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Autore: Lady Lara    07/10/2016    4 recensioni
"Anno domini MDCCXXVI XV giorno del V Mese . Diario di bordo .."
L'Irlanda e la Scozia subiscono il dominio dell'Inghilterra e le angherie di RE Guglielmo III. L'eroico pirata Captain Hook combatte la sua guerra personale. Qualcuno gli ha insegnato che si combatte per onore, per giustizia o per amore. Lui sceglierà quale uomo essere.
Chi è Lady Barbra, che lo assolda per una missione in incognito? E la donna che tutti chiamano "La Salvatrice"? Killian Jones è troppo scaltro per non capire che c'è altro oltre le apparenze.
Due anime che sanno leggersi l'un l'altra. Che succederà quando intenti e passione si incontreranno?
"Preferisco non averti che averti una sola volta e perderti per sempre .." Il dolore vissuto che rende oscuri e una nuova luce che permetterà loro di trovarsi ed amarsi anche se sembrava impossibile. Ciò che hanno fatto nella loro vita e ciò che faranno sarà per amore. Solo per amore.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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XLI Capitolo
 
Così … vicini …
 
Mattina seguente al duello, giovedì …
 
August sfiorò con i polpastrelli la guancia morbida di Belle. Il suo “angelo candido” ancora dormiva. Il suo capo poggiava sul cuscino e la sua mano sinistra era sotto la guancia. Nel contrasto tra il bianco del cuscino ed il castano, tendente ad un riflesso mogano, dei suoi capelli, ad August sembrò una bambina.
Belle, nonostante tutto il male che aveva visto, ricevuto, vissuto sulla sua stessa pelle, sarebbe sempre rimasta quella bambina dall’anima pura che era. Bambina nella sua purezza di anima e cuore, donna per quello che era con lui. Si, ambedue potevano dire che Belle era diventata “donna” tra le braccia amorevoli di August. Era da pochissimi giorni che la loro relazione aveva preso quella piega intima. Belle gli aveva raccontato la sua tragica storia. Ancora adesso, a pensarci, la rabbia e l’impotenza per quanto avevano fatto alla donna che amava, gli ribollivano nelle vene.
 
 Quel mostro di Rumbl Mc Cassidy prima o poi avrebbe pagato nel giusto modo tutto il male che aveva fatto! August doveva trovare un modo per smascherare completamente il Duca, non solo agli occhi di Guglielmo III, che forse alla fine dei conti sapeva la verità e gli occhi li chiudeva, ma all’intera società! Rumbl meritava la spogliazione del titolo, dei suoi beni e la decapitazione! Era già stato denunciato in passato e aveva ottenuto il perdono del Re, ritornando nelle sue grazie più di prima! Aveva ragione Emma quando gli diceva che il marcio veniva dall’alto e che era necessario cambiare tutto il sistema! Ne era consapevole da tanto e aveva aiutato e favorito sua sorella, per la missione nel Maine, insieme al loro amato padre Principe James, che lavorava per quella causa all’ombra del suo titolo di Governatore del Maine, già da anni. Captain Hook era arrivato al momento giusto per rendersi utile e ora August sapeva che non era stato un caso che il Capitano Killian Jones fosse arrivato a Storybrook.
 
 Quell’uomo gridava vendetta per la donna che gli avevano ucciso e cercava il piccolo che altro non era il risultato della violenza di Rumbl sulla donna che voleva vendicare.
 
Henry! Il loro adorato Henry era figlio di Rumbl! August pensando al “nipote” giudicò che la madre del piccolo dovesse essere una donna bella e di carattere, sicuramente il piccolo aveva ripreso da lei, non riusciva infatti a vedere nulla dei Mc Cassidy in lui!
 
Pensò anche ad Emma, la sua dolce, forte, irruenta e battagliera sorella! Quanto l’aveva protetta nella crescita? Credette “non abbastanza”. Si sarebbe morso le mani per il rammarico! Aveva lasciato che sposasse Neal! Un errore madornale! Ora sapeva anche quello che sua sorella aveva subito! Ma nonostante i suoi sforzi per convincerla a non sposare quell’uomo, lei alla fine lo aveva fatto! August sospirò.
 Quanto strano e crudele poteva essere il destino! Emma e Killian avevano avuto la possibilità di incontrarsi … erano stati cosi … vicini! Eppure non si erano visti nemmeno in faccia ma … nonostante tutto si erano innamorati e separati prima di avere la possibilità che i loro occhi si sfiorassero.
Se Killian, invece che dato per morto con suo fratello, avesse avuto la possibilità di tornare, a quell’ora era suo cognato e magari Henry era figlio di Emma e Killian!
 
Quanti se … se … se … La realtà era che adesso, nonostante il destino beffardo, crudele e i magheggi di persone come Rumbl, ciò che c’era stato di sbagliato, sembrava stesse in qualche modo correggendosi. Il matrimonio di Emma con Neal era finito, Killian Jones era tornato e accettando l’incarico offertogli da Lady Barbra, aveva incontrato Emma, l’amore negato dodici anni prima, ora gli veniva regalato, splendido e maturo come un frutto, pronto per essere colto e gustato.
 
Sua sorella e il Capitano si amavano, ne aveva visto un primo esempio con il loro “avvicinarsi” sulla nave, quando avevano portato Henry sulla ”Stella del mattino”. Ora Belle gli aveva raccontato qualche dettaglio in più. Il resto voleva sentirlo dalla bocca di sua sorella, non gli piaceva essere all’oscuro dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri! Per proteggerla al meglio, doveva sapere quali erano i passi che Emma voleva compiere. Lo stesso Killian era in pericolo. L’attentato era per lui! Era lui che quei cinque uomini cercavano e volevano “vivo o morto”. Se Jones e i suoi due compagni non fossero stati abili come si erano dimostrati … ora Emma sarebbe stata a piangere per la seconda volta in vita sua per la morte del suo amore!
 
C’era Neal dietro quell’attentato? August aveva seri dubbi in proposito, Neal non gli sembrava il tipo, ma non si poteva sapere che pieghe poteva far prendere ad un uomo la gelosia.
 
 
Belle non si accorse della carezza di August e continuò a dormire, esausta e appagata per la notte d’amore che si erano regalati. Era riuscito ad aiutare Belle a superare buona parte delle sue paure, con tutto l’amore e la dedizione che nutriva nei suoi confronti.
 Il carattere passionale contraddistingueva Belle, nella purezza del suo spirito e con il fuoco di quella passione era riuscita a portar via dai suoi occhi il ricordo del massacro che si era avuto il pomeriggio prima, presso la Chiesa di San Patrizio. Era straordinario come tenere tra le braccia la donna che amava, baciarla e fare l’amore con lei, gli rendesse sopportabile tutto il marcio e le mostruosità che nel suo lavoro incontrava!
 
Si era rivestito dei suoi abiti da Colonnello, Capo della Sicurezza, sarebbe sceso nel suo ufficio ad esaminare ancora quella “daga” dalla lama ondulata e avrebbe interrogato Neal. I suoi uomini erano sguinzagliati alla ricerca di Jason e di altri stranieri con il tatuaggio. Il Sergente Brady aveva il compito di consultare i registri di presenza delle navi di passaggio, attraccate al porto, August voleva sapere notizie della nave francese arrivata pochi giorni prima. Poi ci sarebbe stata l’ispezione a bordo.
 
Si riavvicinò al letto dove Belle ancora dormiva. Ammirò la sua schiena nuda, la sua pelle candida. Il ricordo della notte appena passata gli risvegliò un intimo desiderio di lei e il bisogno di renderla sua per sempre. Quella sera le avrebbe parlato del matrimonio, non avevano motivo per aspettare, si appartenevano ormai e i dubbi di Belle dovevano già essere fugati. Le rimboccò la coperta sulla schiena, sfiorandola ancora con la punta delle dita e gustando il calore che emanava.
 
***
 
 – Neal, devo parlarti con urgenza! Ti aspetto nel mio ufficio al massimo tra un ora!
 
August aveva bussato alla porta di Neal e questi gli aveva risposto sbadigliando. Sentendo che la cosa era urgente il Duca, che si era appena svegliato, gli aprì la porta.
 
