghetto, ma non volevo tagliare a metà la storia. Dunque ho lasciato qualche pezzetto.  Spero che vi possa piacere, e soprattutto spero di aver reso bene la caratteristica principale della storia, cioè che tutti possono essere i protagonisti.

  
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