Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: saljd    07/10/2016    0 recensioni
Lea ha dodici anni e ha un sogno, vorrebbe diventare una ballerina.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lea.

Lea ha dodici anni e ha un sogno, vorrebbe diventare una ballerina.

Lea è solare, dolce e gentile con tutti. È benvoluta da chiunque ha il piacere di incontrarla, in classe tutti i ragazzini desiderano stringerle la mano durante la fila.

Lea ha i capelli biondi, solitamente racchiusi in una lunga treccia. Ha gli occhi azzurri, ma non come il ghiaccio, ricordano più il cielo.

Lea ama passeggiare, trascorrere le ore in mezzo alla natura. Le piace leggere, nonostante la giovane età preferisce divorare i libri piuttosto che il cibo.

Lea ama gli animali e vorrebbe avere un cane, ma i suoi genitori non possono permettersi di mantenerlo.

Lea sogna di diventare grande, di incontrare il suo principe azzurro, di sposarlo e mettere su una bella e numerosa famiglia.

Lea un giorno arrivò a scuola con un grosso livido appena sotto l’occhio sinistro. “ Ho sbattuto contro l’anta dell’armadio “, rassicurava così le maestre e i suoi compagni di classe. Si sforzava di sorridere, non voleva far preoccupare nessuno.

I giorni passavano e i lividi aumentavano. “ Sei troppo sbadata! “, le dicevano tutti, compreso sua madre. C’era anche chi iniziava a sospettare qualcosa, ma faceva finta di nulla. Non erano affar loro in fondo.

I mesi sembravano volare  e maggio era alle porte. I bambini si preparavano ad affrontare il tanto fatidico ultimo mese di scuola, erano tutti intrepidi ed euforici per l’avvicinarsi dell’estate. Tutti tranne Lea. Lei non sorrideva più come prima. Non aveva più parole al miele da dedicare al prossimo. Era diventata distratta, goffa, come se qualcosa la turbasse costantemente. Era tormentata da qualcosa più grande di lei.

Così arrivò l’ultimo giorno di scuola. I bambini si divertivano in cortile a lanciarsi palloncini d’acqua, poi il sole avrebbe pensato ad asciugarli. Ma Lea non c’era.

Sua mamma urlava, piangeva, si dimenava. Il dolore era insopportabile, si chiedeva perché sua figlia aveva preso quella decisione. Così piccola, minuta, era la sua bambina. Le lacrime le rigavano il viso, mentre cercava di capire dove aveva sbagliato come madre.

Solo poche ore dopo, i carabinieri trovarono alcune pagine del diario di Lea. “ Quel mostro non può essere mio padre “, aveva scritto la piccola.

Lea aveva dodici anni e aveva un sogno, voleva diventare una ballerina.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: saljd