– August! Se è così urgente entra pure, sono in vestaglia, ma se a te non  dispiace io non mi formalizzo! In fin dei conti sei mio cognato!
– Già, tuo cognato!
 
Il Colonnello entrò nell’anticamera di Neal, che fungeva anche da salottino.
 
– Ti offrirei qualcosa da bere, ma so che sei un salutista e a quest’ora non tocchi alcoolici …
 
Gli disse Neal versandosi un calice di Scotch Whisky e sedendosi su una delle poltroncine, accavallando le gambe nude.
 
– Dovresti seguire il mio esempio Neal! Ancora non sono le otto e tu stai buttando giù quella dose di “veleno”!
– Veleno?!
 
Neal Rise amaramente.
 
– Caro “Cognato” questa è una “magica pozione” che mi aiuta a dimenticare …
 - Cosa hai da dimenticare Neal?
– Tua sorella August! Devo dimenticarmi di lei … di quanto la amo … di quanto sono stato idiota con lei. Devo dimenticare che è stata mia moglie e che ora non lo è più … era “mia” capisci?! E l’ho persa irrimediabilmente!
- Che stai dicendo Neal?
 – Non ti ha detto nulla Emma?! Lo scaltro Colonnello, Comandante della Difesa e dei Servizi Segreti ignora?! Vuoi offendere la mia intelligenza August?!
– Da tempo so che non condividete lo stesso letto … poteva essere una scelta, ma avevo capito che Emma ce l’aveva parecchio con te! Come potevo darle torto! Tutte le amanti che hai avuto in questi anni! Si, so che mia sorella ha chiesto il divorzio al Governatore! Lei non mi ha detto nulla, quindi sarai la prima delle due campane che sentirò suonare!
 
Neal corrucciato buttò giù un altro sorso di alcool.
 
-  August … non sono stato un marito esemplare … lo ammetto. Con lei ho sbagliato fin dal primo giorno di nozze … Ma sai qual è la verità più sconvolgente? Mi ha sposato … ma non ha mai smesso di avere nel cuore e nella mente qualcun altro, neppure quando sapeva che ormai era morto! Mi ha amato a modo suo … ma non era lo stesso tipo di amore. Lei ha amato “veramente” un solo uomo in vita sua e lo ama tuttora!
– A chi ti riferisci?
– August smettila! Sai perfettamente che mi riferisco all’”affascinante Tenente, ora Capitano, Killian Jones” … lo avevo capito fin da allora, ma ero innamorato perso di lei e … lo sono ancora! Non sono stato capace di renderla felice … “Lui” a quanto pare la ricambia … Si sono sposati in un rito religioso … un legame di anime …
 
Neal aveva gli occhi umidi.
 
– L’unica felicità che ho potuto regalarle è stata firmare l’annullamento del matrimonio … ora … nulla più ci lega …
- Dovresti sorridere allora!
– Devo sorridere della mia stessa disgrazia? Non mi viene da ridere August, non ci trovo nulla di comico se non il mio essere patetico!
– Ieri pomeriggio Killian Jones è stato ucciso in un duello!
 
Neal era sbiancato trasecolando. Rimase per una frazione di secondo con gli occhi sgranati e la bocca aperta.
 
– Non è possibile! È sempre stato famoso per essere un abile spadaccino, stai scherzando?!
– No, non scherzo, si è battuto con più uomini … forse una resa di conti tra pirati … sicuramente qualcosa del genere …
 - Una resa di conti tra pirati?! Non posso credere che si sia fatto coinvolgere in una tale situazione … doveva partire con Emma … doveva pensare prima a lei … a “loro” … mio Dio Emma! Lo sa già?
 – No non ancora …
- Santo Dio! Quando lo saprà sarà distrutta … ha sofferto quando lo credeva morto e non l’aveva nemmeno conosciuto… era depressa … ora che i loro sentimenti sono conclamati che le accadrà?!
 
Neal sembrava sconvolto per Emma.
 
– Puoi sempre cercare di riconsolarla tu … come ci sei riuscito anni fa …
 - Questa è un’utopia August … il nostro rapporto è incrinato definitivamente, potrebbe andar via comunque e io non la tratterrei …
- Ma non hai detto di amarla ancora?
– Proprio perché la amo voglio lasciarla libera, per lei ci sarò sempre se vorrà, le sarò vicino, ma non voglio imporle la mia presenza. So che Emma mi vuole ancora bene, ma non è quello che vorrei io … ormai la sua stima nei miei confronti non esiste più … non potrebbe mai tornare ad amarmi e il ricordo di Jones sarebbe un fantasma con cui confrontarmi ogni momento del giorno!
– Sei uno strano uomo Neal, sembri quasi dispiaciuto della morte del Capitano …
 - La rendeva felice August! L’unico oltre a Henry che la renda felice … dovevi vedere i suoi occhi mentre mi parlava di lui … le brillavano … ora torneranno ad essere tristi come dopo la nostra prima notte …
- La vostra prima notte?!
– Ma veramente tua sorella non ti ha raccontato nulla di noi?!
 
August scosse la testa in senso di diniego.
 
– Quella notte le cose non andarono come dovevano. Emma ha creduto che io l’avessi tradita con Tamara …
 - Tamara?!! Per questo l’ha mandata via allora!
 – Si. Tamara aveva cercato di sedurmi, in effetti e ci era quasi riuscita, ma io la rifiutai. Tornai dalla mia sposa “carico” che ti puoi immaginare, Tamara ci sapeva “maledettamente fare”! Non fu come lei si aspettava e l’ha vissuta come una violenza, non mi ha mai perdonato in tutti questi anni. Ho cercato di assecondarla in ogni sua iniziativa …
 - Anche facendo passare Henry per tuo figlio …
- Questo a quanto pare te lo ha detto!
– No, l’ho saputo da Belle …
 - August … mi dispiace … credevo che Emma si confidasse con te …
- A quanto pare ha cercato di isolarsi anche da me, per risolvere da sola i suoi problemi e per proteggerti e forse ha fatto bene, perché ti giuro che mi prudono le mani per prenderti a pugni Neal …
 
Neal si era alzato mentre parlava di Emma e raccontava. Il suo sguardo era triste.
 
 – Puoi farlo August … me lo merito …
 
August non poteva crederci, Neal era veramente pentito per i suoi trascorsi con Emma ed era sinceramente costernato e dispiaciuto per quanto successo a Jones, poiché ciò si sarebbe riversato su di Emma. Non poteva essere lui il mandante dell’attentato al Capitano!
 
– Quando le dirai della morte di Jones … abbracciala forte August … non so come potrà reagire …
 - Possiamo dirglielo insieme …
 - No, sono sicuro che non crederebbe al mio dispiacere per lei, Jones in fine dei conti era … il mio rivale … ora passerei per quello che ne ha ricevuto un vantaggio … non crederà mai alla mia sincerità e comunque la morte del suo “grande amore” non la riporterà mai da me …
- Neal è per evitare Emma che sei uscito spesso i giorni passati?
– Ovviamente August … se sto qui finisco con l’ubriacarmi e non voglio che Henry mi veda in queste condizioni, sono riuscito nei mesi passati ad instaurare un buon rapporto con lui e vorrei mantenerlo, non è mio figlio … ma non voglio essere un pessimo esempio per lui …
- Dove te ne vai di solito?
– Ti sembrerà da idiota sentimentale August …
 - Perché?
– Perché … vado a trovare l’unica donna che mi ha amato incondizionatamente in tutta la sua vita … vado sulla tomba dove è sepolta mia madre!
 
Gli occhi di Neal erano lucidi, August si accorse che si stava sforzando per trattenere le lacrime. Il Colonnello si convinse che Neal non centrava nulla con l’attentato, doveva cercare altrove, doveva sentire i suoi uomini riguardo al mercantile francese.
 
– Neal … Jones ha subito un vero e proprio attentato … ti ho messo alla prova, eri il mio primo sospettato di esserne il mandante …
- Io il mandante?! Ma si certo … perché no? Quindi anche Emma penserà che sono la causa della morte del suo uomo! Santo Iddio August! E mi hai detto di riconsolarla?!! Il minimo è che mi passi da parte a parte con quella sua spada dalla lama ondulata!
– Non lo farà … Jones non è morto, ho bluffato …
 
Ad August sembrò che Neal tirasse un sospiro di sollievo, lo vide scuotere la testa.
 
– Sei un bastardo maledettamente in gamba Colonnello, me l’avevi fatta! Ma ora … in qualità di “Reggente” di Storybrook pretendo che tu chiarisca questa storia … voglio sapere per causa di chi avrei perso l’ultimo barlume di stima da parte della donna che amo!
 
 
 
Poco dopo August sedeva alla sua scrivania, aveva dato la sua parola a Neal che sarebbe andato fino in fondo a quella situazione. C’erano una serie di controlli da fare. Neal non era colpevole, di questo era sicuro. Jones aveva detto di non conoscere nessuno di quei cinque uomini, che motivo avrebbe avuto per mentire? Era lì per far da secondo a Eduard e si era trovato in quella situazione drammatica da cui si era salvato grazie alla propria abilità e a quella dei suoi due compagni.
 
 Una serie di pensieri gli affollavano la mente e tra questi l’idea che i cinque uomini tatuati potessero arrivare dalla nave francese, la “Reine de France”. Non avevano cavalcatura e gli stivali che indossavano non erano particolarmente sporchi. La strada dalla chiesa di San Patrizio al porto era lastricata, diversamente da altre vie, e la distanza da dove era attraccata la “Reine de France” non era molta. Il proposito di ispezionare la nave restava e lo avrebbe fatto subito. Chiamò il caporale di guardia per ordinargli di radunare un drappello di dieci soldati. Il Sergente Brady ancora non era tornato, ad August erano comunque necessarie le informazioni dell’Ufficio Portuale per poter ottenere un mandato di perquisizione dal Reggente. Mentre dava gli ordini al giovane Caporale si sentì un rumore di passi nel corridoio e un bussare urgente alla porta del suo ufficio. Al permesso di entrare, un Sergente Brady rosso in viso e accaldato per la corsa, si portò nella stanza salutando militarmente il Colonnello.
 
– Riposo Brady, riposo! Allora Sergente quali notizie dall’Ufficio Portuale?
 – Signore, la nave “Reine de France” risulta normalmente registrata al nome del Capitano francese Jean Chapitrion, Capitano di lungo corso. È un mercantile francese che ha fatto scalo per pochi giorni con l’intento di smerciare dei vini francesi. La tratta che ha svolto va dalla Francia al Canada, la Nuova Scozia, Storybrook e poi rientro in Francia dal passaggio dello Stretto della Manica.
– Il Capitano non ha fatto segnalazioni particolari nelle sue dichiarazioni?
– Nessuna Colonnello, al di fuori della dichiarazione di trattenersi un paio di settimane a Storybrook, ma questa è anche una dichiarazione contraddittoria …
- Contraddittoria? Spiegati meglio Sergente!
– Signore … il mercantile è arrivato martedì in tarda mattinata e la registrazione all’Ufficio Portuale è avvenuta subito. I marinai sono stati molto disciplinati, hanno cenato da Angus O’Danag, non hanno piantato nessuna grana, dopo cena sono tornati sulla nave  e a notte, come fanno molti Capitani di Marina, sono stati tolti gli ormeggi per portarsi al largo e gettare l’ancora. Ieri, mercoledì mattina hanno attraccato nuovamente al porto ripetendo l’operazione, ma ieri sera i marinai non sono andati a cena da Angus e questa mattina …
- Questa mattina?
– Questa mattina della nave non c’è nessuna traccia Signore …
- Cooosa?!!
 
August era saltato in piedi, certo che la cosa era contraddittoria!! Aveva ragione il Sergente Brady. Perché tutta quella fretta di partire nottetempo senza aver fatto affari con nessuno? Non avrebbe potuto parlare con questo fantomatico Capitano Chapitrion né avrebbe potuto ispezionare la nave! Se a bordo c’era la persona che voleva morto Jones, visto il fallimento dell’operazione, poteva essere ormai fuggito! Le indagini non erano ancora finite. Doveva parlare assolutamente con Jason. Da quanto aveva capito era rifugiato nella chiesa di San Patrizio, avendo chiesto asilo non poteva arrestarlo ma, forse, Padre Charles poteva dargli una mano a convincere il ragazzo a parlare con lui.
Quel pomeriggio Frate Benedictus sarebbe andato ad ispezionare meglio i cadaveri, poteva chiedergli di intercedere con il giovane Jason, sempre che Padre Charles lo permettesse! Era lui a tutelare il ragazzo e poteva essere che non gli facesse incontrare neppure il buon Frate.
 
Il Colonnello congedò sia il Sergente che il Caporale, dando a quest’ultimo il contrordine, poi decise di scendere in giardino da Frate Benedictus. Sapeva che era stato presente al duello e all’attentato, voleva una conferma della versione di Jones e dei suoi due compagni.
 
Trovò il Frate che armeggiava dentro un’aiuola che aveva preparato da dopo il ritorno di Emma. Non era un’aiuola come le altre, conteneva una sola pianta, che era cresciuta parecchio da che Emma l’aveva riportata dal viaggio e, rispetto alle altre aiuole, era contornata da una ringhiera di legno fitta e alta un buon metro. Vide il Frate che raccoglieva delle piccole bacche rosse dalla pianta, sembrava fare molta attenzione. Chiamò il Frate e cercò di entrare nell’aiuola, ma Benedictus, allarmato, gli fece cenno di restare fuori.
 
– August non ti accostare a questa pianta, è velenosa …
- Che diavolo ci fa allora nel nostro giardino?! Non è la pianta riportata da Emma?
– Si August è quella, si chiama Rubeus Noctis, sono velenose le spine, le bacche sono utili per farci un ottimo medicinale, è rarissima … Con la staccionata proteggo lei e chi si potrebbe avvicinare …
Il Frate, con la tasca del suo grembiule piena di bacche, uscì richiudendo il cancello dell’aiuola.
 
– Figliolo, perché mi cercavi? Ti sei deciso a sposare Belle e volevi chiedermi di celebrare la cerimonia?
 
August era rimasto spiazzato, certo anche quella era una cosa che voleva chiedere al Frate, ma al momento l’emergenza era un’altra!
 
– Ci faresti l’onore di celebrare il nostro matrimonio Fra Benny?
– Figlio mio, ti conosco da quando eri in fasce, ho conosciuto i tuoi bravi genitori … loro ti potranno vedere da là su … io avrò l’onore di celebrare il tuo matrimonio con quella stupenda creatura che hai scelto, quindi l’onore sarà tutto mio!
– Questa sera parlerò con Belle … tu sai tutto ovviamente … ti ha raccontato la sua storia …
 
Benedictus fece cenno di si con il capo, era felice che finalmente Belle fosse riuscita a confidarsi con il suo futuro marito e se lui stava parlando di celebrare la cerimonia, era segno che avesse accettato il passato della giovane. Benedictus fece un profondo respiro di sollievo, quei due giovani erano legati da un profondo amore reciproco, sarebbero stati felici insieme.
 
- Ti faremo sapere quando vorremo celebrare la cerimonia, spero che lei accetti la mia proposta adesso …
 - Stai tranquillo figlio mio, non ha più “il motivo” per aspettare …
 
August sorrise, possibile che Benedictus sapesse proprio tutto?! Poteva prendere il suo posto di Capo del Servizio Segreto, ne sapeva più di lui!
 
 – Oltre a parlarti del mio futuro matrimonio volevo farti delle domande sul duello e l’attentato di ieri pomeriggio e chiederti un favore per approfondire le indagini …
 
 
La conversazione avuta con Frate Benedictus confermò in pieno la versione di Jones e dei suoi, inoltre il Frate avrebbe provato a contattare Jason, anche se dubitava fortemente che lo stesso Padre Charles si sbilanciasse a portarlo da lui.
 
Nonostante la nave fosse ormai partita da ore e non si vedesse all’orizzonte, da come confermò il cannocchiale sull’ampio terrazzo, August ordinò ai suoi soldati di continuare a cercare stranieri con il tatuaggio, non si poteva mai sapere se Il nemico fosse ancora così … vicino …
 
Dopo aver sbrigato del lavoro nel suo ufficio uscì con l’intento di parlare con Angus. Prima di pranzo sarebbe andato lì alla Rocca, come tutti  i venerdì mattina,  per portare il pesce fresco alla cuoca Betty. Approfittò dell’attesa per passare un po’ di tempo con Henry che giocava con Belle e sua madre sul terrazzo. Notò che Emma, nonostante i sorrisi che riservava al bambino, era molto triste. Sicuramente era stata in pena per il suo amato Capitano, non le aveva potuto dire nulla la sera prima, era tornato troppo tardi. Pensò di rassicurarla senza dimostrarle troppo che sapeva della loro relazione e cercò di prendere il discorso un po’ al largo.
 
– Emma, sono tornato tardi ieri sera e questa mattina non abbiamo fatto colazione insieme … ho avuto indagini da fare … hai saputo da Frate Benedictus cosa è capitato?
– Si ho saputo August … Killian … il Capitano Jones  ha subito un attentato ed è stato ferito …
- Se la cosa ti preoccupa … almeno per la ferita non è nulla di grave … ho parlato con lui dopo che Fra Benny lo aveva già medicato, sta benone!
– Si … si … grazie August …
 
Emma si era allontanata velocemente da lui, aveva gli occhi lucidi. August pensò che non voleva farsi vedere da Henry e probabilmente da lui, non voleva mostrare l’emozione e la preoccupazione per Killian. Non poteva sapere che Emma quella mattina presto era già andata dal suo amato e le cose non erano andate bene tra loro.
 
Dopo un’ora uno dei soldati di guardia annunciò che dalla porta del muro di cinta era arrivato Angus con il pesce fresco. August scese per incontrarlo e incrociò la piccola Agnes che saliva verso il terrazzo in cerca della Principessa e di Henry, come al solito avrebbe giocato qualche minuto con suo nipote.
 
Angus era in cucina con Betty e si scambiavano ricette sul miglior modo di preparare una succulenta zuppa del venerdì.
 
Alla richiesta del Colonnello di raggiungerlo nel suo ufficio, Angus non fece una piega, pensando che forse il Colonnello gli volesse chiedere di organizzare, con “la Rete”, una riunione per parlare del risultato della missione nel Maine, condotta da Lady Barbra e il Capitano Jones, sarebbe stato ora da che erano tornati!
 
L’oste raggiunse il Colonnello nel suo ufficio e questi lo fece accomodare.
 
– Angus, tu sai bene del duello che si è tenuto ieri pomeriggio alla chiesa di San Patrizio …
- Ovviamente Colonnello … il motivo era un oltraggio subito da mia figlia e il suo fidanzato ha sfidato a duello quel disgraziato di Jason per difenderne l’onore …
- Sai anche di come è finita la cosa?
– Si Il mio futuro genero ci ha raccontato che si sono trovati in una trappola …
- Non era una trappola voluta da Jason … era un vero e proprio agguato per il Capitano Jones …
- Per Jones in particolare?!
– Si Angus, sicuramente si. Mercoledì è arrivata una nave francese che fuori da ogni programma che aveva annunciato all’Ufficio Portuale, questa notte, dopo l’agguato, è sparita!
– Si ho visto che questa mattina non c’era più, mi è sembrato strano poiché uno dei mercanti che vi era a bordo mi aveva detto di voler parlare con Lady Barbra per venderle vini francesi pregiati!
 
“ Ci siamo!”
 
- Dove hai incontrato questo tizio?
– Si è presentato alla taverna la sera stessa dell’arrivo … Un uomo sotto i sessant’anni, con una lunga barba, vestito elegantemente … non alto … magro … Gli ho chiesto cosa lo portasse a Storybrook e mi ha detto dei suoi commerci in vini francesi e se ero interessato, gli ho risposto che doveva parlarne con la maggior commerciante del posto, la nostra Lady Barbra e che era fortunato poiché era da noi proprio quella sera, ha detto che le avrebbe parlato la mattina dopo …
- Si è trattenuto molto?
– Il tempo di bere un paio di boccali della mia birra … gli è piaciuta parecchio … poi è successa la scazzottata tra Eduard e Jason, Anny è entrata di corsa piangendo e dicendo che fuori si stavano ammazzando e siamo usciti tutti a vedere. Jones aveva appena steso Jason con un pugno, si è affacciata per il rumore anche Lady Barbra che ancora non dormiva …
- Il mercante francese intanto era andato via?
– No, no Colonnello, si è gustata la scazzottata, ha visto la Signora sul balcone e mi ha chiesto se fosse lei Lady Barbra, mi ha chiesto anche chi fosse il ragazzo che aveva fatto a pugni con il fidanzato di mia figlia, aveva sentito che Eduard lo sfidava a duello … poi se né andato salutando e pagando …
- Cosa gli hai detto di Jason?
– Solo che è il figlio del gestore del più grande emporio di Lady Barbra …
- Hai notato se il “francese” avesse un tatuaggio all’interno del polso?
– No, non si vedevano i suoi polsi, erano coperti dall’arricciatura delle maniche della camicia … ma comunque non era francese!
– Non era francese?!
– No affatto Colonnello, parlava inglese con accento scozzese, ha detto chiaramente di esserlo, pretendeva che gli servissi dello scotch whisky, ci pensate? Da me! Gli ho risposto che da me poteva trovare solo prodotti irlandesi!
 
August, da scozzese alzò un sopracciglio, ma aveva altro da appurare.
 
– Ti ha detto il suo nome?
– Si, Smith … Robert Smith ha detto di chiamarsi!
 
Ad August tornò in mente quanto gli aveva detto Padre Charles prima che con Jefferson uscisse dalla chiesa: “Cercate un uomo che si fa chiamare Robert Smith”. Dove era adesso quell’uomo? Aveva visto Jones alla taverna … sapeva che era a Storybrook? Era un caso? Doveva parlare con Killian Jones, l’avrebbe mandato a chiamare.
 
– Grazie Angus sicuramente quanto mi hai detto sarà prezioso per le indagini …
 - Colonnello … io pensavo che volesse chiedermi di organizzare una riunione con i membri della Rete per parlare dell’esito della missione nel Maine!
– Hai ragione Angus … Lady Barbra ancora non ha deciso la data, ma credo che sia importante organizzarla quanto prima, le parlerò subito e ti faremo sapere.
 
O’Danag ed August si salutarono con una stretta di mano e uscirono insieme dall’ufficio. August risalì verso il giardino, da dove aveva visto arrivare Agnes saltellando contenta. Gli passò vicino salutandolo allegramente dirigendosi verso suo padre.
 
August raggiunse sua sorella. Notò che aveva subito un drastico cambiamento di umore, la tristezza di prima aveva lasciato spazio ad uno sguardo luminoso e ad un sorriso raggiante. Cosa le aveva dato quell’improvvisa gioia non riuscì ad immaginarlo, ma era bello vederla con quel sorriso sulle labbra. Decise di non dirle niente di quanto appena saputo e di aspettare per organizzare la riunione della “Rete”, voleva godersi un po’ la sua famiglia ora, suo nipote che gli avrebbe chiesto di allenarsi con lui con la spada di legno che gli aveva regalato, quattro chiacchiere innocenti con Emma, sempre se lei non volesse parlargli di Jones, e poi la sua Belle, per lei in particolare avrebbe aspettato la sera …
 
Negli impegni della quotidianità la sera arrivò e August si ritrovò a passeggiare in giardino con Belle. Si tenevano per mano, fermandosi ogni tanto per scambiarsi un bacio. August condusse Belle su una delle panche di pietra poste sotto un grande salice che, con i suoi rami cadenti, sembrava formare una capanna. La luna era splendida in quella sera ottobrina e non faceva particolarmente freddo o forse erano loro che non sentivano freddo, scaldati dal loro amore.
– Belle … ho parlato con Frate Benny questa mattina e lui mi ha sorpreso chiedendomi se mi ero deciso a sposarti … amore io … io … se tu … non hai più dubbi … penso … penso che potremmo sposarci quanto prima …
 
Belle era rimasta senza fiato, August era convinto ormai in quel desiderio e anche lei lo voleva con tutto il cuore. Riuscì finalmente a trovare la forza per rispondere e lo fece con il sorriso sulle labbra e negli occhi. La luce della luna si rifletteva sul suo viso e ad August apparve più incantevole del solito.
 
– August ne sono felice, non ho più remore se tu non ne hai! Inizierò i preparativi i prossimi giorni, il 15 di Novembre sarà il compleanno di Emma, ci sposeremo la domenica seguente, prima festeggeremo il suo compleanno che ne pensi?
– Ne parlerai anche a lei e vedrete insieme, io rispetterò ogni tuo desiderio.
 
 Si scambiarono un bacio appassionato, poi August si alzò in piedi velocemente e presa per mano Belle, in un tacito accordo, si diressero verso le scali che portavano alle stanze di Belle, sapevano come avrebbero passato anche quella notte.
 
I due amanti, presi da se stessi, non si accorsero che una figura incappucciata, con un lungo mantello nero, sgattaiolava dietro il biancospino con l’intento di infilarsi nel passaggio segreto per raggiungere la villa di Lady Barbra …
 
***
 
La notte aveva ceduto il posto al primo albeggiare.
 
August lasciò dormire la sua donna e rivestendosi si avvicinò alla finestra che dava sul giardino, sulla sedia li vicino era poggiata la sua spada. Mentre la indossava vide un movimento dietro al biancospino, si incuriosì e guardò meglio. Sua sorella stava uscendo da dietro il cespuglio. Lì c’era l’entrata segreta che portava alla Villa di Lady Barbra, August lo sapeva bene! Capì che Emma non aveva passato quel venerdì notte nel suo letto, vide il suo volto luminoso, lei non si accorse di essere osserva, era più raggiante del sole in quella fredda mattina di fine Ottobre. L’amore era tornato ad abitare nel cuore della sua amata sorella, un sorriso di approvazione si disegnò sul volto del Colonnello.
 
***
 
“Sabato mattina! Già sabato …”
 
Jason non ne poteva più di essere chiuso in quel solaio della chiesa di San Patrizio. Da quel maledetto giovedì sera si era dovuto rifugiare lì. Gli era sembrato il posto al momento più sicuro, aveva chiesto asilo a Padre Charles e gli aveva confidato e confessato tutto quello che aveva combinato. Era terrorizzato per quello che era successo e dopo il “trattamento in stile Padre Charles” aveva pure la testa rintronata!
 
“Maledetto Prete Irlandese, picchia duro! Già il pugno di Jones mi aveva fatto saltare un dente e avevo il labbro gonfio, ora a malapena mi si sono sgonfiate le guance! Certo quando ha sentito che la ragazza che ho importunato era sua nipote … non ci ha visto più … pensavo che cominciasse pure a bestemmiare! L’unica cosa buona è che Padre Charles sa cucinare … per quello non mi posso lamentare … certo non dopo giovedì sera che mi ha tenuto a pane ed acqua, ha detto che quello era pure troppo per un “pendaglio da forca” come me … ma che cavolo ne sapevo che Anny è ancora pura, l’avevo pensato prima … poi ho creduto che con quell’altro ci fosse andata e stesse giocando con me a fare la “verginella”… Dovrò aspettarmi il resto anche da Angus adesso?
Quei poveracci dei miei genitori … In un colpo solo a mio padre ho dato più delusioni di quante ne avrebbe potute mai immaginare! Mia Madre … sarà in pensiero … avrà pianto per quel disgraziato di suo figlio! Voglio tornare a casa … mi mancano … devo farmi perdonare … Dovevo iniziare ieri a lavorare da Rosalind, primo giorno e non mi sono presentato … finirà che mi licenzia prima di vedermi! Dio che disastro ho combinato! Mi sono fidato pure di uno sconosciuto … quella è stata la fesseria più grossa che potessi fare, anche peggio che provarci con Anny! Altro che Secondi! Mi ha mandato dei veri e propri assassini … i tre arrivati dopo non si sarebbero fatti scrupolo di uccidere anche me, fortuna che Jones e gli altri sono riusciti a farli fuori, erano tre contro cinque … ho visto da qua sopra quando i soldati hanno portato i cadaveri nella Sacrestia, tra poco padre Charles gli farà un sommario funerale e come mi ha detto li metteranno in una fossa comune. Sarei sceso a vederli ma ieri è venuto anche Frate Benedictus a ispezionare i cadaveri, è stato meglio non farmi vedere, ho sentito che Padre Charles alzava la voce con lui, non ho capito l’argomento ma gli diceva di avere un dovere morale … bah! Poi c’è stato il via vai di mendicanti e Frate Benedictus ha voluto aiutare Padre Charles a dar loro cibo e cure, quello più malandato non ha voluto nemmeno farsi guardare l’occhio bendato, l’aveva perso ormai e poveraccio perderà anche la gamba prima o poi, visto come la trascina … mi ha fatto pena, sarei sceso a dare una mano anche io … potessi tornare indietro … sono stato proprio un imbecille!”
 
Jason sospirava sulla sua sorte, aveva avuto tempo per riflettere in quei giorni e forse un genuino pentimento iniziava a farsi strada dentro di lui. Si stava rendendo conto di non aver combinato nulla di buono in vita sua e aveva un grande bisogno di recuperare. Voleva essere il figlio devoto che i suoi due amorevoli e onesti genitori meritavano, avrebbe espiato il furto ai danni di Lady Barbra, lavorando da Rosalind senza fiatare, si sarebbe scusato di persona con Angus e, se Eddy glielo permetteva, avrebbe chiesto perdono anche ad Anny e poi … poi doveva parlare con il Colonnello Charming Pendràgon. Padre Charles gli aveva fatto intendere che non aveva nulla da temere a raccontare la verità, era suo dovere collaborare alle indagini per scoprire chi fosse quel tizio  …“Robert Smith”.
 
Non poteva restare oltre rintanato in chiesa e decise che era ora di tornare dai suoi genitori, poi nel pomeriggio sarebbe andato dal Colonnello, l’avrebbe cercato in caserma, gli avrebbe detto quel poco che sapeva. Scese dal suo rifugio nel solaio della chiesa e cercò Padre Charles.
 
 – Figliolo … forse è il caso che resti ancora un paio di giorni nascosto, qui nessuno ti farà del male, se vuoi farò venire qui il Colonnello, ha capito che sei mio ospite, come vedi non ha usato forzature per vederti …
 - Grazie Padre … è ora che mi prenda le mie responsabilità, ci sono persone a cui ho da chiedere perdono … o non potrò più guardarmi allo specchio la mattina … devo riprendere il lavoro … e … e soprattutto ho bisogno di vedere mio padre e mia madre …
- Capisco … allora va e che Dio ti benedica …
 
Padre Charles gli impartì la benedizione, era consapevole che Jason aveva subito in quei giorni un cambiamento, era sicuro che la sua vita avrebbe preso adesso un’altra piega, sicuramente migliore della precedente, già chiedere perdono a chi aveva danneggiato era un primo importante passo.
 
Jason uscì dalla porta principale e ammirò il cielo sereno, mentre un raggio di sole gli scaldava il piacevole viso. Quel cielo limpido gli diede forza e speranza, avrebbe fatto il suo dovere.
 
Non tutti i mendicanti erano andati via. Quello più anziano e malandato era ancora lì fuori, accovacciato a mangiucchiare un tozzo del pane che gli aveva offerto il Parroco. Appena vide Jason si alzò per andargli incontro. Il ragazzo aveva provato pena per lui. L’uomo non era alto e incurvato, trascinando la gamba, sembrava ancora più piccolo di quanto fosse. La sua testa era fasciata con delle bende sporche che gli coprivano completamente l’occhio sinistro, il viso era sporco e la barba grigia e incolta gli davano maggiormente un’aria randagia. Non aveva calzari, se non vecchi stracci ad avvolgergli i piedi e la gamba che trascinava era fasciata con bende e stracci macchiati di sangue. Jason provò sia pena per la sua condizione che un senso di ribrezzo. Probabilmente a quella gamba malata l’uomo aveva piaghe purulente. Jason con terrore si chiese se per caso non avesse una malattia contagiosa. Più l’uomo si accostava e più il giovane si sentiva a disagio. Prese una moneta d’argento dalla tasca del pastrano e la mise in mano al mendicante velocemente. Al poveretto non parve vero di vedere un simile tesoro.
 
– Dio ti benedica! Sei un giovane generoso, non so come ringraziarti!
– Tranquillo … tranquillo … non mi devi ringraziare!
 
Il vecchio seguì per alcuni passi Jason, sembrava volergli stringere la mano, ma il ragazzo era talmente spaventato all’idea di una malattia contagiosa che mise le ali ai piedi, lasciando il mendicante sul lastricato davanti alla chiesa. Il vecchio lo guardò con il suo unico occhio allontanarsi velocemente, si rigirò lentamente la moneta d’argento tra le dita della mano e sorrise sghembo, consapevole che erano molte le persone che si comportavano come Jason nei confronti di gente come lui, pur di toglierseli di torno non badavano a quanto gli mettevano in mano!
 
***
 
Come aveva premesso ad Emma, Killian si recò alla Rocca verso le 9.30 del sabato mattina. Sapeva che il piccolo Henry era sveglio e sicuramente si trovava in giardino. Alle guardie disse di voler parlare con il Colonnello Charming Pendràgon, ma gli risposero che era occupato con il Maggiore Smoke, avrebbe dovuto aspettare. Non era un problema, avrebbe passato più tempo con Emma e il piccolo.
 
Aveva passato una intensa e passionale notte d’amore con lei e le aveva confidato di quanto si fosse affezionato a Henry al punto di desiderare fortemente di diventare padre. Emma era stata felice di quell’intenzione e lo aveva preso veramente in parola! Si erano dati parecchio da fare quella notte, per mettere in cantiere un loro bimbo e il Capitano sperava con tutto il cuore che fosse successo veramente. Se ripensava a quanto vissuto poche ore prima, tornava imperioso il desiderio di averla nuovamente e le ore che li separavano da quelle notturne del loro seguente appuntamento, gli sembravano infinite.
 
Salì nella torre che portava al grande terrazzo dove sapeva che Emma lo attendeva con Henry. Uno dei soldati di guardia era corso davanti a lui per annunciarlo e lei sembrava impaziente di rivederlo. I suoi occhi gli sorridevano tanto quanto le sue labbra. Avrebbe voluto posare le sue su quelle della donna che amava, le si avvicinò a tiro di bacio. Ambedue avevano lo stesso desiderio, poiché i loro sguardi passarono dagli occhi alle rispettive labbra.
 
– I miei ossequi My Lady!
 
Dovette limitarsi a prendere la mano di Emma e baciarla delicatamente, mentre la guardava intensamente negli occhi. Non la lasciò subito, la trattenne nella sua, ne accarezzò con il pollice il dorso e mentre erano ancora così … vicini, non poté non dirle sottovoce:
 
- Ti amo …
 
Emma non riuscì a rispondere, deglutì ipnotizzata dall’azzurro dei suoi occhi, dal movimento delle sue labbra e da quella sensuale voce che aveva detto due brevissime, ma grandi parole.
 
– Killiaan! Sei tornato!
 
Henry era entusiasta di vederlo, arrivò di corsa, cavalcando il suo bastone con la bella testa di cavallo che August gli aveva regalato.
Il bambino lasciò il “Cavallo” per terra e corse tra le braccia di Killian che aveva poggiato un ginocchio a terra per accoglierlo alla sua altezza.
Emma, dietro le ampie spalle del Capitano, vide sparire tra le sue braccia il piccolo e poi lo vide ricomparire mettendogli le sue intorno al collo, mentre il suo faccino gli dava un bacio sulla guancia. La tenerezza e l’amore per il piccolo, accompagnata dalla gioia provocata dall’affetto che vedeva tra i “due uomini” della sua vita, fecero inumidire gli occhi di Emma. Potevano essere veramente una famiglia, a prescindere dall’affetto di Henry per Neal e di Neal per Henry.
 
– Vedo che hai abbandonato il tuo stupendo destriero al pascolo Sir Henry!
 
Il bambino si slegò dall’abbraccio e rimase seduto sulla gamba piegata di Killian, mentre egli gli cingeva la vita con il braccio destro.
 
– Si è un bel cavallo, zio August è proprio bravo a intagliare il legno!
– Sai che avevo un cavallo di legno anch’ io da piccolo?
– Davverooo?!
– Si, mio padre lo aveva fatto intagliare dal suo più bravo falegname, me lo regalò con una spada di legno per il Natale dei miei nove anni. Fu un regalo bellissimo, aveva la testa ed il corpo. Nicodemo ci aveva messo anche delle rotelle sotto gli zoccoli!
 
Henry sgranò gli occhi per la meraviglia.
 
– Davverooo?! Mi piacerebbe tanto vederlo! Ce l’hai ancora?
– Se nessuno lo ha buttato via dovrebbe essere nella soffitta della mia casa!
– Me lo faresti vedere? Dov’è casa tua?
 
La sua casa! Dove era la sua casa?! Guardando negli occhi azzurri di Henry rivide per una frazione di secondo suo padre che lo guardava sorridendo, la sua grande casa nel verde, la serra di fiori meravigliosi e rare orchidee, sua madre che entrava, giovane, bella e in salute, con un vassoio in mano per l’ora del the, i biscotti a forma di animaletto fatti da lei insieme ad Olivia, una ricetta di sua nonna paterna, tramandata da generazioni … La cara Olivia, la madre di Jefferson …
 
Si chiese cosa fosse rimasto della sua casa e della sua terra. Olivia era anziana ormai. L’ultima volta che con Jefferson avevano fatto visita a Drogheda era ancora in vita. Così magra … ossuta. Quando aveva visto i “suoi due ragazzi” non aveva trattenuto le lacrime.
 Non erano più nella marina, erano diventati “pirati”, ma lo avevano fatto per patriottismo. Aveva accarezzato le guance di ambedue e aveva dato un bacio sulla loro fronte benedicendoli. Sapeva che non potevano restare a lungo, nessuno doveva sapere che erano lì, neppure i contadini del Conte Killian Flinth Jones, che avevano avuto il suo ordine di continuare a coltivare le sue terre per poter sfamare le loro famiglie. Quegli uomini non lo avrebbero di certo tradito, avevano amato i suoi genitori e per lui e Liam avevano lo stesso affetto. Non far sapere della sua presenza era semplicemente per un bene reciproco. Erano lì solo per la vecchia Olivia.
Il Re aveva espropriato la tenuta in seguito alla segnalazione del Duca Mc Cassidy, ma Olivia era rimasta come governante. Si diceva in giro che Killian fosse diventato Captain Hook e su di lui giravano delle infamità sull’uccisione del suo stesso fratello. Olivia gli aveva detto che nessuno lo credeva da quelle parti, ma tutti speravano che fosse veramente lui quell’eroico pirata che li stava aiutando a sfamare i loro figli. Non c’era un irlandese che non fosse dalla parte di Captain Hook!
 
Era possibile che il cavallino di legno realizzato dalle abili mani di Nico fosse ancora nella soffitta di quella casa, ma ormai lui non poteva rientrarvi se non di soppiatto come un ladro! Gli si strinse il cuore. Amava la sua terra, la sua casa e la sua gente. Avrebbe voluto veramente portare Henry ed Emma su quella incantevole Isola Verde!
 
– In Irlanda Henry … la mia casa si trova in Irlanda … a Drogheda … una città di origini antichissime costruita su modello romano …
- Tu sei Irlandese?! La mamma mi ha parlato della tua terra! Me l’ha fatta vedere sul mappamondo che abbiamo in biblioteca … è lontana, Zia Belle mi ha detto che la chiamano l’Isola Verde …
 
Killian sorrise, Emma aveva parlato ad Henry della sua terra?! La ringraziò mentalmente. Lei conosceva i suoi sogni, sapeva quanto desiderasse tornare nella sua patria, ma sapeva anche, come lui le aveva detto, che il suo sogno più grande era lei stessa. Non aveva importanza per Killian dove si trovavano, perché dove era lei sarebbe stata anche la sua casa! Con il piccolo Henry e un altro piccino o piccina, avrebbero avuto tutto ciò che a Killian sembrava necessario per essere felice.
 
– Si è vero, la chiamano anche “Isola Verde”. È il colore predominante …
- Verde come gli occhi della mia mamma!
– Si … verde come gli occhi della tua mamma e … bella come lei …
- La mia mamma è bellissima vero? Lo sai che da grande voglio sposare una principessa bionda e bella come lei?
 
Killian sorrise, quella frase l’aveva pronunciata lui stesso … tanti anni prima …
 
– Beh hai buon gusto Henry, io sarei d’accordo con te!
– Ma tu ce l’hai la tua principessa?
– Spero di averla presto …
- Allora non hai nemmeno bambini?!
– Al momento no Henry, ma mi impegnerò … per averne …
 
Risero insieme e si voltarono a guardare Emma che era arrossita a sentirli. I visi di Killian ed Henry erano vicini, il bambino era ancora sulla sua gamba piegata e il suo braccino era ancora su una spalla di Killian. Emma vide quel sorriso sui loro volti e la luce azzurra dei loro occhi, i capelli bruni scompigliati dalla leggera brezza che aleggiava sul terrazzo.
 
“Li amo talmente che mi sembra di rivedere Henry in Killian e Killian in Henry!”
 
Emma si chiese come poteva essere stato Killian da piccolo e immaginò che non fosse molto diverso da Henry.
Il flusso di pensieri che stava prendendo il sopravvento in Emma fu interrotto dalla voce di suo fratello August, che, avvisato dalla guardia, aveva deciso di andare a cercare il Capitano, immaginando già dove l’avrebbe trovato.
 
August non si era sbagliato affatto e il quadretto che vide gli strappò un sorriso. Notò il grande affiatamento tra Henry e Killian, era stato spontaneo già dalla prima volta che li aveva visti incontrarsi. Henry era affascinato dal Corsaro. Vederli sorridere insieme lo fece pensare che avessero qualcosa in comune … qualcosa che li avvicinava, ma preso dalla priorità di ciò che voleva chiedere al Capitano, non stette a soffermarsi su cosa li accomunasse.
 
***
 
– Capitan Jones … possiamo darci del tu?
– Ne sarei onorato Colonnello!
– Benissimo!
Si erano accomodati nello spartano ufficio di August, seduti uno difronte all’altro, separati dalla scrivania del Comandante della Difesa.
 
– Killian … hai mai conosciuto o sentito nominare il Capitano Jean Chapitrion?
– Francese … ho sentito il suo nome e quello della sua nave durante le mie “uscite informative” nelle bettole dei porti … è un Capitano di Lungo Corso, la sua nave è un mercantile. Non ci siamo mai incontrati faccia a faccia, ci siamo incrociati in mare, ma non ho mai attaccato navi che non fossero inglesi; anche se pirata sono un uomo d’onore, la mia guerra è all’Inghilterra, non ho nulla contro gli altri paesi europei!
– Quindi Chapitrion non avrebbe nulla da rimostrare nei tuoi confronti!
– Penso proprio di no! Ma che centra Chapitrion?
– Vedi … Ha attraccato al porto il giorno prima del duello, con l’intento di restare un paio di settimane, i marinai sono stati esemplari, cosa insolita! Non hanno fatto risse e non si sono fatti notare più di tanto. La notte dell’attentato che hai subito, la Reine de France è ripartita improvvisamente e ieri mattina già non si vedeva più all’orizzonte. Da Angus ho saputo che a bordo c’era un tale … Robert Smith, commerciante in vini francesi che voleva fare affari con Lady Barba … sparito anche lui! Lo hai mai sentito nominare?
– Assolutamente mai sentito … non è francese comunque …
- La cosa interessante è che, come potrà dirti il tuo amico Jefferson, Padre Charles, che ha dato asilo a Jason, ci ha detto di cercare Mister Robert Smith, di cui pare il ragazzo si sia fidato per avere dei secondi …
- Un nome sicuramente falso … Angus ti ha detto che tipo è questo tizio?
 – Si, me lo ha descritto come un tipo dalla lunga barba nera, non alto, magro, vestito elegantemente …
- La sua voce? La sua risata?
– Francamente di questo non ha detto nulla e non mi è venuto in mente di chiederlo!
 
August vide Killian accigliarsi e indurire la mascella.
 
– Jones sei sicuro di non conoscere questo Smith?
– Colonnello, sono venuto questa mattina per vedere Henry ed Emma e per parlare con te dei miei sospetti …
 - Quali sospetti?
– Sospettavo che il Duca Neal Mc Cassidy potesse essere il mandante dell’attentato!
– E il motivo?
 
Killian, decisamente in imbarazzo, si accostò la mano verso l’orecchio e la passò dietro la testa. August, con una punta di divertimento, notò il gesto e il brillio dei grossi anelli che ornavano quella mano, era curioso di vedere come il coraggioso e impavido Capitano Jones affrontasse la situazione del dovergli dichiarare l’amore per sua sorella Emma.
 
“Maledizione! Mi sembro Eddy quando doveva chiedere il permesso ad Angus di frequentare sua figlia!”
 
Lui non era più un ragazzo di diciannove – venti anni e parlò tutto d’un fiato.
 
– Amo Emma! Non è un capriccio … è un amore maturo e lei mi ricambia. Non ti sto chiedendo il permesso di frequentarla … siamo adulti … lei è già mia … ha accettato di sposarmi con un rito religioso dopo aver ottenuto l’annullamento delle nozze da vostro padre, non sono stato io la causa di quell’annullamento … Quando sono venuto a Storybrook non sapevo che l’avrei ritrovata …
- Ritrovata?!
– Si “ritrovata” … ti sembrerò un patetico romantico … mi sono innamorato di lei quando l’ho vista alla festa del suo compleanno dodici anni fa … sarei tornato per chiedere a vostro padre di frequentarla … per capire se fosse solo l’infatuazione di un ragazzo o un sentimento puro, avrei chiesto la sua mano già allora … La sorte mi è stata avversa e sono diventato Captain Hook. Ora so che era un sentimento puro e forte come l’acciaio. Vogliamo ratificare l’annullamento e sposarci legalmente. L’intento era di portarla via da qui insieme ad Henry. Lei lo ha detto a Neal, nonostante lui abbia firmato l’annullamento le ha fatto un ricatto morale, chiedendole di non portargli via il bambino. Ho pensato che avesse potuto organizzare l’agguato per togliermi di mezzo … si dichiara ancora innamorato di lei.
 
August sorrise amaramente e Killian lo guardò alzando interrogativamente un sopracciglio.
 
– Mate! Non fraintendere il mio riso! So tutto di te ed Emma, della tua fidanzata uccisa e di Henry … sono solo rammaricato che tutti mi abbiano parlato di mia sorella e l’unica che non lo ha fatto sia stata proprio lei! So quello che ha passato con Neal, me lo ha detto lui stesso … Sono felice se la vedo a sua volta felice! Quando l’ho vista uscire dal passaggio segreto questa mattina … lo era … le si vedeva in viso … non mi ha visto … immagino che abbia passato la notte con te! È vero … siete adulti … non sarò io a mettermi tra di voi. Avrei messo la firma affinché mia sorella avesse sposato un uomo del tuo calibro invece che Neal, ho sempre cercato di proteggerla … Dove la porteresti ora Killian? Non puoi tornare nella tua patria, pur se Hook è morto, e Jamie lo testimonierà, la tua situazione è ambigua, sei sparito con la morte di tuo fratello e la scomparsa della vostra nave … Come ricomparirà agli occhi del mondo Killian Jones? Sarai additato come un disertore della Regia Marina … Dove andrai? Come proteggerai Emma ed Henry?
 
Killian teneva lo sguardo basso, August stava dicendo sacrosante verità, lo sapeva perfettamente.
 
– L’America è molto grande August … se Emma deciderà di venire con me … non mancherà il luogo dove vivere, se deciderà di restare … io resterò per lei!
 
August si rese conto che il Capitano aveva detto la verità, amava Emma profondamente, avrebbe rinunciato a tutta la sua esistenza per lei.
 
– Per me avete la mia benedizione Jones! Ma bisogna risolvere intanto la questione dell’attentato. Riguardo a Neal possiamo escluderlo dai sospetti, ho già parlato con lui bluffando … non ha organizzato nulla a tuo danno … credo sia ancora profondamente innamorato di Emma, ma sa di averla persa ormai da tempo, a prescindere dal tuo “ritorno” …
 
Mentre parlava il Colonnello aprì il cassetto della sua scrivania e tirò fuori la daga dalla lama ondulata e incisa artisticamente.
 
– Chi altro potrebbe volerti morto Killian?
– Il mio più acerrimo nemico è il “Macellaio” … Rumbl Mc Cassidy … il padre di Neal. Se sono diventato pirata è a causa del Re, dei soprusi che la mia terra subisce dall’Inghilterra e della morte di mio fratello! Se sono diventato Hook è a causa di Rumbl, se ho perso la donna che mi amava è lo stesso a causa sua. Lui ha sparso la voce che Hook e Killian Jones sono la stessa persona e che ho tradito e ucciso mio fratello Liam … Lui è anche il motivo per cui sono giunto a Storybrook, lo seguivo per ritrovare Henry, il figlio che ha dato forzatamente alla mia Milha …
 
August guardava la daga mentre Killian parlava. Rumbl aveva tante colpe da espiare, era sicuro di questo. Se pensava alla sua Belle …
 Sicuramente il Capitano non sapeva tutta la storia della sua amata, ma la stima che la giovane aveva nei confronti dell’uomo e il rispetto che lui le aveva mostrato, la sera che avevano parlato di Henry, avevano portato Belle a decidere di raccontare ad August la verità sulla sua terribile esperienza.
 Se Rumbl era il mandante dell’agguato, significava che era così vicino da sapere che Jones era a Storybrook.
 
– Killian perché mi hai chiesto della voce e della risata di Robert Smith?
 – Perché dalla descrizione del tipo fisico mi ricorda “Il Macellaio”, lui non porta la barba, ma come Emma indossa una parrucca per farsi passare da Lady Barbra … non è difficile usare una barba finta. La risata di Rumbl è agghiacciante … ha qualcosa di maligno … rideva così quando ha ucciso davanti a me Milha e quando mi ha amputato la mano … non potrò mai dimenticarla …
- Killian! Angus ha detto che Smith aveva un accento scozzese, era da lui quando tu hai aiutato il giovane genero di Angus … ti ha visto e ha visto Lady Barbra … Se era veramente lui … ha scoperto allora che tu eri qui …
- Avrà sentito Eddy sfidare a duello Jason!
– Si … ha chiesto ad Angus chi era l’altro, ha visto che tu aiutavi Eddy e ha pensato di sfruttare la situazione del duello offrendo aiuto a Jason con i Secondi …
- August … la mia vita è la mia ultima preoccupazione … se è qui sono in pericolo Henry e Belle innanzitutto!
 
 
Sia August che Killian si guardarono con la consapevolezza del grave pericolo per le persone che amavano.
 
– Non è in minor pericolo mia sorella Killian! È lei che costrinse Neal ad arrestare suo padre e Barba Nera, sulla loro fuga temo che sia stato proprio Neal a favorirla!
 
Killian stringeva la mascella tanto che ad August sembrò sentirne scricchiolare i denti, mentre vedeva una vena pulsargli forte alla tempia.
 
- Barba nera! Il vecchio “Caprone puzzolente” non lascia mai il suo complice! Se Rumbl era sulla nave di Chapitrion l’avranno costretto con la forza e il ricatto, lo conosco come un uomo d’onore, non si renderebbe complice di gente simile se non fosse ricattato!
– Si spiega anche la repentina partenza … l’attentato non è riuscito e le autorità, cercando altri stranieri tatuati avrebbero ispezionato le navi appena arrivate.
– Ora il problema Colonnello è sapere se Rumbl è ripartito con Chapitrion o se è ancora qui! In qualche modo si ricongiungerà con Barba Nera. I pirati hanno mille modi di tender trabocchetti. Devi prepararti alla controffensiva, io prenderò il largo per stanare Barba Nera!
– Dovrò convocare “la Rete”, sarà necessaria una ricerca capillare in ogni angolo di Storybrook …
 
August non finì di formulare la sua frase, qualcuno bussò alla porta del suo ufficio.
 
– Avanti!
– Permesso?
 
Belle entrò, radiosa nel suo vestito celeste, con i lunghi capelli raccolti ai lati delle tempie. Killian si alzò immediatamente per porgerle i suoi omaggi.
 
– Lady Belle, è sempre un piacere incontrarvi!
 
Le fece un galante inchino e il baciamano.
– Capitano Jones, August … scusatemi, non volevo disturbare … non avevo ancora visto il mio fidanzato questa mattina e sono venuta a tr …
 
Killian ed August videro sbiancare Belle mentre il suo sguardo si dirigeva in direzione di August.
 
– Quello … quello … August …
 
Improvvisamente Belle perse i sensi e Killian, molto vicino a lei ebbe la prontezza di riflessi per prenderla alla vita prima che cadesse a terra. La tenne mentre August scattava dalla sua sedia.
 
– Presto August! Emma avrà dei Sali per farla riprendere, ha sempre di tutto, io le faccio aria intanto …
 
Mentre August correva da Emma, Killian depose la giovane sul divanetto che era uno dei pochi mobili presenti in quella stanza.
Aspettando l’arrivo di Emma e suo fratello, Killian aprì la finestra per far passare aria e prese un cartoncino dalla scrivania del Colonnello per usarlo a modo  di ventaglio per Belle.
August tornò per primo, Emma sarebbe arrivata di lì a poco con i Sali.
Belle aveva subito una fortissima emozione, ambedue gli uomini avevano capito che centrasse qualcosa la daga sulla scrivania.
Quando Emma finalmente fece annusare i Sali a sua cognata, questa iniziò a riprendersi. August le era inginocchiato al fianco, mentre Killian si teneva in disparte. Belle si aggrappò al braccio di August e guardò negli occhi Emma.
 
– Emma … Emma … dobbiamo proteggere il bambino …
- Che dici Belle! Che centra mio figlio?!
– Emma … non capisci … la daga … la daga … è la stessa che Cora ha usato per uccidere quel povero innocente … la “Bestia” è qui Emma … la “Bestia” è vicina …
 
Belle cercò l’abbraccio di August mentre singhiozzava disperata. Emma si voltò con gli occhi sgranati verso Killian. Lui non fece una piega, sembrava già sapere cosa fare. Lo sapeva anche lei … Killian avrebbe iniziato la caccia in mare. Sarebbe partito quanto prima. Un brivido freddo le passò per la schiena. Quali altri pericoli avrebbe incontrato l’uomo che amava? Sarebbe tornato da lei sano e salvo? Avrebbero avuto modo di vivere la loro felicità familiare a cui ambedue agognavano?
 Il fantasma di Rumbl aleggiava su di loro. Solo una cosa in quel momento poteva darle un minimo di sollievo …
Non curante della presenza di Belle e di suo fratello August, gli corse tra le braccia e annullo ogni distanza, cercando il calore del suo corpo e delle sue labbra ….
 
 
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Angolo dell’autrice.
Carissimi amici di lettura e di penna, ecco il nuovo capitolo. Che ne pensate? Ci avviamo al momento della resa dei conti! Cosa accadrà ancora? Se lo chiede anche Emma, spaventata da tutto il male che il temibile folletto può causare. L’amore di e per Killian riescono sempre a darle sicurezza e sentirlo vicino, anche con quell’abbraccio e quel bacio, le era necessario.
State vedendo le puntate della nuova stagione? Una strepitosa Regina Cattiva e tante storie mai raccontate! È un piacere parlarne con le amiche di penna che recensiscono. Anche per chi non lo fa, un grazie per la presenza e per la lettura. Spero di riuscire a mantenere alta la vostra attenzione e a non deludere le aspettative. Fatemi sapere, se potete, cosa pensate e che provate nel leggere. Con affetto un grande abbraccio a tutti.
La vostra  Lara
   
 
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